Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 1 Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia Aziendale, prof. Baldassarre, libro consigliato Corso di economia aziendale, Airoldi, Brunetti, Coda Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IMPRESE

6.1 Conoscere per decidere

L’esigenza di conoscere: i sistemi informativi

Per una consapevole partecipazione alla vita dell'impresa, tutti i soggetti coinvolti hanno il diritto e il

dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento, quali sono stati i risultati e quali sono le

prospettive in termini di economicità. Questa esigenza è condivisa da tutti i soggetti che forniscono

contributi e che si attendono ricompense come: i prestatori di lavoro, i conferenti di capitale di rischio,

fornitori, clienti e Stato.

- I prestatori di lavoro sono informati sulle prospettive di redditività e di sviluppo, sulla dinamica

organizzativa così da prevedere e programmare le proprie retribuzioni;

- I conferenti di capitale di rischio sono informati sulla redditività, sui livelli di rischio, su

eventuali progetti di aumento di capitale sociale, su andamenti delle quotazioni in borsa.

- I fornitori sono interessati a conoscere se l'impresa è in grado di fronteggiare i propri impegni e

a conoscere le sue prospettive di crescita;

- I clienti vogliono invece sapere se l'impresa offre dei prodotti affidabili e di alta qualità, dei flussi

continui di merce e assistenza tecnica;

- Lo Stato infine ha bisogno di disporre di informazioni per poter applicare politiche fiscali e di

incentivo allo sviluppo economico eque ed efficaci.

L'interesse a conoscere è poi particolarmente elevato per le persone che compongono il soggetto

d'istituto, ossia i soggetti le cui economie sono connesse direttamente a quella dell'impresa. Esigenze

di conoscenza fanno poi capo a coloro che esercitano il governo economico dell'impresa e a tutte

le persone che devono prendere decisioni giorno per giorno per assicurare lo svolgimento dell'azienda

secondo economicità, vale a dire:

- Gli amministratori: devono conoscere i potenziali di sviluppo dell'impresa e le condizioni dei

mercati finanziari per decidere se ricorrere a immissioni di capitale di rischio o di capitale di

prestito, in quale misura distribuire i dividendi e se progettare fusioni;

- Il direttore commerciale: per decidere a quali prezzi offrire i prodotti, conoscere i relativi costi

di produzione e i prezzi applicati dai concorrenti;

- il direttore di produzione e il direttore degli acquisti: necessitano previsioni di vendita, di

stime delle capacità produttive disponibile e i dati in merito alle scorte di magazzino per

programmare tempi e volumi di approvvigionamento.

- Il direttore amministrativo: analizza gli acquisti, le vendite e i mercati dei cambi per decidere

quali coperture dei rischi mettere in atto.

Per far fronte alle esigenze di conoscenza, le imprese costruiscono i sistemi informativi, i quali

devono rappresentare con precisione e con tempestività molteplici aspetti della vita aziendale.

La pluralità dei modelli di rappresentazione dell’economicità: la centralità del bilancio di

esercizio

I sistemi informativi forniscono dati e informazioni utili per valutare l’economicità dell’impresa, attraverso

i modelli: di equilibrio reddituale, monetario, istituzionale, della competitività, delle competenze e delle

risorse, del valore del patrimonio, ma soprattutto il modello del bilancio d’esercizio, che coglie gli

elementi essenziali dell’economia di un’impresa. La sua utilità è massima se lo si integra con altri

modelli che evidenziano gli aspetti cruciali della vita d’impresa. Ogni modello di rappresentazione

dell’economicità è utile per varie analisi e gli amministratori li usano per uno svolgimento adeguato del

governo economico.

6.2 Il modello del bilancio di esercizio 30

I contenuti essenziali: il reddito e il capitale

Il modello generale del bilancio fornisce risposte a due esigenze conoscitive fondamentali:

- capire se l’attività economica sta producendo degli utili o delle perdite attese (reddito);

- Conoscere di quali beni dispone l’impresa e quali diritti e quali crediti vanta (capitale).

Il bilancio di esercizio si compone di due sezioni complementari:

- la sezione del reddito di esercizio (conto economico) rappresentato tramite la tavola del

reddito di esercizio, nella quale troviamo gli input e i componenti negativi di reddito (perdite)

da una parte, e dall'altra troviamo gli output e i componenti positivi di reddito (gli utili). Per

differenza otteniamo il risultato residuale che equivale alla remunerazione dell'input capitale di

rischio.

- la sezione del capitale di finanziamento (bilancio), rappresentato tramite la tavola del capitale

di funzionamento, la quale rappresenta da un lato i valori delle attività dell'impresa, ossia dei

suoi beni e diritti (ciò che l'azienda possiede) e dall'altro, i valori delle passività, ovvero delle

sue obbligazioni (ciò che l'azienda deve). La differenza che si ottiene è denominata capitale

netto.

Alcuni concetti di base

Con la compilazione del bilancio e del conto economico la vita continuativa dell'impresa viene spezzata,

l'esercizio generale viene cioè scomposto in esercizi parziali riferiti a certi periodi di tempo.

