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Elementi metodologico-applicativi generali
Le invarianti: partecipano i singoli individui (valutazione fatta sempre nell'ottica del singolo) che possono essere sottoposti alla valutazione singolarmente oppure in situazioni assembleari; possono partecipare come?
Il metodo più semplice è che partecipano in modo volontario (Più le persone che partecipano rappresentano il campione della comunità più la decisione rappresenta il volere della comunità), oppure possono essere selezionati in base ad un campione di tipo statistico (come nelle Stated Preference Techniques), oppure attraverso inviti.
Fasi fondamentali:
- Selezione dei partecipanti capire a chi fare le domande.
- Preparazione allo svolgimento dell'indagine c'è un ruolo attivo del soggetto che intervista o che sottopone il questionario.
- Valutazione fatta sempre nell'ottica individuale (cosa preferisci tu? Ecc...).
Si fa la valutazione per beni o...
scelte di tipo collettivo, beni che economicamente definiamo pubblici: l'obiettivo è trovare una soluzione che interessi tutta la comunità. Elaborazione e aggregazione delle valutazioni individuali: si ipotizza che il valore che la comunità dà a quel bene è ottenuto come aggregazione dei valori che i singoli individui vi hanno attribuito (sommatoria). Se tutti massimizzano il proprio benessere allora la società massimizza il proprio benessere (ma affinché un singolo individuo massimizzi il proprio interesse, non è detto che non vada ad intaccare il benessere altrui; per cui, è un'ipotesi un po' teorica). [elementi base in tutte le tecniche] Nei metodi partecipativi si distinguono i metodi basati su interviste VS metodi basati su un questionario. Intervista = modo di porre le domande, è più libera ed informale; non ha una struttura assolutamente definita. Questionario = insieme strutturato e.Ho pensato di una sequenza di domande che seguono una certa logica e sulla base di modelli già fatti (base scientifica molto più solida); elaborazione dei dati più specifica.
METODI BASATI SULLE INTERVISTE FOCUS GROUP
Voglio sapere i possibili interessati cosa ne pensano; è una tecnica che nasce anche nel privato intorno agli anni Trenta del secolo scorso. Nel nostro campo si utilizza per capire quale sia l'atteggiamento del singolo rispetto ad una certa problematica, cosa pensa il singolo rispetto a quel tipo di progetto. È una valutazione di tipo strettamente qualitativo: serve a capire le intenzioni di un gruppo della popolazione. Un gruppo che non supera le dieci persone (molto piccolo), invitate. C'è un intervistatore che propone alcune prime domande e poi in base a come si evolve la discussione va avanti; l'intervista è di gruppo. L'elemento che lo differenzia: l'elemento fondamentale è la discussione.
tra l'intervistatore e l'intervistato; l'obiettivo non è quello di far parlare i singoli componenti del gruppo tra di loro. L'obiettivo è quello di dare una valutazione di tipo strettamente qualitativo; è una tecnica molto semplice da attuare, perché è molto breve (un singolo incontro di 2-3 ore) e consente di trovare anche un piccolo luogo (facile da attuare). METODI BASATI SULLE INTERVISTE IN DEPTH-INTERVIEW L'intervista chiama i singoli membri della comunità e gli fa un'intervista approfondita: non è di gruppo (intervista a singoli); obiettivo capire le intenzioni. L'intervista è più strutturata e più composta: è un'indagine approfondita rispetto a delle preferenze e delle scelte. METODI BASATI SULLE INTERVISTE MUTICRITERIA MAPPING Si vuole avere una valutazione più strutturata, indicando le valutazioni di tipo multicriteriali (valutare un bene).Tenendo conto dei vari criteri e considerando l'impatto che si genera su quei tipi di criteri valutazione qualitativa, ma di tipo più analitica: fondata su criteri, pesi che ho attribuito a quei criteri. È un'intervista di tipo molto analitico che consente anche di generare un ranking, sulla base di criteri, sotto-criteri. Si vuole definire una graduatoria di alternative. Vengono intercettati due gruppi di persone: esperti relativi a quel tipo di problema e gli stakeholder chiave (rappresentanti di comitati o associazioni). Si cerca di fare una valutazione multicriteriale nell'ottica di soggetti singoli della comunità, che la rappresentano fatta per gruppi sociali, per "mappare" la comunità: so che in quella comunità rispetto a delle alternative di progetto preferiscono tot. Intercetto stakeholder chiave e specialisti; viene fatta un'intervista singola (non si incontrano); scelgono le alternative; definiscono i criteri;
assegnate un punteggio in base alle preferenze degli individui. Questo metodo permette di ottenere una valutazione quantitativa delle alternative proposte. Le domande possono essere strutturate in diversi modi, ad esempio attraverso una scala di valutazione o tramite scelte multiple. Il punteggio finale viene calcolato sommando i punteggi ottenuti per ogni domanda. Questo metodo è particolarmente utile quando si desidera confrontare diverse alternative e ottenere una graduatoria finale. Tuttavia, è importante che il campione di individui sia rappresentativo per ottenere risultati significativi.poste: nell'insieme di domande con le varie tecniche si capisce quanto è la disponibilità a pagare o ad accettare (in questo caso di una comunità per quel determinato progetto). Più il campione è ampio e rappresentativo più il valore è affidabile. (Choice Modeling e Contingent Valutation).
