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CAPITOLO 11
LE IMPOSTE
- I tributi diretti ed i soggetti passivi d’imposta
- L’IRPEF
- Determinazione dell’imposta
- I redditi prodotti in forma associata
- L’IRES
- Determinazione dell’imposta
- Contabilizzazione
- L’IRAP
- I debiti tributari
- Relazione tra reddito di competenza e reddito imponibile
- Differenze permanenti e differenze temporanee
- Esempi di rilevazione di imposte differite ed anticipate
- Il Fondo imposte, anche differite
- Il “disinquinamento” del bilancio dalle interferenze fiscali
- imposte correnti con contropartita le voci B.2 Fondo per imposte, anche differite per quelle non pagate, o D.12 Debiti tributari dello Stato Patrimoniale;
- imposte differite, che rileva le imposte differite con contropartita la voce B.2 Fondo per imposte anche differite o la voce C.II.4-ter Crediti per imposte anticipate (in alternativa tale suddivisione è fatta in nota integrativa).
La contabilizzazione delle imposte sul reddito avviene in corrispondenza delle necessità di versamento. Il pagamento avviene in due fasi:
- versamento di un acconto, determinato come percentuale dell’imposta complessivamente dovuta per l’anno precedente durante l’esercizio, versato in uno o due rate a seconda dell’ammontare complessivamente dovuto;
- il pagamento del saldo, dato dalla differenza tra imposte complessivamente dovute ed acconti pagati.
Pertanto, la contabilizzazione delle imposte avviene secondo le seguenti fasi:
- al pagamento dell’acconto si registra nella contabilità il credito verso l’erario con contropartita l’uscita finanziaria. L’acconto per il 2005 è pari al 102,5% dell’imposta liquidata per l’esercizio precedente ed è suddiviso in due parti:
- primo acconto: versato entro il 20 giugno pari al 40% del 102,5% dell’imposta dovuta per l’anno precedente;
- secondo acconto: versato entro il 30 novembre pari al restante 60% del 102,5% dell’imposta dovuta per l’anno precedente;
- alla data di chiusura del bilancio si determina il reddito imponibile e le imposte di competenza dell’esercizio. Si rileva, quindi, il costo con contropartita il debito nei confronti dell’erario;
- al momento di pagamento del saldo (20 giugno dell’esercizio successivo), si chiude il conto di debito con contropartita l’uscita finanziaria. Se l’acconto versato è superiore all’imposta liquidata definitiva, determinante alla chiusura del bilancio, è si chiede rimborso all’Amministrazione finanziaria o si riporta a nuovo il credito in compensazione degli acconti dovuti per l’esercizio successivo.
Esempio. Una società di capitali chiude il proprio esercizio sociale al 31/12 e nell’esercizio N liquida un’IRES lorda complessiva di € 5.000,00.
Il 20 giugno dell’esercizio N+1 la società versa l’acconto relativo all’IRES dell’esercizio stesso ed il saldo dell’esercizio N (che ammonta ad € 2.000,00). Per l’esercizio N+1 si prevede un reddito complessivo superiore a quello dell’anno precedente, l’acconto viene determinato come segue:
- acconto totale € 5.000,00x102,5%=5.125,00così ripartito:I rata € 5.125,00x40%=2.050,00II rata € 5.125,00x60%=3.075,00
Il 20 giugno dell’anno N+1, si paga la prima rata dell’acconto per l’esercizio N+1. La relativa scrittura contabile è la seguente:
20/6E.ario c/acconti a Banca c/c | € 2.050,00
Contemporaneamente si versa il saldo dell’esercizio N:
20/6Debiti tributari a Bank c/c | € 5.000,00E.ario c/acconti | € 2.000,00E.ario c/acconti | € 3.000,00
Le differenze temporanee
Possono presentare due casi:
- differimenti di tassazione, con conseguente iscrizione in bilancio di imposte differite passive;
- anticipi di tassazione, con conseguente iscrizione in bilancio di imposte differite attive (imposte anticipate).
I differimenti di tassazione si verificano quando si sostengono costi fiscalmente deducibili in un periodo d'imposta antecedente, rispetto a quello in cui concorrono alla determinazione del risultato d'esercizio (ad esempio gli ammortamenti anticipati, se imputati a riserva nel patrimonio netto) o quando componenti positivi di reddito sono iscritti nel conto economico secondo il principio di competenza in un periodo anteriore a quello in cui partecipano al reddito fiscalmente imponibile (ad esempio plusvalenze patrimoniali a tassazione rateizzata). In questo caso il reddito di competenza (risultato ante imposte) è maggiore del reddito imponibile a causa delle differenze temporanee (la tassazione è rinviata ad esercizi futuri sui quali si estenderà l'effetto di tali differenze).
