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EN EL ENTIERRO DE UN AMIGO

Tierra le dieron una tarde horrible
del mes de julio, bajo el sol de fuego.
A un paso de la abierta sepultura
había rosas de podridos pétalos,
entre geranios de áspera fragancia
y roja flor. El cielo
puro y azul. Corría
un aire fuerte y seco.

De los gruesos cordeles suspendido,
pesadamente, descender hicieron
el ataúd al fondo de la fosa
los dos sepultureros...
Y al reposar sonó con recio golpe,
solemne, en el silencio.
Un golpe de ataúd en tierra es algo
perfectamente serio.

Sobre la negra caja se rompían
los pesados terrones polvorientos...
El aire se llevaba
de la honda fosa el blanquecino aliento.
-Y tú, sin sombra ya, duerme y reposa,
larga paz a tus huesos...
Definitivamente,
duerme un sueño tranquilo y verdadero.

Muore un amico e vanno al funerale.
Tierra gli dierono in un pomeriggio con il suolo di fuoco fuori c'è la vita, ma l'amico è morto.
Gerani di aspra fragranza
Contrasto fiori-morte.

I fiori danno vita, ma i petali delle rose sono imputriditi e i gerani hanno un odore aspro. Eppure il cielo azzurro correva un vento asciutto. Porterà via la polvere dalla fossa. Dalle grosse corde sospese pesantemente scesero i due becchini con la cassa al fondo della fossa. Tenevano in sospeso due grandi corde. Il colpo che si sente quando la bara tocca terra è un colpo nel silenzio. Solenne, un colpo di bara sulla terra è qualcosa di perfettamente serio, la fine definitiva di questa persona che non ci sarà più neanche inanimata. Non si vedrà più (neanche nella bara) perché verrà interrato. Sulla vera bara si rompevano le pasanti zolle polverose. Una volta una bara a terra, ognuno prende un pugno di terra e lo lancia in segno di commiato e poi i becchini ricoprono la bara con il resto della terra. Lui identifica questa polvere come se fosse il bianco alito dell'amico che se ne va via dalla fossa. E tu ormai senza.

ombra dormi e riposa

Sei morto e non fai ombra. Lo spirito non fa ombra, il corpo è morto.

Dormi e riposa

Definitivamente

Dormi un sonno tranquillo e vero

Cos'è la vita e il sogno? È vero il sogno che vivrai (mondo verità) o era vero quello che hai vissuto prima.

La vida es sueño doppia accezione (come esperar) di Calderón. 04.12.2020- VI -

Fue una clara tarde, triste y soñolienta tarde de verano. La hiedra asomaba al muro del parque, negra y polvorienta... La fuente sonaba.

Rechinó en la vieja cancela mi llave; con agrio ruido abrióse la puerta de hierro mohoso, y, al cerrarse, grave, golpeó el silencio de la tarde muerta.

En el solitario parque, la sonora copla borbollante del agua cantora me guió a la fuente. La fuente vertía sobre el blanco mármol su monotonía.

La fuente cantaba: ¿Te recuerda, hermano, un sueño lejano mi canto presente?...

Fue una tarde lenta del lento

verano.Respondí a la fuente:

No recuerdo, hermana; mas sé que tu copla presente es lejana.

Fué esta misma tarde: mi cristal vertí como hoy sobre el mármol su monotonía.

¿Recuerdas, hermano?... Los mirtos talares que ves sombreaban los claros cantares que escuchas. Del rubio color de la llama, el fruto maduro pendía en la rama, lo mismo que ahora. ¿Recuerdas, hermano?... Fué esta misma lenta tarde de verano.

No sé qué me dice tu copla riente de ensueños lejanos, hermana la fuente. Yo sé que tu claro cristal de alegría ya supo del árbol la fruta bermeja; yo sé que es lejana la amargura mía que sueña en la tarde de verano vieja. Yo sé que tus bellos espejos cantores copiaron antiguos delirios de amores: mas cuéntame, fuente de lengua encantada, cuéntame mi alegre leyenda olvidada.

Yo no sé leyendas de antigua alegría, sino historias viejas

de melancolía. Fue una clara tarde del lento verano... Tú venías solo con tu pena, hermano; tus labios besaron mi linfa serena, y en la clara tarde, dijeron tu pena. Dijeron tu pena tus labios que ardían: la sed que ahora tienen, entonces tenían. - Adiós para siempre, la fuente sonora, del parque dormido eterna cantora. Adiós para siempre, tu monotonía, fuente, es más amarga que la pena mía. Rechinó en la vieja cancela mi llave; con agrio ruido abrióse la puerta de hierro mohoso, y, al cerrarse, grave, sonó en el silencio de la tarde muerta. Fu un chiaro pomeriggio, triste e sonnolento. C'è di nuovo questo topos della 'tarde...' L'edera si affaccia al muro del parco, lenta e polverosa. Non c'è nessuno, parco vecchio, abbandonato. Antico, dove il poeta andava. Suona risuonava. La mia chiave cigola in questo modo. Quando si chiude, grave. Ci richiama al colpo secco del entierro del amigo. Allo stesso modo questo si chiude. Abbiamo la di Manrique. Copla si può tradurre, in questo caso, con canzone. L'acqua sta cantando una canzone. Arrivo alla fonte che versava sul bianco marmo la sua monotonia. La fonte non fa altro che versare l'acqua continuamente, in eterno perché non c'è nulla che dura in eterno. Versa l'acqua, quindi la sua monotonia. Bianco marmo della fontana. Questa mia canzone, fratello, ti ricorda qualche sogno lontano? Quello che io ti voglio raccontare che tu dovresti raccontare fu in un lento pomeriggio della lenta estate. Risposi alla fonte: non ricordo sorella. Riprende la fontana in questo dialogo che immagina con l'acqua (essere inanimato) e sé. "Fu questo stesso pomeriggio" per identificare un pomeriggio uguale all'altro. Cambia il tempo, ma l'atmosfera è la stessa. Il mio cristalloversava come oggi sul marmo la sua monotonia. Cristallo, vetro = acqua

