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PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
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PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
(SEGUE) 29
PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
(SEGUE) 30
PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
(SEGUE) 31
VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI
Classificazione in Costo Patrimonio netto Minore tra costo e
bilancio valore di mercato
Immobilizzazioni
Partecipazioni in:
• Imprese controllate X X
• Imprese collegate X X
• Imprese controllanti X
• Altre imprese X
Attivo circolante
Partecipazioni in:
• Imprese controllate X
• Imprese collegate X
• Imprese controllanti X
• Altre imprese X 32
La valutazione delle
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1
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Categorie di immobilizzazioni immateriali:
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Concessioni, licenze, marchi e simili 29
Concessioni, licenze, marchi e simili (segue)
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Ammortamento di concessioni,
licenze e marchi 31
Ammortamento di concessioni,
licenze e marchi (segue) 32
Avviamento 33
Avviamento (segue) 34
Avviamento (segue) 35
Avviamento (segue) 36
Nota integrativa 37
Nota integrativa (segue) 38
La valutazione delle
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1
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Valutazione
dei crediti 1
Il percorso logico di valutazione
Le fasi Le fonti
• identificazione • art.2426 p.to 8
• presupposti per la • OIC n.15
iscrizione in bilancio
• criterio base di
valutazione
• stima delle perdite
per inesigibilità
• crediti ceduti con
obbligazione di regresso 2
Identificazione
B. Immobilizzazioni
B.I. Immobilizzazioni immateriali 1. Partecipazioni
B.II. Immobilizzazioni materiali 2. Crediti
B.III. Immobilizzazioni finanziarie 3. Altri titoli
4. Azioni proprie
C. Attivo Circolante
C.I. Rimanenze
C.II. Crediti
C.III. Attività finanziarie che non…
C.IV. Disponibilità liquide 3
Identificazione
Immobilizzazioni Finanziarie
a. verso Controllate
B.III.2. b. verso Collegate
Crediti c. verso Controllanti
d. verso altri 4
Identificazione Attivo Circolante
1. verso Clienti
2. verso Controllate
3. verso Collegate
C.II. 4. verso Controllanti
Crediti 4.bis Crediti tributari
4.ter Imposte anticipate
5. verso Altri 5
Identificazione
B.III.2. Crediti importi che scadono entro
l’esercizio successivo
importi che scadono oltre
l’esercizio successivo
C.II. Crediti 6
Una classificazione in base all’origine
crediti sorti da operazioni
crediti commerciali di scambio commerciale e
correlati a ricavi di vendita
crediti sorti per prestiti e
crediti finanziari finanziamenti concessi a terzi
crediti sorti per varie ragioni,
altri crediti come: crediti verso l’Erario,
verso enti previdenziali 7
Guardando all’origine dei crediti …
crediti finanziari
B.III.2. a medio-lungo
Crediti termine
crediti commerciali
crediti finanziari
C.II. Crediti a breve termine
crediti vari
a breve termine 8
obiettivo della lezione
Definire i criteri di valutazione
dei crediti commerciali 9
Presupposti per l’iscrizione in bilancio
crediti commerciali beni o servizi per i quali:
• processo produttivo
correlati a ricavi di completato
vendita riconosciuti *
• già avvenuto lo scambio
* - beni: effettuata la spedizione
- servizi: sono stati resi 10
Il criterio generale di valutazione
rilevazione in bilancio al
“valore di presumibile realizzo”
valore nominale resi e rettifiche di
meno fatturazione
rettifiche sconti e abbuoni
perdite per
inesigibilità 11
La stima delle perdite per inesigibilità
perdite per situazioni di inesigibilità:
• già manifestatesi
• non ancora manifestatesi
ma probabili 12
Probabile nel senso che ...
