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TARGET PROMOTION

PLACE

122

Il Target rappresenta la combinazione adeguata delle 4 leve (4 P)

gestite in maniera coordinata e coerente con l’obiettivo prefissato.

2.1 - Acquisizione Ordini;

2.2 - Verifica limiti di fido accordato con il cliente;

2.3 - Controllo disponibilità di prodotti/servizi;

2.4 - Emissione delle conferme d’ordine;

2.5 - Controllo di avanzamento dell’ordini;

2.6 - Evasione degli ordini.

Tali attività vengono svolte principalmente da ufficio commerciale.

2.1 = Si introduce la richiesta di ordine in un sistema di ordini;

2.2 = Occorre controllare se il cliente ha saldato fatture precedenti e

se l’ordine è sostenibile economicamente, così da stabilire il fido.

Se il fido è superiore alle sue risorse, il cliente non riceverà l’ordine

o solo in parte. Per il controllo delle risorse vi saranno software e/o

persone che eviteranno l’insoluto (mancata soluzione dell’ordine).

2.3 = Se c’è il fido del cliente, si controlla la disponibilità dei prodotti

e si dovrà stabilire e verificare il tempo utile, necessario per la

produzione e consegna. In caso contrario o con l’insorgere di

imprevisti, si stabilisce un accordo.

2.5 = Controllo se la produzione sia coerente con l’ordine.

2.6 = Spedizione.

L’avanzamento di tutte le procedure dipendono dal tipo di prodotto,

dal venditore, ecc.

3.1 - Prelievo dei prodotti dal magazzino;

3.2 - Predisposizione dei prodotti per la spedizione; (imballaggio)

3.3 - Predisposizione dei documenti di spedizione;

3.4 - Spedizione;

3.5 - Predisposizione dei servizi al cliente.

Si tratta di LOGISTICA IN USCITA, attività svolte dal magazzino e

uffici vendite.

123

4.1 - Rilevazione del ricavo di vendita;

4.2 - Rilevazione del credito verso clienti;

4.3 - Rilevazione delle poste rettificative;

E questa è la gestione contabile, la gestione crediti e incassi è..

4.4 - Gestione dei crediti verso clienti;

4.5 - Gestione degli incassi;

4.6 - Gestione dei crediti scaduti - PRODOTTI

Prodotti c/ vendite

+ RICAVI DI VENDITA

Prodotti c/ vendite

+ DENARO

Denaro in cassa - banca c/c

CREDITI DI FUNZIONAMENTO

+

Crediti v/clienti

Problematiche di competenza

1) ASPETTO FISICO - TECNICO

Prodotti consegnati / servizi erogati ASPETTO ECONOMICO

Ricavi conseguiti del periodo e

di competenza del periodo

ASPETTO FINANZIARIO

Manifestazione finanziaria presente

124

Esempio:

Consegnati 10 kg di prodotto finito (aspetto fisico-tecnico) per

complessivi 5€ (+ DENARO; + CREDITI)

2) ASPETTO FISICO - TECNICO

Prodotti da consegnare / servizi da ASPETTO ECONOMICO

erogare Ricavi conseguiti del periodo

ma NON di competenza del

periodo

ASPETTO FINANZIARIO

Manifestazione finanziaria presente

In caso di NON competenza, i ricavi conseguiti saranno da

considerarsi sospesi o da rinviare al futuro, e si parlerà dunque di

RISCONTI PASSIVI. Variazione economica.

Esempio: Incassato in fitto attivo semestrale il 31.10.T1 per 600.

31.10.T1 31.12.T1 30.04.T2

In questo esempio, l’incasso si verifica durante T1, nell’ultimi due

mesi dell’anno, ma essendo un fitto semestrale vi saranno altri 4

mesi pagati che corrisponderanno al periodo T2.

Il ricavo di quei due mesi è di competenza del periodo T1 mentre i

restanti quattro no, saranno di competenza del periodo T2 e

pertanto il ricavo sarà sospeso, generando un risconto passivo.

