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Modalità di crescita: estensione della gamma delle combinazioni e delle condizioni parziali

Si aumentano le funzioni che l'azienda compie al suo interno, anche avvalendosi di funzioni esterne all'impresa se necessario. Nel caso volessi aumentare l'entità di una certa funzione nella mia azienda, posso sostituirla assumendo qualcuno che mi faccia internalizzare la funzione. Ciò riguarda funzioni di marketing e acquisti, che sono importanti e vantaggiose per l'azienda e internandole consentono di migliorarne l'economicità e aumentare il reddito diminuendo il costo marginale.

Ad ogni modo, tutti gli sviluppi dimensionali possono essere effettuati tramite crescita esterna o crescita interna: la prima prevede l'acquisizione o la fusione di altre imprese già funzionanti (l'imprenditore diventa soggetto economico improprio), la seconda prevede l'accrescimento delle strutture dell'impresa stessa ed è più lenta.

internalizzazione si possono ottenere vantaggi competitivi e se si è in grado di gestire adeguatamente i nuovi mercati. 2. ACQUISIZIONE/FUSIONE/INTEGRAZIONE/SVILUPPO VERTICALE: dal punto di vista delle relazioni con i fornitori o i clienti, l'acquisizione o la fusione con altre aziende permette di ottenere vantaggi competitivi attraverso l'integrazione verticale. L'integrazione verticale può avvenire in due modi: - Integrazione in avanti: l'azienda acquisisce o si fonde con un'azienda che si trova nella fase successiva della catena del valore. Ad esempio, un produttore di materie prime può acquisire un'azienda di trasformazione o distribuzione dei prodotti. - Integrazione all'indietro: l'azienda acquisisce o si fonde con un'azienda che si trova nella fase precedente della catena del valore. Ad esempio, un'azienda di distribuzione può acquisire un'azienda produttrice di materie prime. 3. ALLEANZA/COOPERAZIONE/CONSORZIO: l'alleanza, la cooperazione o la creazione di un consorzio permette alle aziende di unire le proprie risorse e competenze per raggiungere obiettivi comuni. Questo tipo di collaborazione può avvenire tra aziende dello stesso settore o tra aziende di settori diversi che hanno interessi comuni. Le alleanze possono essere di diversi tipi, come ad esempio alleanze strategiche, alleanze di marketing o alleanze tecnologiche. 4. ESTERNALIZZAZIONE/OUTSOURCING: l'externalizzazione o l'outsourcing consiste nel delegare ad altre aziende o fornitori determinate attività o funzioni che non rientrano nel core business dell'azienda. Questo permette di concentrarsi sulle attività principali e di ridurre i costi, ma è necessario valutare attentamente i rischi e i benefici di questa scelta. 5. DIVERSIFICAZIONE: la diversificazione consiste nell'espandersi in nuovi settori o mercati diversi da quelli in cui l'azienda opera attualmente. Questo può avvenire attraverso l'introduzione di nuovi prodotti o servizi, l'ingresso in nuovi mercati geografici o l'espansione in settori correlati. La diversificazione può essere una strategia rischiosa, ma può anche offrire opportunità di crescita e ridurre la dipendenza da un singolo mercato o prodotto. 6. SPECIALIZZAZIONE: la specializzazione consiste nel concentrarsi su un settore o un segmento di mercato specifico, diventando esperti in quel campo. Questa strategia permette di sviluppare competenze distintive e di offrire prodotti o servizi altamente specializzati e di alta qualità. La specializzazione può essere una scelta vincente se si riesce a creare un vantaggio competitivo sfruttando le proprie competenze uniche.crescita orizzontale otterrò un'economia di scala, di scopo o di transizione. tramite ampliamento del mercato o delle attività tipica posso aumentare le vendite con strumenti di marketing utili, ad esempio la pubblicità. Si noti che nella crescita orizzontale la crescita interna può convenire se si desidera ampliare la produzione nei propri stabilimenti già esistenti in cui lavorano dipendenti scelti dell'azienda stessa, ma anche la crescita esterna presenta un vantaggio: la possibilità di introdurre i nuovi beni sul mercato in maniera immediata perché l'impresa acquistata sta già producendo. Motivi per perseguire una crescita orizzontale: - Aumentare le quote di mercato: a livello geografico servire nuovi mercati, così la dimensione cresce perché aumento le vendite e la quota che possiedo di mercato mondiale, quindi l'azienda ha maggiore forza anche a livello di marketing; - Acquisizione di

