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Attività e Passività
spese costituzione 25000
C.S. 2000000
f.a. spese costituzione -5000
mutuo 4500000
immobilizzazioni 5500000
rimborso prima rata mutuo (capitale) -180000
f.a. immobilizzazioni -550000
T.F.R. 80000
crediti vs clienti 8500000
debiti vs fornitori 5200000
riscossione crediti clienti -6000000
pagamento debiti fornitori -4000000
rimanenze finali 2014 900000
debito d'imposta 60000
utile 60000
saldo c/c 650000
TOTALE 8370000
TOTALE 8370000
C.N. 20600009
A cura di MinervaPallade
C/C+ -C.S. 2000000
spese costituzione 25000
mutuo 4500000
canone locazione capannone 250000
riscossione crediti clienti 6000000
immobilizzazioni 5500000
stipendi e contributi personale 900000
compensi consiglieri e sindaci 120000
tasse sui rifiuti 5000
marketing 450000
provvigioni agenti 425000
trasporti 260000
pagamento debiti fornitori 4000000
spese generali e premi assicurativi 795000
interessi passivi c/c 40000
rimborso prima rata mutuo (interessi) 200000
rimborso prima rata mutuo (capitale) 180000
TOTALE
- TOTALE 2014: 12.500.000
- TOTALE 2015: 13.150.000
- SALDO: -650.000
- A cura di: Minerva Pallade
- Esercizio: bilancio, caso Paste Italiane B. (Pag. 82, "Casi di management" di D., M., P., V.)
- C.E.C.N.R.
- C.P.R.
- Rimanenze finali 2014: 900.000
- Ricavi: 15.000.000
- Perdita: 100.000
- Interessi attivi c/c: 26.000
- Minusvalenza: 1.510.000
- Rimanenze finali 2015: 1.100.000
- Rata affitto capannone: 350.000
- Interessi attivi titoli di stato: 4.000
- Q.A. immobilizzazioni: 200.000
- Stipendi e contributi: 1.300.000
- T.F.R.: 100.000
- Compensi: 180.000
- Materie prime: 8.700.000
- Marketing: 600.000
- Spese generali e premi: 1.000.000
- Provvigioni: 750.000
- Trasporto: 450.000
- Interessi passivi mutuo: 220.000
- Q.A. spese costituzione: 5.000
- Q.A. immobilizzazioni: 160.000
- TOTALE 2015: 16.525.000
- TOTALE 2014: 16.130.000
- RISULTATO REDDITUALE ANTE IMPOSTE: -395.000
- DEBITO D'IMPOSTA: 0
- RISULTATO REDDITUALE NETTO: -395.000
- S.P. ATTIVITÀ PASSIVITÀ
- Totale 2014: 8.370.000
- Totale 2014: 8.370.000
- Rimanenze finali 2014: -900.000
- Riapertura c/c: -650.000
- Incasso crediti clienti: -2.400.000
- Pagamento debiti fornitori: -1.200.000
- Perdita: -100.000
pagamento imposte -60000
vendita immobilizzazioni -3510000
destinazione utile -60000
immobilizzazioni 4000000
riserva legale 3000
f.a. immobilizzazioni -200000
riserva volontaria 37000
crediti vs clienti 15000000
mutuo 1500000
incasso crediti clienti -11000000
T.F.R. 100000
titoli di stato 300000
debiti vs fornitori 8700000
f.a. spese costituzione -5000
pagamento debiti fornitori -3000000
f.a. immobilizzazioni -160000
rimborso capitale mutuo -180000
rimanenze finali 2015 1100000
perdita -395000
saldo 2670000
TOTALE 13165000
TOTALE 13165000
C.N. 164500011
A cura di MinervaPallade
C/C+ -incasso crediti clienti 2400000
saldo 2014 650000
vendita immobilizzazioni 2000000
pagamento debiti fornitori 1200000
mutuo 1500000
pagamento imposte 60000
incasso crediti clienti 11000000
rata affitto capannone 350000
interessi attivi titoli di stato 4000
dividendi 20000
interessi attivi c/c 26000
immobilizzazioni 4000000
stipendi e contributi 1300000
compensi 180000
marketing 600000
spese generali e premi 1000000
provvigioni
750000 trasporto
450000 pagamento debiti fornitori
3000000 titoli di stato
300000 interessi passivi mutuo
220000 rimborso capitale mutuo
TOTALE 16930000
TOTALE 14260000
SALDO 267000012
A cura di MinervaPallade
LA RICLASSIFICAZIONE DEI VALORI DI BILANCIO