Nella tavola dei valori si esprimerà come..

125 SERVIZI EROGATI

+

Fitti

RICAVI CONSEGUITI NEL PERIODO

+

Fitti attivi 600

DENARO

+

Denaro in cassa 600

Al termine di T1, il 31.12.T1, per rettificare i ricavi rilevati (per i

risconti passivi occorre sempre rettificare)…

- SERVIZI EROGATI SERVIZI EROGATI

+

Fitti Fitti

RICAVI SOSPESI RICAVI SOSPESI

+ +

(su tavola del Reddito) (su tavola del Capitale)

Risconti passivi su Fitti 400 Risconti passivi su Fitti 400

Componenti Negativi Componenti Positivi

RICAVI SOSPESI RICAVI CONSEGUITI

Risconti passivi 400 Fitti Attivi 600

Investimenti Fonti di Finanziamento

RICAVI DA REALIZZARE

Risconti passivi 400

126

3) ASPETTO FISICO - TECNICO

Prodotti consegnati / servizi erogati ASPETTO ECONOMICO

Ricavi di competenza ma NON

inclusi tra i ricavi conseguiti nel

ASPETTO FINANZIARIO periodo

Manifestazione finanziaria non

presente

In questo caso non si dovrà rettificare il ricavo in risconti passivi,

bensì si dovrà integrare i ricavi del periodo successivo e si parlerà

di RATEI ATTIVI. Variazione Finanziaria Positiva, in credito.

Esempio: il 31.10.T1 l’azienda mette a disposizione di un altro

soggetto una somma di denaro pari a 1.000. Il costo del servizio è

pari al tasso di interesse del 12% l’anno e il rimborso del denaro e il

pagamento del servizio sono previsti dopo 6 mesi.

31.10.T1 31.12.T1 30.04.T2

SERVIZI PRESTATI

+

Servizi finanziari

RICAVI PRESUNTI

+

Interessi attivi 20

CREDITI PRESUNTI

+

Ratei attivi su interessi 20

127

Componenti Negativi Componenti Positivi

RICAVI PRESUNTI

Interessi Attivi 20

Investimenti Fonti di Finanziamento

CREDITI PRESUNTI

Ratei attivi 20

Schematizzando 1, 2 e 3 si avrà…

ASPETTO ASPETTO ECONOMICO

ASPETTO

FISICO-TECNICO FINANZIARIO

+ Denaro / Di

Servizi Erogati Conseguiti?

+ Crediti competenza?

Sì Sì Sì

Sì No

Sì Sì

No (risconti passivi)

No No

Sì (Ratei attivi)

128 Processi di Finanziamento

Sono costituiti dalla sequenza delle attività volte a reperire, gestire

o rimborsare i finanziamenti più idonei, per quantità e qualità, e a

soddisfare il fabbisogno di finanziamento.

Il soggetto di questi processi è il denaro (per questo non è un

processo reale) e per qualità del finanziamento si intende in che

formula tecnica è ottenuto.

Occorre individuare le fonti più adeguate per coprire il fabbisogno,

che è la necessità di denaro per l’Azienda per acquisti di materie

prime, pagamento di debiti v/dipendenti, ecc.

1. Analisi quantitativa del fabbisogno di finanziamento attuale e

prospettico;

2. Verifica dell’accessibilità agli strumenti potenziali di

finanziamento;

3. Ricerca e verifica selettiva delle fonti disponibili di

finanziamento;

4. “Qualificazione” iniziale e/o successiva del rapporto finanziario;

5. Estinzione del finanziamento.

Il Fabbisogno di Finanziamento può essere:

Istantaneo Complessivo

Necessario in un dato istante, Generato dall’azienda, lungo

anche detto “residuale” tutta la sua vita.

Prenderemo maggiormente in esame il fabbisogno istantaneo, che

è determinato dall’entità degli investimenti in essere di un dato

istante.