know-how: aggiungendo un prodotto alla propria gamma si implementa la qualità di uno o dell'altro, aumentando le conoscenze è possibile applicarle su un prodotto simile che utilizza la stessa tecnologia, sono competenze che senza integrazione orizzontale si otterrebbero solo con un costo altissimo;

riduzione dei contratti: ampliando diminuiscono i contratti poiché si accentrano nell'impresa una serie di attività, evitando di concludere contratti con l'esterno, se si diminuiscono i costi derivanti dalla contrattazione con l'esterno, significativi per incidenza sui costi totali dell'impresa, si ha una maggiore economicità.

salvaguardia del calo di domanda: se un prodotto non è più richiesto come prima, aumentando, diversificando la produzione e i mercati di sbocco della produzione si evita di mandare in crisi le vendite.

acquisizione di maggior potere monopolistico: spesso l'integrazione orizzontale ha come fine

quello di "togliere" dal mercato alcuni concorrenti e/o creare delle barriere all'entrata nei confronti di potenziali concorrenti. Inoltre, ampliando la propria produzione, un'azienda sarà in grado di ripartire i costi fissi su una produzione più ampia, quindi essi avranno una minore incidenza per unità prodotta. 2 tipi di integrazione orizzontale: 1. Integrazione orizzontale laterale: avviene tra imprese che producono varianti dello stesso tipo di prodotto. 2. Integrazione orizzontale diagonale: prevede l'aggiunta al proprio prodotto di servizi ausiliari, un fenomeno dai confini non delineati fra crescita orizzontale e verticale. CRESCITA/ESTENSIONE/INTEGRAZIONE/SVILUPPO VERTICALE: 2. Riguarda l'ampiezza e la disomogeneità delle fasi del processo di produzione economica nell'azienda. Si noti che per filiera tecnologico-produttiva si intende l'insieme di lavorazioni che devono essere effettuate in "cascata" per passare.dalla materia prima al prodotto finito. Si deve capire da dove parte a operare la propria azienda: l'estrazione delle materie prime è la prima fase, a monte, la vendita è l'ultima, a valle, (magari l'impresa si occupa di una sola fase intermedia) questoperchè l'integrazione verticale si divide in: - integrazione verticale ascendente o "a monte": - l'impresa si integra con aziende che svolgono lavorazioni collocabili in una posizione precedente nella filiera produttiva rispetto alle lavorazioni svolte dall'impresa; così l'azienda introdurrà nel proprio ciclo produttivo lavorazioni preliminari ed intermedie rispetto al prodotto finale. - integrazione verticale discendente o "a valle": - l'impresa si integra con aziende che svolgono lavorazioni collocabili in una posizione successiva rispetto a quelle svolte dall'impresa; con questo tipo di integrazione l'azienda modificherà il proprio ciclo produttivo introducendo lavorazioni successive rispetto al prodotto finale.mercato. Prima della Rivoluzione Industriale quasi tutte le imprese avevano un ciclo produttivo completo, dalla materia prima al bene finale, con la specializzazione si è invece assistito alla suddivisione delle operazioni della filiera tra tanti operatori diversi, dando luogo al raggiungimento di una maggiore produttività legata alla ripetitività delle operazioni. L'indice di integrazione verticale è utile per misurare il grado di integrazione verticale, tramite misurazioni dirette e indirette. Qualcuno dice che è il rapporto fra valore aggiunto e fatturato, altri tra valore aggiunto e valore della produzione. Oggi la crescita verticale è perseguibile per queste motivazioni: - Riduzione dei costi di transazione: cioè fare sì che io abbia tutto nella mia impresa senza dover chiedere altro, perché l'integrazione sia conveniente. Però conviene accertarsi che vi sia un'uguaglianza tra costo di produzione e prezzo di mercato.acquistano da terzi. In questo modo si ha la garanzia di avere sempre a disposizione i materiali necessari per la produzione, senza dipendere da fornitori esterni che potrebbero avere problemi di disponibilità o qualità dei prodotti. miglioramento della qualità del prodotto: producendo internamente si ha il controllo completo sulla qualità del prodotto finale. Si possono implementare processi di controllo e miglioramento continuo, garantendo che il prodotto soddisfi sempre gli standard più elevati. creazione di posti di lavoro: l'integrazione verticale permette di creare nuovi posti di lavoro all'interno dell'impresa, sia nella produzione che nella gestione delle attività correlate. Questo può contribuire a ridurre la disoccupazione e a sostenere l'economia locale. miglioramento della flessibilità: producendo internamente si ha la possibilità di adattarsi più facilmente alle variazioni della domanda e del mercato. Si può modificare la produzione in base alle esigenze dei clienti e alle tendenze di mercato, senza dover fare affidamento su fornitori esterni. miglioramento della reputazione dell'impresa: producendo internamente si può comunicare ai clienti il controllo diretto sulla qualità del prodotto e l'impegno per la sostenibilità e l'etica aziendale. Questo può contribuire a migliorare la reputazione dell'impresa e a fidelizzare i clienti.