“… il verificarsi dell’evento è verosimile
in base ad argomenti abbastanza sicuri”
manifestazione dell’evento
remota possibile probabile certa 13
La quantificazione delle perdite
procedimenti di stima
analitico sintetico
• analisi dei singoli crediti
• valutazione del grado
di anzianità di quelli scaduti
• contenzioso in atto
• condizioni economiche di settore,
di azienda e rischio paese del debitore 14
La quantificazione delle perdite
procedimenti di stima
analitico sintetico
• Statistiche della percentuale
di insolvenza sul fatturato
registrata nel corso degli anni
• Le statistiche devono
essere correlate alle
condizioni economiche
generali e di settore 15
La quantificazione delle perdite
procedimenti di stima
analitico sintetico
criterio di applicabile quando
riferimento i crediti sono
molto numerosi
I due procedimenti si possono integrare 16
La quantificazione delle perdite
procedimenti di stima
analitico sintetico
prudenza
neutralità 17
La contabilizzazione delle perdite su crediti
Dare Avere
Perdite presunte xx
su crediti
Fondo
svalutazione xx
crediti 18
La rappresentazione in bilancio
Stato Patrimoniale Conto Economico
B. Costi
C. Attivo circolante della produzione
II. Crediti 10.d) svalutazione dei
1) verso Clienti crediti compresi
nell’attivo circolante
crediti al netto le perdite non derivanti
del fondo svalutazione da valutazioni si rilevano
in B.14 19
Le perdite su crediti ceduti
crediti ceduti
pro solvendo pro soluto
obbligazione di
regresso gravante
sull’impresa
• cambiali scontate in banca
• crediti fattorizzati pro-solvendo 20
Le perdite su crediti ceduti
crediti ceduti
pro solvendo pro soluto
rilevare le perdite nessuna
probabili per i rilevazione
crediti non ancora
in essere al 31/XII 21
Le perdite su crediti ceduti
crediti ceduti
• costituzione di un vero e
pro solvendo proprio fondo rischi
rilevare le perdite • rilevazione dei crediti
probabili per i ceduti ancora non scaduti
crediti non ancora nei conti d’ordine
in essere al 31/XII • informazioni in Nota
Integrativa 22
La contabilizzazione delle perdite su crediti
Dare Avere
Perdite presunte xx
su crediti
Fondo rischi su
crediti ceduti xx
pro-solvendo 23
Rimanenze
Le rimanenze sono valori economici comuni a due o
più esercizi; esse si riferiscono a processi produttivi
iniziati e non conclusi alla fine di un esercizio
Le rimanenze comprendono:
a) le merci (prodotti che l’impresa acquista per la
rivendita);
b) gli approvvigionamenti:
-materie prime (materie che sono destinate ad
entrare nella composizione dei prodotti trattati o
fabbricati dall’impresa);
- altre materie (materiali di consumo che non
entrano direttamente nella composizione del
prodotto dell’impresa);
c) i prodotti:
-semilavorati (prodotti in corso di lavorazione che si
trovano in uno stadio intermedio del processo
produttivo);
- prodotti finiti (prodotti che hanno concluso il
circuito produttivo, pronti ad essere venduti);
- prodotti residuali (prodotti costituiti dagli scarti o
dai residui di lavorazione).
Rimanenze
Le rimanenze di cui l’impresa è proprietaria sono
costituite dalle seguenti voci:
- beni fisicamente esistenti nei magazzini e nelle
aree di produzione dell’azienda;
- beni in viaggio, dei quali l’impresa ha già acquisito
il titolo di proprietà;
- beni in viaggio, dei quali l’impresa non ha ancora
trasferito il titolo di proprietà;
- beni di proprietà dell’impresa presso terzi.
Criteri di valutazione
Le rimanenze devono essere valutate al costo di
acquisto o di produzione o al valore di realizzazione
desumibile dall’andamento del mercato, se minore
(art.. 2426). Determinazione del costo:
a) Il costo di acquisto include anche gli oneri
accessori o spese accessorie d’acquisto. Tali costi
possono essere:
- esterni (commissioni, trasporti, assicurazioni, IVA
non detraibile, ecc.);
- interni (scarico, stoccaggio, trasporti effettuati
direttamente dall’impresa, ecc.).
b) Il costo di produzione di semilavorati, prodotti in
corso di lavorazione e prodotti finiti si calcola
facendo riferimento alla configurazione di costo
denominata costo industriale (pieno). Tale
configurazione comprende:
- i costi diretti (materie, lavoro diretto, energia);
- i costi comuni per i servizi di stabilimento attribuiti
sulla base di opportuni criteri.
N.B. La determinazione del costo industriale dei
prodotti è compito di una autonoma contabilità dei
costi che deve essere operativa all’interno degli
stabilimenti industriali.
Metodi per il calcolo del costo
delle rimanenze dei beni
fungibili
Il costo dei beni fungibili deve essere calcolato con
una delle seguenti metodologie:
- costo specifico oppure, in alternativa
- media ponderata;
- primo entrato – primo uscito (FIFO);
- ultimo entrato – primo uscito (LIFO).
N.B. Secondo il documento OIC i metodi di
determinazione del costo possono essere solo la
media ponderata o il primo entrato – primo uscito
(FIFO) in accordo con i principi contabili
internazionali. LIFO (da evitare):
Quantità Costo Importo
unitario totale
Esistenze
iniziali 100 100 10.000
Acquisto 100 120 12.000
200 22.000
Prelievo (50) 120 (6.000)
150 16.000
Acquisto 150 150 22.500
300 38.500
Prelievo (170)
Di cui:
150 150 (22.500)
20 120 (2.400)
Rimanenze 130 13.600
finali Di cui:
100 100
30 120
FIFO
Quantità Costo Importo
unitario totale
Esistenze
iniziali 100 100 10.000
Acquisto 100 120 12.000
200 22.000
Prelievo