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DETERMINAZIONE DI REDDITO E DI CAPITALE
Il più importante indicatore di andamento aziendale è il reddito che permette di comprendere le
condizioni di redditività in cui si torva l’azienda. È la somma dei valori imputatisi fattori produttivi
con quelli imputati ai ricavi (costi e ricavi). In termini tecnici è la contrapposizione tra investimenti e
disinvestimenti che da il risultato d’esercizio che può essere un utile o una perdita.
Il reddito è composto da singoli dati elementari che sono congiunti ad altri dati reddituali che
offrono una giustificazione del loro sostenimento, il grado di complessità del reddito è dovuto a due
elementi fondamentali:
- La comunanza temporale dei componenti reddituali —> la partecipazione di elementi reddituali
alla formazione di redditi in più esercizi
- La comunanza e la congiunzione spaziale dei componenti reddituali —> possibilità di usare uno
stesso fattore produttivo in diversi processi produttivi; congiunzione si verifica quando due
produzioni si servono della stessa materia prima.
Data la complessità del reddito i suoi componenti presentano una classificazione per natura, costi
a titolo originario e ricavi a titolo di realizzo.
Un’altra quantità complessa da collocare alla fine dell’esercizio è il capitale di funzionamento che è
l’insieme di beni e servizi a disposizione del soggetto economico in un determinato momento. Per
analizzare al meglio il capitale di funzionamento è necessario dividere le attività patrimoniali e le
passività patrimoniali:
- Attività —> 1. Di natura finanziaria: valori relativi a liquidità e crediti di finanziamento e
funzionamento 2. Di natura economica: costi sospesi e fattori produttivi pluriennali
- Passività —> 1. Finanziari. debiti di funzionamento e finanziamento 2. Economici: ricavi
sospesi
La differenza tra attività e passività consente di individuare i mezzi propri dell’azienda, anche
chiamati capitale netto o proprio. Il valore del capitale netto non corrisponde al singolo valore di
mercato dei beni attivi poiché in bilancio non si riporta questo valore ma un valore proporzionale al
contributo che un bene/servizio da all’azienda (es. ammortamenti), per determinare i valori si
utilizza una logica di funzionamento piuttosto che una logica di liquidazione. Nell’ambito dei
processi valutativi infatti si utilizza un diverso strumento, il capitale economico che esprime il valore
aziendale in funzione della redditività prospettica.
Gli elementi contabili del patrimonio netto sono:
1. Capitale Sociale
2. Riserva per sovrapprezzo azioni —> Questi primi 2 punti riguardano l’apporto di capitale da
parte di soci al momento della costituzione o dopo
3. Riserva di rivalutazione —> Applicazione di leggi di rivalutazione
4. Riserva legale —>% di utile da reinvestire per legge
5. Riserva straordinaria —> ulteriore utile da reinvestire deciso in assemblea
6. Utili o perdite di esercizi precedenti
7. Utile netto dell’esercizio
PRINCIPI DI TRASPARENZA INFORMATIVA DELLE SCRITTURE CONTABILI
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero scorretto la
situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio. (clausola
generale di bilancio 2423 n. 2)
In ogni bilancio è presente qualche elemento che fa riferimento a variazioni soggettive per quanto
minime (es. ammortamenti).
ACCOUNTABILITY: è un aspetto di controllo e si basa sulla concezione che gli individui siano
responsabili delle loro azioni all'interno del sistema.
da pag 131 Cap 3
Il reddito civilistico e il reddito fiscale: 8
Francesca Magli
Economia Aziendale Primo parziale
L’utile o reddito civilistico è la differenza tra ricavi e costi all’interno di un esercizio, esso tiene conto
delle imposte scontata e dal risultato dato da 4 macrovoci: Valore di produzione-costi di produzione
+- proventi e oneri finanziari +- rettifiche di valore di attività e passività finanziarie. Da tale valore
vengono determinate le imposte sul reddito dell’esercizio (correnti, differite e anticipate), su questo
calcolo vale il concetto di competenza economica e fiscale delle imposte per il quale esse sono
contabilizzate nell’esercizio in cui sono rilevati i costi o i ricavi. Le imposte differite sono imponibili
in esercizi successivi e dovranno essere rilevate nelle passività (Fondi per imposte differite),
mentre le imposte anticipate sono deducibili in esercizi successivi e sono registrate nelle attività.
Il reddito fiscale non coincide con il reddito civilistico proprio a causa del principio di competenza
economica e fiscale delle imposte.
Le imposte sul reddito:
Nel nostro sistema ci sono due tipi di imposte due principali tipologie di imposte, quelle dirette che
tassano i trasferimenti di ricchezza (IVA) e quelle indirette che colpiscono la produzione di
ricchezza (IRPEF); ne esistono anche altre che tassano le attività produttive e il patrimonio (IMU).
L’IRAP (imposta regionale sull’attività produttiva):
Istituita nel ’97 è un’imposta che colpisce il valore aggiunto prodotto dall’impresa. Sono soggetti
all’imposta “tutte le attività dirette alla produzione o scambio di beni o alla prestazione di servizi”
sia pubbliche che private, le uniche attività non soggetta all’ IRAP sono i fondi comuni di
investimento, fondi pensione e i gruppi economici di interesse europeo. La base dell’imponibile è
pari al valore della produzione netta che deriva dall’attività esercitata nel territorio della regione, la
parte della produzione localizzata fuori dall’Italia non è tassata mentre le attività non italiane sono
soggette a imposta se localizzate nel territorio per almeno 3 mesi. Se l’attività è in più regioni
l’imposta è ripartita tra esse, qualora non vi sia personale o localizzazione si guarda la resi. fiscale.
