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Metodi basati su questionari

I metodi basati su questionari sono un insieme di domande che vengono poste per capire la disponibilità a pagare o ad accettare di una comunità per un determinato progetto. Più il campione è ampio e rappresentativo, più il valore è affidabile. Alcune tecniche utilizzate sono il Choice Modeling e la Contingent Valutation.

Metodi basati su questionari non monetari

I metodi basati su questionari non monetari servono per una valutazione di tipo qualitativo.

Metodi deliberativi

I metodi deliberativi sono approcci di tipo inclusivo che coinvolgono la popolazione nelle decisioni e nelle valutazioni. Questi approcci hanno iniziato a diffondersi negli anni Ottanta, quando sono emerse le prime riflessioni organiche sulla democrazia deliberativa. Le prime tecniche si sono sviluppate negli anni Novanta, soprattutto negli Stati Uniti, in Canada e in Australia - Nuova Zelanda, dove il senso di comunità è particolarmente forte.

in mododiretto nelle decisioni è più sentito).
Direttamente la popolazione partecipa alle decisioni, non delega il rappresentante politico democrazia. Qui la comunità lavora sempre in gruppo (negli approcci partecipativi vengono intercettati anche i singoli soggetti) operato sempre di gruppo l'organizzazione si basa sul gruppo che deve essere quanto più possibile rappresentante della comunità. La rappresentanza può essere di tipo statistico demografico e devono essere rappresentate le varie scelte di idee politiche gruppo pienamente rappresentativo delle intenzioni, dei punti di vista e dei modi di pensare della comunità (tutto è fondato sul gruppo). La valutazione avviene solo a seguito di un'informazione di tipo approfondito: il gruppo di valutazione deve aver ottenuto tutte le informazioni che vuole richiedere, deve essere pienamente cosciente (può consultare anche soggetti esterni al gruppo, che possonoessere esperti o testimoni). La valutazione avviene a seguito di una discussione i componenti del gruppo devono discutere e scambiarsi le opinioni. Il singolo deve cessare di esistere come propri interessi e tutto deve essere fatto in ottica di interesse comune. Per fare questo si devono comprendere le posizioni degli altri, attraverso il dialogo e il confronto di tipo ragionato (discussione organizzata); emergono le varie posizioni e si arriva ad una decisione di tipo comunitario. Il gruppo deve formulare un valore, un ranking, una preferenza che sia espressione di tutta la comunità: preferenza unica condivisa (no voto, no maggioranza, no aggregazione come i metodi partecipativi). È un approccio in cui il singolo componente del gruppo ha un ruolo attivo e centrale, è lui che decide, ma in un'ottica di interesse collettivo. Elementi chiave: Il soggetto che valuta è il gruppo nel partecipativo il valutation subject era il singolo.un'ottica singola; adesso è il gruppo che opera per il bene della collettività. Gruppo rappresentativo campionamento fatto in modo tale che si rappresenti tutta la comunità: campionamento statistico (uomini, donne, fasce d'età) o campionamento ragionato/"politico" (devono essere le varie posizioni; non si intendono le varie componenti del partito, ma delle posizioni culturali o che si maturano relativamente a quella problematica). Il punto oggi non è il microcosmo (di un quartiere, di una città, di una nazione), ma puntare sul macrocosmo reale, cioè sulla reale popolazione: la vera agorà, il vero contenitore, è la piazza telematica: ormai tutti i modelli sono impegnati sull'operatività dei macrocosmi attraverso la telematica (internet) aprendo un dialogo diretto con i cittadini che ne fanno parte o che sono interessati da quelle decisioni. Moderatore/facilitatore/mediatore levalutazioni sono spesso autogestite. C'è un mediatore che serve solo a controllare: dare i tempi e non far degenerare la situazione, ma non interviene mai in modo attivo nelle discussioni e nelle decisioni; ha un ruolo passivo di osservatore esterno. Una volta composto il gruppo di persone che devono decidere, vengono preparate le diverse sessioni in cui si devono svolgere le discussioni; ci devono essere almeno più di due o tre sessioni. Le persone si devono incontrare in un luogo per potersi confrontare. Si hanno due fasi: una di tipo informativo (il gruppo di valutazione acquisisce tutte le informazioni che occorrono); se le informazioni sono esaustive si passa alla valutazione che può essere monetaria, quantitativa o qualitativa. L'obiettivo è di arrivare ad un valore condiviso, non ottenuto da una sommatoria o da un'aggregazione. Ambito informativo il gruppo va ad intercettare esperti (di una particolare materia o un ambito, chespiegaaspetti tecnici che il gruppo non può conoscere) e stakeholders (diretti interessati a quel particolare bene). Gli esperti in alcune tecniche vengono chiamati "testimoni". La fase informativa prevede anche la consultazione in diverse giornate di questi esperti o stakeholders: le valutazioni a volta durano mesi. Solo una volta che il gruppo ritiene che l'informazione sia completa ed esaustiva si passa alla fase valutativa; se non è ritenuta esaustiva si possono ripetere le consultazioni. conoscenza ponderata e approfondita. CLASSIFICAZIONE VALENZA GENERALIZZATA Si ottiene quasi sempre una valutazione di tipo qualitativo. IN DEPTH DISCUSSION GROUP È l'evoluzione in senso deliberativo del Focus Group: è analogo ad esso per composizione piccolo gruppo di dieci persone circa. Elemento chiave: nel Focus Group c'era l'intervistatore che poneva le domande; i singoli componenti si interfacciavano col gruppo. Qui

L'intervistatore non è presente e si deve creare la discussione nell'ambito del gruppo per arrivare ad una scelta di tipo condiviso obiettivo: far emergere le proprie convinzioni ed arrivare ad una scelta di tipo condiviso per l'interesse generale.

