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3. LE IMMAGINI AL COMPUTER

Un’immagine è costituita da un insieme di colori, sfumature etc..

Immagini RASTER: la grafica raster si basa sulla rappresentazione delle

immagini come matrici di puntini; infatti l’immagine viene scomposta in

una griglia costituita da tanti puntini (PIXEL). A ciascun pixel viene

assegnato il colore del punto a cui corrisponde; ogni colore a sua volta

viene associato a una sequenza di numeri binari. Si utilizza quindi una

tabella di codifica dei colori. Ogni colore è dato dall’unione di più

componenti cromatiche in base ad un determinato modello di colore, il

quale, descrive in che modo rappresentare i colori come combinazioni di

numeri. Quello generalmente utilizzato e RGB: 3 colori (red,green e blue)

ed ha un certo numero di bit per componente (8).

La qualità delle immagini raster dipende da 2 parametri:

RISOLUZIONE: il numero di pixel che costituiscono l’immagine si

1-

misura in DPI (dot per inch = punti per pollice). Più alta è la risoluzione più

alta è la qualità.

PROFONDITÁ: il numero di bit utilizzati per rappresentare ogni colore

2-

si misura in BPP (= bit per pixel). Più alta è la profondità, più alta è la

qualità dell’immagine.

I formati raster si dividono in due gruppi:

A compressione LOSSLESS: non comportano perdite di dati e per

1-

questo motivo spesso viene utilizzata per i file di testo. TIFF,PNG etc

A compressione LOSSY: comportano perdite di dati ed è molto

2-

utilizzata per file audio, video immagini etc.,con una diminuzione di qualità

che però rimane accettabile. JEPG0

Immagini VETTORIALI: si basano sulla rappresentazione di immagini

come insiemi di elementi geometrici; viene quindi rappresentata mediante

equazioni matematiche e deve essere salvata in un formato vettoriale

( EPS,SVG etc.). RASTER VETTORIALE

NATURA DELLE Immagini Disegni, illustrazioni,

IMMAGINI fotorealistiche simboli, grafici etc.

Non è possibile È possibile modificare

modificare un solo ogni elemento senza

EFFETTI PRODOTTI elemento senza intaccare gli altri

DALLE MODIFICHE influire sugli altri

Ingrandendo La qualità non cambia.

l’immagine, la qualità L’ingrandimento viene

si abbassa. effettuato ricalcolando le

Ingrandimento formule matematiche che

effettuato per descrivono gli oggetti che

INTERPOLAZIONE. di fatto non vengono

EFFETTI PRODOTTI Se l’aumento è ingranditi ma

DAL consistente RIGENERATI a

RIDIMENSIONAMENTO l’immagine perde dimensioni più grandi.

nitidezza.

DIMENSIONI DEI FILE I pixel occupano una A essere memorizzate

IN MEMORIA certa quantità di sono formule

spazio in base a matematiche.

quanti bit vengono

usati per codificare il

colore

Tuttavia con i raster si possono rappresentare anche elementi di tipo

vettoriale, ma non può accadere il contrario.

Prima di inserire un’immagine in un documento potrebbe essere

necessario modificarne le dimensioni, migliorarne la resa cromatica,

applicare effetti particolari e convertire il formato. Per questo esistono

diversi software a pagamento (Photoshop) e non (GIMP). Quest’ultimo

(versione 2.6) è open source e multipiattaforma e supporta numerosi

formati (XFC, JEPG, TIFF,PNG etc.).

I tipi di elaborazioni su immagini possono essere classificati in:

Trasformazioni geometriche : modificano le informazioni

1-

spaziali (riduzioni, ingrandimenti, rotazioni etc.);

Trasformazioni cromatiche : modificano i colori

2-

(bilanciamento, luminosità, contrasto etc.);

Applicazioni di filtri : consentono di aggiungere effetti

3-

speciali (sfocatura, effetti artistici etc.);

4. IL DESKTOP PUBLISHING

La realizzazione di un prodotto editoriale prevede diverse fasi che sono la

progettazione del layout, la scelta del font, l’impaginazione del

documento e la formattazione del testo. Questo insieme di processi è

definito DESKTOP PUBLISHING che è il sistema su cui oggi si basa ogni

produzione editoriale. Si tratta quindi di una tecnologia digitale diffusa a

partire dagli anni ’90 con i primi sistemi desktop che riguarda prodotti

editoriali di ogni tipo, digitali o a stampa. (la tipografia tradizionale invece

doveva fare i conti con complessi macchinari e con conoscenze tecniche

specialistiche).

Il font è un insieme di GLIFI (unità grafiche ) disegnati con lo stesso

grafico. Il GLIFO è la rappresentazione astratta di un grafema, una parte

di un grafema oppure di più grafemi (carattere: calibri, times new roman

etc). Ogni carattere poggia sulla linea di base, una linea orizzontale

immaginaria nella quale possiamo osservare: l’ascesa ( spazio tra linea

di base e l’’estremità del carattere più alto), la discesa (spazio tra linea di

base e l’’estremità del carattere più basso) e l’occhio medio (spazio

centrale occupato dalle minuscole). Il carattere è costituito da :

l’occhio(disegno del carattere), il corpo (dimensioni), la larghezza

(distanza tra l’estremità destra e quella sinistra), lo spessore (linee del

disegno), il contrasto (differenza tra i tratti più spessi e quelli più sottili),

l’asse(retta che passa fra i due punti di minor spessore delle maiuscole) e

le grazie (terminazioni decorative alle estremità del carattere).

