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FORMULE/ALIMENTI PER LATTANTI DIRETTIVA 2006/141/CE RECEPITA DAL DM
9 APRILE 2009 N. 82
Formule 1 latte dei primi 6 mesi: in grado DA SOLO di soddisfare il fabbisogno nutritivo
di questa fascia di età fino all’introduzione di un’adeguata alimentazione
complementare
Formule 2 o latte di proseguimento:destinato a lattanti in buona salute dopo il sesto
mese di vita, successivamente all’introduzione di un’adeguata alimentazione
complementare, costituenti il principale alimento liquido nell’ambito di una nutrizione
progressivamente diversificata per questa fascia di età
La normativa alimentare generale Direttiva 2006/141/CE Recepita dal DM 9 Aprile
2009 n. 82 prevede la rispondenza a parametri specifici in termini di : •IGIENE
•COMPOSIZIONE •ADDITIVI •RESIDUI ANTIPARASSITARI •ETICHETTATURA •CRITERI
MICROBIOLOGICI •MATERIALI DESTINATI AL CONTATTO CON GLI ALIMENTI
Gli standard e le regolamentazioni per la preparazione industriale delle
formule mirano a proteggere i bambini allattati al biberon e sono più rigorosi
che per altri alimenti. Ad esempio nel 1978 in USA furono prodotte due formule a
base di soya con una marcata riduzione di cloruri che se tolti portano uno squilibrio
con le altre quantità e creare danni. (nel latte materno non sono presenti) Esse
indussero un’alcalosi metabolica ipocloremica nei bambini che le assumevano
alterandone la crescita e producendo effetti avversi a lungo termine sullo sviluppo
psicomotorio e sul comportamento. Cosi come gli antisettici o gli stabilizzanti se non
controllati in quantità e proporzione creano danni.
Congresso USA varò nel 1980 una legge che imponeva controlli più rigorosi nella
produzione delle formule La legge stabiliva e regolava: •I requisiti minimi di
nutrienti richiesti per una formula per l’infanzia •Le adulterazioni •Le procedure di
controllo della qualità •Specifici requisiti d’ispezione •Revisione delle procedure di
produzione
Ultereriori regolamentazioni (CE-Stati) hanno portato ad un alto grado di sicurezza e
oggi in confronto all’elevatissimo numero di bambini giornalmente nutriti con le
formule, solo un numero molto piccolo di eventi avversi sono stati riportati.Nonostante
severi controlli si sono verificati errori nella composizione in difetto di alcune formule.
Nel 2003,fu prodotta una formula di soya fortemente deficiente in tiamina con
sviluppo nei bambini che l’assumevano di un’acidosi lattica con encefalopatia,
cardiomiopatia, effetti neurologici a lungo termine. Questa tragedia fu il risultato di un
errore di composizione della formula da parte dell’industria che ha condotto a
rafforzare ulteriori misure di qualità. Anche un alto od eccessivo apporto di ingredienti
può provocare alterazioni nel metabolismo del bambino Ad esempio l’aumento
giornaliero con ferro addizionale in ragione di 1 mg/kg da 6 a 9 mesi di età induce un
significativo disturbo di crescita nei bambini con normale bilancio marziale Per tale
motivo, è importante definire non solo i minimi ma anche i massimi apporti consentiti
dei vari nutrienti-ingredienti. Adulterazioni La più importante
sofisticazione/adulterazione si ebbe in Cina nel 2008 dove furono prodotte formule con
aggiunta di melamina per aumentare in maniera fittizia l’apporto proteico, causando
urolitiasi e disordini correlati nei bambini. E’ stato stimato che più di 300,000 lattanti
furono esposti a questa formula adulterata con decine di migliaia di ospedalizzazioni e
6 morti riportate. Per esportazione del prodotto problemi anche in altri Paesi. Nel 2011
contaminazione di ftalato in Taiwan. Deliberatamente aggiunto alle formule per
sostituire un emulsionante. L’esposizione allo ftalato nella prima infanzia è associato a
disturbi endocrini, ritardo della crescita, ritardo dello sviluppo psicomotorio e
aumentato rischio di cardiopatie. Contaminanti e residui, anche il confezionamento
ed i materiali per la nutrizione del lattante, possono esporlo a sostanze
potenzialmente tossiche, come il passaggio di significative quantità di componenti
tossici potenziali dai biberon nella formula come il bisfenolo A (BPA), plastificanti,
esteri, alcuni antiossidanti, deve essere evitato. La legislazione europea prevede
che nelle formule per lattanti vi sia una piccolissima percentuale residua di
pesticidi pari 0.01 mg/kg (1 ppm) considerato il minimo valore rilevabile. Vi è stata
preoccupazione per contaminazione da ormoni dato che i lattanti sono molto più
sensibili ad esposizioni con tali sostanze rispetto all’adulto. Tracce di Alluminio è stato
riscontrato in formule di soya, delattosate, ipoallergeniche e del pretermine, ma è
ancora sconosciuto se l’esposizione enterale di queste concentrazioni possano avere
rilevanti effetti biologici. Furano si ottiene dopo esposizione al calore di carboidrati,
acido ascorbico e PUFA, classificato come possibile cancerogeno umano ed è stato
riscontrato in basse concentrazioni in alcune formule per l’infanzia.Acrilamide, altro
possibile cancerogeno, si ottiene dopo esposizione, per un lungo periodo di tempo, al
calore di prodotti amilacei. Criteri microbiologici, EnterobacterSakazakii, Salmonella,
Lysteriamonocytogenes.
