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CAPITOLO 8

IL PATRIMONIO NETTO

  1. Costituzione
    1. Società di persone
    2. Società di capitali
    3. Costi sostenuti per la costituzione
  2. Aumenti di capitale sociale
    1. Aumenti reali
    2. Aumenti virtuali
    3. Aumenti misti
  3. Diminuizioni di capitale sociale
    1. Esuberanza di capitale
    2. Copertura di perdite
    3. Recesso dei soci
    4. Valutazione apporti effettuati
  4. Riserve
    1. Riserva di rivalutazione
    2. Riserva legale
    3. Riserva per azioni proprie in portafoglio
    4. Altre riserve
  5. Assegnazione dell'utile
    1. A riserve
    2. A soci
    3. A nuovo
  6. Copertura delle perdite
    1. Reale
    2. Contabile
    3. A nuovo
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Crediti v/clienti: SP Att., C) Attivo circolante, II) Crediti, 1) verso clienti

Impianti: SP Att., B) Immobilizzazioni, II) Materiali, 2) Impianti e macchinario

Banca c/c: SP Att., C) Attivo circolante, IV) Disponibilità liquide, 1) Depositi bancari e postali

Azionisti c/sottoscrizione: SP Att., A) Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti

Minusvalenza da apporto di beni in natura: SP Pass., A) Patrimonio Netto, VII) Altre riserve, da inserire con segno negativo

Azionisti c/reintegro: SP Att., A) Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti

Azionisti c/liquidazione: SP Pass., D) Debiti, 14) altri debiti

Per conferimenti in natura, s’intende anche l’apporto di una società in funzionamento.

Il valore da attribuire al complesso aziendale funzionante deriva da una serie di considerazioni:

  • l’esistenza di strutture organizzative ed operative consolidate nel tempo;
  • l’inserimento sul mercato;
  • la clientela già acquisita.

Tali fattori portano a presumere che l’azienda operi in condizioni di redditività futura e che per un suo acquisto sia opportuno calcolare un valore economico superiore al patrimonio netto desumibile come somma di attività e passività (valore contabile). Il maggior valore del capitale economico rispetto al valore contabile consiste nell’avviamento.

Esempio. In data 17 gennaio viene costituita una società mediante l’apporto di un’impresa in funzionamento per un valore di € 88.000,00, la quale presenta la seguente situazione:

Situazione patrimoniale

  • Brevetti 10.000,00
  • Impianti 56.000,00
  • Crediti v/clienti 4.000,00
  • Banca c/c 32.000,00
  • Totale 102.000,00
  • Patrimonio Netto 80.000,00
  • Debiti v/fornitori 15.000,00
  • Altri debiti 7.000,00
  • Totale 102.000,00
  1. Sottoscrizione Capitale Sociale
    • 17/1 _____ A Capitale Sociale | 88.000,00
  2. Conferimento d’azienda
    • 17/1 ≠ a ≠ 110.000,00
    • Brevetti 10.000,00
    • Impianti 56.000,00
    • Crediti v/clienti 4.000,00
    • Banca c/c 32.000,00
    • Avviamento 8.000,00
    • Debiti v/fornitori 15.000,00
    • Altri debiti 7.000,00
    • Azionisti c/sottoscrizione 88.000,00

Il valore attribuito all’avviamento è di € 8.000,00 in quanto calcolato come differenza tra il valore economico del capitale di € 88.000,00 ed il valore inserito nello Stato Patrimoniale pari a € 80.000,00.

Azionisti c/sottoscrizione: SP Att., A)Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti

Capitale Sociale: SP Pass., A) Patrimonio Netto, I) Capitale Sociale

Brevetti: SP Att., B) Immobilizzazioni, I) Immateriali, 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno

1 Sul tema si rinvia al precedente paragrafo dedicato all’avviamento.

Capitale Sociale 100.000,00

Riserva sovrapprezzo azioni 10.000,00

Riserva di rivalutazione 5.000,00

Patrimonio Netto 115.000,00

2.3. Aumenti misti

Sono aumenti che derivano dalla combinazione tra quelli a pagamento e quelli gratuiti.

3. Diminuzioni di Capitale Sociale

La diminuzione del Capitale Sociale può avvenire per:

  • esuberanza di capitale;
  • copertura di perdite;
  • recesso dei soci;
  • valutazione apporti effettuati.

