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Le condizioni di successo dell'azienda

Per verificare se un'azienda sia di successo o no, quindi se è in grado di perseguire il suo obiettivo fondamentale cioè di soddisfare i bisogni umani che è anche la sua ragion d'essere, bisogna che l'azienda rispetti due principi/condizioni:

  • Condizione di economicità: attitudine della gestione a remunerare attraverso i ricavi tutti i costi dei fattori produttivi di cui abbisogna
  • Principio di economicità: per il quale è necessario almeno nel lungo periodo che R (i ricavi) siano maggiori rispetto a i (costi di investimento) e i (costi dei finanziamenti, interessi). R > i + i: la differenza prodotta può essere utilizzata per accrescere gli investimenti, in modo che l'azienda abbia una tendenza evolutiva

Si analizzano altre due condizioni:

  • R < i + i: in questo caso l'azienda non produce ricchezza; l'azienda ha una tendenza involutiva e sarà...

destinata al fallimentoR = i + i: il caso di uguaglianza tra costi e ricavi, è accettabile solo nel breve periodo in quanto l'azienda si trova in una situazione di stasi contraria al principio di progresso

condizione di economicità in regime di inflazione: è necessario che i ricavi siano in grado di coprire anche l'inflazione (processo di costante aumento dei prezzi che determina un persistente declino del potere d'acquisto della moneta) che si è prodotta tra il momento del sostenimento del costo ed il momento di realizzo del ricavo.

I fattori che incidono sulla condizione di economicità sono:

  • i prezzi dei fattori produttivi e dei beni prodotti
  • il rendimento dei fattori produttivi (misura d'efficienza)
  • principio di solvibilità: capacità dell'azienda di far fronte in ogni momento ai propri impegni finanziari; tale principio richiede, al fine di una corretta gestione, l'equilibrio tra
redditi/bassa solvibilità: azienda che sta affrontando difficoltà finanziarie e non è in grado di coprire i costi di gestione con i redditi generati. La matrice redditività-solvibilità è uno strumento utile per valutare la situazione finanziaria di un'azienda e comprendere le relazioni tra economicità e solvibilità.

redditi/bassa solvibilità: impresa che attraversa la fase di avviamento;

Al di là dell'aspetto statico, lo studio di questa matrice va fatto nel suo aspetto dinamico (con riferimento all'azienda che cambia nel tempo la propria posizione all'interno di essa); di aiuto a tale indagine è la conoscenza del ciclo di vita dei prodotti costituito da tre fasi: lancio, affermazione, declino. Solo nella fase di affermazione il prodotto sarà in grado di garantire l'ingresso di risorse finanziarie superiori a quelle necessarie per i processi produttivi/distributivi.

Il successo delle aziende dipende quindi dalla sua capacità di avere nel proprio portafoglio una buona quantità di prodotti affermati, garantendone anche il riciclo nel tempo.

Parlando di successo, non si può non parlare della competitività, ossia la capacità dell'azienda di competere efficacemente sui mercati. Si compone di due dimensioni:

  • dimensione interna: capacità dell'azienda di produrre e distribuire prodotti di qualità a costi competitivi;
  • dimensione esterna: capacità dell'azienda di comprendere e soddisfare le esigenze dei clienti, superando la concorrenza.

L'efficacia: (riguarda l'organizzazione nel suo complesso) indica il grado di rispondenza delle operazioni, cioè il raggiungimento degli obiettivi.

  • L'efficienza: (riguarda i processi di trasformazione) indica la relazione tra quantità ottenute come output di un determinato processo e le quantità impiegate nel processo, cioè la relazione tra mezzi-fini che assume diversi livelli di soddisfacimento.

Economicità e solvibilità non esauriscono il fine dell'azienda, sono visti come strumentali al raggiungimento del successo aziendale. Il successo (realizzazione piena della ragion d'essere dell'impresa stessa) si raggiunge attraverso il pieno soddisfacimento dei bisogni umani.

L'azienda è in grado di soddisfare due grandi categorie di bisogni, quelli legati alla funzione d'uso dei prodotti o dei servizi che l'azienda produce e offre ai propri clienti e quelli legati alle esigenze ed

aspettative di coloro che collaborano, direttamente o non, alla vita dell'azienda e cioè alla sua istituzione e alla sua gestione nel tempo (shareholders e stakeholders). Si può affermare che le dimensioni del successo aziendale sono essenzialmente tre: economicità, competitività e soddisfazione dei partecipanti. Per ottenere il successo, l'azienda deve procedere su tutti e tre i fronti. Essenziale per la sopravvivenza di un impresa è il mantenimento dell'equilibrio lungo queste tre direttrici; il successo di uno solo di esso non è in grado di incidere anche sulle altre dimensioni, e non può essere duraturo. 4. I VALORI IMPRENDITORIALI L'azienda che vuole raggiungere e mantenere il successo deve essere dotata di una propria cultura. Tale cultura è costituita da un insieme di regole ampiamente condivise da tutti i suoi partecipanti. Le regole, ovvero valori aziendali o imprenditoriali, possonoseguente:
  • Meta: valori aziendali: costituiti dalle precondizioni per l'apprendimento dei valori d'impresa che rispondono alle esigenze di sviluppo durevole della azienda
  • Valori istituzionali: riguardanti la definizione corretta del ruolo dell'impresa nei confronti dei partecipanti e dei destinatari dei beni e servizi prodotti
  • Valori organizzativi di business: ossia valori di cultura organizzativa e di business per il raggiungimento di prestazioni sempre più elevate

