Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 166
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 1 Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 166.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - appunti lezione Pag. 41
1 su 166
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

FUNZIONAMENTO ASTA MARGINALE

Il collocamento dei titoli di stato viene fatto dal MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) che cura l'emissione periodica di titoli di stato sul mercato, attraverso il meccanismo delle aste. Il MEF in particolare cura le aste marginali per CTz, BTP, CCTeu, BTP€i e le aste competitive per i BOT. Sebbene la decisione del collocamento e delle modalità partano dal MEF (che decide le modalità con cui lo stato si finanzia e le destinazioni delle risorse ottenute grazie ai titoli), la gestione materiale del collocamento (quindi la gestione delle aste) è affidata alla Banca d'Italia, attraverso la partecipazione di operatori abilitati: ciò significa che gli investitori non possono partecipare direttamente alle aste, ma possono farlo solo le imprese di investimento (banche e società di intermediazione mobiliare) le quali possono presentare un massimo di 3 offerte con un prezzo di offerta differenziato da.

almeno un centesimo di euro, ciascuna con un importo minimo di 500.000 euro.

Esempio: Il MEF annuncia un prossimo collocamento di una tranche di 1000 titoli BTP ad un prezzo minimo di 5 euro.

Gli intermediari interessati possono presentare alla Banca d'Italia delle offerte di acquisto con i limiti sopra detti. La Banca d'Italia raccoglie le offerte che arrivano e le ordina partendo dal prezzo più alto proposto scendendo fino al prezzo più basso, fino a quando tutta la quantità offerta dallo stato viene coperta dalle domande che sono arrivate. A quel punto l'asta marginale prevede che l'assegnazione dei titoli avvenga in base ad un unico prezzo identico per tutti i soggetti che hanno avuto la propria offerta soddisfatta e che corrisponde al prezzo più basso tra quello di tutte le offerte raccolte (quindi sarebbe il prezzo dell'ultima domanda che risulta aggiudicataria).

I titoli che ha emesso lo Stato sono 1000, ad un prezzo minimo di 5 euro.

euro; quindi verranno soddisfatti i primi 1000 titoli richiesti, quindi X (300), Y (200), Z (nonostante abbia fatto un’offerta di 600 titoli, ne vengono soddisfatti solo 500 perché sfora il limite di 1000), ovviamente ordinati dal prezzo più alto al prezzo più basso. Il prezzo dell’ultima domanda aggiudicataria è 5,3 quindi tutti i titoli aggiudicatari saranno assegnati ad un unico prezzo: 5,3.

FUNZIONAMENTO ASTA COMPETITIVA:

Nell’asta competitiva, il meccanismo è lo stesso: la proposta di emissione è fatta dal MEF e viene gestita dal punto di vista pratico dalla Banca d’Italia. Le domande vengono ordinate in ordine decrescente rispetto al prezzo, come nel caso precedente, e vengono soddisfatte per prime le domande a prezzi più alti.

La differenza principale è che l’assegnazione avviene al prezzo proposto e non al prezzo marginale (ovvero l’ultimo prezzo che è stato offerto). In altre parole

l'asta competitiva. Sono previste due tipologie diverse di asta per permettere all'emittente di ottenere il massimo valore possibile per i titoli emessi. Nell'asta competitiva, ogni intermediario propone un prezzo e l'assegnazione finale avviene al prezzo proposto da ciascun intermediario. Questo significa che l'emittente può ottenere un valore totale maggiore rispetto all'asta marginale, dove il prezzo è uguale per tutti ed è il più basso tra quelli proposti. In conclusione, l'asta marginale è la più costosa per l'emittente perché raccoglie meno risorse rispetto all'asta competitiva.

Raccoglierebbe quella competitiva. Come si vede nell'esempio proposto qui di seguito, nell'asta competitiva sono raccolte, da parte dello Stato, risorse pari a 5380 euro mentre nell'asta marginale sono raccolte risorse pari a 5300 euro. 5380>5300 quindi lo Stato raccoglie più risorse nell'asta competitiva quindi di conseguenza l'asta marginale è per lui più costosa.

Ma se l'asta marginale è più costosa per l'emittente, per quale motivo i titoli vanno con due tipologie diverse di aste?

Perché lo Stato Italia non prevede l'asta competitiva (per lui meno costosa) su tutte le obbligazioni governative.

Bisogna andare più a fondo nel meccanismo di investimento da parte degli investitori, ossia: nei BTP, CCT, CTz, c'è un tasso di concorrenza più limitato dei BOT (che sono caratterizzati da una concorrenza più elevata, in cui ogni asta ha molti offerenti, quindi...

L'obiettivo principale dello Stato è il controllo dei prezzi. Il livello di concorrenza è più limitato rispetto ai BOT, comporta aste meno popolate rispetto alle aste BOT, quindi ciò su cui ci si vuole focalizzare è il ribasso eccessivo dei prezzi.

Nell'asta competitiva (BOT) ciascun offerente ottiene i titoli al prezzo offerto, da questo meccanismo origina il fatto che gli intermediari avranno incentivo a proporre il prezzo più basso possibile: se è vero che ciascuno ottiene i titoli al prezzo che ha offerto, gli investitori li vogliono comprare al prezzo più basso possibile, quindi nel meccanismo asta competitiva c'è l'incentivo da parte dell'intermediario a proporre il prezzo più basso possibile.