L’esercizio generale, gli esercizi particolari, l’esercizio annuale, i cicli di operazioni

I concetti cardine sui quali si fonda la costruzione del bilancio di esercizio sono:

- l’esercizio generale

- gli esercizi particolari

- l’esercizio annuale

L’esercizio generale è composto dall'insieme di tutte le operazioni messe in atto durante l'intera vita

dell'impresa. L'arco temporale scelto per delimitare l'esercizio parziale si chiama periodo

amministrativo ad è solitamente pari ad un anno.

La continuità dei processi economici d’impresa fa sorgere valori comuni a due o più esercizi annuali e

che devono essere spezzati quando si redige il bilancio d’esercizio, come le condizioni produttive

pluriennali e le rimanenze d’esercizio. 31

Le rimanenze finali sono le produzioni in corso con le quali si apre l’esercizio del periodo amministrativo

successivo che, rispetto all’esercizio precedente, entrano come input e per questo motivo sono

denominate rimanenze iniziali.

Il principio di competenza

Nella costruzione del reddito d’esercizio il problema del frazionamento di valori comuni a più esercizi, si

risolve applicando il principio di competenza. Secondo il principio di competenza, nella tavola del

reddito devono essere rappresentati solamente i valori di tutti gli output prodotti dall'esercizio e gli input

utilizzati e assorbiti per produrre tali risultati. In sua mancanza devono essere rappresentati solo i valori

prodotti nell’esercizio e i valori utilizzati per produrre.

I costi, i ricavi e i componenti positivi e negativi di reddito

La tavola del reddito è costituita non da costi e ricavi bensì da componenti positivi e negativi di reddito.

Tra questi, però, solo alcuni componenti positivi sono ricavi e solo alcuni componenti negativi sono

costi. Il costo è il prezzo pattuito per ottenere la disponibilità di un fattore produttivo, che è quindi un

componente negativo di reddito. Il costo di acquisto di un bene pluriennale non è invece una

componente negativa del reddito di un singolo esercizio annuale. La quota di ammortamento è un

componente negativo di reddito, ma non è un costo, bensì una quota di un costo pluriennale.

Analogamente il valore delle rimanenze finali è una componente positiva di reddito, ma non è un ricavo.

Il reddito di esercizio, il risultato reddituale, l’utile e la perdita di esercizio

Il reddito di esercizio è l'insieme dei componenti positivi e negativi di reddito suscitati dagli accadimenti

che si sono svolti in un certo periodo di tempo e che sono tra loro coerenti secondo il principio di

competenza. Il reddito di esercizio è l'insieme di tutti i valori della tavola del reddito.

Il risultato reddituale è uno di tali valori e, a seconda del suo segno si denomina utile o perdita di

esercizio. Esso rappresenta la remunerazione di una condizione di produzione (il capitale di rischio).

Il capitale di funzionamento

Il capitale di funzionamento è l'insieme di valori delle attività, delle passività e del capitale netto. Si tratta

di uno schema costituito per ordinare l’insieme delle condizioni di produzione di proprietà dell’impresa

in un certo momento, ossia le attività, l’insieme delle obbligazioni e degli impianti nei confronti dei vari

soggetti che hanno fornito i contributi, cioè le passività.

L’unitarietà del sistema dei valori di bilancio

Il bilancio di esercizio è un sistema unitario di valori. Il reddito di esercizio e il capitale di funzionamento

sono due sottosistemi di valori tra loro complementari e strettamente correlati.

6.3 Il reddito di esercizio

Gli input e gli output dell’esercizio

La tavola del reddito mette a confronto il valore degli input e quello degli output, consentendo di

misurare il risultato reddituale dell'impresa. Ci mostra quindi quanto abbiamo ottenuto dall'attività

economica e quanto abbiamo remunerato i vari soggetti.

Nella struttura del reddito d’esercizio occorre disporre in buon ordine i componenti negativi di

reddito, ossia il valore delle condizioni di produzione secondo il principio di competenza, e i

componenti positivi di reddito, ossia i valori ottenuti dall’attività economica.

I tipici input e i componenti negativi di reddito sono: Materie prime, Servizi, Immobili, Impianti,

Macchinari, Attrezzature dell’impresa a cui corrispondono le Quote di ammortamento, le

immobilizzazioni di terzi che originano canoni di Locazione o fitti passivi, il lavoro fornito dai prestatori di

lavoro come stipendi, contributi e quote T.F.R., i beni pubblici statali sotto forma di tributi vari e imposte

32

sul reddito, i mezzi monetari apportati a titolo di capitale di prestito da terzi che originano interessi

passivi, la copertura dei rischi garantita a fronte di premi assicurativi, le rimanenze Iniziali e il capitale di

rischio che è remunerato con l’utile o la perdita d’esercizio.

I tipici output sono invece: i prodotti finiti e venduti che danno origine ai ricavi di vendita, la produzione

in corso ossia le rimanenze finali d’esercizio, gli interessi attivi della gestione patrimoniale, i dividendi, le

plusvalenze e i fitti attivi.

Uno schema generale

Uno schema base della tavola del reddito d’esercizio include gran parte degli input, degli output, dei

corrispondenti componenti positivi e negativi di reddito, che caratterizzano le imprese manifatturiere e

commerciali.

Quando alcuni pagamenti sono effettuati anticipatamente e quando il periodo di riferimento non

coincide con il periodo dell’esercizio, si formano i risconti

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
50 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Valja di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Baldassarre Fabrizio.