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BARRIERE ALL'ENTRATA
Ci devono essere barriere all'entrata sufficientemente elevate:
- ECONOMIE DI SCALA: se il costo medio del monopolista, a causa dell'esistenza di notevoli economie di scala, si riduce all'aumentare della sua offerta è possibile che non più di un produttore sia in grado di rimanere nell'industria facendo profitto.
- DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO E FEDELTÀ ALLA MARCA: se un'impresa produce un prodotto chiaramente differenziato da quelli esistenti e il consumatore associa quel prodotto ad una marca, sarà molto difficile per una nuova impresa entrare in quel mercato.
- COSTI INFERIORI PER UN'IMPRESA ESISTENTE: un monopolista avrà sviluppato competenze nel campo della produzione e del marketing e sarà sicuramente a conoscenza delle tecniche di produzione più efficienti e dei fornitori più affidabili o più convenienti e in grado di accedere al credito a condizioni
- PROPRIETÀ O CONTROLLO DI IMPORTANTI FATTORI DI PRODUZIONE: un’impresa che controllal’offerta di input cruciali può non metterli a disposizione dei potenziali concorrenti.
- PROPRIETÀ O CONTROLLO DELLE RETI DI VENDITA AL DETTAGLIO O ALL’INGROSSO: se un’impresacontrolla tutte le reti di vendita possibili può impedire ai potenziali entranti di avere accesso aiconsumatori.
- PROTEZIONE LEGALE: la posizione monopolistica dell’impresa può essere protetta da brevetti suprocessi produttivi, da diritti di autore, forme di licenze, dazi doganali e restrizioni agli scambi.
- FUSIONI E ACQUISIZIONI: il monopolista può lanciare un’offerta d’acquisto sull’entrantescoraggiandone così l’entrata.
- TATTICHE AGGRESSIVE: un monopolista può sostenere perdite più a lungo di un potenzialeentrante, quindi può iniziare una guerra di prezzo.
- INTIMIDAZIONE: il monopolista può utilizzare tattiche intimidatorie per scoraggiare i potenziali concorrenti.
Un monopolista può anche ricorrere a una serie di minacce legali o illegali per indurre un nuovo entrante a uscire dal mercato.
PREZZO E OUTPUT DI EQUILIBRIO
Una sola impresa sul mercato la curva di domanda dell'impresa coincide con la curva di domanda dell'industria. La domanda tende ad essere meno elastica ad ogni livello di prezzo: se il monopolista aumenta il prezzo i consumatori o comprano a un prezzo maggiore o rinunciano al prodotto. Variando la quantità offerta l'impresa monopolista è in grado di influenzare il prezzo (ma comunque un aumento del prezzo ridurrà la quantità domandata). Il monopolista massimizza il profitto quando R = C. Questo profitto è tanto maggiore quanto meno elastica è la domanda (quanto più ripida è la curva R) quanto maggiore è la differenza tra prezzo (R) e ricavo marginale. L'elasticità effettiva dipenderà dal grado di.
sostituibilità del prodotto considerato con i prodotti forniti dalle altre industrie. L'unica differenza tra l'equilibrio di breve e di lungo periodo è che nel lungo periodo l'impresa produrrà dove ricavo marginale e costo marginale di lungo periodo sono uguali.
MONOPOLIO, CONCORRENZA PERFETTA E BENESSERE SOCIALE
Un monopolista sceglierà un livello di output e un prezzo del tutto diversi da quelli determinati in un'industria perfettamente concorrenziale.
CONFRONTO SUL PREZZO E SULL'OUTPUT NEL BREVE PERIODO:
Industria monopolista si produce la quantità Q al prezzo p in modo che R = C .
Concorrenza perfetta si produce una quantità maggiore a un prezzo inferiore, perché per ciascuna impresa nell'industria il ricavo marginale è uguale al prezzo (si ha una curva di domanda perfettamente elastica, che eguaglia R produrre dove C = R significa produrre dove p = C).
PREZZO E OUTPUT
NEL LUNGO PERIODO:- Concorrenza perfetta: la libertà di entrata elimina l'extra-profitto e costringe le imprese a produrre nel punto di minimo della curva Cm, permettendo di mantenere i prezzi bassi nel lungo periodo.
- Monopolio: non è costretto ad operare nel punto di minimo della curva di costo medio, i prezzi di lungo periodo sono più elevati e la quantità scambiata è inferiore.
- Lungo periodo, concorrenza perfetta: un'impresa per sopravvivere deve usare le tecniche più efficienti e sviluppare nuove tecnologie ogni volta che sia possibile.
