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CAPITOLO 2. LE PRINCIPALI OPERAZIONI DI RACCOLTA E DI IMPIEGO
8 DELLE BANCHE
• Prodotto: preferenze riguardo i servizi di prelievo e versamento, di incasso e
pagamento, gestione carte di debito e credito;
• Prezzo: spese legate al funzionamento dei depositi, tassi di interesse e
commissioni;
• Comunicazione: aspetti regolamentari legati alla trasparenza;
• Distribuzione: rete delle filiali, canali tecnologici.
2.1 La raccolta diretta
LA raccolta di risorse finanziarie a titolo di debito da parte della banca avviene
con diversi strumenti collocati presso diversi tipi di operatori. La Banca d’Italia,
distingue tra due macro-categorie di strumenti:
1. Depositi: in questa categoria sono inclusi:
• Depositi in conto corrente (assegni circolari inclusi);
• Depositi con durata prestabilita (certificati di deposito, conto correnti
e depositi vincolanti);
• Depositi rimborsabili con preavviso (depositi a risparmio liberi a altri
depositi non utilizzabili per pagamenti al dettaglio inclusi);
• Passività subordinate stipulate con una forma tecnica diversa dalle
obbligazioni;
• Operazioni di pronti contro termine.
2. obbligazioni: in questa categoria sono incluse:
• Obbligazioni ordinarie (emesse con durata media non inferiore a 24
mesi);
• Obbligazioni garantite (covered bond).
Con la raccolta diretta la banca, attraverso le proprie passività, si pone l’obbligo
di rimborsare a scadenza il capitale ricevuto e di corrispondere al cliente la remu-
nerazione (interessi) pattuita. Riprendendo la classificazione della raccolta in base
alla tipologia di clientela, nella raccolta diretta all’ingrosso si utilizzano:
• Obbligazioni bancarie;
• Depositi interbancari;
• Commercial paper e pronti contro termine.
Considerando invece la raccolta diretta al dettaglio si utilizzano:
• Depositi bancari;
• Certificati di deposito;
• Conti correnti di corrispodenza;
• Pronti contro termine;
• Obbligazioni bancari.
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2.1.1 Depositi bancari
I depositi bancari sono appartenenti alla fattispecie giuridica dei depositi irregolari,
questo significa che al momento della consegna delle somme di denaro presso le
casse della banca,la proprietà delle stesse di trasferisce dal depositante al deposi-
tario con la conseguente possibilità da parte di quest’ultimo di utilizzare i capitali
versati. Colo che depositano somme di denaro in baca possono avere differenti
esigenze e motivazioni. Possiamo genericamente individuare tre categorie:
1. Coloro che depositano in banca i propri risparmi di importo molto modesto,
messi da parte in previsioni di future esigente (depositi a lungo periodo);
2. Coloro che versano in banca somme considerevoli solo a titolo transitorio
per poi destinare successivamente a forme più remunerative di investimento
finanziario (depositi a breve periodo);
3. Coloro che usano il deposito essenzialmente con funzioni monetari, variando
con frequenza il relativo ammontare del capitale.
I depositi bancari possono essere classificati secondo i seguenti criteri:
• Modalità di restituzione del denaro: in base a ciò, si distingue tra depositi
bancari: il cliente può pretendere il rimborso della somma di denaro in
– Liberi:
qualsiasi momento rispettando i termini di preavviso contrattuali;
il depositante può pretendere il rimborso della somma di
– Vincolanti:
denaro solo alla scadenza prestabilita.
• Modalità di attuazione del rapporto: si distingue tra:
il depositante versa una somma di denaro e la ritira
– Depositi semplici:
in un’unica soluzione; comprovati da un libretto di deposito, in cui il
– Depositi e risparmio:
cliente può intervenire eseguendo prevalentemente e/o versamenti;
più comuni, oggetto di numerose movimentazioni
– Conti correnti:
• Durata del contratto sottoscritto: si distinguono tra depositi bancari:
Rimborsati in tempi molto brevi;
– Depositi a vista: sono quelli in cui il cliente può rientrare in pos-
– Depositi con preavviso:
sesso delle somme solo dopo un preavviso dato alla banca (in generale
stabilito e prefissato nel contratto di deposito);
il depositante può ritirare le somme depositate solo
– Scadenza fissa:
alla scadenza del contratto sottoscritto.
• Tipologia di contratto: si distingue:
– Depositi a risparmio libero; (a scadenza fissa o indeterminata);
– Depositi a risparmio vincolato
– Certificati di deposito;
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– Conti corrente di corrispondenza; (raccolta di pronti contro
– Altre forme di risparmio personalizzate
termine)
2.1.2 Certificati di deposito
Sono titoli di credito emessi da una banca per reperire risorse finanziarie a scaden-
za fissa e rappresentano una forma moderna di raccolta di risparmio vincolato più
vicina, dal punto di vista pratico, agli strumenti del mercato finanziario che non
alle altre tipologie di depositi. Rispetto agli altri valori mobiliari, sono strumenti del
tutto individuali e ognuno di essi rappresenta una specifica operazione di prestito.