Nelle aste delle altre obbligazioni governative (aste marginali) poiché il livello di concorrenza non è troppo elevato, gli operatori proponendo prezzi più bassi possibile.

rischiano di rimanere fuori dall'offerta perché l'offerta tende a soddisfare la domanda. Quindi possiamo dire che nell'asta competitiva c'è una sorta di correzione automatica di questo incentivo a proporre prezzi al ribasso, quindi è possibile far sì che ognuno ottenga i titoli al prezzo a cui l'hanno proposto, perché il mercato li corregge automaticamente. Tornando all'esempio di prima, nell'asta competitiva chi propone il prezzo sicuramente vuole proporre il prezzo più basso, ma fino ad un certo punto perché essendo ordinato in ordine decrescente, e dovendo soddisfare solo l'effettivo numero di titoli emesso dallo stato (nell'esempio solo 1000 titoli), può succedere che chi propone il prezzo più basso viene escluso (nell'esempio, l'operatore K nonostante abbia proposto il prezzo più basso, è stato escluso in quanto i primi 1000 titoli sono stati).

aggiudicati). Quindi dove c'è tanta concorrenza non c'è molta preoccupazione sul fatto che il prezzo si ribassi troppo. In quanto gli operatori sanno che c'è un trade-off tra il presentare offerte con prezzo più basso e poi il venire soddisfatti, quindi c'è una consapevolezza che se si offre un prezzo troppo basso, dato il livello di concorrenza molto elevato, probabilmente si rimarrà esclusi dall'asta. Quindi l'elevata domanda svolge un meccanismo correttivo. Nel caso delle altre obbligazioni (asta marginale), dove la concorrenza non è tantissima, essendoci minore domanda, l'offerta tende a soddisfare la domanda, quindi si attribuisce lo stesso prezzo a tutti riducendo l'incentivo a ribassare le offerte. Non esiste il meccanismo correttivo.

Asta competitiva: meccanismo di correzione automatica

Asta marginale: attribuendo lo stesso prezzo a tutti si riduce il ribasso eccessivo dei prezzi

obbligazioni di Enti pubblici territoriali (BOC, BOP, BOR): il secondo emittente che prendiamo in considerazione, dopo l'emittente Stato, sono le obbligazioni emesse dagli Enti pubblici territoriali. Non solo lo Stato a livello centrale finanzia lo stato italiano attraverso l'emissione di obbligazioni governative, ma anche su livelli più articolati dal punto di vista territoriale, quindi anche le regioni e le province e i comuni possono finanziare le proprie attività e i propri investimenti attraverso l'emissione di obbligazioni.

Le obbligazioni degli enti pubblici territoriali sono strumenti di debito, quindi titoli obbligazionari, utilizzati da regioni, province, comuni, città metropolitane e consorzi tra enti territoriali. Gli enti pubblici territoriali sono stati autorizzati a emettere prestiti obbligazionari con la legge del 23 dicembre 1995, n° 724.

Le obbligazioni degli enti territoriali hanno alcune caratteristiche specifiche che devono essere garantite,

Anche rispetto al loro rapporto con i titoli di stato emessi dal MEF. Generalmente le obbligazioni emesse da enti territoriali hanno una durata non inferiore a 5 anni (pensate per investitori che hanno un orizzonte temporale almeno superiore a 5 anni), di solito vengono emesse alla pari, quindi non esiste scarto di emissione: il valore di emissione è uguale al valore di rimborso. Sono titoli con coupon, quindi con una cedola periodica a tasso fisso o indicizzata, e nel caso in cui fosse indicizzata è legata all'andamento del BOT oppure dell'EURIBOR. Esiste una clausola importante: il loro rendimento effettivo lordo non può eccedere quello dei titoli di stato di pari durata, collocati nel mese precedente l'emissione, maggiorati di un punto percentuale. Questa previsione della normativa è volta a far sì che l'emissione di obbligazioni territoriali non vada in contrasto con l'emissione delle obbligazioni governative dello Stato.

due emissioni non devono farsi concorrenza fra loro, per questo motivo è previsto che il rendimento che viene garantito dalle obbligazioni degli enti territoriali non può essere maggiore, quindi deve essere inferiore, al rendimento dei titoli di stato, per obbligazioni che facciano riferimento ad una stessa durata, che siano collocate nel mese precedente l'emissione e che siano maggiorate di un punto percentuale.

Esempio: se ci fosse una obbligazione emessa da regione marche a 6 anni, nel mese di novembre, che paga un tasso interesse fisso cedolare pari al 6% e, con un mese di scarto (un mese prima), il MEF ha collocato un btp scadenza 6 anni con tasso cedolare fisso pari al 4%, la maggior parte degli investitori andrebbe ad acquistare l'obbligazione della regione marche mentre l'altra obbligazione emessa dal MEF andrebbe vuota.

Queste due obbligazioni sono assimilabili come rischio? Il livello di rischio è assimilabile? Sì è assimilabile.

la regione Marche è comunque in stretto rapporto con lo stato italiano quindi il rischio di default è praticamente quasi lo stesso, quindi la ragione della normativa è principalmente questa. I fondi raccolti dagli enti territoriali attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari sono fondi che non possono essere utilizzati senza
Dettagli
A.A. 2020-2021
166 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariagraziadauria di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Mazzoli Camilla.