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CAPITOLO 5

LE OPERAZIONI DI VENDITA

  1. Vendita sul mercato nazionale
  2. Vendita sul mercato estero e regolamento del credito
  3. Resi e sconti su vendite
  4. Il grado di esigibilità di un credito
  5. La cambializzazione del credito
    1. Il rinnovo degli effetti attivi
    2. Gli effetti insoluti e protestati
  6. La presentazione degli effetti presso un istituto di credito
    1. Presentazione degli effetti allo sconto
    2. Presentazione degli effetti all’incasso con accredito <salvo buon fine>
    3. Il rinnovo degli effetti presentati allo sconto e all’incasso
  7. Il regolamento dei crediti commerciali. Altre forme di incasso
  8. La ricevuta bancaria (RI.BA) con accredito <salvo buon fine>
  9. Il factoring
    1. Il maturity factoring
    2. Lo standard factoring
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2) Emissione della nota di accredito

10/06

#aClientiResi su vendite300,00IVA a credito60,00

3) Incasso del credito

01/07

Banca c/caClienti840,00

Clienti: SP Att., C) Attivo circolante, II) Crediti, I) verso clienti

Prodotti finiti c/vendita: CE, A) Valore della produzione, I) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

IVA a debito: SP Pass., D) Debiti, 12) Debiti tributari

Resi su vendite: CE, A) Valore della produzione, I) Ricavi delle vendite e delle prestazioni (−)

IVA a credito: SP Att., C) Attivo circolante, II) Crediti, 4-bis) crediti tributari

Banca c/c: SP Att., C) Attivo circolante, IV) Disponibilità liquide, 1) Depositi bancari e postali

Si consideri che i resi su vendite agiscono sulla voce A.1 del Conto economico in senso opposto. Ciò significa che in bilancio risulta:

  • Ricavi delle vendite e delle prestazioni € 1.000,00
  • Resi su vendite € 300,00
  • Valore netto € 700,00

Gli sconti sono riduzioni dei prezzi di listino e possono essere incondizionati o condizionati, a seconda che lo sconto concesso al cliente sia sottoposto ad una specifica condizione. Essi possono essere contenuti in fattura oppure concessi in un momento successivo.

Esempio. In data 1 luglio sono venduti prodotti finiti per € 1.000,00 (+ IVA 20%) ed è concesso uno sconto in fattura pari al 10%.

1) Emissione della fattura di vendita con sconto

01/07

Clienti#a#Sconti passivi1.180,001.080,00100,00aProdotti finiti c/vendita1.000,00aIVA a debito180,00

Clienti: SP Att., C) Attivo circolante, II) Crediti, I) verso clienti

Prodotti finiti c/vendita: CE, A) Valore della produzione, I) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

IVA a debito: SP Pass., D) Debiti, 12) Debiti tributari

Sconti passivi: CE, A) Valore della produzione, I) Ricavi delle vendite e delle prestazioni (−)

Si osservi che l’IVA a debito è calcolata su un imponibile di € 900,00, pari alla differenza fra il prezzo di listino di € 1.000,00 e lo sconto di € 100,00. Anche la rappresentazione in bilancio è analoga a quella descritta per i resi.

Esempio. In data 1 luglio sono venduti prodotti finiti per € 1.000,00 (+ IVA 20%) ed è concesso uno sconto dopo l’emissione della fattura (10 luglio) pari al 10%.

1) Liquidazione vendita prodotti finiti

01/06

Clientia##1.200,00aProdotti finiti c/vendita1.000,00aIVA a debito200,00

5.2. Gli effetti insoluti e protestati

Al momento della scadenza dell’effetto, come è stato detto, se il cliente non corrisponde quanto pattuito, è possibile procedere al suo protesto. L’effetto si qualifica in tal caso come «insoluto».

Il protesto è un atto pubblico redatto da un notaio o da un ufficiale giudiziario ed è necessario per esercitare l’azione cambiaria, al fine di incassare il credito per mezzo di un’azione forzosa. Si consideri che qualora il protesto è elevato da un notaio, il suo compenso è soggetto ad IVA; nell’altro caso, invece, no.

