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Le obbligazioni convertibili e le cum warrant

Sono titoli centauro, cioè titoli che sono a metà tra una azione e una obbligazione (ibridi):

Obbligazioni convertibili → offrono al possessore di convertire un numero di obbligazioni in un numero di azioni, il rapporto non è sempre 1:1, che possono essere dell'emittente (procedimento diretto) oppure di un altro emittente (procedimento indiretto), questo avviene quando l'obbligazione viene emessa da un intermediario e in cambio si può ottenere un numero di azioni di una società. In entrambi i casi però lo status dell'investitore cambia, infatti parte da obbligazionista (creditore) ad azionista (socio della società).

La convertibilità non è negoziabile separatamente dall'obbligazione.

Il rapporto di conversione è il numero di azioni che ottengo per ogni obbligazione convertibile (azioni/obbligazioni). Questo rapporto può essere costante oppure...

varia in base a questi tre componenti.

è dato dal valore massimo fra il valore obbligazionario e il valore di conversione, a cui è sommato il valore temporale. È un prezzo molto più volatile.

Economia degli intermediari 20

Per vedere la convenienza della trasformazione si può calcolare il premio o lo sconto di conversione, che si ottiene confrontando il valore che restituisco e il valore che ottengo in cambio:

VALORE CEDUTO
VALORE OTTENUTO
PREMIO/SCONTO PERCENTUALE

La convenienza esiste se il valore ottenuto è negativo, cioè quando c’è uno sconto, il quale mi evidenza il risparmio che ottengo non comprando le azioni direttamente sul mercato.

obbligazioni CUM WARRANT → sono obbligazioni a cui è unito un warrant, cioè un buono d’acquisto che da diritto di acquistare un certo numero di azioni ad un certo prezzo entro una scadenza. Sono titoli autonomi, quindi possono essere “staccati” e venduti ad altri. Più comunemente però

Sono legati ad un titolo oppure offerti in casi di aumento di capitale. Lo status dell'investitore si modifica, ma solo perché aggiungo lo stato di socio (mantenendo quella di creditore). Per usare il warrant, inoltre, è necessario sborsare il prezzo scritto sul warrant (in caso di obbligazione convertibile, non c'è esborso).

MERCATO AZIONARIO

Su questo mercato vengono negoziate azioni (titoli a reddito variabile, il pagamento dipende da determinati fattori che non ne garantiscono l'esistenza), le quali sono quote di partecipazioni di una società (una quota del capitale sociale). Comprando un'azione si diventa "proprietari" di una parte della società e questo porta rischi (diverso dall'essere creditori). Il peso di un soggetto dipende dal numero di azioni detenute. Il prezzo di emissione è alla pari oppure sopra la pari (più comune), quando questo succede in contabilità il capitale sociale aumenta.

del valore nominale, mentre l'eccedenza alimenta una riserva di sovrapprezzo. Emettere azioni sotto la pari non può succedere (vorrebbe dire incassare soldi inferiori rispetto a quanto si aumenta il capitale). L'azionista gode di alcuni diritti quali: - Patrimoniali: ricevere pagamenti, i quali sono in due categorie: Dividendi (quota dell'utile maturato e distribuito) e quota di capitale in caso di liquidazione (dopo aver pagato tutti i debiti). - Amministrativi: partecipare all'amministrazione, cioè alla partecipazione alle decisioni, quindi poter partecipare alle assemblee ordinarie e straordinarie. Diritto di voto nelle varie delibere (in base al numero di azioni). L'azionista gode del diritto di essere informato sull'azienda (bilancio d'esercizio). Possono convocare le assemblee ed enunciare eventuali irregolarità (sono esercitabili solo se si raduna una percentuale minima). - Natura mista: una parte patrimoniale e

Una amministrativa. Sono per esempio il diritto di opzione il quale permette il diritto di prelazione sulle nuove azioni emesse che consente di mantenere la propria percentuale di controllo, altrimenti il socio può vendere il suo diritto di prelazione e le sue quote rimanendo protetto in caso di emissione sotto il valore di quotazione. Diritto di recesso (in caso cambiasse l'oggetto sociale si può liquidare la propria quota)

Non tutte le azioni, però, permettono di avere tutti questi diritti e dal 2003 ciascuna società, nel proprio statuto, rende noto quale tipo di azioni emette.

Le tipologie di azioni sono:

