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La variazione del patrimonio in termini di quanto è aumentato o diminuito coincide al risultato reddituale, al netto di incrementi di capitale che non riguardano le operazioni di gestione.
Esiste un risultato reddituale che va a finire nel patrimonio netto, incrementa la ricchezza e fa sì che l'attivo sia uguale al passivo, 'tutto quadra sempre'.
Ovviamente nelle aziende viene applicata una tecnica specifica per rilevare le operazioni, quella della partita doppia (sono sempre due i riflessi di ogni operazione: ad es. la vendita genera un ricavo perché la merce è stata consegnata, ma se si deve ancora incassare si avrà anche un credito nel patrimonio).
Altro aspetto della questione è quello finanziario, relativo ai tempi di incasso e pagamento. Una cosa diversa, che merita comunque attenzione perché può creare problemi.
La gestione finanziaria si occupa della gestione dei debiti di finanziamento che sorgono dal bisogno di
liquidità connesso alla gestione caratteristica. Il fabbisogno finanziario, all'inizio della vita d'impresa, viene soddisfatto dai proprietari/soci che immettono denaro liquido in cambio del loro status di proprietari, cioè delle quote di partecipazione all'impresa.
Durante la vita dell'impresa si genera la necessità di avere mezzi monetari di cui non si dispone nell'immediato perché in molti casi i pagamenti (ad es. ai fornitori, nel caso delle materie prime) devono essere saldati prima dell'incasso delle somme previste dalla merce venduta. Nel momento del pagamento dovuto al fornitore (a 30 gg dall'acquisto di materie prime) nasce quindi un fabbisogno finanziario (l'incasso della vendita avverrà 20 giorni dopo la vendita effettiva del prodotto, a 50 giorni dall'acquisto di materie prime): nel caso in cui sorga un bisogno di liquidità, si può procedere con la richiesta di un prestito alla banca,
Sostenuto dal credito verso il cliente. Il fabbisogno finanziario nasce se esiste un disallineamento tra le scadenze delle tempistiche degli incassi e le scadenze delle tempistiche dei pagamenti. A meno che non si voglia attingere al proprio patrimonio, a quello dei soci o alle altre imprese del gruppo, tipicamente è la banca ad anticipare denaro, e dopo l'incasso dal cliente il denaro viene restituito: il fabbisogno finanziario che ha origine dal ciclo incassi-pagamenti della gestione caratteristica è finanziato attraverso banche o altri intermediari finanziari che elargiscono capitale di prestito (danno prestiti a breve termine, concedono fidie aperture di credito). In alternativa, si potrebbe chiedere denaro in prestito ai cosiddetti obbligazionisti, figure diverse dagli azionisti. Gli obbligazionisti sono coloro che comprano le obbligazioni/i titoli di debito emessi dall'impresa, prestano soldi in cambio di una restituzione con interessi, a differenza degli azionisti.
che acquistando azioni/capitale di rischio divengono comproprietari dell'impresa e si assumono il rischio d'impresa connesso alla stessa proprietà. Qual è il riflesso economico di queste operazioni? Quali sono costi e ricavi, i componenti positivi e negativi di reddito che emergono dalla gestione finanziaria? La gestione finanziaria è tendenzialmente attiva o passiva? Dopo che la banca o gli obbligazionisti hanno elargito il prestito, e prima che il denaro venga restituito, l'impresa ha contratto un debito di tipo finanziario, diverso ad es. dal debito commerciale/di regolamento verso i fornitori perché diversa è la natura dell'oggetto dello scambio (il fornitore ha ceduto un bene, la banca una somma di denaro, un capitale di prestito). Il debito di tipo finanziario prevede infatti il pagamento di interessi passivi verso i creditori, oltre alla restituzione della somma anticipata: un costo periodico, il prezzo che l'impresa paga.per ottenere la disponibilità di unacerta somma di denaro per un certo periodo di tempo. Indebitarsi dal punto di vista finanziario è una scelta costosa, che genera costi da gestire in modo oculato per evitare di compromettere troppo il reddito, quindi il risultato reddituale, riducendo eccessivamente l'ammontare degli utili col rischio di incorrere in perdite (dalla differenza tra ricavi e costi) → più l'impresa è indebitata, maggiori sono i costi/glioneri finanziari determinati dagli interessi passivi legati al debito finanziario, ma se i costi si alzano e i ricavi son sempregli stessi, l'utile può diventare una perdita. La gestione finanziaria è sempre passiva perché genera costi ('mi prestano soldi che devo restituire con interessi'). Se la gestione finanziaria serve per gestire i momenti di deficit di mezzi monetari, momenti in cui l'impresa ha bisogno di denaro, e non avendolo lo chiede in prestito.delle società distribuita ai soci) e dalla vendita delle azioni a un prezzo superiore a