3.1. Esuberanza di capitale

È il caso in cui la società accerta che i mezzi finanziari apportati dai soci sono eccedenti rispetto alle effettive esigenze gestionali dell’azienda. Le modalità tecniche con cui si realizza tale diminuzione di capitale possono essere di diversa natura:

  1. Riduzione mediante rimborso, che può essere:
  1. rimborso proporzionale al numero di azioni possedute;

Esempio. L’azienda, in data 16 marzo, decide di ridurre l’entità del Capitale Sociale per un importo di € 10.000,00, diminuendo il valore nominale delle azioni già in circolazione. Il versamento ai soci viene effettuato in data 25 marzo.

  • 1) Riduzione del valore nominale delle azioni in circolazione

16/3

Capitale Sociale a Azionisti c/rimborsi 10.000,00

  • 2) Rimborso ai soci

25/3

Azionisti c/rimborsi a Banca c/c 10.000,00

Capitale Sociale: SP Pass., A) Patrimonio Netto, I) Capitale Sociale

Azionisti c/rimborsi: SP Pass., D) Debiti, 14) altri debiti

Banca c/c: SP Att., C) Attivo circolante, IV) Disponibilità liquide, 1) Depositi bancari e postali

  1. rimborso non proporzionale, ovvero casuale per estrazione a sorte. In questo caso la registrazione è uguale alla precedente, mutando solo la denominazione del conto.

Esempio. L’azienda, in data 10 novembre, decide di ridurre l’entità del Capitale Sociale per un importo di € 16.000,00, rimborsando l’intero valore nominale di un certo numero di azioni estratte a sorte. Il versamento ai soci viene effettuato in data 21 novembre.

3) 2a soluzione: recesso del socio con restituzione del bene

Capitale Sociale 2/3 a Azionisti c/liquidazione 50.000,00 Azionisti c/liquidazione 2/3 a ≠ 50.000,00
  • Minusvalenza da apporto di beni in natura 15.000,00
  • Impianti 35.000,00

Minusvalenza da apporto di beni in natura: SP Pass., A) Patrimonio Netto, VII) Altre riserve, da inserirsi con segno negativo

Impianti: SP Att., B) Immobilizzazioni, II) Materiali, 2) Impianti e macchinario

Capitale Sociale: SP Pass., Patrimonio Netto, I) Capitale Sociale

Azionisti c/liquidazione: SP Pass., D) Debiti, 14) altri debiti

4. Riserve

4.1. Riserva di rivalutazione

E’ noto che esistono due tipi di rivalutazione, una monetaria e l’altra economica differenti, in definitiva, per la natura delle cause che ne sono alla base.

Nella posta intitolata “Riserva di rivalutazione”, tuttavia, rientra soltanto la prima, mentre la seconda viene fatta confluire all’interno della posta A) VII) intitolata “Altre riserve”.

Esempio. La legge 342/2000 prevede che alcuni beni possano essere rivalutati; in particolare l’azienda in data 8 febbraio rivaluta gli impianti per € 11.000,00 ed i macchinari per € 9.000,00.

  1. Rivalutazione monetaria
# 8/2 a # 20.000,00 Impianti # Macchinari #
  • Riserva di rivalutazione monetaria ex lege 342/2000 16.200,00
  • Debiti tributari 3.800,00

Impianti: SP Att., B) Immobilizzazioni, II) Materiali, 2) Impianti e macchinario

Macchinari: SP Att., B) Immobilizzazioni, II) Materiali, 2) Impianti e macchinario

Riserva di rivalutazione monetaria ex lege 342/2000: SP Pass., A) Patrimonio Netto, III) Riserva di rivalutazione

Debiti tributari: SP Pass., D) Debiti, 12) debiti tributari

Esempio. In data 27 gennaio gli amministratori della società decidono di rivalutare il macchinario che è iscritto in bilancio per € 30.000,00 e ammortizzato per € 6.000,00 (ammortamento a quote costanti su dieci esercizi). La rivalutazione è del 40%. A fine esercizio, l’impianto rivalutato continua ad essere ammortizzato del 10%, liberando contestualmente parte della riserva indisponibile, nella misura del maggior ammortamento operato sull’impianto stesso.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
22 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Aziendale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cecchi Massimo.