La base imponibile è data da: valore della produzione-costi di produzione; non tenendo conto del
costo del personale, dell’IMU, le perdite sui crediti, le prestazioni straordinarie ecc… (pag 136).
Le aziende che non devono tenere bilancio sono tenute a compilare appositi prospetti IRAP.
Alla base imponibile vanno applicate poi delle rettifiche fiscali: agevolazioni su soggetti, territorio
(es. apprendisti, disabili, ricercatori o assunzioni a tempo indeterminato). (come quelle ires).
Le Aliquote dell’ IRAP sono fissate dallo stato e le regioni possono aumentarle o diminuirle al
massimo dell’ 1% (3,9%su imprese, 4,65% banche, 5,9% assicurazioni, 8,5% enti pubblici..).
Modalità di versamento: 1 Giugno acconto; 30 Novembre 2 acconto; 16 Giugno (anno dopo) saldo.
I due acconti sono calcolati sulla base dell’imposta dell’anno precedente e vanno pagati in due rate
(40 e 60%) mediante modulo F24 e entro i limiti fissati dall’Agenzia delle Entrate.
L’IRES (Imposta sui redditi della società):
Tale imposta grava sul reddito prodotto dalle società di capitali,cooperative, enti pubblici e privati e
società di qualsiasi tipo. È regolata dal TUIR (testo unico delle imposte sul reddito).
Il reddito imponibile è dato dall’utile o perdita prima delle imposte a cui poi sono applicate le
variazioni in aumento o in diminuzione. Le prime possono essere definitive (si esauriscono in un
esercizio) o temporanee (differenza di competenza temporale.. es. costi deducibili in futuro);
Tutte le variazioni in aumento:
- Quote di plusvalenze dovute alla vendita di cespiti
- redditi di immobili che non sono beni strumentali diretti all’attività
- Componenti negativi che non c’entrano con l’attività
- Rimanenze non contabilizzate
- Compensi spettanti agli amministratori ma nona nuora corrisposti
- Interessi passivi indeducibili (deducibili fino ad eguagliare gli interessi attivi)
- Ammortamenti non deducibili che eccedano alle quote di ammortamento fiscalmente ammesse
- Spese di ammodernamento o ristrutturazione che eccedono dalla quota deducibile (5%).
Tutte le variazioni in aumento sono gestite dal quadro RF della dichiarazione dei redditi.
Le principali variazioni in diminuzione:
- Plusvalenze patrimoniali e sopravvivenze attive da acquisire in tassazione con quote costanti
- Utili da partecipazioni in società di persone o GEIE
- Compensi e utili spettanti ai dirigenti corrioosti per conto di esercizi precedenti
- Proventi degli immobili —> correlata alla variazione in aumento (?) pag 146 9
Francesca Magli
Economia Aziendale Primo parziale
- Quota dei dividenti di partecipazioni altre società poiché non imponibili al 95%.
- Reddito esente e detassato —> tutte le agevolazioni per categoria di aziende e di reddito
Attraverso tutte queste variazioni si calcola l’aliquota imponibile da cui possono essere dedotte le
perdite fiscali di esercizi precedenti (100% primi tre periodi, 80% poi).
L’aliquota IRES è pari al 27,5% e del 16,5% per gli enti agevolati, poi grazi e all’agevolazione ACE
per la crescita economica nel 2016 si ha una deduzione del 4,75% rispetto all’incremento del
reddito dal 2010. La dichiarazione dei redditi avviene attraverso l’unicoPF/SP/SC e i versamenti
sono esattamente identici a quelli dell’IRAP, gli acconti calcolati con modalità storica si basano sul
reddito dell’anno precedente mentre calcolati in modalità previsionale si basano su una stime per
l’esercizio in corso. Poi bisognerà calcolare il saldo o il credito finale IRES.
IRPEF (imposta sui redditi delle presone fisiche):
È un’imposta personale e progressiva che colpisce i redditi delle persone fisiche. I residenti in
Italia pagano l’IRPEF su tutto il reddito prodotto mentre gli esteri lo pagano sulla parte prodotta in
Italia. Le aliquote dell’imposta variano dal 23% al 43% a seconda del livello del reddito.
I redditi di impresa di impresa: riguarda i redditi conseguirti per attività imprenditoriale a quasti si
applicano le variazioni in diminuzione e aumento come per l’ires, i requisiti sono: un esercizio
abituale di un’attività commerciale che tenga una contabilità ordinaria o semplificata. Da compilare
il quadro RF / FG nell’unicoPS/SP, i redditi di impresa sono assoggettati a contribuzione
previdenziale INPS.
I redditi di lavoro autonomo: riguardano tutto ciò che non sia ne impresa ne lavoro dipendente,
sono dati dal differenziale tra proventi incassati e spese pagate, vengono dichiarati nel quadro RE
nell’UnicoPF
IMU (imposta municipale unica):
Colpisce il possesso di qualsiasi immobile, il soggetto passivo di