METODI BASATI SU QUESTIONARI
QUESTIONARI NON MONETARI
Servono ad una valutazione di tipo qualitativo.
METODI DELIBERATIVI
Sono approcci di tipo inclusivo coinvolgimento della popolazione nelle decisioni e nelle valutazioni. Iniziano a diffondersi dagli anni Ottanta, in cui escono le prime riflessioni organiche sulla democrazia deliberativa; le prime tecniche si sviluppano dagli anni Novanta, soprattutto negli Stati Uniti, nel Nord America (Canada) e Australia - Nuova Zelanda (posti in cui il senso della comunità che interviene in modo diretto nelle decisioni è più sentito).
Direttamente la popolazione partecipa alle decisioni,
non delega il rappresentante politico democrazia. Qui la comunità lavora sempre in gruppo (negli approcci partecipativi vengono intercettati anche i singoli soggetti) operato sempre di gruppo l'organizzazione si basa sul gruppo che deve essere quanto più possibile rappresentante della comunità. La rappresentanza può essere di tipo statistico demografico e devono essere rappresentate le varie scelte di idee politiche gruppo pienamente rappresentativo delle intenzioni, dei punti di vista e dei modi di pensare della comunità (tutto è fondato sul gruppo). La valutazione avviene solo a seguito di un'informazione di tipo approfondito: il gruppo di valutazione deve aver ottenuto tutte le informazioni che vuole richiedere, deve essere pienamente cosciente (può consultare anche soggetti esterni al gruppo, che possono essere esperti o testimoni). La valutazione avviene a seguito di una discussione i componenti del gruppo devonodiscutere e scambiarsi le opinioni. Il singolo deve cessare di esistere come propri interessi e tutto deve essere fatto in ottica di interesse comune. Per fare questo si devono comprendere le posizioni degli altri, attraverso il dialogo e il confronto di tipo ragionato (discussione organizzata); emergono le varie posizioni e si arriva ad una decisione di tipo comunitario. Il gruppo deve formulare un valore, un ranking, una preferenza che sia espressione di tutta la comunità: preferenza unica condivisa (no voto, no maggioranza, no aggregazione come i metodi partecipativi). È un approccio in cui il singolo componente del gruppo ha un ruolo attivo e centrale, è lui che decide, ma in un'ottica di interesse collettivo. Elementi chiave: - Il soggetto che valuta è il gruppo nel partecipativo il valutation subject era il singolo in un'ottica singola; adesso è il gruppo che opera per il bene della collettività. - Gruppo rappresentativo.campionamento fatto in modo tale che si rappresenti tutta la comunità: campionamento statistico (uomini, donne, fasce d'età) o campionamento ragionato/"politico" (devono essere le varie posizioni; non si intendono le varie componenti del partito, ma delle posizioni culturali o che si maturano relativamente a quella problematica). Il punto oggi non è il microcosmo (di un quartiere, di una città, di una nazione), ma puntare sul macrocosmo reale, cioè sulla reale popolazione: la vera agorà, il vero contenitore, è la piazza telematica: ormai tutti i modelli sono impegnati sull'operatività dei macrocosmi attraverso la telematica (internet) aprendo un dialogo diretto con i cittadini che ne fanno parte o che sono interessati da quelle decisioni.
Moderatore/ facilitatore/ mediatore le valutazioni sono spesso autogestite. C'è un mediatore che serve solo a controllare: dare i tempi e non far degenerare
La situazione, ma non interviene mai in modo attivo nelle discussioni e nelle decisioni; ha un ruolo passivo di osservatore esterno.
Una volta composto il gruppo di persone che devono decidere, vengono preparate le diverse sessioni in cui si devono svolgere le discussioni; ci devono essere almeno più di due o tre sessioni. Le persone si devono incontrare in un luogo per potersi confrontare.
Si hanno due fasi: una di tipo informativo (il gruppo di valutazione acquisisce tutte le informazioni che occorrono); se le informazioni sono esaustive si passa alla valutazione che può essere monetaria, quantitativa o qualitativa.
L'obiettivo è di arrivare ad un valore condiviso, non ottenuto da una sommatoria o da un'aggregazione.
Ambito informativo il gruppo va ad intercettare esperti (di una particolare materia o un ambito, che spiega aspetti tecnici che il gruppo non può conoscere) e stakeholders (diretti interessati a quel particolare