Per il successo aziendale sono fondamentali i seguenti valori:

  • Servizio al cliente
  • Rispetto e valorizzazione di tutte le risorse
  • Economicità
  • Innovatività: è una sorta di volano del successo, sta nel creare nuovi prodotti per diversificarsi dalla concorrenza.

Questi valori per essere efficaci, devono essere perseguiti unitariamente nell'ambito di una cultura aziendale; il sistema di relazione che si istaura tra di essi è il...

presupposto per la loro presenza nel sistema d'azienda. 5. IL BILANCIO E IL SISTEMA DI VALORI La gestione dell'azienda è un fenomeno unitario; per valutarla si ricorre alla divisione in esercizi amministrativi che sono le operazioni compiute nell'ambito di periodi di tempo limitati e corrispondenti all'anno solare chiamati periodi amministrativi. L'interruzione tra un esercizio amministrativo ed un altro è soltanto ideale; in quanto le operazioni di gestione sono tutte legate, ciò vuol dire che alla chiusura di un esercizio ci sono delle operazioni in corso, la cui determinazione non può essere sicura. Uno strumento di rilevazione utile per rappresentare le fasi del ciclo aziendale è il bilancio di esercizio, un documento contabile che permette di determinare periodicamente il capitale ed il risultato di gestione di un'impresa e dal quale è possibile ricavare informazioni circa la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell'azienda.

Il bilancio si compone di tre parti:

  • Stato patrimoniale che dimostra la situazione patrimoniale dell'impresa alla fine dell'esercizio
  • Conto economico che dimostra il risultato economico conseguito dall'impresa nell'esercizio
  • Nota integrativa documento descrittivo

Situazione o stato patrimoniale è il documento che definisce la situazione dell'azienda in un determinato periodo, fornisce una visione istantanea della situazione del patrimonio e da una visione dell'azienda nel suo aspetto statico consentendo la valutazione della consistenza del patrimonio in un dato momento. Lo stato patrimoniale si presenta graficamente come un prospetto dotato di due sezioni: Passività e Attività Netto patrimoniale.

La prima sezione comprende le attività (investimenti attuati dall'azienda). Gli investimenti produttivi possono riguardare:

  • Fattori generici di produzione: fattori utili per qualsiasi tipo
di produzione (denaro, crediti)
  • Fattori specifici di produzione: fattori che riguardano le specifiche produzioni (macchinari, materie prime).
I fattori di produzione possono essere suddivisi anche in base all'intervallo di tempo necessario per il loro reintegro finanziario:
  • Fattori a lungo ciclo di reintegro
  • Fattori a rapido ciclo di reintegro
La seconda sezione comprende le passività (finanziamenti) ed il netto patrimoniale (differenza tra attività e passività). I canali di finanziamento aziendale si distinguono in:
  • Capitale proprio: mezzi finanziari messi a disposizione dai proprietari aziendali e soggetti al rischio generale d'impresa (cioè rischio di non essere più restituiti in quanto persi nell'attività aziendale)
  • Debiti di finanziamento: mezzi finanziari dati in prestito da economie terze, di solito per più anni, con vincolo di restituzione
  • Debiti di funzionamento: opportunità di
rinviare nel breve tempo il pagamento di somme relative ad operazioni di compravendita. L'obbiettivo principale dello stato patrimoniale è dare una visione generale della situazione in un dato momento del patrimonio aziendale che è costituito da tre componenti fondamentali: 1. Attività 2. Passività 3. Netto patrimoniale (differenza tra attività e passività, se il suo valore è inferiore a zero si avrà un deficit patrimoniale) Il patrimonio aziendale all'inizio coincide con il capitale proprio che successivamente cambia in funzione dell'andamento economico-finanziario della gestione ed in funzione delle variazioni del capitale proprio; se il valore patrimoniale è pari a zero si avrà il deficit patrimoniale. I valori espressi nello stato patrimoniale non sono valori certi, ma valori frutto di valutazioni, stime, previsioni ed ipotesi; in quest'ottica lo stato patrimoniale è una rappresentazione delleAttese dell'agestione aziendale in un dato momento della sua vita e i
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Publisher
A.A. 2008-2009
18 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher niobe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Vergara Corrado.