  • Azioni ORDINARIE → almeno il 50% delle azioni emesse, pieni diritti amministrativi e patrimoniali
  • Azioni PRIVILEGIATE → sono azioni che permettono di votare solo nelle assemblee straordinarie, dato questo limite lo statuto assegna dei privilegi, quali una prelazione sugli utili e in caso di liquidazione.
privilegio è vantaggioso se gli utili sono ridotti. Nel caso di utili, il diritto di prelazione è cumulabile e la "percentuale" è definita dallo statuto della società. Azioni DI RISPARMIO → il diritto di voto non è esercitabile, in nessuna assemblea, sono salvi gli altri diritti assembleari (es. diritto di impugnare le decisioni). Il privilegio patrimoniale è il diritto di ricevere in prelazione e una maggiorazione dell'utile distribuito. Questa tipologia di azioni hanno un prezzo "prevalentemente" basso, questo è dovuto al fatto che non c'è alcun controllo sulla società e questo fa perdere di valore le azioni. Azioni CORRELATE → il dividendo dipende dall'utile prodotto da un ramo di società (non da tutta). Azioni POSTERGATE → non sono quotate e sono utili per coprire le perdite solo dopo l'annullamento di tutte le altre azioni. Le azioni in generale riflettono il privilegio è vantaggioso se gli utili sono ridotti. Nel caso di utili, il diritto di prelazione è cumulabile e la "percentuale" è definita dallo statuto della società.DIFFERENZE AZIONI e OBBLIGAZIONI Entrambi i titoli hanno valore mobiliare (sono negoziabili e dotati di mercato secondario), l'investitore nelle obbligazioni è un creditore, mentre nelle azioni è un proprietario. La remunerazione è certa nelle obbligazioni (stabilita da contratto), mentre è variabile e incerta (dividendi) nelle azioni. Le obbligazioni hanno una scadenza (salvo titoli perpetui), le azioni no (salvo società temporanee). Detenere delle obbligazioni non porta diritti, le azioni portano diritti. Il valore di emissione può essere sotto la pari (obbligazioni),mentre nella azioni solo sopra/alla pari. Il valore dirimborso è certo (stabilito da contratto), mentre nei titoli di capitali è incerto e variabile.Il ranking nelle obbligazioni è definito contrattualmente (garantite, senior e subordinate), nelle azioni prima si pagano idebiti (residual claimant).Il regime giuridico delle azioni è nominativo oppure al portatore, mentre nella obbligazioni è solo al portatore.Le obbligazioni sono quotate al corso secco (valore nominale), mentre l’azione al corso tel quel (la quotazioneincorpora il dividendo, se viene incassato il valore si abbassa, ma non ha perso valore).Il mercato primario delle azioni è caratterizzato da un collocamento a prezzo predeterminato, questa determinazione èdata da un eventuale controllo di altri titoli già emessi sul mercato (società quotata in borsa) oppure da una valutazionedella società. Generalmente l’emissione è a un prezzo

scontato rispetto al valore di mercato; scatta sempre il diritto di opzione a favore dei vecchi azionisti, questo rende il collocamento diverso da quello obbligazionario perché è divisa in due fasi: offerta agli azionisti ed eventuale offerta al mercato. L'unico caso in cui il consorzio di collocamento è fondamentale è quando una società aumenta il capitale per entrare in borsa, in questo caso infatti è escluso il diritto di opzione (devono essere presenti sul mercato titoli scambiabili). Tutte queste azioni fanno parte del flottante, il quale è obbligatorio per essere quotato in borsa. Tutti gli scambi successivi a questi fanno parte del mercato secondario, il quale è organizzato dalla MIFID, il quale prevede 4 tipologie di mercato (via via sempre meno regolamentato). La MIFID ha creato mercato intermedi (MTF e OTF) ai due opposti (regolamentato e OTC), con la finalità di dare un continuum:

Mercato regolamentato →

esempio la liquidità, la trasparenza e i costi di esecuzione. Inoltre, la MIFID ha introdotto il concetto di "best execution", che implica che gli intermediari finanziari devono agire nell'interesse migliore dei clienti e fare il possibile per ottenere il miglior risultato possibile nell'esecuzione degli ordini. Le MTF sono piattaforme di negoziazione che offrono un mercato regolamentato ma con regole e obblighi meno stringenti rispetto alle borse tradizionali. Questo le rende più accessibili a una gamma più ampia di partecipanti al mercato, inclusi gli investitori al dettaglio. Gli OTF sono simili alle MTF, ma sono destinati principalmente agli operatori professionali e consentono la negoziazione di strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato. Gli internalizzatori sistematici sono entità che eseguono ordini per conto proprio o per conto dei propri clienti, senza inviare gli ordini a una piattaforma di negoziazione regolamentata. Questo tipo di negoziazione è molto simile al mercato over-the-counter (OTC), in cui gli scambi avvengono direttamente tra le controparti senza l'intermediazione di una borsa. L'organizzazione del mercato di Borsa Italiana SPA è responsabile della gestione e dell'amministrazione del mercato italiano, inclusa la Borsa Italiana. Essa si occupa di garantire la corretta operatività del mercato, la trasparenza delle negoziazioni e l'adeguato funzionamento delle infrastrutture di trading. In conclusione, la MIFID ha introdotto una serie di regole e obblighi per promuovere la trasparenza e la concorrenza nei mercati finanziari. Questo ha portato all'emergere di nuove forme di mercato, come le MTF e gli OTF, che offrono maggiore accessibilità e minori costi per una gamma più ampia di partecipanti al mercato. Gli internalizzatori sistematici e l'organizzazione del mercato di Borsa Italiana SPA sono altri attori importanti nel panorama dei mercati finanziari.

esempio ammontare dell'ordine (es. best execution, cioè il criterio che permette ai broker di trovare le condizioni più favorevoli possibili per piazzare l'ordine).

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I sistemi d

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gabbuz0002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Vincentiis Paola.