RISCHIO MICROBIOLOGICO DEI LATTI ARTIFICIALI IN POLVERE
-Alimenti per lattanti -Alimenti di proseguimento -Formule
destinate a lattanti e bambini aventi particolare necessità mediche (FMSP)
Rappresentano l’80% degli alimenti per l’infanzia consumati nel mondo Sono
caratterizzati da un basso costo rispetto alle formule liquide. Sono prodotti NON
STERILI (una volta reidratati, rappresentano un buon terreno di crescita per i
microrganismi).L’esposizione attraverso la sorgente orale risulta
quantitativamente aumentata: considerando il peso corporeo come riferimento, i
bambini assumono più cibo e acqua rispetto all’adulto. I bambini seguono regimi
dietetici che implicano un maggiore consumo di latte e alimenti specifici, con
un conseguente maggiore apporto di contaminanti rispetto all’adulto.
Immaturità della flora batterica. Il pH dello stomaco dei neonati risulta meno
acido di quello degli adulti. I microrganismi riescono facilmente a superare la
barriera gastrica e causare l’infezione
Manifestazioni cliniche: Cronobacterspp (Enterobactersakazaki)• Sepsi
• Infezioni nosocomiali • Enterocolite necrotizzante (in neonati alimentati con
latti artificiali è dieci volte superiore rispetto a quella in neonati alimentati con latte
materno. L’intestino si stacca a pezzi, infezione) • Meningite (forma di infezione più
grave)
Prevenzione:Per prevenire i rischi microbiologici, le imprese assicurano la
conformità dei lotti a specifici criteri microbiologici. In Italia e nel resto d’Europa
il 5 Dicembre 2007 sono entrati in vigore i nuovi criteri microbiologici applicabili agli
alimenti•Utilizzo di latte in forma liquida per i neonati a rischio, in quanto
prodotto sterile •Osservazione di particolari accorgimenti durante la
preparazione e conservazione del latte in polvere: l’utilizzo di acqua
(attenzione al residuo fisso) ad una temperatura non inferiore ai 70 °C
•Consumo delle “poppate” subito dopo la preparazione •Conservazione delle
“poppate” preparate in anticipo in frigorifero a temperatura non superiore
ai 5 °C e per un massimo di 24 ore •Eliminazione dei pasti non consumati
entro 2 ore dalla preparazione, lasciati a temperatura ambiente
Dinamicità del latte materno:
-fase del colostro fino al 5° giorno -fase del latte di transizione dal 6° al 10° giorno
-fase del latte maturo o definitivo dopo il 10° giornoLa suacomposizione varia da
regione a regione, da donna a donna, da poppata a poppata e nel corso della
singola poppata, esercitando una funzione regolatrice sull’appetito del lattante, che
cresce così in modo perfettamente fisiologico, mentre le sue funzioni digestive e
metaboliche si sviluppano armonicamente.Colostroha contenuto proteico e
minerale più elevato, contenuto lipidico e glucidico più basso, contenuto di
fattori di difesa immunitaria più elevato rispetto al latte maturoLatte di
transizionegraduale diminuzione del contenuto proteico e minerale,
contemporaneo aumento dei carboidrati e lipidiLatte maturosapore più dolce
rispetto a latti di altre specie (più ricco in lattosio) Sistema colloidale: lipidi
in emulsione, glucidi e minerali in soluzione. Il latte pretermine nelle prime
settimane è più ricco di proteine e di grassi, mentre è più povero del 15% di lattosio.
La composizione del latte varia nell’arco della giornata e nel corso della singola
poppata contenuto lipidico > nelle ore notturne (permette al bimbo di passare la
nottata, poiché più energia) Il contenuto lipidico e proteico aumenta nel corso della
poppata (lipidi fino a 4-5 volte, proteine fino a 1,5 volte) favorisce l’autoregolazione
dell’appetito. La dieta della nutrice ha scarsa influenza sulla composizione del latte.
latte materno:
- predominano gli acidi grassi insaturi AGE (linoleico-linolenico) rapporto 10 : 1;omega
3-6 rapporto 2 : 1; l’acidopalmitico (il più rappresentato) - contenuto equilibrato
di amminoacidi solforati (metionina e cistina) basso contenuto in aa aromatici
(fenilalanina e tirosina) -Contenuto Lipidisimile a quello del latte vaccino
con differenze qualitative
-Colesterolo 20-25 mg/dl contro 10-15 mg/dl del latte vaccino, elevato contenuto utile
per la sintesi degli ormoni steroidei e degli acidi biliari, fattore positivo per la
costituzione dei meccanismi di controllo della colesterolemia nell’età adulta.
-FosfolipidiIl latte materno ne contiene circa 80 mg/dl, il doppio rispetto al l.v. sono fra
i maggiori componenti del tessuto nervoso, del muscolo cardiaco e del fegato.
-Glucidi, un elevato contenuto determina bassi valori di pH: resistenza alle infezioni
9. essiccamento 9.
1. Latte vaccino
2. Controllo tramite confezionamen
organolettico e nebulizzazione to in bottiglie o
10.confezionament
batterico tetrapack
3. Standardizzazione o sotto vuoto in 10. sterilizzazione
dei componenti scatola 115° per 5 min
(grassi)
4. Trattamento
termico:pastorizzaz
ione/uht gastrointestinali, favorisce l’utilizzazione delle proteine e
5. Raffreddamento degli amminoacidi liberi, ed incrementa l’assorbimento
per evaporazione intestinale di Ca e Mg. -Glucosio e galattosio, partecipano
sottovuoto alla sintesi dei cerebrosidi, indispensabili per la
6. Concentrazione maturazione del SNC.
sottovuoto:2/3 -Oligosaccaridi latte materno elevata quantità: ne sono
acqua eliminati stati individuati oltre 100 (nel l.v. solo 10), digeriti a livello