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D2 Più elevato è il valore che si assegna alle attività economiche:

Maggiori sono i costi che partecipano al reddito dell’esercizio e, quindi, più alti sono i valoriA assegnati al reddito di esercizio

Minori sono i costi che partecipano al reddito dell’esercizio e, quindi, più bassi sono i valoriB assegnati al reddito di esercizio

Minori sono i costi che partecipano al reddito dell’esercizio e, quindi, più alti sono i valoriC assegnati al reddito di esercizio

Maggiori sono i costi che partecipano al reddito dell’esercizio e, quindi, più bassi sono i valoriD assegnati al reddito di esercizio

3 Minore è in valore assegnato alle passività finanziarie:

A Maggiore è il rischio che le future uscite possano rivelarsi più elevate rispetto ad esse

B Maggiore è il rischio che le future uscite possano rivelarsi meno elevate rispetto ad esse

C Minore è il rischio che le future uscite possano

rivelarsi più elevate rispetto ad esseD Minore è il rischio che le future entrate possano rivelarsi più elevate rispetto ad esse

Secondo il modello dei cicli conclusi, ai fini della valutazione delle attività, se il valore4 di presumibile realizzo diretto o indiretto è superiore al costo:

A Esiste un unico valore ragionevole

B Non esistono valori ragionevoli

C Non esistono valori né ragionevoli né prudenti

Esiste un’area di valori ragionevoli

D Secondo il modello dei cicli conclusi, ai fini della valutazione delle attività, se il valore5 di presumibile realizzo diretto o indiretto è inferiore al costo:

A Esiste un unico valore ragionevole

Esiste un’area di valori ragionevoli

BC Non esistono valori ragionevoli

D Non esistono valori né ragionevoli né prudenti

Secondo il modello dei cicli conclusi, ai fini della valutazione delle passività, se il6 valore di presumibile estinzione è inferiore al

valore nominale:A Esiste un unico valore ragionevole Esiste un’area di valori ragionevoliBC Non esistono valori ragionevoliD Non esistono valori né ragionevoli né prudenti Secondo il modello dei cicli conclusi, ai fini della valutazione delle passività, se il valore di presumibile estinzione coincide con il valore nominale: Esiste un’area di valori ragionevoliAB Non esistono valori ragionevoliC Esiste un unico valore ragionevoleD Non esistono valori né ragionevoli né prudenti 8 Secondo il modello dei cicli conclusi, in virtù del c.d. principio della prudenza: A Le attività si devono valutare al valore di presumibile realizzo diretto o indiretto, a ecce¬zione dei casi in cui il costo si presentasse superiore al valore di presumibile realizzo B Le attività si devono valutare sempre al costo di acquisto o di produzione C Le attività si devono valutare sempre al valore di presumibile realizzo diretto o indiretto D Le attività si devono valutare al valore nominale

Attività si devono valutare al costo di acquisto o di produzione, a eccezione dei casi in cui il valore di presumibile realizzo diretto o indiretto si presentasse inferiore al costo.

Quale tra le seguenti non rappresenta una caratteristica che contraddistingue il modello dei cicli in corso di svolgimento:

  1. Asimmetria nel trattamento di utili o perdite in corso
  2. Simmetria nel trattamento di utili o perdite in corso
  3. Reddito maturato
  4. Cautela valutativa

Secondo il modello dei cicli in corso di svolgimento, tra tutti i valori ragionevoli devono preferirsi:

  1. Quelli fuori mercato
  2. Quelli più elevati
  3. Quelli di mercato
  4. Quelli più prudenti

Un'impresa opera in condizioni di equilibrio economico quando:

  1. Produce ricavi in grado di coprire i costi
  2. Produce ricavi in grado sia di coprire i costi sia di garantire una remunerazione adeguata al capitale di rischio
  3. È in grado di pagare tempestivamente i propri fornitori
  4. Non sostiene costi

figurativiUn’impresa garantisce una adeguata remunerazione del capitale di rischio quando:

  1. A Il rendimento del capitale proprio è almeno pari al suo costo opportunità
  2. B Il rendimento del capitale proprio è inferiore al suo costo opportunità
  3. C Il rendimento del capitale proprio è almeno pari al rendimento di investimenti finanziari privi dirischio
  4. D Il rendimento del capitale proprio è almeno pari al 10%

3 Il costo opportunità del capitale proprio (Ke):

  1. A È pari alla differenza tra il tasso di rendimento del capitale impiegato in investimenti esenti darischio ed il premio per il rischio
  2. B Coincide con il tasso di rendimento del capitale impiegato in investimenti esenti da rischio
  3. C È pari alla somma tra il tasso di rendimento del capitale impiegato in investimenti esenti darischio ed il premio per il rischio
  4. D Coincide con il premio per il rischio

