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IL CONTO ECONOMICO
Il conto economico è quindi una tavola costruita per confrontare da un lato il valore degli input e dall'altro il valore degli output: reddito d'esercizio
CONTO ECONOMICO
INPUT (costi e comp. negative del reddito) | OUTPUT (ricavi e comp. positive del reddito) |
---|---|
materie prime e servizi (p x q) | prodotti finiti e venduti (ricavi di vendita) |
immobilizzazioni (quote di ammortamento: costo dei beni decurtato dall'importo del previsto ricavo) | interessi attivi |
immobilizzazioni di proprietà di terzi (fitti passivi: possono dar luogo a risconti attivi*) | fitti attivi |
lavoro dei prestatori di lavoro (stipendi, contributi, quote di TFR) | dividendi, plusvalenze o minusvalenze |
beni pubblici (tributi, imposte sul reddito) | dividendi e plusvalenze delle partecipazioni |
denaro a titolo di capitale di prestito (interessi passivi) | copertura rischi (premi assicurativi) |
rimanenze iniziali (risultato |
Il diritto dell'impresa nei confronti del proprietario dell'immobile per i restanti 8 mesi del 2005, già pagati.
Stesso ragionamento vale per i premi assicurativi. HO GIA' PAGATO UNA PARTE CHE AVREI DOVUTO PAGARE PIU' IN LA'
Remunerazioni del lavoro = il costo del lavoro è formato dagli stipendi liquidati periodicamente, dagli oneri previdenziali e assistenziali e dal trattamento di fine rapporto, che matura progressivamente, ma che viene liquidato ai prestatori di lavoro al momento della loro uscita dall'impresa.
Interessi passivi per la disponibilità di capitale di prestito: sono di regola pagati in via posticipata e può accadere che un certo importo di interessi passivi sia pagato durante il periodo dell'esercizio n+1 pur essendo di competenza dell'esercizio n. Si può parlare perciò di ratei passivi.
Ratei passivi: quota di uscita futura che misura costi già maturati (interessi passivi),
ma non ancorarilevati, poiché la loro manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi futuri.
FACCIO COME SE LO DOVESSI PAGARE SUBITO MA IN REALTÀ PAGHERÒ PIÙ IN LÀ
componenti negativi di reddito non di competenza dell'esercizio: può capitare che l'impresa si accorga a posteriori di errori commessi nella scrittura del bilancio e sia costretta a correggerli; tale correzione produrrebbe però gravi inconvenienti in termini di trasparenza delle informazioni verso portatori di interessi. Ecco quindi che si è convenuto di procedere ponendo gli scostamenti scoperti durante l'anno n nel bilancio dell'esercizio n, pur essendo di competenza di esercizi precedenti e sono state inserite speciali sezioni di bilancio in cui segnalare la peculiarità di tali valori. Due casi sono:
- minusvalenze di immobilizzazioni dismesse:
- perdite su crediti degli esercizi precedenti: quando, in seguito a vendita, il
negativi; si considerail caso della cessione di un’immobilizzazione ad un prezzo superiore al valore residuo daammortizzare. Gli eccessi di componenti negativi caricati sui precedenti esercizi diventano uncomponente positivo dell’esercizio in corso.
LO STATO PATRIMONIALE
In base al principio di unitarietà possiamo affermare che il capitale di funzionamento risultacomplementare al reddito d’esercizio; risponde alla domanda “dopo un certo periodo di tempo, checosa ha l’azienda, e che cosa deve?”. Serve quindi ad ordinare da un lato l’insieme delle condizioni diproduzione di proprietà dell’azienda (attività) e dall’altro l’insieme delle obbligazioni e degli impegninei confronti di terzi, che hanno fornito valori (passività). netto/capitale→ gli obblighi nei confronti di conferenti di capitale di rischio =netto/capitale proprio capitale di terzi→ gli altri obblighi sono detti passività.
La struttura del bilancio di una società è suddivisa in due sezioni principali: l'attivo e il passivo.