Piccolo gruppo non superiore alle 30 persone; grande gruppo anche 2000 persone; le tecniche basate sul piccolo gruppo sono preferite: si basano sulla discussione, per cui è più semplice far parlare tutti i componenti (non accade nel grande gruppo, in cui non tutti riescono ad esprimere la propria opinione) facilitare la discussione e il dibattito organizzato.

Elemento chiave: discussione tra i partecipanti, a seguito di un'informazione, con ruolo passivo del moderatore.

CITIZEN JURY

Si fonda su un piccolo gruppo, tra le 15 e 24 persone (massimo 30): il campione è fatto a sorteggio, sono cittadini comuni che compongono un campione pienamente rappresentativo.

Citizen fatto da cittadini.

non da rappresentanti: sono singoli cittadini che vivono in quella comunità. Jury prende nome dalle giurie dei tribunali. Ascolta dei testimoni e valuta in un'ottica generale qual è la soluzione migliore per quel tipo di questione. È un giudizio qualitativo. Si riuniscono in una meeting room per circa 3-6 giorni. Il giudizio è sempre, possibilmente, all'unanimità e in una scala qualitativa. Sotto l'aspetto operativo è il metodo che ha ispirato di più gli approcci deliberativi, ispirandosi proprio alle giurie dei tribunali. PLANNUNGZELLE è stata ideata da uno studioso americano, grazie ad uno studioso tedesco "cellule di pianificazione". È legata alle valutazioni di aspetti territoriali, di tipo urbanistico (legate a piani regolatori). È un piccolo gruppo, non deve mai superare le 25 persone; si ha una fase informativa molto approfondita che si basa anche su visite sul campo e conferenze.

(può essere una fase molto lunga). Ai componenti viene dato un compenso (visto che è un periodo lungo). Una volta che sono acquisite le informazioni, attraverso il coinvolgimento di esperti (come la Citizen Jury, ma più sul territorio legato alla pianificazione di tipo territoriale), arrivano ad una deliberazione in ottica di valore condiviso. L'elemento finale delle sessioni è quello di redigere un rapporto in cui vengono riassunte tutte le fasi che sono state svolte e la decisione finale: il rapporto finale deve essere diffuso a grande scala. Si svolge in più giornate e la valutazione è di tipo prettamente qualitativo.

- CONSENSUN CONFERENCE

Coloro che valutano veramente sono 15 persone; in genere però da un campionamento di 2000 unità a cui vengono mandati degli inviti si fa una preselezione tra quelli che hanno risposto di circa 150 persone si estrae il panel di 15 persone. Dura 4 giornate: presentazione di esperti;

discusso il documento finale condiviso. Il panel legge il documento finale agli esperti, al pubblico e alla stampa per diffondere le conclusioni dei cittadini e le loro raccomandazioni. Le discussioni partecipative sono più economiche rispetto alle interviste telefoniche, soprattutto quando coinvolgono grandi gruppi. Un metodo utilizzato per ottenere l'opinione deliberativa è il Deliberative Opinion Poll. Questo metodo è stato introdotto da un teorico americano. Il campione varia tra le 100 e le 200 unità e può essere estratto a sorte o stratificato in base a criteri come il genere, l'età e il reddito. Si tratta di un campione statistico. Nel Deliberative Opinion Poll, viene sottoposto un questionario ai partecipanti, che valuta la qualità delle risposte invece di fornire un valore monetario. Le persone coinvolte possono consultare esperti e stakeholder e discutere tra di loro. Tuttavia, a differenza di altre tecniche, una volta conclusa la discussione, viene discusso il documento finale condiviso. Questo documento viene letto dal panel agli esperti, al pubblico e alla stampa per diffondere le conclusioni dei cittadini e le loro raccomandazioni.ri-sottoposto il questionario capire se la discussione o l'informazione ha prodotto un cambiamento di opinione nel campione selezionato e misurare lo scostamento tra una valutazione di tipo normale (senza discussione e informazione) e una valutazione informata (convergenza verso una posizione unica effetto deliberazione). Si deroga parzialmente dall'ottenimento di una valutazione condivisa: la valutazione è l'elaborazione dei dati di un questionario, non assume tutti gli aspetti della deliberazione.

XXI CENTURY TOWN MEETING

Si basa su gruppi molto grandi: 2000-3000 persone e l'assemblea viene fatta in uno spazio molto ampio.

Per facilitare la discussione vengono articolati dei "tavoli di lavoro": tanti piccoli gruppi di 10-12 persone.

Le discussioni e le decisioni prese ai tavoli vengono proiettate su uno schermo in modo che gli altri tavoli sappiano cosa sta succedendo. Tutti i tavoli sanno cosa succede agli altri.

L'obiettivo è favorire la partecipazione attiva e la condivisione delle informazioni tra i partecipanti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
81 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/22 Estimo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiaannaf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed estimo civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Miccoli Saverio.