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TIPOLOGIE DI AZIONI:
- Ordinarie:
o Partecipazione al voto
o Partecipazione alla spartizione dell’utile
- Di risparmio:
o NO Partecipazione al voto
o Più privilegi in fase di ripartizione degli utili e di liquidazione del capitale:
Ha diritto a un dividendo minimo garantito e maggiorato rispetto alle azioni ordinarie e,
nel caso in cui non si verificassero utili nell’esercizio, è previsto il diritto di cumulo
nell’anno seguente. In caso di scioglimento, hanno un diritto di prelazione sul rimborso
dell’intero valore nominale del capitale (privilegio sul capitale residuo).
SAPA: società in accomandita per azioni. Modello intermedio tra società di capitali e società
di persone. I soci vengono di nuovo divisi in accomandatari e accomandanti; in questo caso
però le quote dei soci sono rappresentate da azioni.
SOCIETA' MUTUALISTICHE (COOPERATIVE)
Lo scopo è soddisfare i bisogni personali di ciascun socio; si costituisce con il concorso di più persone
(almeno 9 o 3 se è piccola).
I soci possono essere cooperatori, chi decide e offre la sua attività lavorativa nella cooperativa
(titolari di quote di capitale sociale + attività lavorativa), e finanziatori, apportano solo capitale.
I soci hanno responsabilità limiata, ma devono partecipare fattivamente alla gestione della società;
Tutti hanno il medesimo diritto di voto, al di là del capitale portato: 1 testa = 1 voto. 14
18 marzo BILANCIO o Annual Report
Definizione: il bilancio è un documento redatto da tutte le imprese a fine anno (per le italiane
l’anno solare, per le americane tipicamente da marzo a marzo) che presenta informazioni relative a :
Risultati economici utile, cioè la situazione economica dell’impresa
Struttura e composizione del patrimonio aziendale patrimonio a disposizione (risorse) e
indebitamento
Situazione finanziaria cassa, cioè la liquidità dell’impresa (disponibilità in cash)
Il bilancio d’esercizio è lo strumento che supporta la fase di controllo di un’organizzazione, perché si
focalizza sull’anno precedente, riporta risultati passati.
Inoltre, nel bilancio, trovo informazioni relative all’impresa nel suo complesso: nel bilancio Fiat
trovo informazioni complessive, non sullo specifico modello venduto. Guardo il totale in uscita e non
cosa c’è dentro.
Se in un gruppo ho 3 imprese A, B e C, di cui A è la capogruppo, troverò il bilancio della singola
impresa; tuttavia anche il gruppo nel complesso redige il bilancio, detto bilancio consolidato.
Quest’ultimo bilancio è dato dalla “somma” dei bilanci delle singole imprese del gruppo, ma
eliminando le operazioni intragruppo. Se A vende a B, questi scambi non vengono considerati!
Considero il gruppo come se fosse un’unità a se stante.
Il bilancio (di dominio pubblico) serve per fornire informazioni all’esterno, più che all’interno: i
manager all’interno che devono prendere le decisioni non si basano sul bilancio, che riporta dati
relativi all’anno precedente (sono necessari dati più aggiornati e puntuali); inoltre il bilancio fornisce
informazioni sul complesso, livello non abbastanza dettagliato: al manager interessa la singola linea
di prodotto / la settimana.
I soggetti interessati al bilancio sono diversi; sia gli shareholders che gli stakeholder ne sono
interessati, tutti per motivi diversi. La banca è interessata per sapere se il prestito è potenzialmente
restituibile, ad esempio. Ciascuno dei soggetti ha interessi diversi per un buon andamento
dell’azienda.
Un bilancio descrive a parole il corso dell’anno e “sintetizza” con alcuni documenti i 3 punti visti
prima. 15
Contabilità generale: il modello di riferimento
In termini operativi, la contabilità generale traduce eventi (ad esempio, la vendita del prodotto) in
numeri nel bilancio d’esercizio.
Ogni evento, cioè una qualunque azione effettuata dall’impresa (acquisto materie prime, richiesta
finanziamento, investimento in edifici/tecnologie, pagamento dipendenti), viene registrato su un
libro contabile elettronico. La sintesi delle registrazioni dell’anno si trova nel bilancio (ad esempio la
somma totale delle vendite).
La registrazione degli eventi segue delle regole: principi contabili. Fino a circa 10 anni fa, erano
diversi in ogni stato; in questo modo però, i bilanci non erano confrontabili! L’utile in un bilancio
italiano avrebbe un valore (cioè un modo di determinarlo) diverso. Sono stati quindi introdotti degli
standard contabili internazionali: IAS-IFRS. Grazie a queste regole comuni, i bilanci internazionali
sono confrontabili.
Il doppio nome di questi principi è dovuto al fatto che l’organismo che li ha emessi nel 1973
(International Accounting Standard Committee), è stato privatizzato nel 2001 e ha cambiato nome in
International Accounting Standard Board. Di conseguenza gli standard sono noti sia con il nome
precedente, IAS, che con quello successivo: IFRS.
