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L’attività di produzione e attività di consumo costituiscono l’attività economica.
Quest’ultima viene svolta dagli individui, che tendono ad associarsi dando vita
ad organizzazioni stabili che prendono il nome di aziende. Grazie alla
specializzazione delle capacità di produzione l’attività economica si è scissa.
Si viene quindi a creare una prima distinzione fra:
Aziende di produzione, definite anche imprese;
Aziende di consumo, altrimenti dette aziende erogative, la principale
impresa erogativa è la famiglia, poiché tutto ciò che acquista e produce
viene destinato al consumo.
DEFINIZIONE DI AZIENDA E IL SUO PROFILO STORICO-DOTTRINALE
Nello scenario dottrinale il concetto di azienda è stato oggetto di molti dibattiti,
per cui non è possibile darne una definizione univoca.
Il Cerboni sosteneva che ‘’ il concetto di azienda, benché comune, se è studiato
dal lato scientifico e per via di analisi, si presenta un complesso di più elementi.
Infatti, esso comprende:
in senso oggettivo, la sostanza amministrata (patrimonio) e l’azione
amministrativa;
in senso soggettivo, il proprietario, l’amministratore, l’agente e i
corrispondenti.
In un qualunque momento storico sono presenti questi due elementi:
soggettivo e oggettivo.
Un passo in avanti è compiuto da Fabio Besta definisce l’impresa ‘’ una somma
di fenomeni da amministrare relativi a un cumolo di capitale che formi un tutto
a una persona singola, a una famiglia, o una qualsiasi unione.
In tale definizione è presente l’elemento distintivo del patrimonio, concetto alla
base della creazione di ricchezza.
Per la necessità di tenere conto alla diffusione delle tecnologia, dell’evoluzione
economica e del crescere delle dimensioni aziendali, Zappa, fondatore
dell’Economia Aziendale in Italia, definisce l’impresa come ‘’una coordinazione
economica in atto istituita e retta per il soddisfacimento dei bisogni umani’’.
Amodeo, definisce l’azienda ‘’un istituto economico unitario e duraturo,
costituito da un complesso di persone e beni economici e diretto al
soddisfacimento dei bisogni umani, il quale svolge processi di acquisizione,
produzione e consumo.
Il nostro codice civile, nell’art. 2555 definisce l’azienda come ‘’il complesso di
beni organizzati dall’ imprenditore per l’esercizio dell’impresa’’. Il codice civile
si preoccupa di ravvisare la differenza fra azienda e impresa:
1. l’azienda è un complesso di beni organizzati per svolgere impresa.
2. l’impresa è l’attività economica svolta dell’imprenditore.
Mentre l’artico 2082 del cc definisce l’imprenditore come colui il quale esercita
professionalmente un attività economica organizzata al fine della produzione o
dello scambio di beni o di servizi.
La classificazione delle imprese in base al fine conseguito
L’uomo è il cuore pulsante dell’impresa. Infatti, senza bisogni umani, non
avrebbe senso produrre bene e servizi con il rischio che i propri prodotti
rimangano invenduti sul mercato. Inoltre, l’uomo rappresenta il primo e più
importante dei fattori aziendali, esso infatti delibera le decisioni relative al tipo
di produzione e ai mezzi economici da impiegare, sulla base di un adeguato
processo di valutazione tra mezzi disponibili e bisogni da soddisfare.
L’ATTIVITA’ ECONOMICA SI SUDDIVIDE IN:
AZIENDE DI PRODUZIONE PER produzione di beni e servizi
destinati allo scambio.
LO SCAMBIO (imprese) , hanno
il fine di creare ricchezza.
Soddisfano indirettamente i
bisogni umani attraverso, lo
svolgimento di un’attività di e servizi prodotti e acquisiti
vengono destinati al consumo
AZIENDE DI CONSUMO
interno di un certo numero di
(aziende di erogazione), i beni persone.
Pertanto, fra queste due imprese vi è una stretta relazione finanziaria senza la
quale, nessuna delle due potrebbe esistere.
Le aziende di produzione si classificano in base al settore di appartenenza:
Settore primario, non attuano processi di trasformazione, ma di
acquisizione delle risorse naturali
Settore secondario , sono definite anche imprese manifatturiere o
industriali, e attuano una processo di trasformazione dell’Input, forniti dal
settore primario, con il fine di creare e aggiungere valore alle risorse
iniziali. La produzione può essere:
1. Diretta: trasformazione tecnico-fisica delle risorse iniziali;
2. Indiretta: trasformazione dei beni nel tempo (si rendono disponibili i
beni in momenti successivi rispetto a quelli in cui sono stati
prodotti) e nello spazio (circolazione dei beni in varie aree del
mondo, rispetto a dove sono stati prodotti)
Settore terziario: comprendono le aziende che attuano processi di
distribuzione, nel senso che acquisiscono i beni dai produttori per poi
rivenderli ad altre imprese che devono consumarli.
Settore terziario avanzato: rientrano le imprese di consulenza e
marketing che presentano un elevato contenuto innovativo tecnologico e
informatico.
