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RELAZIONI TRA AZIENDE

Relazioni di scambio molto rilevanti. Si parla quindi di credito di regolamento (pagamento

dilazionato) e di operazioni di finanziamento.

Ogni operazione di scambio genera una coppia di valori, economici e numerali.

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ECONOMIA AZIENDALE (II PARTE)

DISTINZIONE TRA TEORIA E MODELLO

Teoria: • è definita da un insieme di proposizioni che descrivono e interpretano certi fenomeni

• è sempre identificata da un oggetto, che però è parte limitata di una realtà presente

Modello:

• è un complesso di ipotesi dalle quali è possibile trarre delle conclusioni e delle previsioni

• per lavorare con i modelli bisogna semplificare la realtà.

• Realtà

Oggetto indagine (es: impresa)

Teoria (es: economia aziendale)

Modello

• Costruzione: segue diverse logiche

• Utilità: un modello serve perché è efficace per farne un’analisi. Deve essere utile a

supportare le decisioni e le azioni all’interno dell’azienda.

TEORIE E SISTEMI PER COSTRUIRE MODELLI

Sistema: insieme di elementi tra loro interconnessi da relazioni di interdipendenza (Masini).

L’organizzazione di un’azienda non è indipendente dai prodotti che produce.

Utilizziamo i sistemi perché dobbiamo esplicitare gli elementi per utilizzare un modello.

Dobbiamo capire quali sono le relazioni di interdipendenza tra gli elementi che compongono il

sistema.

12/10/2006 (PAR 5.2,6.1)

CARATTERI AZIENDE OSSERVATE COME SISTEMI

Le aziende sono un sistema sociale (fatto di persone) di tipo cibernetico (si deve autoregolare per

Feedforward

sopravvivere). richiedono producono

Es: OBBIETTIVO AZIONE RISULTATI (es: redditi)

meccanismi di autoregolazione (es: feedback=si va a vedere se i risultati sono

in linea con gli obbiettivi)

vive in un ambiente da cui riceve minacce e ottiene opportunità. Se

L’azienda è un sistema sociale aperto:

l’ambiente cambia l’azienda deve adattarsi o anticipare il

cambiamento.

STRUTTURA AZIENDA

Concetto: la struttura aziendale è l’insieme ordinato degli elementi che la compongono.

Elementi: sono l’elemento centrale perché grazie a esse si raggiungono i fini

• combinazioni economiche(CE) dell’assetto istituzionale (AI)

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• organismo personale [lavoratore(OP)]

• assetto istituzionale (AI) sono le risorse prime per realizzare le combinazioni economiche

• patrimonio (PAT) Sono le strutturazioni delle varie combinazioni economiche. Quindi

• assetto organizzativo (AO) deve esserci coerenza tra l’evoluzione delle CE e degli AT e AO

• assetto tecnico (AT)

è l’elemento sovraordinato perché deve considerare le esigenze dei soggetti primari (lavoratori, conferenti capitale

Caratteristiche: fatto da un complesso di elementi coordinati fra loro. Questo modello è riferibile ad

proprio).

ogni tipo e classe d’azienda.

Ci deve essere coerenza nel cambiamento dei vari elementi economici.

ASSETTO ISTITUZIONALE (AI)

Elemento sovraordinato perché deve rispettare i fini dei vari elementi.

Governare un’azienda comporta delle prerogative di governo economico:

• prendere decisioni di fondo [decisioni a lungo termine

(acquisto nuovi macchinari, spostamento al mercato

internazionali, modifica delle struttura finanziaria,

variazioni assetto organizzativo, es: un’azienda familiare

diventa manageriale)] che modificano nel tempo, e nello

spazio, la struttura dell’azienda.

• precisazione degli obbiettivi di medio o lungo termine,

che spetta al governo economico.

• approvare budget.

• nomina dei vertici aziendali.

• fare il bilancio di esercizio:

conto economico

 conto patrimoniale

 conto finanziario

Le prerogative di governo economico vanno assegnate ai soggetti personali economici [l’insieme di

portatori di interessi istituzionali, economici (nel senso che hanno per oggetto redditi e

remunerazioni) e primari (perché riguardano interessi collegati ai membri dell’azienda).

I portatori di interessi istituzionali sono persone

che si sono aggregate per un bene comune e che

forniscono contributi critici per lo sviluppo

Portano interessi istituzionali duraturo dell’impresa. Sono persone le cui

economie sono legate o dipendono dal perdurare

economico dei redditi e delle remunerazioni che

un’impresa genera.

collegato al lavoro e ai portatori di capitale proprio

soggetto d’istituto: al contrario del soggetto personale economico, è qualcosa di più ampio;

insieme di portatori di interessi istituzionali, economici e non economici.

Classi di interesse degli istituti: 7

interessi istituzionali di tipo economico

 interessi istituzionali di tipo non economico

Riguardano persone esterne

interessi non istituzionali di tipo economico

all’azienda interessi non istituzionali di tipo non economico

13/10/2006 (par 6.2+appunti)

L’ASSETTO ISTITUZIONALE

Al soggetto economico, che in alcune imprese si identifica col soggetto d’istituto, spettano le

prerogative di governo economico.

SOGGETTO ECONOMICO IMPROPRIO: si parla di esso quando:

• l’azienda è governata nell’interesse di una parte dei

Quando il bene comune non è membri del soggetto economico.

d tutti ma solo d una parte, • il governo è esercitato nell’interesse di soggetti non

esterna o interna all’impresa istituzionali, che hanno quindi dei fini ma non sono

istituzionali.