- Monopolio: protezione delle barriere all'entrata, profitti anche se non utilizza le tecnologie produttive più efficienti. È possibile raggiungere notevoli economie di scala. Se si ha un costo marginale considerevolmente inferiore a quello di un'impresa che opera in concorrenza perfetta, il monopolio può produrre un output
della concorrenza effettiva.
MERCATI PERFETTAMENTE CONTENDIBILI: quando i costi di entrata e di uscita da parte di potenziali rivali con la stessa tecnologia del monopolista sono nulli l'entrata può avvenire molto rapidamente nuove imprese entreranno nel mercato, facendo scendere il profitto del monopolista al suo livello normale. Questa minaccia assicura che l'impresa già operante sul mercato mantenga i prezzi bassi in modo da ottenere soltanto un profitto normale e produrrà nel modo più efficiente possibile.
MERCATI CONTENDIBILI E MONOPOLI NATURALI A volte, per operare con una scala minima efficiente, il monopolista deve avere una dimensione sufficientemente grande rispetto a quella del mercato (talmente grande da non lasciare spazio a una seconda impresa). Se una nuova impresa entra nel mercato una delle due non sopravviverà (il mercato non è abbastanza grande per entrambe) monopolio naturale.
Se non esistono costi di entrata o
di uscita, nuove imprese vorranno entrare nel mercato anche se c'è spazio per una sola di esse.
L'IMPORTANZA DELL'USCITA SENZA COSTI
Per creare una nuova impresa sono necessari ingenti costi per impianti e macchinari; una volta che il capitale è stato investito diventa un costo fisso. Se quest'ultimo non è superiore a quello dell'impresa già operativa l'entrante può vincere.
Se il capitale investito non può essere trasferito ad altri usi i costi fissi prendono il nome di costi fissi irrecuperabili. L'impresa si vede costretta a uscire dal mercato e si ritrova con un capitale strumentale che non può essere investito in altri modi.
Se il capitale strumentale può essere trasferito, i costi di uscita saranno nulli o comunque molto bassi e i potenziali entranti saranno disposti a correre il rischio di entrare nel mercato.
Possibilità di uscire senza sostenere costi incoraggia nuove
imprese a entrare nell'industria (in caso di insuccesso possono trasferire il loro capitale altrove).
CONTENDIBILITÀ E BENESSERE SOCIALE
Più contendibile è il mercato, più un'industria (anche monopolistica) sarà costretta a operare in condizioni simili a quelle della concorrenza perfetta manterrà profitti e prezzi bassi per effetto della concorrenza potenziale.
{Italia monopolio tabacchi (solo lo Stato può vendere. Il monopolio favorisce il produttore, che è uno solo. Il fallimento della pianificazione economica è dovuto solo alla difficoltà di decidere il prezzo dei beni da parte dello Stato. Prima era più difficile capire gli interessi dei consumatori, ora ci sono i sondaggi.}
CONCORRENZA MONOPOLISTICA
Si caratterizza per un elevato numero di imprese concorrenti, ognuna delle quali (almeno nel lungo periodo) ha un certo potere di mercato.
LE IPOTESI DELLA CONCORRENZA MONOPOLISTICA: Chamberlin
Esiste un numero piuttosto elevato di imprese, ciascuna dei quali ha una piccola quota di mercato le sue azioni non influenzano in modo rilevante le altre imprese (non c'è interazione strategica tra le imprese).
C'è libertà di entrata nell'industria ciascuna impresa produce un prodotto o fornisce un servizio differenziato rispetto ai concorrenti può aumentare il prezzo senza perdere tutta la domanda curva di domanda decrescente, pur essendo piuttosto elastica, dato l'elevato numero di imprese concorrenti alle quali i consumatori si possono rivolgere.
BREVE PERIODO
La massimizzazione del profitto implica che C = R. Il grafico è uguale a quello delle imprese monopoliste, ma le curve R e R sono più elastiche. L'impresa può ottenere extra-profitti anche nel breve periodo.
LUNGO PERIODO
Le imprese ottengono extra-profitti nel lungo periodo nuove imprese entreranno nel mercato distolgono i
clienti dalle imprese esistenti la domanda diminuisce. Il processo continuerà e la curva di domanda delle imprese si sposterà sempre verso sinistra fino ad azzerare completamente gli extra-profitti. Ci sarà equilibrio solo quando non si avranno più extra-profitti. La curva di domanda dell'impresa disporrà nel punto di tangenza alla curva Cm la quantità prodotta sarà q in corrispondenza della quale LP1 si avrà p = Cm e R = Cm. A qualunque altro livello di output Cm è maggiore di p e quindi le imprese LP mg LP LP subiranno perdite. CONCORRENZA NON DI PREZZO Caratterizzata da due dimensioni principali: - SVILUPPO DEL PRODOTTO: offrire un prodotto che si venda con facilità (prodotto dalla domanda alta)