Attivo
- Disponibilità monetarie (cassa o c/c)
- Crediti verso clienti
- Rimanenze finali (materie prime, semilavorati e prodotti finiti che non hanno terminato il loro ciclo economico con la generazione di un ricavo di vendita)
- Immobilizzazioni materiali e immateriali (brevetti, marchi)
- Crediti di prestito
- Quote di capitale di rischio di altre imprese (acquistate per gestione patrimoniale)
- Partecipazioni (quote di capitale di rischio detenute a fini di controllo e gestione caratteristica)
Passivo
- Debiti verso fornitori
- Debiti di finanziamento
- Fondo di TFR
- Debiti verso lo Stato per tributi da liquidare
- Capitale sociale (quanto conferito dai soci)
- Riserve (utili maturati e non distribuiti)
Le attività caratteristiche sono quelle dedicate alla gestione del ciclo economico, come i crediti verso clienti che nascono dallo scambio monetario con regolamento differito.
Sono diritti che vanta l'impresa nei confronti dei clienti, a riscuotere una certa quantità di moneta. Attenzione! Dall'importo dei crediti va sottratto l'importo dei crediti che risultano inesigibili.
Immoblizzazioni: attività la cui vita economica utile dura per tempi relativamente lunghi, partecipano quindi a più esercizi annuali. Per tutte vale la regola del processo di ammortamento, ossia della ripartizione degli oneri complessivi tra tutti gli esercizi a cui contribuiscono.
Partecipazioni (immobilizzazioni finanziarie): quote di capitale di rischio detenute in altre imprese con l'obiettivo di esercitare forme di controllo e realizzare vantaggi (nel breve periodo → utili, nel lungo periodo → commercializzazione prodotti dell'impresa partecipante, partecipazione al finanziamento di progetti di ricerca, costruire una joint venture quindi apertura impresa in paesi che richiedono il possedimento di tali imprese in parte da soggetti.
locali)risconti attivi della gestione caratteristica: Ricorda!quote di RISCONTI ATTIVI RATEI PASSIVI → -pagati posticipatamente:costi pagati anticipatamente: - interessi passivi della gest. fin.- fitti passivi della gest. car.- premi assicurativi della gest. car.quote di RISCONTI PASSIVI RATEI ATTIVI (tipo credito) → +riscossi posticipatamente:ricavi riscossi anticipatamente: - interessi attivi della gest. patr.- fitti attivi della gest. patr.
attività dedicate alla gestione patrimoniale: risorse non assorbite dalla gestione caratteristicache vengono utilizzate per realizzare risultati reddituali addizionali a quelli della gestionetipica.cassa e conti correnti attivi: liquidità immediate di cui dispone l’azienda; la cassa non produceremunerazioni, mentre i conti correnti producono interessi attiviazioni e obbligazioni: si suppone, per semplicità, che siano inserite in bilancio al prezzo di acquisto eche eventuali utili / perdite siano messi in
evidenza solo al momento della loro vendita
ratei attivi della gestione patrimoniale (SIMILI AD UN CREDITO): si hanno in caso di investimenti in obbligazioni e in titoli di stato → interessi maturati ma non ancora riscossi
TRA LE PASSIVITÀ
Si tratta di impegni, obbligazioni verso terzi → passività (obbligazioni verso terzi) e netto (obbligazioni v/s conferenti di capitale di rischio)
9. LA STRUTTURA, L’AMBIENTE ECONOMICO, IL SISTEMA COMPETITIVO
Un'azienda può anche essere considerata come un sistema decisionale dato che la vita delle aziende è suscitata ed alimentata da decisioni che si compongono in processi anche complessi. L'economia aziendale è quindi la disciplina delle scelte di convenienza economica delle aziende e degli aggregati di aziende. L’esigenza di decidere nasce dal continuo dinamismo interno ed esterno all'impresa; condizioni sempre nuove mettono in crisi o in discussione le routine e gli equilibri in atto
La cuiperpetuazione condannerebbe l'impresa al declino e alla cessazione. Ad ogni cambiamento deve corrispondere una risposta altrettanto veloce dell'impresa; l'impresa che anticipa le mosse dei concorrenti e le attese dei clienti può accumulare vantaggio competitivo. Le decisioni in campo economico sono sempre, per definizione, soggette al vincolo della scarsità di risorse, anche se l'innovazione rimuove il vincolo delle risorse scarse. L'innovazione tecnologica ed economica è l'anima del progresso economico e civile.
Gli studi di economia aziendale e di management hanno portato allo sviluppo di numerosi modelli di analisi economica per le decisioni. È importante ricordare che tutte le scelte si svolgono in condizioni di razionalità limitata e di incertezza, dunque comportano rischi: il rischio massimo si ha quando le scelte sono fortemente innovative. Le scelte aziendali comportano