Il bilancio di esercizio soddisfa un’esigenza conoscitiva, ma oltre a mostrare il risultato economico complessivo, dice ben poco sulla salute dell’impresa, sui punti forti e deboli, sulla performance. È quindi necessario procedere alla c.d. sintesi dei valori di bilancio per passare dalla semplice CONOSCENZA alla FORMULAZIONE DI GIUDIZI ex post:
- In merito alla capacità dell’azienda di operare secondo economicità
- In merito alle condizioni che potrebbero favorire l’economicità futura
Per sintesi dei valori di bilancio intendiamo tutti quegli strumenti che ci consentono di rendere più efficace la lettura e l’analisi dei risultati conseguiti, noi ne vedremo due:
1) La
RICLASSIFICAZIONE delle tavole di bilancio 2) La costruzione di INDICI (o QUOZIENTI) Vediamo ora in particolare la riclassificazione. Riclassificare significa riesporre le voci del bilancio in un ordine diverso, con lo scopo di mettere in evidenza informazioni ulteriori rispetto a quelle mostrate dalle tavole originali. Questa riesposizione segue criteri diversi per conto economico e stato patrimoniale: a) Il CONTO ECONOMICO si riclassifica secondo il criterio A RICAVI E COSTO DEL VENDUTO Risponde alla domanda: da quali fenomeni (gestioni) è scaturito il risultato reddituale e quali effetti si avranno in futuro? b) Lo STATO PATRIMONIALE si riclassifica secondo il criterio FINANZIARIO: criterio della LIQUIDITÀ per le attività e ESIGIBILITÀ (o scadenza) per le passività. (Per lo stato patrimoniale esiste anche il criterio di pertinenza gestionale, ma noi non ce ne occuperemo). Risponde alla domanda: quale relazione sussiste tra investimenti e fonti di finanziamento?A cura di MinervaPallade
A) Il criterio a ricavi e costo del venduto mira a mettere in luce il contributo delle singole gestioni alla formazione del risultato reddituale d’esercizio (c.d. reddito netto). (Ai nostri fini la gestione assicurativa è ricompresa in quella caratteristica).
Schema CE riclassificato:
ricavi di vendita
Ricavi di vendita (al netto delle perdite su crediti d’esercizio)
- costo del venduto
Costo materie prime
Costo di altre merci o servizi
Rimanenze iniziali (al netto delle rimanenze finali)
Fitti passivi
Quota di ammortamento immobilizzazioni materiali
Quota di ammortamento immobilizzazioni materiali
Stipendi e contributi
Altri compensi e provvigioni
Quota TFR
Premi assicurativi
tributi vari (indiretti)
= REDDITO OPERATIVO DELLA GESTIONE CARATTERISTICA (ROGC)
+ interessi attivi
Utili (al netto delle perdite) su azioni (non partecipazioni)
Fitti attivi
Interessi attivi su c/c
Interessi attivi su obbligazioni
= REDDITO OPERATIVO (RO)
- oneri finanziari
Interessi passivi su mutui
Interessi passivi su c/c= RISULTATO LORDO DI COMPETENZA (RLC)+/- eventi straordinari (tutto ciò che non è di + plusvalenze immobilizzazioni dismessecompetenza dell’esercizio o che comunque - minusvalenze immobilizzazioni dismesse si verifica una tantum) - perdite su crediti di esercizi precedenti= RISULTATO ANTE IMPOSTE (RAI)- oneri tributari imposte sul reddito dell’esercizio= RISULTATO REDDITUALE NETTO (utile o perdita), detto REDDITO NETTO (RN)
Rispettivamente:
- ROGC è il risultato della GESTIONE CARATTERISTICA
- RO è il ROGC sommato al risultato della GESTIONE PATRIMONIALE
- RLC è il RO, tenuto conto del risultato della GESTIONE FINANZIARIA
- RAI è il RLC, tenuto conto degli EVENTI STRAORDINARI
- RN è il RLC, tenuto conto del risultato della GESTIONE TRIBUTARIA
Per le nozioni di gestione caratteristica, patrimoniale, finanziaria e tributaria si rimanda alla prima parte del corso, e si ricorda che le
prime due sono gestioni attive, le seconde due sono gestioni passive.