li necessitano quanto me;

riduzione dei rischi di vendita: se si affidano le vendite ad un'agenzia di vendita il rischio è che il proprio prodotto non venga privilegiato e che sia messo in secondo piano, generalmente infatti bisogna cercare di acquistare una rete agenziale o di costruirne una, tale da consentire di ridurre il rischio di vendita; è anche possibile acquistare direttamente i negozi così da non avere concorrenti fino al raggiungimento del consumatore;

vantaggi competitivi e concorrenziali: un maggior peso dell'azienda sul mercato, che le consentirà di costituire barriere all'entrata di esso per i suoi concorrenti, fenomeno per altro poco perseguito dall'antitrust. —> però si perde di flessibilità in quanto i costi di struttura tendono ad aumentare.

LA DISINTEGRAZIONE: verticale o orizzontale è effettuata invece quando si desidera ristrutturare l'azienda mediante decentramento produttivo

(e si effettua di conseguenza anche decentramento organizzativo), quindi un'impresa di grandi dimensioni può enucleare una o più aziende destinate a diventare enti giuridicamente autonomi, operazione definibile scorporo puro o conferimento ai fini di scorporo, cioè holding.

INTEGRAZIONE COMPLETA E PARZIALE- si ha integrazione completa quando un'impresa, a seguito dell'integrazione, si colloca in un ambito differente rispetto al passato sia sul versante della domanda che su quello dell'offerta, e mutano le imprese concorrenti- si ha integrazione parziale quando buona parte dei beni necessari alla produzione e dei beni che ne risultano continuano a essere venduti sui mercati tradizionali. In particolare la quasi integrazione verticale è caratterizzata da accordi di tipo commerciale che si instaurano in maniera stabile tra due imprese.

CRESCITA DIVERSIFICATA: finora abbiamo analizzato la possibilità di un'impresa di espandersi nello

stesso settore di attività (sviluppo orizzontale) o in settori collegati (sviluppo verticale), la crescita dimensionale però può essere realizzata anche abbandonando il settore, i mercati o i prodotti con i quali l'azienda era solita competere, giungendo ad uno sviluppo diversificato.

Il processo di diversificazione produttiva permette la ripartizione dei rischi, la massimizzazione della crescita e la ricerca del poter di mercato, anche se tale processo porterà a significativi cambiamenti nei programmi di produzione e di commercializzazione dell'impresa.

Tra l'altro, la crescita interna in questo caso è più rischiosa perché il know-how e i propri dipendenti sono specializzati nell'ambito in cui l'azienda opera attualmente, mentre le conoscenze in altri ambiti sono minime, quindi conviene di più la crescita esterna. L'economia di scopo è un vantaggio della diversificazione.

CRESCITA

INTERAZIENDALE: identifica l'ampiezza delle reti di relazioni di cui un'impresa fa parte. - Relazioni non equity: senza appalti, senza partecipazioni azionarie o finanziarie dirette.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
10 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asiacrama di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Confalonieri Marco.