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Estratto del documento

ESAME

DOMANDE TEORIA

  1. IL TEOREMA DI MILLMAN
  2. DEFINIZIONE DI AUTO E MUTUA INDUTTANZA (+CALCOLO)
  3. DEDUZIONE E ILLUSTRAZIONE DELLA FORMULA PER IL CALCOLO DELL'ENERGIA IMMAGAZZINATA IN UN MUTUO INDUTTORE
  4. CALCOLO DELL'ENERGIA IMMAGAZZINATA IN UN CIRCUITO MAGNETICO
  5. DEFINIZIONE E CALCOLO DELL'INDUTTANZA
  6. DEDUZIONE E CALCOLO DELLE FORZE NEI CIRCUITI MAGNETICI
  7. DEDUZIONE ED ENUNCIATO DELLE LKV e LKI
  8. DEDUZIONE ED ENUNCIATO DEL TEO. FONDAMENTALE DELL'ELETTROTECNICA
  9. DEFINIZIONE E LEGAMI COSTITUTIVI DEI BIPOLI ELEMENTARI
  10. TEO. TELLEGEN (IN R.S)
  11. TEO. THEVENIN: ENUNCIATO E DIMOSTRAZIONE
  12. TEO. NORTON: ENUNCIATO E DIMOSTRAZIONE
  13. ILLUSTRARE IL CONCETTO DI "EQUIVALENZA AGLI EFFETTI ESTERNI"
  14. TEO. KENNELLY-STEINMETZ: DEDUZIONE E CONDIZIONI NECESSARIE PER L'APPLICAZIONE DEL METODO FASORIALE ALL'ANALISI DELLE RETI ELETTRICHE
  15. DEFINIZIONE DEI BIPOLI IN REGIME SINUSOIDALE
  16. POTENZE IN AC: DEFINIZIONI
  17. POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE E APPARENTE COMPLESSA: DEFINIZIONI, PROPRIETÀ, SIGNIFICATO FISICO, DEDUZIONE
  18. TEO. TELLEGEN IN AC
  19. COROLLARIO DI BUCHEROT: ILLUSTRARLO ED ESEMPLIFICARLO RISPETTO AD UNA RETE DI RIFERIMENTO) ESEMPIO
  20. RI-FASAMENTO DI UN CARICO INDUSTRIALE (MONOFASE): SI ILLUSTRINO LE MOTIVAZIONI E LE CONDIZIONI PER CUI SI RENDE NECESSARIO IL RIFASAMENTO DI UN CARICO INDUSTRIALE E SI RICAVI LA FORMULA
  21. SISTEMI TRIFASE
    • DEDUZIONE DELLA POTENZA ISTANTANEA
    • POTENZA COMPLESSA, APPARENTE, ATTIVA, REATTIVA: DEFINIZIONI
    • FATTORE DI POTENZA
  22. TEO. ARON
  23. TRANSITORIO RL (GL)
  24. TRANSITORIO GC (RC)
  25. LE RETI MAGNETICHE
  26. RASTOFRATTORE MONOFASE:
    • DEFINIZIONE
    • ENUNCIARE IL MODELLO COMPLETO
    • ILLUSTRARE IL SIGNIFICATO FISICO DEGLI ELEMENTI CIRCUITALI NEL CIRCUITO RIDOTTO A T, SPECIFICANDO LE POTENZE

SOTTO LE QUALI ESSO VIENE DEDOTTO

  • DESCRIVERE IL CIRCUITO EQUIVALENTE/ MODELLO CIRCUITALE/ MODELLO SEMPLIFICATO
  • ILLUSTRARE LE PROVE NECESSARIE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PARAMETRI DEL MODELLO CIRCUITALE (MEDIANTE PROVE A VUOTO E A CORTO)

i(t) Negli induttori l’energia è accumulata

nel campo magnetico:

REGIME AC

v(t) = L/2 di(t)/dt

V = jωLI

Se i(t) = cost → cto-ato.

i(t) Nei condensatori l’energia è accumulata

nel campo elettrico:

REGIME AC

i(t) = 1/2 c dv(t)/dt

I = -j/ωc * V

Se i(t) = cost → cto aperto

11) [8 min] / 6-30 min → cto aperto

THEVENIN

Un bipolo attivo (rete u/s.ta) lineare e tempo invariante

è equivalente agli effetti ai ad un bipolo attivo

di tipo serie (gen. reale di tens.) avente come f.e.m

la sua tensione a vuoto e come resistenza quella

equivalente vista dalla copia di morsetti, quando

la rete viene resa passiva.

DIM:

(si consideri la rete in esame) Rete Benchmark:

Si sostituisce

(si applichi il teorema di sostituzione: "sostituendo" il

bipolo con un gener. id. di corrente I.

