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Il Capitale economico, di funzionamento e di liquidazione:

Economico: il valore del capitale di un'impresa in funzionamento è determinabile in funzione della complementare utilità economica che tutte le condizioni positive e negative, unitariamente considerate, riescono ad esprimere in prospettiva; tale utilità economica assume la sostanza di un flusso di redditi futuri, la cui consistenza ed entità determinano l'ampiezza del capitale economico, questo flusso di redditi deve essere attualizzato al tempo di valutazione utilizzando un tasso adeguato:

Ce = capitale economico.

R = reddito medio del periodo.

i = tasso di attualizzazione.

n = periodi di tempo.

Il reddito medio presunto è legato alla possibilità di sopravvivenza dell'impresa nel tempo futuro, alla capacità di mantenere flussi di ricavi remuneratori nei confronti di costi di produzione, di attuare scelte strategiche, individuando produzioni e strutture idonee alle

esigenze che si manifestano; il tempo è da assumere come valido ai fini del calcolo e può essere definito o indefinito, in questo caso la formula di attualizzazione diverrebbe:

Il tasso di capitalizzazione deve essere definito tenendo conto non solo dei tassi di interesse dettati dal mercato dei capitali, ma anche del grado di rischio al quale è sottoposta l'attività dell'impresa.

Infine il valore economico del capitale rappresenta:

  • il valore assegnabile ad un'impresa in funzionamento in base al flusso prospettico del reddito.
  • è espressione di tutte le condizioni e le potenzialità di produzione.
  • costituisce un fondamentale punto di riferimento per orientare la formazione del prezzo di cessione di un'impresa in funzionamento.
  • costituisce il limite superiore per qualsiasi valutazione del capitale di un'impresa in funzionamento.

Funzionamento: Essendo necessario attribuire un valore alle differenti categorie di investimenti in

I fattori produttivi che sono ancora in essere al termine di un determinato periodo e conoscere le fonti dalle quali tali mezzi sono stati attinti, quindi tale processo valutativo è strumentale alla determinazione dell'ammontare della nuova ricchezza prodotta nel periodo considerato, quindi: si tratta di valori assegnati a classi di investimenti e obbligazioni che sono ancora in corso di svolgimento alla fine di un determinato periodo.

I componenti attivi sono costituiti dal complesso di beni materiali ed immateriali disponibili per lo svolgimento dell'attività d'impresa, essi sono quindi investimenti, posti in essere dall'impresa, e in attesa di recupero, nonché dal denaro in quel momento disponibile e non ancora investito e dei crediti di funzionamento che lo sostituiscono, mentre i componenti negativi sono costituiti dalle obbligazioni assunte verso terzi, che dedotte dal capitale lordo, determinano l'entità del capitale netto.

ossia quellaparte delle attività che residua alla proprietà dell'impresa dopo aver soddisfatto gli impegni..il capitale così determinato è il capitale di funzionamento, rappresentabile in un prospetto asezioni contrapposte che accoglie a sinistra gli investimenti in essere al tempo di riferimento e adestra l'indicazioni delle fonti alle quali sono stati attinti i mezzi monetari utilizzati per effettuaregli investimenti.liquidazione: è il valore che può essere assegnato al capitale di un'impresa nella fase di cessazionedell'attività per liquidazione dell'attivo e del passivo, quindi si tratta di un'impresa che il cui soggettoeconomico non intende più svolgere la normale attività produttiva, e tenta, dunque, di realizzare ilmassimo volume possibile di mezzi monetari vendendo direttamente e separatamente i componenti attividel capitale, ed estinguendo i debiti residui.I prospetti del

reddito e del capitale riferiti ad un periodo intermedio di vita dell'impresa: La struttura del reddito di un qualsiasi periodo intermedio differisce da quella riferita all'arco di tempo t0 - t1 a ragione dei legami che il periodo ennesimo ha con il passato, infatti il reddito di tale periodo include anche un primo strato di costi e ricavi provenienti dal precedente periodo e trasferiti alla competenza dei periodo ennesimo, la struttura del capitale rimane pressoché invariata, solo che: la perdita di valore dei fattori a fecondità ripetuta è costituita dalla differenza tra il valore che essi avevano all'inizio del periodo e quello con sui si rinviano al futuro. il reddito del periodo ennesimo è determinabile, come differenza tra il capitale di proprietà al tempo tn e a quello all'inizio del periodo, sempre che nel periodo non siano stati effettuati conferimenti e/o prelievi. Il reddito dell'ennesimo periodo è

costituito da:

  • costi e ricavi provenienti dal passato.
  • costi e ricavi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel periodo ennesimo.
  • costi e ricavi da rinviare al futuro.
  • costi e perdite che si teme di dover subire in futuro in relazione a rischi specifici.

Il capitale al tempo tn è costituito dalle:

  • attività finanziarie.
  • attività economiche.
  • passività finanziarie.
  • passività economiche.