Le aziende di produzione possono anche essere classificate in:
Aziende di produzione diretta: attuano processi di trasformazione
economica-tecnica da cedere sul mercato
Azienda di produzione indiretta: acquistano beni da altre aziende per poi
rivenderli, quindi non attuano processi di trasformazione
Aziende di servizi: rendono disponibili delle condizioni necessarie per le
imprese dirette e indirette.
All’interno delle aziende di produzione di distinguono:
1. Un processo di acquisizione dei fattori produttivi
2. Un processo di produzione mediante il quale i fattori produttivi sono fra
loro coordinati per:
La trasformazione fisica-tecnica dei bei
Trasferimento dei beni nello spazio e nel tempo
Creare condizioni che facilitano lo svolgimento delle altre attività.
3. Un processo di commercializzazione, con il quale si offrono sul mercato
beni e servizi destinati allo scambio
4. Processo di destinazione del risultato economico.
Per quanto variegato il principale fine del mondo aziendale è quello di creare
utilità e valore.
GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’AZIENDA
Gli elementi costitutivi dell’azienda possono essere classificati in tre categorie
principali:
1. Lavoro
2. Capitale
3. Coordinazione sistemica
Il LAVORO è il fattore produttivo dell’azienda, messo in moto dalla persone che
a vario titolo partecipano all’azienda e che rappresentano la componente
soggettiva dell’azienda. Ogni lavoratore svolge funzioni e compiti tra loro
coordinati in base al loro tipo di responsabilità. Nelle aziende il fattore umano è
rappresentato dall’imprenditore o i soci e dai collaboratori. Ognuno dei quali
percepisce una retribuzione mensile in virtù del proprio lavoro offerto:
Salario per un lavoro fisico, quindi manuale
Stipendio, lavoro intellettuale
Quanto più l’essere umano si indentifica nell’azienda nella quale presta il
proprio lavoro e quanto più dispone delle condizioni lavorative adeguate, i
dipendenti sono spinti a lavorare meglio.
Inoltre, l’imprenditore e i soci, prima di dare atto all’attività produttiva devono
comprendere: cosa produrre, dove produrre, come produrre, quali bisogni si
vuole soddisfare, in quali settori operare e come ci riuscirà a differenziarsi dalla
concorrenza.
Alle dipendenze dell’imprenditore vi collocano coloro che svolgono un lavoro
fisico, concretizzano le idee imprenditoriali.
Si tratta quindi di un lavoro attuativo definito anche come lavoro esecutivo.
Lavoro imprenditoriale ed esecutivo costituiscono il capitale intellettuale
dell’impresa.
La costituzione dell’azienda richiede la raccolta di mezzi economici per iniziare
l’attività produttiva. Essi costituiscono l’altro fattore produttivo per eccellenza il
capitale la cui disponibilità condiziona la presenza degli altri fattori produttivi.
I mezzi economici investiti per l’impresa possono provenire sia da ricchezza di
proprietà del soggetto aziendale, sia da prestiti concessi da terzi finanziatori.
Quindi il capitale fa riferimento:
Sia alla massa di investimenti effettuati
Sia alla massa finanziamenti ottenuti.
Tuttavia, capitale e persone da soli non individuano un’azienda, a tale scopo è
necessario che essi vengano fra loro coordinati secondo opportuni rapporti
qualitativi e quantitativi.
Pertanto emerge il terzo fattore: la coordinazione sistemica, cioè la capacità
dell’imprenditore di combinare e di coordinare tra loro i fattori produttivi a sua
disposizione.
Esso è un fattore intangibile, che va continuamente esercitato pena la
disgregazione aziendale.
Alla luce di ciò possiamo definire l’azienda come un’organizzazione di persone
e beni economici, destinata a durare nel tempo nell’ambito della quale si
procaccia, si produce e si consuma ricchezza al fine di soddisfare i bisogni
umani.
L’azienda come sistema
Il sistema azienda può essere definito come un’entità concreta costituita da un
insieme di elementi tra loro coordinati e orientati al raggiungimento di un
determinato fine. Pertanto, un sistema aziendale è la risultante del complesso
delle relazioni esistenti tra le varie unità elementari. Queste interrelazioni
esistenti generano condizioni e qualità aggiuntive del sistema rispetto a quelle
possedute dai singoli elementi. Tale caratteristica prende il nome di proprietà
olistica. (la somma degli elementi che vengono messi insieme hanno un valore
superiore rispetto ai beni che hanno concorso a determinarlo).
Quindi un sistema è caratterizzato da:
Un insieme di elementi che definiscono il sistema
Il coordinamento tra questi elementi
E le finalità perseguite dal sistema
Infatti l’azienda è sistema costituito da un insieme di elementi, ciascuno dei
quali richiede una stretta coordinazione, per il conseguimento degli obiettivi
aziendali.
Il sistema azienda presenta specifiche caratteristiche in funzione delle quali
può essere variamente classificato, in base al criterio:
1. Della natura del sistema, può essere classificato come:
Fisico: se è composto da elementi e le relazioni che si instaurano
fra essi sono di tipo fisico.
Socio-economico: in quanto deve tener conto delle aspettative
della società nel rispetto dell’ambiente.
2. Tenendo conto della complessità del sistema:
Sistemi semplici: se composto da pochi ele