Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PA
7. Cosa sono i depositi a risparmio?
Si costituisce attraverso il deposito di una somma di denaro presso uno sportello bancario o
postale, a fronte dell'emissione di un particolare documento: il libretto di risparmio. Sul
libretto vengono annotate in ordine di data tutte le operazioni di prelevamento e di
versamento effettuate sul deposito. L'emittente corrisponde al risparmiatore un interesse
proporzionale alle somme depositate e al tempo di permanenza delle somme sul deposito.
I libretto di deposito possono essere nominativi o al portatore.
Nel caso dei libretti nominativi, le somme presenti sul deposito possono essere incassate
solo dall'intestatario, da un suo legittimo rappresentante o dai suoi eredi.
Nel caso dei libretti al portatore, la legittimazione a incassare le somme depositate discende
dal possesso del libretto.
8. Come si distinguono i depositi a risparmio in base al periodo per il quale le somme
sono destinate a rimanere nel libretto?
Si distinguono depositi a risparmio liberi e depositi a risparmio vincolati. Nel deposito a
risparmio libero, i versamenti e i prelevamenti possono essere effettuati in qualsiasi
momento, senza limite di importo. Nei depositi a risparmio vincolati il risparmiatore si
impegna a non eseguire prelevamenti per un certo periodo.
9. Come vengono calcolati gli interessi?
La formula utilizzata dall'emittente per il calcolo degli interessi considera l'ammontare del
capitale, il tempo di permanenza sul deposito e il tasso di interesse.
Interessi = Capitale * Giorni * Tasso di Interesse
365
A seguito della capitalizzazione, gli interessi diventano parte del capitale e sono a loro volta
fruttiferi di interessi.
Il rendimento effettivo del deposito risulta inferiore rispetto al rendimento nominale
espresso dal tasso di interesse per la presenza delle spese, della ritenuta fiscale e di valute
diverse dalla data di effettuazione dell'operazione.
10. In cosa consistono i Certificati di Deposito Bancari?
L'investitore deposita presso la banca una somma sulla quale è costituito un vincolo
temporale, generalmente di durata breve o media (da 3 mesi a 5 anni). La somma depositata
non può essere ritirata e questo vincolo, a differenza di quello che caratterizza i libretti
vincolati, una volta accettato dal cliente, è effettivamente rispettato. Il depositante ottiene
una remunerazione sotto forma di interessi.
Il CD non prevede la possibilità per il risparmiatore di effettuare versamenti o prelevamenti
in momenti successivi alla sottoscrizione.
Sulla base delle caratteristiche economiche e della periodicità di liquidazione degli interessi
corrisposti dalla banca, possono essere individuati CD con cedola o CD zero coupon.
11. Come si determina la cedola dei Certificati di Deposito Bancari?
Nel caso dei CD con cedola, a fronte del versamento iniziale del valore nominale,
l'investitore incassa periodicamente gli interessi e ottiene alla scadenza il rimborso del
capitale investito.
Cedola = I = Valore Nominale del Certificato * Giorni * Tasso di Interesse
365
Le cedole possono essere a tasso fisso o a tasso variabile.
I CD emessi sotto forma di zero coupon non prevedono il pagamento di cedole.
12. Cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali?
Lo strumento postale equivalente al certificato di deposito bancario è il buono fruttifero.
Il risparmiatore deposita presso le Poste Italiane una somma di denaro per un periodo di
tempo corrispondente alla durata del buono. È uno strumento di investimento a medio-lungo
termine; la durata dei buoni ordinari può raggiungere i 20 anni. Il rimborso del buono può
essere richiesto anche prima della scadenza naturale.
I buoni fruttiferi sono titoli di credito nominativi, rimborsabili a vista, non cedibili.
Le poste emettono due tipologie di buoni: buoni ordinari e buoni indicizzati.
Nel caso dei buoni ordinari, nel periodo intercorrente tra la data di sottoscrizione e la data di
scadenza, il capitale versato frutta interessi, calcolati su base bimestrale e capitalizzati
annualmente. Gli interessi diventano quindi a loro volta fruttiferi di interessi.
I buoni indicizzati sono caratterizzati dall'indicizzazione del capitale a scadenza. Il capitale
rimborsato a scadenza è maggiorato sia degli interessi maturati sia di un premio, la cui
identità dipende dall'andamento di un parametro di riferimento.
13. In cosa consistono i Pronti Contro Termine Passivi?
Rappresentano nella sostanza una particolare forma di deposito anche se, sotto il profilo
strettamente giuridico, si configurano come una doppia transazione di titoli. Le somme
investite dal risparmiatore vengono pagate alla banca a fronte di un acquisto temporaneo di
titoli; la vendita a termine dei medesimi titoli alla banca viene già fissata al momento
dell'investimento. Il rendimento dell'operazione sorge dal differenziale tra prezzo di acquisto
e prezzo di vendita, entrambi fissati in via anticipata e regolati sulle due diverse scadenze.
L'investitore quindi acquista i titoli a pronti e li rivende a termine.
