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ONERI/COSTI PROVENTI/RICAVI

Oneri Sinistri - Premi Danni

Oneri Sinistri - Premi Vita

= Risultato della gestione tecnico-assicurativa (1)

Oneri Finanziari/ Patrimoniali – Proventi Finanziari/ Patrimoniali

= Risultato della gestione finanziario/ patrimoniale (2)

-Costi fissi di struttura

= Risultato prima delle imposte

-Imposte

= Risultato netto della gestione caratteristica

Risultato (1)+ Risultato (2) = Risultato complessivo

Se si parte da una situazione sfavorevole della gestione tecnico-assicurativa, ossia un saldo in deficit, si può

assumere quest’ultimo come costo netto della raccolta premi. La raccolta per l’accantonamento a riserva può

derivare da due tipologie di oneri:

 Eccedenze, di natura tecnica, dei costi rispetto ai ricavi;

 Eccedenze, di natura finanziaria, degli oneri rispetto ai proventi.

Il costo globale per l’azienda di assicurazione sarà:

I(CR) = ONERI FINANZIARI + MARGINE TECNICO ASSICURATIVO (deficit)

Da cui si ricava, il tasso della raccolta assicurativa, questo è un tasso passivo:

(CR)

I

=

i CR RT

I(CR) è il costo della raccolta;

RT sono le riserve tecniche lorde

Tale indice esprime un tasso aziendale di costo complessivo della gestione tecnico - finanziaria. Esso

sintetizza il peso degli oneri sopportati dall’impresa assicuratrice.

Il margine finanziario relativo all’asset portfolio (AF) è:

(RI )

I

=

i RI A. F.

Si tratta del tasso attivo della gestione finanziaria, strettamente legato all’andamento dei mercati finanziari e

monetari. Lezione del 21/03/2018

I diversi prodotti assicurativi vengono rappresentati dai singoli contratti.

Le fasi del processo produttivo dell’”industria” assicurativa sono:

 Acquisizione della materia prima;

 Trasformazione della materia prima: elaborazione delle informazioni ed investimento delle risorse

finanziare a disposizione;

 Vendita dei prodotti.

Il prodotto finito che deriva dal processo produttivo è la concessione di copertura assicurativa a favore del

cliente. L’assicurazione, infatti comporta l’eliminazione di una situazione patrimoniale negativa dovuta ad

un elemento di incertezza (rischio) riguardo ad esempio incendio, furto.

Le modalità di indennizzo con cui l’impresa di assicurazione adempie alla propria funzione si distinguono

in: 1. Assicurazione danni;

2. Assicurazioni di somme.

Nel ramo danni, la somma assicurativa rappresenta l’impegno massimo di risarcimento che l’impresa

assume, entro tale limite verrà risarcito il danno che avrà colpito la cosa assicurata.

Nel ramo vita, la prestazione dell’impresa viene determinata a priori e l’indennizzo è sempre totale.

La vendita del prodotto assicurativo avviene prima della sua produzione (inversione del ciclo costi-ricavi).

Il prezzo che l’assicurato deve pagare per la copertura assicurativa resagli dall’impresa di assicurazione

viene denominato premio. Nel ramo vita la determinazione del premio avviene mediante l’utilizzo delle

tavole di mortalità o sopravvivenza.

Il premio netto (o premio tariffa) è formato da due componenti: il premio puro e i caricamenti. Il premio

puro rappresenta quella parte del premio che corrisponde al valore derivante dal prodotto tra la probabilità

del verificarsi del rischio assunto (q) e il valore assicurativo (V) P = V * q.

Nel ramo vita e nel ramo danni la determinazione del premio puro viene effettuata in base ai seguenti

elementi:

 Per il ramo vita: alla stima delle probabilità relative agli eventi da assicurare e del tasso di interesse

con cui viene scontato il premio basato sulle tavole di mortalità e di sopravvivenza;

 Per il ramo danni: alla stima dell’indice di sinistrosità, del numero medio dei sinistri per rischio e del

costo medio dei sinistri.

Tali stime sono sufficienti per determinare il premio puro, quest’ultimo può essere definito come la somma

del premio equo e del caricamento tecnico di rischio o di sicurezza. Il premio equo è inferiore del premio

puro.

Nell’ambito della teoria del rischio si dimostra che, senza l’adozione del caricamento di sicurezza l’impresa

andrebbe in rovina, in quanto non sarebbe in grado di far fronte agli impegni assunti per effetto di una

adeguata stima del valore della copertura assicurativa. Il caricamento di sicurezza è relativo al rischio.

Per la determinazione del premio tariffa vanno calcolate le quote dei caricamenti di spesa che consentono

all’impresa di recuperare i costi di gestione individuabili nelle spese generali, nei costi di lavoro, nelle

provvigioni. Infine, un’ulteriore aggiunta al premio puro riguarda il c.d. caricamento di remunerazione del

capitale proprio commisurato ad un tasso corrispondente al rendimento medio dei capitali investiti nel

comparto assicurativo.

Margine di solvibilità

Era composto da tre componenti:

1. Mergine di rischio dell’investimento;

2. Mergine di demografia;

3. Questa terza componente era presente sono se la compagnia esercitava assicurazioni complementari,

ossia polizze danni aventi caratteristiche simili al rischio demografico.

