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TITOLO OBBLIGAZIONARIO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
Acquisto che fa il cliente/impresa che possiede un' eccedenza da cui vuole trarne un guadagno. Si tratta di un' attività accessoria, un investimento. Le cedole costituiscono un costo per l' impresa. Le cedole costituiscono un ricavo. Gli interessi maturati vanno sempre calcolati sul valore nominale del titolo. Con il titolo obbligazionario non si ha alcun tipo di ritenuta, in quanto si tratta di un soggetto business che possiede partita IVA. Il guadagno dell' interesse rientra nel reddito che viene tassato alla fine.
Corso:
- secco: il frutto finanziario non può essere suddiviso in porzioni. La cedola può essere raccolta a termine semestrale. Il corso secco è il prezzo di negoziazione del titolo obbligazionario che non tiene conto degli interessi già maturati; essi vanno dunque calcolati separatamente.
E devono essere riscossi dal venditore.
Tel quel: quando si vende il frutto finanziario all'interno del valore; il corso tel quel è il prezzo di negoziazione che include anche l'interesse unitario (cedola), già maturato alla data a cui avviene lo scambio.
Esistono certi titoli di stato che hanno un tasso di interesse negativo (es. BTP); vengono acquistati perché si crede che sia conveniente, piuttosto che lasciare liquidità nel conto.
Fondo comune d'investimento: strumenti gestiti da banche o società di gestione di risparmio, che investono in diverse attività finanziarie.
Il reddito di esercizio economico 15/11/21 Cap. 9
Nel corso del periodo amministrativo, il sistema contabile raccoglie le informazioni relative agli scambi effettuati dall'impresa nei diversi mercati. Al termine di questo arco di tempo sorge la necessità di determinare il reddito e il capitale di esercizio, fondamentali per consentire un'adeguata
azione di governo da parte dellagovernance. Il reddito e il capitale di esercizio sono due quantità astratte per le quali è indispensabile compiere un ragionamento che permetta di scindere i vincoli sistemici che vincolano la gestione. Essi non sono determinabili attraverso una somma algebrica tra tutti i ricavi e costi rilevati nel periodo, in quanto ciò non permetterebbe di circoscrivere correttamente i confini dell'esercizio. Infatti, alla fine dell'arco temporale è necessario individuare i componenti reddituali da attribuire all'esercizio includendo in esso, oltre a ricavi e costi relativi alle operazioni iniziate e concluse, anche quelli sperimenti contributo delle operazioni gestionali in corso di svolgimento a termine di quello stesso periodo. Alla fine del periodo si hanno una serie di ricavi e costi. Quando la gestione è in svolgimento, ricavi e costi rilevati in contabilità non rappresentano sempre operazioni concluse: lequantità economiche rilevate incontabilità testimoniano che le operazioni sono iniziate, ma non assicurano che siano anche giunte a compimento. Le rilevazioni di assestamento prevedono l'analisi delle operazioni gestionali in corso che possono riscontrarsi sia all'interno delle Asa sia al loro esterno, per valutarne il grado di appartenenza all'esercizio e tradurlo in termini quantitativi rilevabili. Esempio: in maggio si ha la rilevazione di un costo per l'acquisto di materie prime. A settembre si vendono i prodotti realizzati con quelle materie prime. L'operazione ha assorbito del valore e sta all'interno del periodo. Se si compra un macchinario, alla fine del periodo si rileverà un costo, ma quel costo si correlerà con i ricavi degli anni successivi. Il problema della valutazione del valore creato e assorbito durante il periodo della gestione, è di correlazione logica, non di correlazione temporale. Al fine di determinare ilreddito in ipotesi di continuità gestionale, èindispensabile che le quantità economiche – ricavi e costi – siano accostate secondo una relazione di sensoche non ha nulla a che vedere con il momento o con il periodo nel quale sono rilevate contabilmente oppurenel quale si manifestano le relative entrate ed uscite numerarie.Relazione di senso: relazione da ricostruire che non hanno un’unità del periodo amministrativo, mette inrelazione ricavi e costi (come è avvenuta la gestione).
Dimensione sostanziale: riguarda la comprensione di quali siano le relazioni di senso. Ad esempio ilproblema di spostare avanti o indietro il costo o ricavo, ...
Dimensione formale: riguarda la dimensione contabile; trovare il modo di risistemare i valori dal punto di vistaformale assestando i conti.
Le scritture di assestamento vengono compiute il 31 dicembre e hanno la funzione di portare dentro i conti lescelte effettuate in base alla correlazione logica.tra ricavi e costi. Le configurazioni di reddito di esercizio Il reddito di esercizio è una quantità astratta, dunque la sua configurazione non è singola, può essere determinata in più modi. Esso è formato sia da componenti di reddito oggettivi emersi e rilevati durante il periodo amministrativo da operazioni iniziate e concluse, ma anche dagli effetti economici stimati che si ritiene di dover attribuire al periodo in chiusura per effetto delle operazioni in corso alla sua conclusione. Il reddito di esercizio è frutto di quel processo logico per cui il 31 dicembre si interrompe fittiziamente la gestione per individuare un prima e un dopo. In altre parole, esso esprime il valore creato o distrutto per effetto dell'esercizio, cioè per effetto della porzione di gestione riferibile a un periodo amministrativo giunto al suo termine. Nello scegliere come organizzare ricavi e costi delle operazioni in corso di svolgimento, prospettive
diverse possono portare a valori diversi. Il capitale di esercizio è determinato contemporaneamente e congiuntamente al reddito di esercizio con il quale condivide i valori espressi dalle operazioni in corso di svolgimento. Per questo motivo, la configurazione assunta dall'uno è necessariamente anche quella dell'altro, dal momento che entrambi sortiscono della medesima astrazione.