4 La gestione accessoria comprende:

  1. A Le operazioni di natura complementare
  2. rispetto all'attività caratteristicaB Le operazioni in cui l'impresa è tipicamente impegnataLe operazioni attraverso le quali si ha accesso all'ottenimento di finanziamentiCD Le operazioni di natura non ripetibile e/o ricorrente5 Il valore aggiunto:A Si ottiene dalla differenza tra il valore della produzione e i costi interniB Coincide sempre con il valore della produzioneC È, di norma, superiore al valore della produzioneD Si ottiene dalla differenza tra il valore della produzione e i costi esterni6 Il risultato operativo:A È un indicatore fortemente influenzato dagli oneri finanziariB È un indicatore per nulla influenzato dagli oneri finanziariC È un indicatore solo parzialmente influenzato dagli oneri finanziariD Coincide sempre con il reddito al lordo delle imposte7 Il ROE si calcola come:A Rapporto tra il reddito netto ed il capitale proprioB Rapporto tra il reddito operativo ed il capitale investitoC Rapporto tra il reddito netto ed il capitale investitoed il ROE aumentanoD(D) aumenta, il ROE aumenta Nelle scienze economico-aziendali, la nozione di capitale prevalente è quella che ne1 esalta:
    1. Il legame con le condizioni di equilibrio, in particolare finanziario
    2. Il legame con le condizioni di equilibrio, in particolare economico
    3. Il legame con le condizioni di equilibrio, in particolare patrimoniale
    4. Il legame con le condizioni di equilibrio, in particolare monetario
    Nelle scienze economico-aziendali, la nozione di capitale si presta ad un'indagine:
    1. Sia qualitativo-analitica sia quantitativo-sintetica
    2. Solo qualitativo-analitica
    3. Solo quantitativo-sintetica
    4. Incentrata per lo più sugli aspetti finanziari
    La configurazione del capitale economico o valore economico del capitale:
    1. Esalta in misura massima il profilo qualitativo-analitico
    2. Esalta in misura massima il profilo quantitativo-sintetico
    3. Esalta sia il profilo qualitativo-analitico sia quello quantitativo-sintetico
    4. Riflette una lettura del fenomeno aziendale massimamente

    disaggregata4 I parametri da assumere per il calcolo del capitale economico sono:

    1. tempo
    2. reddito medio atteso
    3. tasso di inflazione

    B 1) spazio; 2) reddito medio atteso; 3) tasso di attualizzazione

    C 1) tempo; 2) flusso di cassa atteso; 3) tasso di attualizzazione

    D 1) tempo; 2) reddito medio atteso; 3) tasso di attualizzazione

    5 Le principali finalità assegnabili al calcolo del capitale economico sono:

    1. l'esigenza di conoscere il valore assegnabile al complesso aziendale in occasione di transazioni che lo abbiano a oggetto
    2. la funzione di "collaudo" della correttezza del valore assegnato al capitale di liquidazione

    1) l'esigenza di conoscere il valore assegnabile al complesso aziendale in occasione di transazioni che lo abbiano a oggetto

    2) la funzione di "collaudo" della correttezza del valore assegnato ai crediti di funzionamento

    1) l'esigenza di conoscere il valore assegnabile al complesso aziendale

    in occasione diC transazioni che lo abbiano a oggetto;

    2) la funzione di «collaudo» della correttezza del valoreassegna¬to al capitale di funzionamento

    1) l’esigenza di conoscere il valore assegnabile al com¬plesso aziendale in occasione diD transazioni che lo abbiano a oggetto;

    2) la funzione di «collaudo» della correttezza del valoreassegna¬to ai debiti di funzionamento

    Nell’ambito di una transazione avente ad oggetto un’impresa, il valore assegnato al6 suo capitale economico rappresenta:

    Dal punto di vista del compratore, il massimo prezzo d’acquisto che è disposto a pagare

    A Dal punto di vista del compratore, il minimo prezzo d’acquisto che è disposto a pagare

    BC Dal punto di vista del venditore, il massimo prezzo di vendita al quale è disposto a cedere ilcomplesso aziendale

    Dal punto di vista del compratore, l’unico prezzo d’acquisto che è disposto a pagare

    D7 Nel calcolo del

    capitale di funzionamento:

    1. Le potenzialità aziendali sono oggetto di riconoscimento in maniera complessiva
    2. Si guarda a tutti i flussi reddituali attesi
    3. Le singole potenzialità sono oggetto di riconoscimento e valutazione distinti
    4. Si considerano tutte le potenzialità future, sia positive sia negative, senza asimmetrie

    Il capitale di funzionamento è anche definito come:

    1. Un aggregato di valori
    2. Un valore unico
    3. Il capitale di bilancio
    4. Un fondo di valori

    Se correttamente determinato, il capitale di funzionamento:

    1. Non potrà mai essere superiore al capitale economico
    2. Non potrà mai essere inferiore al capitale economico
    3. Dovrà sempre coincidere con il capitale economico
    4. Dovrà sempre coincidere con il capitale di bilancio
Dettagli
A.A. 2022-2023
81 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher domenico.palmiero90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Paolone Giuseppe.