Le dimensioni dei font si misurano in Punti Tipografici, delle unità di

misura assoluta (1 pt= 1/72 di pollice 0.3528 mm); oppure con delle unità

di misura relative che dipendono dal carattere (la principale è l’em

larghezza della lettera più larga del font). Il font digitale è costituito anche

da immagini scalabili ed è in uno specifico formato (i più diffusi sono i

vettoriali come True Type o Open Type –vettoriale,portabile, +di 65.000

simboli ed è compatibile con Unicode-).

I font vengono classificati in categorie che si basano sulle caratteristiche

di essi: FONT CON GRAZIE: è in forma agevole, in alcuni casi

1-

aumenta la leggibilità del testo ed è usato per porzioni di testo

abbastanza lunghe

FONT SENZA GRAZIE: sono lineari e geometrici e vengono

2-

impiegati per porzioni brevi di testo (titoli) perché attraggono

l’attenzione dell’occhio.

CLASSIFICAZIONE Più SPECIFICA TENEDNO CONTO

3-

DEI CRITERI STORICI E STILISTICI DELL’EPOCA: font gotici

(primi ad essere stampati,molto angolati e di difficile lettura),

romani antichi (risalgono al rinascimento,forma geometrica, poco

contrasto ed asse leggermente inclinato) e moderni (700, aspetto

moderno, grazie sottili e contrasto accentuato), calligrafici

( imitano la scrittura a mano, inclinazione accentuata),ornati

(presentano decorazioni,sembrano quasi dei disegni), egizi (800,

tratti spessi e grazie ad angolo retto), lineari ( 900, senza grazie,

forma molto geometrica) e fantasia ( 900, contraddistinti da

decorazioni, disegni etc e spesso si rifanno ad un particolare

tema, poco leggibili).

VARIANTI DI STILE DEI FONT: tondo, corsivo, grassetto, sottolineato.

IMPAGINAZIONE: è un insieme di procedure per gestire la posizione

degli elementi, la caratterizzazione stilistica degli elementi, l’inserimento e

la formattazione del testo, l’inserimento delle immagini etc.. Questa

struttura è il cosiddetto LAYOUT. Per impaginare correttamente bisogna

seguire delle regole: gabbia (area che conterrà gli elementi, distanziata

rispetto ai vari bordi della pagina) e griglia (insieme di righe di riferimento

per allineare i vari elementi).La prima si costruisce definendone la

distanza ai bordi della pagina (margini) ed il numero di colonne; la

seconda invece corrisponde solitamente all’interlinea e viene visualizzata

unicamente a video. Per realizzare un buon layout bisogna creare sempre

la gabbia e la griglia, mantenere coerenza stilistica, allineare gli elementi,

mantenere la struttura logica del testo, non esagerare con font e colori

etc.

LA FORMATTAZIONE: formattare un testo significa assegnare specifiche

caratteristiche stilistiche a caratteri e paragrafi al fine di rendere

riconoscibile ogni componente logico-strutturale.

Anche per formattare i caratteri bisogna seguire delle regole: il corpo del

testo deve essere leggibile e chiaro, i titoli e i sottotitoli devono essere

brevi, i sommari devono essere differenti dal testo, le citazioni

evidenziate, le didascalie e le note a piè di pagine ben separate dal corpo

e dal testo e le parole chiave devono essere evidenziate. Per quanto

riguarda i caratteri bisogna invece considerare la crenatura o kerning

(spazio che separa particolari coppie di caratteri. Si misura in em), il

tracking ( spazio che separa ogni lettera dalla successiva. em),

l’interlinea (spazio tra una riga e l’altra. Si misura in pt), la giustezza

(lunghezza di ogni riga di testo. Si misura in mm).

Per quanto riguarda i paragrafi i parametri da tenere in considerazione

sono: i margini ( rientri del testo rispetto allo spazio nelle colonne), i

capoversi ( rientri applicati alla prima riga dei paragrafi), l’interspazio

(spazio tra un paragrafo e il successivo), l’allineamento (a destra, a

sinistra, centrato o giustificato) e le interruzioni di pagina.

Le immagini devono essere inserite in modo ordinato rispetto al testo e

devono essere allineate ad altri elementi della pagine (paragrafi, colonne,

gabbia, bordi etc).

ES: SCRIBUS (1.4.0) software open source.

Impostare le caratteristiche del documento: dimensioni,

1-

numero e margini delle pagine etc.

Gli aspetti interessanti del programma sono: i livelli (fogli sovrapposti con

cui gestire separatamente ogni piano del documento) e il pannello

Proprietà (gestire i vari aspetti di tutti gli elementi della pagina).

Per impaginare un documento si possono usare vari strumenti, uno molto

utile sono le pagine mastro in cui si creano modelli inserendo gli

elementi che devono ripetersi uguali su ogni pagina.

Il testo può essere inserito nel documento solo dopo aver definito l’area

che lo conterrà (cornice). All’interno di una cornice il testo può essere

inserito dalla tastiera, mediante un editor di testo oppure semplicemente

importandolo e modificato mediante il pannello Proprietà.

Per impaginare un documento è necessario lo stile: un insieme di

caratteristiche di formattazione che, applicato a porzioni di testo che

devono presentare lo stesso aspetto grafico, ne automatizza la modifica.

Terminata la creazione del documento è necessario salvarlo ed

esportarlo. (Scribus ad esempio per quanto riguarda l’esportazione

supporta PDF,EPS/SVG,PNG,TXT).

5. DAL DOCUMENTO DIGITALE ALL&r

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
15 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

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