quello di acquisto. Obbligazioni → nel caso in cui si decida di prestare denaro a un'azienda o a uno Stato, ottenendo in cambio un interesse periodico e il rimborso del capitale prestato alla scadenza. Fondi comuni di investimento → nel caso in cui si decida di investire in un fondo gestito da una società specializzata, che investe in diversi strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, titoli di Stato, etc. Il guadagno deriva dalla variazione del valore delle quote del fondo. Immobili → nel caso in cui si decida di acquistare immobili, come ad esempio appartamenti, uffici, negozi, etc., con l'obiettivo di ottenere un reddito dalla locazione degli stessi o dalla loro successiva vendita a un prezzo superiore a quello di acquisto. Ogni tipologia di investimento comporta rischi e opportunità differenti, quindi è importante valutare attentamente le proprie esigenze e obiettivi finanziari prima di prendere una decisione. Inoltre, è consigliabile consultare un esperto del settore per ottenere consigli personalizzati in base alla propria situazione finanziaria.del risultato reddituale positivo che non viene immessa in azienda ma viene distribuita tra i soci/tra ciascun possessore di azioni o quote del capitale ogni anno) o attraverso il guadagno in conto capitale (la vendita dell'azione a un prezzo maggiorato rispetto a quello di acquisto)- Obbligazioni → nel caso in cui si decida di prestare soldi/di elargire capitale di prestito guadagnando poi grazie agli interessi passivi del debitore, attivi per l'impresa
- Immobili → per ottenere sovra reddito dall'affitto della struttura
imprese accoglie il rischio generale d'impresa, il rischio che quell'attività produca perdite prolungate di entità tale da compromettere l'esistenza stessa dell'impresa. Nessuna compagnia assicuratrice potrà mai assicurare dal rischio d'impresa (la polizza da pagare sarebbe troppo elevata, incalcolabile, così come l'indennizzo che la compagnia dovrebbe versare in caso di fallimento). Eppure, alcuni rischi specifici (e i danni correlati) sono assicurabili (ad es. il rischio di furto di materie prime, danni a macchinari e impianti, infortuni di dipendenti) e possono essere oggetto di copertura stipulando una polizza con una certa compagnia. L'individuazione e la gestione dei rischi derivanti dallo svolgimento delle operazioni di gestione caratteristica costituiscono la materia della gestione assicurativa, tendenzialmente passiva - a meno che non si goda di un rimborso assicurativo straordinario, perché prevede costi.
che si concretano nel pagamento di premi assicurativi periodici per ottenere il servizio di assicurazione. La gestione tributaria si riferisce al pagamento delle imposte sul reddito. Tutte le imprese sono obbligate a pagare allo Stato tributi di varia natura (IVA/imposta sul valore aggiunto, IRAP e IRES, imposte sugli utili, IMU, TARI, ecc.). Una figura specifica si occupa della cosiddetta liquidazione, la determinazione e il versamento delle tasse da pagare, oggetto della gestione tributaria, ovviamente passiva. È bene non commettere errori per evitare sanzioni di tipo finanziario. Gli aspetti da prendere in considerazione quando si parla di operazioni di gestione sono 3/i modi con cui è possibile guardare a ogni singola operazione di gestione sono 3: - Indagare un'operazione dal punto di vista di costi e ricavi significa esaminare l'aspetto reddituale della questione - Considerarne l'impatto sullo stock di ricchezza complessivo significa esaminarel'aspetto patrimoniale• Si deve poi tener traccia separatamente dei flussi di denaro determinati da pagamenti (uscite di cassa) e incassi/riscossioni (entrate di cassa), quindi dell'aspetto monetario/finanziario, che definisce la solvibilità dell'impresa (la capacità di far fronte nel tempo agli impegni di pagamento di breve o lungo periodo verso terzi, ad es. fornitori, banche, obbligazionisti) 8→ La problematica che dà origine a un fabbisogno finanziario (costi connessi a interessi passivi, a loro volta generati dalla contrazione di un debito finanziario/capitale di prestito) è in generale legata alla non coincidenza di tempistiche relative a incassi di crediti commerciali e pagamenti di debiti, problematica che a sua volta rimanda al disallineamento tra profilo monetario e profilo reddituale d'impresa (l'insorgere di costi e ricavi a prescindere da incassi e pagamenti). Tra l'altro, l'accredito di capitale disomma di denaro)Una diminuzione della liquidità dal punto di vista finanziario (l’acquisto comporta una fuoriuscita di denarodalla cassa o dal conto corrente dell’impresa)Un pagamento da saldare entro un certo periodo di tempo, che genererà un'uscita di cassa dal punto di vista monetario/finanziario. Stesso discorso vale per gli interessi passivi, i costi generati da un'operazione di gestione finanziaria.