(Presente nella Tavola del Capitale nella parte degli impieghi)

129

Altre classificazioni..

Fabbisogno strutturale: di lungo termine permanente;(fabbricati)

• Fabbisogno corrente: di breve termine permanente;

(materie prime)

• Fabbisogno straordinario: di lungo termine non permanente;

• Fabbisogno occasionale: di breve termine episodico

• (mancato pagamento)

… Dipende da tre durate:

1. La durata del ciclo di produzione e la durata di permanenza in

magazzino;

2. La durata delle dilazioni concesse ai clienti;

3. La durata delle dilazioni ottenute dai fornitori.

Es. Una produzione più lunga avrà un fabbisogno maggiore.

Squilibrio monetario

L’ammontare del fabbisogno supera l’ammontare delle fonti di

finanziamento.

Es. Se al tempo T2 il fabbisogno fosse di 1000 ma le fonti

disponibili fossero di 900, non si sarebbe in grado di far fronte alle

uscite per 100.

Dal prospetto del capitale non si percepisce.. ..ma è abbastanza chiaro se:

Fonti di Fonti di

Investimenti Investimenti

Finanziamento Finanziamento

Totale Investimenti 1000 Debiti 500 Totale Investimenti 1000 Debiti 400

Capitale Sociale 500 Capitale Sociale 500

Debiti scaduti 100

Avere debiti scaduti implica problemi legali (pignoramenti,

fallimenti, ecc.), problemi di immagine dell’azienda e anche la

perdita di fornitori, perché nel caso di un mancato pagamento ad

un fornitore, questo potrebbe non essere più disposto a fornire

l’azienda.

130

Tirando le somme, lo squilibrio monetario è l’impossibilità di far

fronte tempestivamente (ossia entro la scadenza del debito) ed

economicamente ad un’uscita monetaria.

Uno squilibrio economico può sorgere in casi di inefficienza

finanziaria, ossia le risorse finanziarie vengono ottenute o troppo

tardi rispetto alla scadenza con il fornitore / banca o troppo in

anticipo, formando delle giacenze infruttifere, risparmi passivi che

non fruttano rimanendo fermi nelle casse dell’Azienda, bloccando il

continuo flusso monetario al quale dovrebbe essere soggetto.

Uno squilibrio economico può sorgere anche in caso di entrate

antieconomiche, ossia entrate non convenienti, come

finanziamenti a costi di interesse troppo alto perché magari

vengono richiesti da un’azienda che ha già dei debiti di

funzionamento che non riesce a rimborsare.

Un’entrata antieconomica potrebbe anche essere una svendita di

impianti, macchinari o comunque oggetti di patrimonio aziendale

che per necessità di fabbisogno istantaneo vengono vendute in

fretta ad un valore più basso, generando una doppia perdita per

l’azienda: di liquidità (vendi a di meno di quanto l’hai pagato) e di

produzione, perché perdi un macchinario/fattore necessario per

l’azienda.

In generale, le cause istantanee di Squilibrio Economico sono:

Impossibilità di ridurre gli investimenti;

• Impossibilità di ottenere altri finanziamenti;

• Mancata vendita di merci oppure ricavi troppo dilazionati rispetto

• ai costi, che non coincidono con le scadenze dei pagamenti ai

fornitori/alla banca.

Lo Squilibrio Economico si risolve con l’Autofinanziamento.

L’Autofinanziamento esprime la capacità dell’impresa di provvedere

in maniera autonoma alla copertura di una parte del suo

fabbisogno, generato con la gestione.

È l’unica fonte interna di finanziamento per l’Azienda e può essere

sotto il profilo patrimoniale, con l’accrescimento netto delle risorse

131

e con il profilo finanziario, ossia l’attitudine di soddisfare il

fabbisogno diminuendo

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
155 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ManueleGrossi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Giuliani Marco.