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ASSICURAZIONE);

2. MERCATO CREDITIZIO, nel quale intermediari specializzati, ricorrendo ad operazioni di

raccolta ed erogazione di prestiti, soddisfano attraverso il proprio bilancio, le diverse

esigenze degli scambisti;

3. MERCATO MOBILIARE, nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per

oggetto titoli destinati a circolare tra gli operatori.

I mercati creditizio e assicurativo sono a negoziazione DIRETTA (a carattere personale e bilaterale),

mentre quello mobiliare è APERTO (a carattere impersonale). Nel primo caso i contratti possono

essere sempre adattabili ai bisogni mutevoli e variegati della domanda e dell'offerta, inoltre la

ricerca della controparte è condotta su base individuale. Nel secondo caso tutte le condizioni dello

scambio sono standardizzate e quindi non influenzate dalle caratteristiche individuali delle

controparti.

I MERCATI MOBILIARI.

Svolgono le FUNZIONI di: finanziamento attraverso emissione e collocamento dei titoli, pricing

degli strumenti negoziati, aumento della liquidità degli scambi, riduzione dei costi di transazione,

trasferimento della proprietà delle SPA.

I principali PARAMETRI DI VALUTAZIONE dei mercati mobiliari sono:

 LIQUIDITÀ- attitudine a favorire la trasformazione degli strumenti negoziati in moneta alle

condizioni MINIME di costo e di transazione;

 IMMEDIATEZZA- tempestività con la quale un ordine può essere eseguito;

 TRASPARENZA- tempo necessario a diffondere le informazioni ANTE e POST

negoziazione;

 AMPIEZZA- volume di ordini da eseguire per ogni possibile livello di prezzo;

 SPESSORE- esistenza di ordini di acquisto e vendita basati su prezzi maggiori e inferiori a

quelli correnti di equilibrio;

 ELASTICITÀ- capacità di far affluire rapidamente nuovi ordini in risposta a variazioni di

prezzo;

 EQUITÀ (fairness)- capacità di garantire parità di condizioni a tutti i partecipanti.

In relazione alla TIPOLOGIA degli strumenti negoziati, i mercati mobiliari si distinguono in:

1. Mercato Monetario;

2. Mercato Obbligazionario;

3. Mercato Azionario;

4. Mercato degli Strumenti Derivati.

Il Mercato Monetario è quello nel quale si compiono transazioni aventi ad oggetto titoli di mercato

monetario, ossia con scadenza inferiore a 12 mesi, ed emessi generalmente a sconto.

Particolare importanza assume il ruolo delle banche, che alimentano ininterrotti flussi di domanda e

offerta di fondi, e delle Autorità monetarie, le quali utilizzano questo segmento di mercato per

trasmettere al sistema economico gli impulsi di politica monetaria.

Nel Mercato Obbligazionario le transazioni hanno per oggetto titoli di debito emessi da imprese

(Corporate Bond), intermediari finanziari ed emittenti sovrani (Titoli di Stato).

Nel Mercato Azionario le transazioni hanno per oggetto azioni e altri strumenti rappresentativi di

partecipazione al capitale delle imprese. La Borsa, quale segmento organizzativo, è il mercato delle

sole azioni quotate.

Nel Mercato degli Strumenti Derivati le transazioni hanno per oggetto le diverse tipologie di

strumenti derivati (contratti a termine, futures, swap, opzioni, forward rate agreement).

Dato che gli strumenti finanziari possono essere oggetti di scambi di varia natura e in vari momenti

i mercati mobiliari si distinguono in:

1. Mercato Primario, individua il complesso di operazioni attraverso le quali i risparmiatori

sottoscrivono strumenti finanziari di nuova emissione fornendo fondi agli emittenti;

2. Mercato Secondario, rappresenta l'insieme degli scambi avente ad oggetto titoli già in

circolazione.

L'analisi dei mercati mobiliari può essere approfondita in relazione ad altri elementi: Natura

Istituzionale e Ordinamento, Dimensione Geografica, Taglio degli Scambi, Tempistica delle

Negoziazioni, Struttura Logistica, Forme Organizzative degli Scambi.

1. Natura Istituzionale: mercati regolamentati e mercati non regolamentati (OTC, Over the

Counter);

2. Dimensione Geografica: mercati domestici o internazionali;

3. Taglio degli Scambi: mercati al dettaglio (Retail) o all'ingrosso (Wholesale).

4. Tempistica delle Negoziazioni: mercati a pronti e mercati a termine;

5. Struttura Logistica: fisica o telematica;

6. Forme Organizzative degli Scambi: mercati a ricerca autonoma, di dealer,di broker, con

market maker, ad asta e ad asta con market maker.

 Nei Mercati a Ricerca Autonoma compratori e venditori si cercano reciprocamente e

stipulano un accordo diretto sulle condizioni dello scambio senza l'intevento di alcun

intermediario, la cui presenza non si giustifica perché i titoli sono poco diffusi e negoziati

solo saltuariamente e per ammontari limitati.

 Nei Mercati di Broker l'intermediario svolge solo il compito di ricerca della controparte,

senza assumere alcuna posizione sui titoli negoziati, né dare garanzie su tempi e modalità di

esecuzione degli ordini.

 Nei Mercati di Dealer l'intermediario svolge una funzione di ricerca della controparte, ma

può anche assumere una posizione sui titoli negoziati al fine di rendere possibile, dando

garanzie sulla sua esecuzione, una più facile e immediata conclusione dell'ordine.