Sul sito IAS, c’è una mappa con i paesi del mondo in cui sono stati adottati; fanno eccezione
Giappone, qualche paese dell’Africa, Australia e parte degli Stati Uniti. I vantaggi di questo processo
di armonizzazione contabile sono molti:
Analisti e investitori: comparabilità internazionale; minori costi di analisi; trasparenza e
comprensibilità;
Società emittenti: minori costi di riconciliazione; facilità nel reperimento dei capitali;
incentivo alla globalizzazione;
Revisori: competenze internazionali; agevolazioni nelle verifiche;
Paesi in via di sviluppo: nessun costo per emanare standard; possibilità di attrarre
investitori. 16
La situazione italiana
In Italia, non tutte utilizzano gli IAS; se la società è quotata, cioè se il suo capitale sociale è costituito
da azioni, dal 2005 è obbligata a redigere gli IAS per motivi di trasparenza (l’azionista deve sapere
come sta andando!). All’incirca tutte le non quotate non sono obbligate a farlo (srl o impresa
individuale ad esempio); addirittura una società non quotata potrebbe anche non pubblicare il
bilancio sul proprio sito.
In sintesi: se quotata IAS obbligatorio . Altrimenti no.
Il bilancio d’esercizio
Come si è detto, fornisce informazioni a soggetti esterni all’impresa.
Seguendo gli IAS, ci saranno nel bilancio 5 documenti obbligatori:
Stato Patrimoniale , Balance Sheet. Patrimonio della mia impresa
Conto economico, Income Statement o Profit Enloss Account (?). Situazione di redditività
dell’impresa, cioè le informazioni sull’utile.
Rendiconto finanziario, Cash Flow Statement. Informazioni relative alla liquidità/cassa.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, Statement of changes in equity. Specifica di
una voce dello stato patrimoniale (analisi dettagliata della voce “patrimonio netto”).
Nota integrativa, Notes to the balance sheet. Fornisce delle informazioni descrittive, di
dettaglio, su come sono stati compilati i documenti. Ad esempio, quale modello è stato
utilizzato per calcolare un dato valore.
IAS/IFRS definisce le linee guida; OIC (Organismo italiano di Contabilità) specifica il contenuto.
Prima di entrare nel dettaglio dei documenti, si deve capire la fondamentale differenza tra alcuni
concetti.
LOGICA DI COMPETENZA VS LOGICA DI CASSA
Data un’impresa, posso analizzarla con un modello input/output, trascurando le attività all’interno
della scatola, dal momento che il bilancio è generale.
Hp: Nespresso vende le capsule di caffè a Rinascente e studio la prospettiva della Nespresso. 17
Ci sarà un momento in cui vende (emette la fattura alla Rinascente) e uno successivo in cui incassa
(riceve fisicamente dei soldi). A fronte di un evento (=vendita), si creano due flussi diversi: il primo è
la fattura (emanata prima, definisce quanti giorni devono passare), il secondo è l’incasso.
La vendita segue una logica di competenza, mentre l’incassare segue una logica di cassa.
Infatti la logica di cassa va a vedere l’istante in cui ho un
esborso di denaro o un incasso; la cassa netta sarà quindi la
differenza tra cash in e cash out.
Cassa = cash inflows – cash outflows
La logica di competenza NON guarda quanti soldi entrano e
quanti escono, ma guardo il momento in cui la trattazione ha
effetto contrattuale: l’utile è la differenza tra i ricavi (fatture
emesse) e i costi (fatture che ricevo).
Utile = ricavi - costi
Con la fattura, l’impresa firma il contratto e trasferisce il rischio: la proprietà delle cialde è stata
trasferita dalla nespresso alla rinascente.
Questo momento di emissione della fattura potrebbe anche non coincidere con quello dell’incasso.
La risposta a “l’impresa va bene o male” dipende dalla prospettiva: se è quella economica, logica di
conseguenza, il risultato dell’impresa è l’utile. Il documento che contiene questa prospettiva è il
conto economico, che contiene quindi ricavi e costi al fine di calcolare l’utile come differenza. (Non
vado a vedere chi mi ha pagato!)
Secondo la logica finanziaria, o di cassa, il risultato è la cassa netta. Il documento che lista la cassa
che entra ed esce è il rendiconto finanziario.
A lungo periodo, dovrei avere che circa i ricavi sono la cassa in entrata e i costi la cassa in uscita.
Esempio: Nestlè nel 2013 vende prodotti per 40 milioni di Euro. Di essi, 30 mln li riceve nel 2013,
mentre la restante parte viene incassata entro marzo 2014. Per realizzare questa produzione, ha
acquistato e usato materiale per 25 mln, pagati nel 2013 per pronta cassa.
Utile nel 2013: RICAVI – COSTI = 40 mln – 25 mln = 15 mln
Cassa nel 2013: IN – OUT = 30 mln – 25 mln = 5 mln
Non è detto che il momento in cui effettivamente pago sia quello in cui avviene la transazione!
Potrei anche avere una cassa negativa e un utile positivo (mi pagano tutto nel 2014); se la cassa è
negativa, devo chiedere un finanziamento! I due valori danno informazioni diverse.
COSTO VS INVESTIMENTO
Ad esempio, andare al ristorante è un costo, mentre comprare un PC è un investimento, perché la
risorsa che acquisto ha dei benefici nel tempo. Sono in entrambi i casi risorse (= tutto ciò che
permette ad un’impresa di funzionare) espressi in termini monetari. 18
Costo
Valore, espresso in termini monetari, delle risorse utilizzate
Esempio: costi del personale, costi per materie prime
Beneficio immediato: orizzonte temporale < 1 anno
Documento di riferimento