L’operazione si articola in tre fasi:

  • l’effetto attivo si trasforma in effetto insoluto e protestato. Anche contabilmente viene cambiata la denominazione del conto;
  • sono liquidate le spese di protesto al notaio o all’ufficiale giudiziario;
  • esito dell’azione giudiziaria, riconducibile ad una delle seguenti fattispecie:
    • riscossione totale del credito, delle spese sostenute e degli interessi di mora per ritardato pagamento;
    • riscossione parziale del credito;
    • perdita totale del credito (vedi par. 4).

Esempio. In data 01/07 sono protestati gli effetti attivi registrati nell’esempio contenuto nel paragrafo precedente, pari a € 9.800,00. Il protesto è elevato da un notaio e le spese ammontano a € 120,00 (+ IVA 20%). Dopo un mese l’effetto è riscosso integralmente, al pari degli interessi attivi di mora (di € 80,00) e del rimborso delle spese.

... i punti 1 e 2 sono identici a quelli dell’esempio contenuto nel par. 5.

3) Protesto degli effetti insoluti

01/07

  • Effetti insoluti e protestati a Effetti attivi 9.800,00

4) Liquidazione delle spese di protesto

01/07

  • Spese di protesto a Banca c/c 120,00
  • IVA a credito 24,00

4) Riscossione totale dell’effetto protestato

01/08

  • Banca c/c a Effetti insoluti e protestati 10.024,00
  • Interessi attivi di mora 80,00
  • Rimborso spese di protesto 144,00

ricevuta bancaria. Le commissioni bancarie ammontano a € 250,00 e gli interessi passivi sono pari a € 600,00. L’operazione va a buon fine.

  1. Liquidazione vendita merci

01/06

  • Clienti a Merci c/vendita 12.000,00
  • IVA a debito 2.400,00
  • Totale 14.400,00
  1. Accredito della RI.BA. e liquidazione delle commissioni

05/06

  • Banca c/c a Banca c/RLBA. 14.400,00
  • Commissioni bancarie 250,00
  • Totale 14.150,00
  1. Accensione del conto d’ordine

05/06

  • Rischi su ricevute bancarie all’incasso a Banca c/ricevute bancarie all’incasso 14.400,00
  1. Incasso del credito

01/07

  • Banca c/RLBA. a Clienti 14.400,00
  1. Liquidazione e pagamento degli interessi

01/07

  • Interessi passivi a Banca c/c 600,00
  1. Chiusura del conto d’ordine

05/06

  • Banca c/ricevute bancarie all’incasso a Rischi su ricevute bancarie all’incasso 14.400,00
  • Clienti: SP Att., C) Attivo circolante, II) Crediti, 1) verso clienti
  • Merci c/vendita: CE, A) Valore della produzione, 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
  • IVA a debito: SP Pass., D) Debiti, 12) Debiti tributari
  • Banca c/c: SP Att., C) Attivo circolante, IV) Disponibilità liquide, 1) Depositi bancari e postali
  • Commissioni bancarie: CE, B) Costi della produzione, 7) per servizi
  • Banca c/RIBA: SP Pass., D) Debiti, 4) v/banche
  • Interessi passivi: CE, C) Proventi e oneri finanziari, 17) interessi e altri oneri finanziari

9. Il factoring

Il factoring è un’operazione attraverso cui un’impresa trasferisce i propri crediti commerciali ad una società specializzata (factor), la quale si assume la gestione e l’incasso dei medesimi e talvolta ne anticipa l’importo e ne garantisce il buon fine. In base ai tempi di trasferimento della somma dal factor all’impresa si distinguono diversi tipi di factoring.

  • Maturity factoring: Il factor accredita all’impresa l’importo solo al momento dell’incasso (gestione dei crediti).
  • Standard factoring: Il factor anticipa all’impresa l’importo dei crediti prima della scadenza (gestione dei crediti & finanziamento).

9.1. Il maturity factoring

Il factor si limita a compiere una serie di atti amministrativi finalizzati alla riscossione del

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
20 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Aziendale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cecchi Massimo.