STRUTTURE DI RAPPRESENTANZA DEL SOGGETTO ECONOMICO

(più grande è l’azienda più ne occorrono)

• Esprimono la volontà del soggetto economico quindi sono portatori del bene comune.

• Servono a governare.

• Servono a contemperare i diversi interessi delle diverse persone (soggetti economici).

Tutte le aziende devono ispirarsi, nel loro agire, ad alcune modalità che sono generali. In base a due

principi:

• Principio dell’economicità : patrimonio della nostra teoria. È collegato alla curabilità e

all’autonomia di un’azienda. L’economicità è una condizione di funzionamento

dell’impresa e quindi dell’azienda di produzione composta.

DOMANDA PROBABILE ALL’ESAME: è importante perché se un’azienda non consegue sto

principio viene meno il conseguimento dei fini economici. L’economicità si giudica attraverso il

conseguimento dell’equilibrio reddituale e monetario, simultaneamente. Se questi non vengono

raggiunti simultaneamente viene meno il collegamento tra la durabilità e l’autonomia.

aspetti dell’economicità attitudine di un’azienda di

vivere o sopravvivere senza

sostegni patologici di

copertura dei fabbisogni

DURABILITÀ AUTONOMIA finanziari.

ECONOMICITÀ

• Principio del contemperamento degli interessi : nelle aziende, soprattutto di produzione,

c’è bisogno di far convergere gli interessi dei soggetti economici (dirigenti). Questo si

realizza in due modi: Agendo sulle strutture favorendo la rappresentanza di più

Non molto utilizzato perché categorie di soggetti.

richiede tempi molto lunghi e

secondo alcuni porta a

soluzioni di fondo

compromissorie 8

Con atteggiamenti e comportamenti che si ispirino alla logica

 della partecipazione e alla logica del confronto.

Questi due principi devono comunque essere seguiti da chi governa un’azienda.

ASSETTO ISTITUZIONALE SOGGETTI PRIMARI

STRUTTURE E

MECCANISMI volti a:

• Correlare contributi e ricompense

CONTRIBUTI RICOMPENSE

• Esercizio gestione economia

PREROGATIVE DI GOVERNO ECONOMICO

RELAZIONI

ISTITUZIONALI

INTERAZIENDALI

Lo schema è relativo ad aziende o gruppi aziendali [hanno fini comuni mentre è diversa la forma

giuridica (più aziende, sotto un unico soggetto economico, che si occupano di operazioni diverse)].

ASSETTO ISTITUZIONALE

Confronto:

• Il soggetto economico porta contributi ed interessi comuni.

• Le prerogative di gestione economica fanno capo al soggetto economico e occorrono

strutture di rappresentanza perché il soggetto economico è formato da diverse persone.

Un’altra visione:

• L’unica persone che si assume tutti i rischi è il conferente capitale proprio.

Specificazioni:

• Portatore dell’interesse istituzionale ed economico: il soggetto economico, che però può

essere molto articolato. Ci possono essere conferenti capitale attivi (azionisti di

maggioranza) e non attivi (azionisti di minoranza).

Gli azionisti di maggioranza hanno un orizzonte temporaneo più ampio e vogliono che i redditi

aumentino per reinvestire (es.: possiamo avere persone che portano solo capitale proprio; o che

portano anche capitali critici.

SOGGETTI CRITICI 9

Soggetti che assurgono al rango di soggetti istituzionale: un’azienda che si trova in difficoltà può

essere salvata da un gruppo di banche (il capitale prestito diventa capitale proprio di rischio).

RICOMPENSE ATTESE SOGGETTI PRIMARI (VEDI TABELLA)

Si possono differenziare in due gruppi:

Economico finanziarie (es.: il compenso per il lavoro,

 l’occupazione duratura, contributi previdenziali e

sanitari, condizioni di lavoro conformi).

Economiche e partecipazione al governo: c’è la

 partecipazione diretta o indiretta al governo economico.

c’è una struttura d rappresentanza

DOMANDA PROBABILE ALL’ESAME

20/10/2006 (PAR 7.1,7.2)

ASSETTO ISTITUZIONALE

• Soggetti primari

• Contributi

• Ricompense (che si aspettano)

• Prerogative di governo economico

• Strutture e meccanismi: servono:

• A far in modo che vi sia una correlazione tra i

contributi e le ricompense.

• A svolgere il governo economico

ORGANI DI RAPPRESENTANZA (del soggetto economico per governare l’azienda)

Servono a fare delle scelte che sottopongono al soggetto economico.

Possono differire a seconda delle caratteristiche aziendali.

Sono di tre: • Assemblea degli azionisti: rappresentano tutto il soggetto economico (massimo

organo di rappresentanza).

• Consiglio di amministrazione (CDA): organo di governo in senso stretto (fa le

proposte). Si divide in: Presidente

 Amministratore delegato: massimo organo di direzione

 strategica.

• Revisori contabili: organo esterno all’azienda; previsto dalla legge; vigila sulla

corretta amministrazione dell’impresa.

Controllano se le rilevazioni sono corrette.

 Danno dei giudizi indipendenti sulla corret

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A.A. 2011-2012
29 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _dreaaaaa_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Cescon Franco.