Gli anticipi di tassazione, invece, hanno origine quando componenti positivi di reddito rientrano nel calcolo dell'imponibile fiscale prima di essere considerati nella determinazione del risultato civilistico, oppure quando componenti negativi di reddito partecipano alla determinazione del risultato civilistico in un esercizio anteriore al periodo d'imposta in cui diventano fiscalmente deducibili. Originano, ad esempio, anticipi di tassazione: gli accantonamenti a fondi rischi, la svalutazione dei crediti verso clienti eccedente il limite dello 0,5% del totale degli stessi crediti esistenti a fine anno (esclusi quelli per cessione di beni strumentali e quelli assicurati), il superamento dei limiti fiscali all'ammortamento dei beni immateriali e dell'avviamento, la deducibilità dei compensi ad amministratori nell'esercizio del pagamento, anziché in quello in cui sono maturati, ecc.). In questo caso il reddito di competenza è minore del reddito imponibile a causa delle differenze temporanee (la tassazione è anticipata e di questo ne beneficeranno gli esercizi futuri sui quali si estenderà l'effetto di tali differenze).
6.2. Esempi di rilevazione di imposte differite ed anticipate
Esempio - fiscalità anticipata.
Un'impresa al termine dell'esercizio 1 presenta la seguente situazione (dati in migliaia di euro):
- Ricavi € 1.000,00
- Costi merci € 200,00
- Spese per servizi € 100,00
- Interessi attivi € 100,00
Al 31/12 vengono effettuati i seguenti assestamenti (si riportano a confronto i valori civilistico e fiscale):
Imposte sul reddito d'esercizio: CE - 22 imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
Debiti tributari: SP Pass - D) Debiti - 12) tributari
Fondo imposte, anche differite: SP Pass D) Fondi rischi ed oneri - 2) Fondo imposte, anche differite
Imposte differite: CE - 22 imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
Crediti per imposte anticipate: SP Att - C) Attivo circolante - II Crediti - 4-ter imposte anticipate
Riepilogo
Alcuni esempi di differenze temporanee che generano imposte anticipate e differite
Differenze che originano imposte anticipate:
- a) limiti ad ammortamenti e svalutazioni (la svalutazione crediti art. 106 c. 1 TUIR, l'ammortamento dei beni immateriali e dell'avviamento (art. 102 c. 2 TUIR, i lavori ciclici di manutenzione di navi ed aerei art. 107 TUIR c. 1, gli oneri derivanti da operazioni e concorsi a premio art. 107 c. 3);
- b) deducibilità parzialmente differita di alcuni oneri e spese (spese di manutenzione contabilizzate nel conto economico ed eccedenti il 5% del costo dei beni materiali ammortizzabili deducibili in quote costanti nei cinque esercizi successivi al sostenimento ex art. 102 c. 6 TUIR, le spese di rappresentanza art. 108 c. 2 TUIR relativamente al terzo di esse che è deducibile in cinque esercizi);
- c) riporto di perdite fiscali;
- d) compensi ad amministratori non corrisposti.
Differenze che originano imposte differite:
- a) rateizzazione della tassazione delle plusvalenze imponibili di cui all'art. 86 c.4 TUIR, realizzate su beni posseduti per un periodo superiore a tre anni per le quali l'impresa ha optato per la tassazione in quote costanti lungo un periodo che può essere compreso tra due e cinque esercizi;
- b) ammortamento anticipato.
7. Il Fondo imposte, anche differite
Il fondo imposte accoglie due tipologie di accantonamenti:
- - accantonamento per imposte probabili;
- - accantonamento per imposte differite.
Le imposte probabili non sono ancora certe nell'ammontare e/o nella data di corresponsione. Ricadono in questa categoria le imposte relative ad accertamenti non ancora definitivi alla data di redazione del bilancio (in quanto impugnati o in corso di impugnazione da parte dell'impresa) o le imposte che presumibilmente deriveranno da verifiche in corso da parte dell'Amministrazione finanziaria.
Il relativo accantonamento ha natura di onere non correlato alla gestione corrente che deve essere imputato al conto economico dell'esercizio nel quale la passività è diventata probabile. Ciò in ossequio al principio della prudenza.
Delle imposte differite abbiamo illustrato origine e contabilizzazione, resta da fare una precisazione: la valutazione della necessità di iscrivere nel bilancio imposte differite, in via di un esame prospettico dell'attività, volto ad accertare la sussistenza, negli esercizi futuri, delle condizioni di economicità della gestione.
Il principio contabile CNDC-CNR n. 25, in proposito, dispone che in casi circoscritti sia possibile la rilevazione in bilancio del beneficio fiscale delle imposte anticipate (in più, van Sioux agente in via anticipata, non sia un fatto vi istorico, subject du cela présente en bilancio.
Nel schier accreditato per imputazione anticipate su impone nesernatore in va o autentico dal'um tecnico, agente dell'econogenet della gestione 6.