Si applichi il PSC e si spenga B. Spiegando il generatore I

16-17 [6 min]/6.30 min

  • POTENZE IN AC
  • Potenze:
  • Istantanea:
    • i(t) = √2 I sen(wt + φi)
    • v(t) = √2 V sen(wt + φv)
    • p(t) = 2 VI sen(wt+φi) sen(wt+φv)

WERNER

= VI cosφ [1 - cos(2(wt+φ))] + VI senφ sen(2(wt+φ))

Parte attiva (≠) Parte reattiva (2)

  • Attiva:
    • P = VI cosφ [W]
    • È il valore medio della potenza istantanea attiva (d).
    • Siccome è rappresentativa di una "potenza utile" usufruibile si misura in W.
  • Reattiva:
    • Q = VI senφ [VAR]
    • È il valore massimo della potenza istantanea reattiva (2).
    • Non ha significato fisico ma solo "matematico" poiché non è legata ad una trasmissione netta di lavoro.
  • Complessa:
    • S = √2 VI [VA]
    • = VI e
    • = P + jQ
    • Ha significato "virtuale".
  • Apparente: S = VI [VA]
  • Ha significato "tecnico" essendo la potenza per cui vengono dimensionati tutti i doppi entrìe elettrici operanti in AC ed essendo la max. potenza elaborabile da una √2 e I con valori efficaci V e I.
  • PF:
    • PF = P/S = VI cosφ/V
    • = cosφ

EDO 2° ordine:

-RCdVc / dt - Vc + E = 0

1) Polinomio caratteristico:

λ + 1 / RC = 0 → λ = - 1 / RC

Vc(∞) = E

2) PdC

Vc(t) = K e-t/T + EVc(0+) = Vc0→ K = Vc0 - E

Ergo:

Vc(t) = (Vc0 - E) e-t/T + E

Vc(t) = (Vo - Voo) e-t/T + Voo

In questo caso:

Vc(t) = (1 - E) e-t/c

>TRANSITORIO GL

t = 0:

iL(0+) = iL0 = θ

t > 0:

LKI: iL + iR = A

LKV: VP = VR = VL = ĀV

LΩ: iR = V / R

v = L di / dt

EDO 2° ordine: L / R di / dt + iL = A

Polinomio caratteristico:

λ + R / L = 0 → λ = - R / L

Tale modello si ricava dal metodo di Steinmetz nel caso in cui N1 ≠ N2.

  • Xµ: reattanza di magnetizzazione, che sarebbe potenza reattiva Qµ per poter sostenere il flusso di magnetizzazione nel ferro ideale.
  • R0: resistenza che tiene conto delle perdite di potenza attiva P e Pµ0 nel rame.
  • X1, X2: reattanze di dispersione, che tengono conto dei flussi dispersi Φd1 e Φd2.
  • Trasformatore ideale: elemento principale la cui presenza obbigiesce al rinvio fisico agli altri parametri.

→ PROVA A VUOTO

  1. Z0 = Vin / I0 ; R0 = V2in / P0; X0 = V2in / Q0

  2. P0% = P0 / Pn; I0% = I0 / Iin . 100

Consente di determinare i parametri R0, Xµ del ramo magnetizzante.

Si effettua alimentando a Vin il primario mantenendo a vuoto il secondario t.c. I2=0.

La corrente assorbita è quella a vuoto I0 (che è circa 1% ÷ 5% di Iin).

Essendo il parallelo di R0 e Xµ ≫ della somma delle impedenze → queste ultime sono trascurabili.

La potenza principale dissipata è Pfe nel ferro.

Da opportune misurazioni si ricavano (1).

I valori percentuali sono (2).

→ PROVA IN C.C.

  1. Zcc = Vcc / I2n; Rcc = Pcc / I22n; Xcc = √ Z2cc - R2cc

  2. Vcc% = Vcc / V1n . 100 ; Pcc% = Pcc / Pn . 100

dell'impedenza serie dell'avvolgimento primario, permettendo di trasportare l'impedenza serie del primario ai morsetti del secondario e viceversa. Tale semplificazione è ammessa se sono verificate le seguenti ipotesi:

  1. Z2 >> Z'2; che implica che la caduta di V su Z'2 è trascurabile pertanto V2≈E'2, quindi per ipotesi è vcmf parvoltata anche se è frazionese cosØ è differente tuttavia l'approssimazione risulta ragionevolmente corretta.
  2. Le potenze attive e reattive nei nuovi sistemi trasportando le resistenze e le reattive di una parte all'altra del trasformatore restino simili.

> TENSIONI E CORRENTI NOMINALI TENSIONI NOMINALI (Vn,Vm) : momapora-'elettroato CORRENTI NOMINALI (I1n, I2n):

Rappresentano la max corrente che può essere erogata dell'avvolgimento carilmicamente istallo serenaiaio carruao e i limiti previsti per le perdite nel rame e le cadute di tensione.

> PROVA A VUOTO > Z = e, le 2 impedenze series suo th'osiança.Seffettuando misure di potenza epparati di tipo;(wattmetro, di tensione e voltmetro) e di corrente (Amperhometro) si ritava’:

Z0n = V0n, Z0 vol; Ro = Xu = 1I1 deltrasformatore

Il produttore fornisce i valori percentuali: Po; e lo0n che non sono inferiti da un diminutumuta nementi in articolo e especialistas:

I vuoto percentuale: I0n = In ... 100P. ruoto percentuale: Ponroume = P0 = ... 100

> PROVA IN CORTO CIRCUITO

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
27 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/33 Sistemi elettrici per l'energia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ibra.chm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi di ingegneria elettrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Dolara Alberto.