La sua determinazione richiede un processo di astrazione volto a stabilire il concorso delle operazioni in corso di svolgimento alla fine del periodo amministrativo:
- al reddito di esercizio se e nella misura in cui è ragionevole e fondato considerarle "compiute"
- al capitale di esercizio se e nella misura in cui è ragionevole e fondato considerarle "incompiute"
Bisogna compiere una decisione ragionevole e fondata, ma anche coerente rispetto all'obiettivo del soggetto che vuole determinare il reddito. Prospettive diverse potrebbero determinare
Risultati diversi. Le operazioni rilevate in fase di assestamento sono quantità stimate, al contrario di costi e ricavi di derivazione numeraria che sono quantità oggettive.
La prospettiva di osservazione. Il principio sulla base del quale si determina un prima e un dopo, si chiama logica estimativa. Al termine del periodo amministrativo, in ipotesi di "normale" funzionamento dell'impresa, è necessario valutare le operazioni in corso di svolgimento affinché tra i ricavi e costi sia stabilita una correlazione logica.
Configurazioni: diversi valori che il reddito assume applicando logiche estimative diverse in quanto derivano da obiettivi e soggetti diversi.
Adottare una 'certa' logica estimativa significa perseguire un 'certo' fine; il fine perseguito rappresenta l'interesse e la connessa esigenza cognitiva di un 'certo' soggetto.
La logica estimativa che conduce all'astrazione non è mai neutrale.
Non esiste un processo di astrazione migliore di un altro: ogni processo è valido se c'è coerenza tra le ipotesi poste e il ragionamento seguito. Le configurazioni principali sono: 1. reddito di esercizio legale o civilistico: legislatore civilistico 2. reddito di esercizio fiscalmente imponibile: amministrazione finanziaria 3. reddito di esercizio economico-aziendale: governance 1. Reddito legale o civilistico La configurazione legale viene determinata nel rispetto della normativa civilistica che, avendo riguardo alla società di capitali, è finalizzata a tutelare i terzi creditori e i soci di minoranza, ovvero tutti i soggetti che sono coinvolti nelle vicende gestionali dell'impresa. L'agire dell'impresa si riverbera sempre sull'intera collettività di riferimento e sull'ambiente circostante. Dunque il legislatore ne difende anche il diritto all'informazione rendendo la redazione obbligatoria e la successiva pubblicazione di un.Documento annuale chiamato bilancio di esercizio, mediante il quale rendere conto a tutti gli stakeholders dell'andamento della gestione della situazione patrimoniale.
Il bilancio di esercizio riguarda tutte le forme societarie che prevedono la limitata responsabilità dei soci; è previsto l'obbligo della pubblicazione di tale documento composto da stato patrimoniale e conto economico.
Legislatore civilistico: soggetto in posizione super partes tra coloro che governano l'impresa e tutti gli altri stakeholders, per la tutela degli interessi legittimi dei cosiddetti soggetti deboli.
I soggetti deboli sono tutti coloro che potrebbero essere danneggiati dalle scelte e dalle azioni della governance:
- tutti i creditori: coloro che dall'impresa attendono il pagamento di una somma (anche i lavoratori)
- soci di minoranza: sopportano il rischio dell'impresa, ma non possono agire sulle decisioni aziendali
Il legislatore vuole salvaguardare la solidità
patrimoniale per i creditori e garantire la distribuzione dei dividendi per i soci di minoranza. I soggetti sono considerati deboli in quanto nell'espletamento del processo estimativo di fine periodo, laddove la governance dovesse assumere una prospettiva esageratamente prudenziale tanto da sopravvalutare i costi per oneri futuri legati alle operazioni in corso, oppure sottostimare i futuri ricavi, l'entità del utile potrebbe risultare così ridotta da mandare in fumo la possibilità per i soci di percepire l'atteso dividendo.
2. Re fiscalmente imponibile
La configurazione fiscalmente imponibile ha un unico soggetto destinatario, l'amministrazione finanziaria dello Stato, che persegue in modo rigoroso e coerente il proprio fine di impedire l'evasione e l'elusione fiscale dei contribuenti.
Amministrazione finanziaria: ha l'obiettivo di accertare la massima capacità contributiva, impedendo l'evasione e l'elusione.
fiscale. L'impresa è un potenziale contribuente che deve pagare delle imposte. Si devono trovare criteri di calcolo non modificabili dal soggetto che le determina. Determinare