Dal punto di vista della liquidità, l'investitore non può disporre delle somme investite
nell'acquisto dei titoli fino alla scadenza dell'operazione. Il tasso di interesse è definito fin
dall'inizio, quindi la remunerazione ex post coincide con la remunerazione ex ante. Tuttavia,
questa specifica caratteristica espone l'investitore al rischio di rinunciare ad alternative di
investimento più redditizie se nel frattempo aumentano i tassi di mercato; espone la banca al
rischio di finanziarsi a un tasso di interesse elevato, qualora nel frattempo diminuiscano i
tassi di interesse di mercato.
14. In cosa consistono i Conti Correnti di Corrispondenza Passivi?
Per i titolari di conti correnti, sia bancari sia postali, la funzione principale del deposito è
quella di rendere possibili operazioni di incasso e pagamento e, più in generale, di
mantenere scorte liquide atte a gestire la tesoreria (riserva di cassa).
Il conto corrente passivo si costituisce attraverso il deposito di una somma a fronte della
quale il depositante firma una lettera-contratto, contenente le condizioni generali del
rapporto con l'emittente. Sulla base del contratto la banca o la posta si impegnano a eseguire
pagamenti e riscossioni per conto del cliente.
L'aggettivo “passivo” si riferisce al fatto che la banca o la posta si trovano in posizione
debitoria nei confronti del cliente, per le somme da questi versate sul conto.
La regolamentazione nel sistema finanziario: politiche di controllo e Autorità
1. Quali sono le peculiarità che distinguono il settore finanziario dagli altri e che
impongono l'adozione di una regolamentazione speciale?
I contratti finanziari sono caratterizzati da un forte grado di aleatorietà, in quanto prevedono
un trasferimento di ricchezza immediato a danno del datore di lavoro. Ne deriva una
situazione di strutturale asimmetria informativa a danno del datore di risorse. La
regolamentazione può intervenire per aumentare l'informazione disponibile.
Occorre rilevare come l'eventuale crisi di un intermediario finanziario, e in particolare di
una banca, possa produrre facilmente conseguenze negative che, attraverso un effetto
domino, investano l'intero sistema finanziario.
2. Perché il fallimento di una banca è diverso da quello di un'altra impresa?
Innanzitutto, tra i principali creditori di una banca vi sono i suoi stessi clienti (depositanti),
mentre nelle imprese non finanziarie il capitale di debito è spesso detenuto per lo più da
investitori professionali. Si potrebbe allora obiettare che tutte le società organizzate secondo
il modello della public company sono principalmente finanziate da piccoli risparmiatori: la
differenza fondamentale, però, è che i titoli azionari od obbligazionari emessi dalle società
non finanziarie non sono comunemente accettati come mezzo di pagamento. Così, il loro
stato di insolvenza non rischia si compromettere il buon funzionamento dell'intero sistema
dei pagamenti.
3. Su quali ambiti si può focalizzare l'autorità di vigilanza?
L'impianto dei controlli pubblici sul sistema finanziario può essere idealmente suddiviso
nella gestione della politica monetaria e nell'esercizio dei poteri di regolamentazione e
vigilanza. La politica monetaria si esplica nel controllo della quantità di moneta e del livello
dei tassi d'interesse per raggiungere obiettivi di politica economica → assicurare la stabilità
dei prezzi. La regolamentazione e la vigilanza riguardano la fissazione di regole e controlli
che governano il funzionamento dell'industria dei servizi finanziari per il raggiungimento di
determinati obiettivi.
4. Cosa si intende per Regolamentazione (regulation)?
Si intende l'insieme delle norme che disciplinano l'attività degli intermediari finanziari e il
funzionamento dei mercati.
5. Cosa si intende per Vigilanza (supervision)?
Si intende l'attività di controllo svolta da Autorità dedicate per accertare l'effettiva
applicazione di suddette norme.
6. Cosa si intende per stabilità?
La stabilità è un obiettivo della vigilanza che consiste nel garantire il raggiungimento
dell'equilibrio di gestione da parte dei singoli operatori del settore, con particolare attenzione
al mantenimento di condizioni di liquidità e solvibilità, nonché al rispetto di precisi limiti
all'assunzione di rischi.
7. Come viene perseguita l'efficienza nel sistema finanziario?
Occorre distinguere tra efficienza allocativa, intesa come capacità di destinare le risorse
finanziarie ai progetti di investimento più meritevoli dal punto di vista della combinazione
rischio-rendimento, ed efficienza tecnico-operativa, intesa come abilità gestionale nel
combinare i fattori produttivi per minimizzare il costo dell'output prodotto. Il perseguimento
di tale obiettivo è altamente influenzato dal grado di concorrenza presente nel settore.
Maggiore competizione tra operatori comporta un più forte incentivo alla ricerca di migliori
performance. Allo stesso tempo, però, un ambiente fortemente competitivo può portare alla
crisi di alcuni intermediari, compromettendo la stabilità del mercato. I due obiettivi di
stabilità ed efficienza possono esser considerati incompatibili, almeno nel breve periodo. In
un'ottica di lungo periodo, il trade-off tra stabilità ed efficienza appare meno netto, tanto che
i due obiettivi possono essere considerati persino complementari.
8. Qual è il terzo obiettivo eseguito dal controllo?
Trasparenza e correttezza dei comportamenti degli operatori finanziari.
Efficienza informativa → Capacità dei prezzi degli strumenti finanziari di riflettere tutte le
i