 Nei Mercati con Market Maker, il dealer, al fine di aumentare ulteriormente la liquidità degli

scambi, diventa uno specialista assumendosi l'impegno sistematico a rendere note le

condizioni di prezzo alle quali è disposto ad acquistare o vendere, su richiesta delle

controparti, un determinato titolo, del quale deve necessariamente avere una “scorta”.

 Nei Mercati ad Asta, la negoziazione avviene direttamente tra i trader che non possono

scegliere la controparte perché i flussi di ordini di acquisto e vendita vengono ordinati sulla

base di priorità di prezzo e di tempo.

L'adozione di una specifica forma organizzativa dipende congiuntamente da:

1. elementi soggettivi degli intermediari;

2. caratteristiche degli scambi;

3. tecnologia di riferimento.

Nel Mercato primario, ricerca autonoma e collocamento diretto a opera dell'emittente sono costosi e

il prezzo è fissato su base bilaterale. Per questo si ricorre a broker e dealer.

Nel Mercato Secondario, la ricerca autonoma non è conveniente a causa sia dei costi di

individuazione della controparte e di contrattazione del prezzo, sia dall'assenza di garanzie circa

l'assolvimento delle migliori condizioni possibili. La presenza di broker presenta vantaggi

(economie di scala, offerta di un servizio specialistico) e svantaggi (non uniformità dei prezzi). I

dealer assicurano regolarità e frequenza degli scambi svolgendo una funzione di liquidità e

immediatezza per gli investitori, diminuendo la volatilità dei prezzi.

Le Tipologie di Intermediari.

Intermediari Finanziari: tutti gli operatori professionali specializzati nella produzione e nello

scambio di strumenti e servizi finanziari.

Si possono distinguere in:

 Intermediari Monetari (banche)

 intermediari Non Monetari (tutti gli alti)

 Intermediari Bancari

 Intermediari non Bancari

1. Intermediari Creditizi.

La Banca è il principale intermediario creditizio. È un'azienda di produzione che svolge

sistematicamente, istituzionalmente e a proprio rischio un'attività di intermediazione finanziaria,

cioè un'attività di conferimento di risorse finanziarie a titolo di credito, utilizzando prevalentemente

fondi ottenuti da terzi a titolo di debito, e in parte minore, a titolo di capitale proprio.

Per l'ordinamento italiano la raccolta di risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito

costituiscono Attività Bancaria. Ha carattere d'impresa. Poiché l'esercizio dell'attività bancaria è

riservata alle banche e la raccolta del risparmio tra il pubblico è vietata ai soggetti diversi dalle

banche, queste sono gli unici intermediari abilitati in via esclusiva all'esercizio dell'attività bancaria.

Le banche oltre all'attività bancaria, esercitano ogni altra attività finanziaria, secondo la disciplina

propria di ciascuna, nonché attività connesse e strumentali.

Gli altri intermediari creditizi sono: Società di Leasing, Società di Factoring, Società di Credito al

Consumo, Confidi, Cassa Depositi e Prestiti e Società Veicolo per la Cartolarizzazione.

Tali intermediari sono accomunati da una duplice caratteristica:

 la raccolta delle risorse necessarie per soddisfare le esigenze dei prenditori di fondi avviene

prevalentemente presso le banche o altri soggetti istituzionali dando origine a intermediari

“di secondo livello”;

 la concessione di finanziamenti e garanzie alle imprese avviene con modalità tali da

soddisfare esigenze dei prenditori di fondi di carattere particolare perché collegate all'attivo

immobilizzato, all'attivo circolante, alle necessità di ottenere garanzie per le imprese e alle

necessità di consumo per le famiglie.

La Società di Leasing svolge attività di leasing finanziario, cioè acquisto diretto di beni

• mobili o immobili strumentali all'attività d'impresa e successiva cessione in uso dietro

pagamento di canoni periodici.

Il Factoring consiste nell'acquisto e gestione dei crediti d'impresa l'assume connotati di

• attività creditizia quando, a fronte dell'assunzione di crediti, provvede ad anticiparne

l'importo con prestazione di garanzia (Cessione Pro Soluto) o senza (Pro Solvente).

I Confidi sono soggetti di natura cooperativa o consortile che rilasciano garanzie collettive a

• fronte di finanziamenti erogati a favore delle imprese socie o consorziate.

La Cassa Depositi e Prestiti oltre a gestire risorse per conto dello Stato e di altri Enti della

• P.A., concede finanziamenti e svolge attività di assistenza finanziaria nei confronti degli enti

pubblici.

Le Società Veicolo per la Cartolarizzazione si rendono cessionarie (attraverso l'acquisto di

• crediti o altre attività finanziarie, emettendo titoli con specifiche caratteristiche tecniche).

Appunti personali: Altri IF Orientati al Margine da Interesse.

Oltre alla impresa banca, sono intermediari orientati alla formazione di un margine da interesse, gli

altri intermediari creditizi, tra questi ad es:

Società di leasing;

 Società di factoring;

 Società di credito al consumo.

Intermediari finanziari orientati alla formazione del margine da interesse → la Banca d'Italia riporta

queste società finanziarie all'art.107 TUB: Elenco Speciale e Art.106 TUB: Elenco Generale.

Società finanziarie specializzate in alcune aree di attività:

Art.107:

 → elenco speciale tenuto dalla Banca d'Italia;

→ l'adeguatezza patri

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
92 pagine
10 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher taticka di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Musile Tanzi Paola.