Nelle compagnie vita è ancora possibile effettuare assicurazioni complementari.

Il margine di solvibilità è funzione delle riserve tecniche. Questo margine è stato sostituito dal solvency

capital requirement che è frutto della considerazione congiunta di tutti i rischi.

Il rischio è la probabilità con cui si verifica l’evento assicurato, questo si differenzia dall’incertezza in

quanto quest’ultima non ha natura probabilistica, essendo inerente ad una situazione imprevedibile, o ad

un’informazione su un fatto non completo. Il rischio economico di un’impresa è configurabile nelle

variazioni positive o negative dei risultati economici rispetto al risultato medio normale atteso. La variabilità

dell’andamenti economico della gestione può dipendere da degli errori di previsione, questi errori possono

soggettivi e quindi derivare da una carenza di informazioni, oppure possono essere di tipo oggettivo e

quindi, derivare da un’evoluzione dei fatti e circostanze non previste e non prevedibili sulla base

dell’esperienza.

Classifichiamo i rischi secondo tre fattispecie:

 Rischio puro: è la possibilità che si verifichi un evento futuro sfavorevole, di natura aleatoria, che in

caso di accadimento, si traduce in danno;

 Rischio speculativo: si considera un evento futuro incerto che può comportare effetti negativi e

positivi;

 Rischio demografico: legato ad un evento futuro attinente la vita umana.

L’esposizione ad un determinato rischio può essere gestita da un singolo soggetto in differenti modalità. La

sottoscrizione di una specifica polizza può essere influenzata da fattori soggettivi e fattori oggettivi.

Nell’ambito dei fattori soggettivi abbiamo la propensione e avversione al rischio che possono dipendere da:

patrimonio disponibile, esperienza passata e attività svolta.

Sono relativi ai fattori oggettivi la frequenza (o probabilità) di accadimento di un evento e la relativa

significatività intesa come misura dell’impatto associato al verificarsi dell’evento stesso.

Con riferimento alle due dimensioni significatività e probabilità di accadimento di un evento, è possibile

definire una matrice che evidenzia quattro diverse tipologie di rischio:

1. Rischi con bassa probabilità di accadimento e bassa significatività strategia di ritenzione;

2. Rischi con bassa significatività ma alta frequenza strategie di ritenzione e riduzione;

3. Rischi con alta significatività e alta frequenza trasferimento del rischio;

4. Rischi con alta significatività ma bassa frequenza trasferimento del rischio.

I rischi tipici dell’attività di gestione di un’impresa di assicurazione sono:

 Rischio di sotto tariffazione: è connesso ad una non corretta determinazione del premio a fronte dei

rischi assicurativi per effetto di diverse cause, quali ad esempio politiche di contenimento tariffario.

 Rischio di sovrasinistralità: è relativo allo scostamento tra sinistralità stimata e sinistralità effettiva;

nei rami vita riguarda il mancato aggiornamento del rischio demografico, nel ramo danni è

attribuibile agli scostamenti tra frequenza stimata ed effettiva della sistralità.

 Rischio di insufficienza delle riserve tecniche: rappresenta il principale rischio riguardante il passivo

delle imprese di assicurazione e si presenta ogni qualvolta le riserve tecniche siano insufficienti in

relazione ai rischi assunti.

I rischi finanziari si dividono in:

 Rischio di credito: è legato all’inadempimento contrattuale degli emittenti degli strumenti finanziari,

dei riassicuratori, degli intermediari e di altre controparti.

 Rischi di mercato: sono i rischi connessi alla gestione patrimoniale, fa riferimento a tutte quelle alee

che derivano dalle condizioni di incertezza che caratterizzano l’andamento dei tasi di interesse e di

cambio.

 Rischio di tasso di interesse: viene esaminato con riferimento all’attività di intermediazione

finanziaria. Questo rischio si concretizza nella vulnerabilità manifestata da un intermediario nei

confronti di variazioni di tassi di interesse, misurabile attraverso l’impatto che tali interessi hanno

sulle performance.

 Rischio di liquidità: impossibilità di adempiere alle obbligazioni verso gli assicurati e i creditori a

causa della difficoltà a trasformare gli investimenti in liquidità senza subire perdite.

 Rischio di prezzo: le variazioni dei pricing dei titoli a seguito di sfavorevoli movimenti delle

variabili di mercato determinano l’entità delle plusvalenze/ minusvalenze del portafoglio titoli.

 Rischio di cambio: è riconducibile alla possibilità che variazioni nei tassi di cambio producano effetti

pregiudizievoli sull’operatività in valuta.

 Rischio di inflazione: si tratta di un rischio compreso nell’ambito dei rischi economici, intesi nel

senso di perdita di potere d’acquisto della moneta.

 Rischio operativo: può essere definito come quell’alea che origina da 3 fattori o da una loro

combinazione, questi fattori sono: fattori umani, tecnologici ed esterni. Lezione del 22/03/2018

L’attività dell’impresa di assicurazione ha come finalità il risarcimento dei rischi, ciò porta alla creazione di

proprie passività come le riserve tecniche.

È possibile configurare le compagnie di assicurazione come istituzioni operanti:

 Su un circuito tecnico di intermediazione nel trasf

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Publisher
A.A. 2017-2018
52 pagine
11 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sabrina95. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di economia e gestione delle aziende di assicurazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Santoboni Fabrizio.