I certificati di deposito sono titoli trasferibili rilasciati a fronte di somme di denaro
depositate per un certo periodo e costituiscono quindi una forma di raccolta vin-
colata a tempo con un rendimento superiore rispetto alle altre, permettendo alla
banca di fronteggiare la concorrenza generata da ulteriori tipi di investimento in
titoli di Stato.
2.1.3 Conti corrente
Fra le operazioni bancarie, quella che ha raggiunti la più grande diffusione e che
risulta costantemente in crescita è sicuramente rappresentata dal conto corrente
di corrispondenza. Nell’ambito della classificazione delle attività bancarie, il conto
corrente rappresenta una forma di raccolta diretta, ma con altre finalità. Con
il conto corrente è collegata l’opportunità di utilizzare, oltre alla moneta legale,
anche la moneta bancaria (assegni bancari) o quella elettronica (bancomat, giro-
conti, bonifici), nonché altri servizi a favore della clientela. Con il conto corrente
di corrispondenza la banca si impegna a svolgere tutte le operazioni che le so-
no affidate dai clienti a fronte di una definizione contrattuale. Il conto corrente
di corrispondenza è, dunque, un rapporto atipico, e riconducibile alla disciplina
del mandato attraverso cui una parte contrae l’obbligo di eseguire uno o più atti
giuridici per conto dell’altra.
2.1.4 Operazioni pronti contro termine
Una tipologia particolare di raccolta è quella pronti contro termine, tramite cui
la banca cede a pronti (contanti) valori mobiliari con patto di riacquisto a ter-
mine. con espressione anglosassone, tale raccolta è anche chiamata repurchase
agreement e consiste in una duplice compravendita di segno opposto: una a pronti
(spot) e una a termine (forward). L’operazione consiste, quindi, in un prestito di
denaro da parte dell’acquirente e un prestito di titolo da parte del venditore. Il
venditore (un istituto di credito) concede i pronti contro termine per un tempora-
neo bisogno di liquidità e lucra investendo il denaro fino alla data do riacquisto dei
titoli. Il cliente acquista valori mobiliari a due prezzi diversi: il prezzo a pronti al
quale compra è inferiore al prezzo a termine a cui vende, conseguentemente egli
lucra la differenza positiva tra i due prezzi. Per la banca l’operazione presenta un
triplice vantaggio:
• Consente di reperire nuovi clienti;
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• consente la raccolta di capitali vincolati per un certo periodi di tempo;
• consente di escludere tale tipologia di operazioni dall’aggregato di riserva
obbligatoria (su indicazione di Banca d’Italia).
2.2 La raccolta indiretta
La raccolta indiretta configura l’insieme di risorse che la banca riceve:
• In custodia e amministrazione;
• In gestione per nome e per conto del cliente.
Differiscono dalla raccolta diretta in quanto le risorse finanziarie amministrate e/o
gestite:
• Sono strumenti finanziari emessi non dalla banca;
• Non determinano la nascita di una posizione debitoria banca-cliente;
• Non finanziano l’attività di intermediazione creditizia;
• Non vengono contabilizzate a SP.
Gli obiettivi perseguiti e/o perseguibili dalla raccolta indiretta sono:
• Ricavi da commissione;
• Completamento dell’offerta per rispondere alla Domanda Integrata di servizi
finanziari e assicurativi;
• Corss-selling;
• Difesa competitiva della clientela (fidelizzazione);
• Economie di costo.
2.2.1 Servizi di negoziazione in senso lato
Relativamente agli strumenti finanziari indicati il cliente ha anzitutto bisogno di
acquistare e di vendere, possono verificarsi in concreto situazioni diverse:
• Strumenti finanziari o valori mobiliari quotati e negoziati nei mercati regola-
mentati: la banca può raccogliere l’ordine del cliente ed eseguirlo nel mercato
regolamentato oppure dare al cliente contropartita diretta. La normativa vi-
gente prevede un principio di best execution, cioè l’obbligo della banca di ese-
guire l’ordine alle migliori condizioni disponibili. Per le transazioni effettuate
la banca applica commissioni rapportate ai valori degli scambi;
• Strumenti di investimento collettivo: trattandosi di valori mobiliari non quo-
tati il prezzo è stabilito secondo specifiche normative, la banca effettua la
compravendita a questo prezzo;
• Prodotti assicurativi con prevalente funzione di investimento finanziario;
• Prodotti assicurativi previdenziali;
• Polizze assicurative rischi.
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2.2.2 Servizi di custodia e amministrazione
Il deposito amministrativo è una fattispecie contrattuale che offre al cliente l’op-
portunità di depositare presso la banca gli strumenti finanziari a scopo di custodia
e amministrazione. La banca riceve un mandato a custodire e ad amministra-
re gli strumenti finanziari relativi in modo passivo. Il cliente non può prescindere
dall’utilizzo del deposito amministrato perché i valori mobiliari sono in genere sma-
terializzati e perciò non possono essere direttamente posseduti e amministrati dal
cliente. La proprietà dei valori custoditi e amministrati appartiene al cliente e
che ciò comporta per la banca un obbligo di restituzione degli stesso. Il servizio
è remunerato da commissioni o provvig