I mirti ombreggiavano questi alberi che ombreggiavano… L’arancia tipica frutta dell’Andalusia pendeva sul ramo così come oggi anche allora. Ti ricordi fratello? Fu questo stesso lento pomeriggio d’estate. Non so cosa mi dice la tua canzone che parla di sogni lontani, sorella fonte, però io so che la tua chiara acqua ha assaporato il frutto vermiglio dell’albero perché:

  1. C’è il riflesso (limoni che abbiamo visto nell’altro testo)

E io so che lontana, la mia amarezza, che sogna questa sera vecchia. Questa = perché identica a oggi. Vecchia = che io ricordo. Io so che i tuoi begli specchi canterini (l’acqua è come uno specchio, un cristallo, è trasparente; canterina perché quando cade sull’acqua fa rumore) ha riflesso gli amori delle persone che si sono avvicinate a te. Come uno specchio rifletti. Però raccontami,

La mia allegra storia dimentica. Se sei l'acqua, raccontami questa leggenda che ho dimenticato. Non conosco antiche leggende allegre, ma solo storie vecchie di malinconia. Il poeta è malinconico. La fontana: tu venivi solo con la tua pena e le tue labbra hanno baciato la mia linfa. Veniva solo con la pena. Nel momento in cui hai bevuto (baciato linfa) io ho capito qual era la tua pena perché me l'hanno raccontato le tue labbra mentre bevevano. Le tue labbra che ardevano. Le tue labbra sono in cerca di qualcosa di più. Questa sete che hanno le tue labbra è la stessa sete che hai tu ora. La tua pena è peggiore della mia perché tu sei nella monotonia continua. Tu rifletti le pene di tutti quegli innamorati confusi. Cigola nel vecchio cancello la mia chiave. Nel chiudersi, grave, risuonò # golpeó- XI -Yo voy soñando caminos de la tarde. ¡Las colinas doradas, los verdes pinos, las polvorientas

encinas!...¿Adónde el camino irá?Yo voy cantando, viajeroa lo largo del sendero...-La tarde cayendo está-.«En el corazón tenía»la espina de una pasión;»logré arrancármela mi día,»ya no siento el corazón».Y todo el campo un momentose queda, mudo y sombrío,meditando. Suena el vientoen los álamos del río.La tarde más se obscurece,y el camino que serpeay débilmente blanquea,se enturbia y desaparece.Mi cantar vuelve a plañir:«Aguda espina dorada,»quién te pudiera sentir»en el corazón clavada».Io sogno le strade della seraTarde= sera (stavolta).Verdi pini, quercie polverose vede questo paesaggioColline dorate per il sole che declina.Dove porterà la strada? (si domanda il poeta)Strada = metafora.La strada porta verso occidente (= morte. Sole sorge a est…)Io viaggiore lungo il sentiero canto

Mentre sta cadendo la sera. Canto questa canzone: nel cuore avevo la spina di questa passione. Riuscì a strapparla via un giorno e adesso non sento più il cuore. La campagna rimane muta e assorta e sento suonare e risuonare. La sera si oscura sempre di più, diventa torbida e scompare. Questa strada che serpeggia (non si nota più il biancore della sera) e diventa torbida espare completamente nella notte. Cade la notte -> soggettivazione (quando fa quel pensiero triste, si fa notte e si intristice tutto il paesaggio). Il mio pianto ritorna a piangere. Oh acuta spina dorata come vorrei sentirti ancora conficcata nel cuore. Senza la spina non sente più il cuore. Il dolore teneva vivo il cuore.

- XIII -

Hacia un ocaso radiante caminaba el sol de estío, y era entre nubes de fuego, una trompeta gigante tras de los álamos verdes de las márgenes del río. Dentro de un olmo sonaba la sempiterna tijera de la cigarra cantora, el monorritmo

jovial,entre metal y madera,que es la canción estival.

En una huerta sombría giraban los cangilones de la noria soñolienta.

Bajo las ramas obscuras el son del agua se oía.

Era una tarde de julio, luminosa y polvorienta.

Yo iba haciendo mi camino, absorto en el solitario crepúsculo campesino.

Y pensaba: ¡Hermosa tarde, nota de la lira inmensa, toda desdén y armo

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
38 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher massd1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Cusato Domenico.