La somma di tali attività definisce l'ammontare del capitale lordo di funzionamento, inteso come insieme di beni disponibili per lo svolgimento dei processi futuri, mentre la somma algebrica di tutti i componenti determina l'ammontare del capitale di proprietà al tempo tn, che sarà pari al capitale di proprietà aumentato o diminuito del reddito; questo ultimo può essere indagato anche in relazione alla genesi poiché è possibile separare il "capitale conferito", dal capitale corrispondente al risparmio.

distribuzione dei costi e dei ricavi su più periodi può presentare delle difficoltà. Il capitale di impresa può essere diviso in due categorie: - Il primo è la somma di tutti i conferimenti e può assumere particolari configurazioni contabili nelle imprese di società. - Il secondo è il capitale di origine interna, che si identifica negli utili non ancora distribuiti al tempo tn, e può essere costituito per obbligo di legge o per volontà autonoma dei soggetti di mantenere all'interno dell'impresa. I costi e i ricavi di competenza economica del periodo devono essere suddivisi in modo adeguato per ottenere la conoscenza del risultato economico conseguito in ciascuno dei differenti periodi. Tuttavia, questa suddivisione può essere complessa e richiede un'astrazione considerevole. È quindi necessario definire il principio della competenza economica, ossia le condizioni necessarie e utili per individuare i costi e i ricavi da considerare pertinenti ad un dato periodo.

“circolarità” tra i costi e i ricavi da attribuire al periodo considerato e quelli da attribuire allacompetenza di altri periodi può essere affrontato seguendo due convenzioni:

i costi e i ricavi di competenza di un periodo, dalla cui differenza emerge la misura del reddito, sono quellirelativi ai processi produttivi che sono stati avviati in virtù delle iniziative assunte dall’azienda, quindi inbase a questa logica diventa necessario “integrare” i ricavi già conseguiti con i ricavi che si prevedeverranno conseguiti.

si possono definire di competenza dei differenti periodi i costi ed i ricavi relativi a processi “compiuti”,ossia quei processi produttivi che si sono “chiusi” con il conseguimento dei ricavi, sempre che siano stateeffettuate nel periodo stesso, da parte dell’impresa anche le relative prestazioni, quindi saranno considerati“in corso di svolgimento” i processi produttivi nei

qualche periodo di vita dell'impresa. Al tempo t1, quando l'impresa è in funzione, ci sono ancora processi in corso che non sono completati. Questi processi in corso sono caratterizzati dalla disponibilità di fattori e prodotti e dai ricavi anticipati. Dal punto di vista del reddito, i costi e i ricavi relativi a questi processi in corso devono essere rinviati al futuro, poiché non sono riferiti al periodo corrente. Dal punto di vista del capitale alla fine dell'esercizio, questi costi e ricavi in corso sono considerati componenti attivi e passivi di natura economica, poiché sono ancora disponibili o obbligazioni da rendere a terzi. Quindi, non tutti i costi e i ricavi sostenuti o conseguiti nel primo periodo sono di competenza di quel periodo stesso.

“competenza” ai fini delladeterminazione del reddito.i fattori produttivi ancora utilizzabili per ottenere prodotti vendibili, rappresentano al tempo t1, l’insiemedei beni materiali e delle utilità economiche di cui l’impresa dispone per svolgere i processi produttivi.Unitamente ai componenti finanziari del capitale costituiscono il capitale lordo di funzionamento, chediventa netto se vengono detratte le obbligazioni che l’impresa deve assolvere verso terzi, aumentato odiminuito della misura del reddito ottenuto nel periodo t0 – t1.L’ipotesi di continuità di funzionamento implica, che si debba tener conto dei rischi specifici che a fineperiodo sono in essere e che probabilmente produrranno effetti negativi, e possono consistere in:maggiori costi da sostenere in futuro in relazione a cicli produttivi compiuti.in perdite che possono colpire i processi in corso.Il capitale di funzionamento può accogliere sia componenti di

denaro che si è reso disponibile e che, al tempo t1, non è ancora stato rinvestito, dai crediti di funzionamento e finanziamento che non sono stati ancora incassati. debitti di funzionamento e finanziamento che non sono stati ancora pagati. accoglie i valori degli investimenti incontrabili seguendo l'andamento del circuito della produzione, per i fattori produttivi si possono trovare rimanenze di fattori sia a fecondità semplice, sia a fecondità ripetuta parzialmente utilizzati, questi si identificano in "utilità economiche" che sono state acquistate, e ancora disponibili per produzioni future, e tra queste ci sono quelle che: sono tutelate dal diritto. sono fruibili in funzione esatta del tempo. altre appartenenti alla categoria residuale. In questa categoria possono essere inseriti anche particolari investimenti, detti "partecipazioni".

Economico: accoglie i valori relativi ai "ricavi anticipati", a fronte dei quali rimangono da effettuare alcune prestazioni, questi possono essere individuati quelli conseguiti anticip

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Publisher
A.A. 2004-2005
20 pagine
22 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Scaletti Alessandro.