14 A cura di MinervaPalladeB) Il criterio finanziario mira a mettere in luce la solvibilità a breve e a lungo termine dell'impresa. Per le voci dell'attivo adottiamo il criterio della liquidità, i.e. l'attitudine a trasformarsi in tempi più o meno brevi in mezzi monetari; per le voci del passivo adottiamo il criterio della scadenza (o esigibilità), i.e. il termine per l'adempimento. (Di seguito utilizzeremo il termine "corrente" per indicare attività liquidabili o passività esigibili entro 12 mesi).
Schema SP riclassificato:
ATTIVITÀ
- Liquidità immediate
- Cassa e c/c attivi
- Titoli obbligazionari e azionari (non partecipazioni)
- Liquidità differite
- Crediti verso clienti
- Altri risconti attivi della gestione caratteristica
- Altri ratei attivi della gestione patrimoniale
- Disponibilità
- Rimanenze finali
= ATTIVO
CORRENTE
Attività fisse (non liquidabili entro 12 mesi)
Immobilizzazioni materiali (al netto del fondo ammortamento)
Immobilizzazioni immateriali (al netto del fondo ammortamento)
Immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni)
= ATTIVO FISSO NETTO
Attivo corrente + attivo fisso netto
= ATTIVO NETTO
PASSIVITÀ E CAPITALE NETTO
Passività correnti (esigibili entro 12 mesi)
Debiti verso fornitori
Cassa e c/c passivi
Altri ratei passivi della gestione finanziaria
Debiti verso l'erario
= PASSIVO CORRENTE
Passività consolidate (non esigibili entro 12 mesi)
Mutui bancari
Fondo TFR
= PASSIVO CONSOLIDATO
Capitale netto
Capitale sociale
Riserve legali e volontarie
Utile o perdita d'esercizio
= CAPITALE NETTO
Passivo corrente + passivo consolidato + capitale netto
= PASSIVO E CAPITALE NETTO
A cura di Minerva Pallade
In sintesi, il CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO consente di esprimere giudizi sull'EQUILIBRIO REDDITUALE, visualizzare e commentare il concorso delle singole
gestioni alladefinizione del risultato finale.(E.g. se la gestione patrimoniale contribuisce in maniera imponente, addirittura superando l’apportodella gestione caratteristica possiamo, anche a fronte di un utile, giudicare negativamente l’attivitàdell’impresa, mettendo in forse la sua capacità di reddito tendenziale in futuro e in generalel’economicità. Viceversa, se il risultato della gestione caratteristica è notevole, ma eventi straordinarihanno eroso il reddito conseguito, anche a fronte di una perdita, possiamo giudicare positivamente laperformance. Oppure, la riclassificazione è utile per valutare il peso degli oneri finanziari egeneralmente, in che misura le gestioni attive sono in grado di sopperire a quelle passive, conconseguente considerazione della sostenibilità o insostenibilità dell’impresa).Lo STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO consente invece di esprimere giudizisull’EQUILIBRIO PATRIMONIALE,
vale a dire l'equilibrio tra investimenti (i.e. impieghi) e fonti di finanziamento. (E.g. possiamo valutare le scelte dell'impresa di investire in attività di breve o lungo periodo, possiamo capire come l'impresa si finanzia, se con mezzi propri, o di terzi; possiamo giudicare in termini di elasticità, osservare il grado di copertura del passivo corrente da parte dell'attivo corrente, e conoscere la solvibilità a breve, e capire per esempio se si determinerà un eccesso di indebitamento o un eccesso di liquidità).