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VANTAGGIO COMPETITIVO

COSTO DIFFERENZIAZIONE

Leadership di costo Differenziazione

AMPIO (es. Vera/Sant'Anna) (es. San Pellegrino)

AMBITO

COMPETITI Focalizzazione sui costi Focalizzazione sulla

RISTRETTO (es. Acque Minerali differenziazione

TO locali) (es. Acqua Norvegese)

12 Nov

1. Concetto di "Economie di .."

2. Capacità Produttiva

3. 5 Classi di Economie: Scala, Saturazione, Apprendimento, Replicazione, Raggio d'Azione

4. Esempi di Economie da Riconoscere

1) ECONOMIE DI ....

Vantaggio:

- Minori costi

- Maggiore qualità

COSTO MEDIO UNITARIO DELL'OUTPUT

2) CAPACITÀ PRODUTTIVA

Numero massimo di unità di output producibili nell'unità di tempo considerata e date certe condizioni operative (es. n° di turni di lavoro).

SETTORE UNITÀ DI OUTPUT

Fabbrica di automobili N. di Auto

Produttore di pasta Tonnellate/Quintali di pasta

Distributore di acqua minerale

Litri d'acqua

Società di consulenza

Giornate uomo (tempo di consulenza)

Hotel N. di camere/Posti letto

Trasporto aereo N. di passeggeri x Miglia

3) 5 CLASSI DI ECONOMIE

Economie di Scala:

A.CMU Cap. Produttiva(installata)

Fonti:

- Indivisibilità di alcuni componenti (es. cabina di pilotaggio)

- Maggiore produttività per effetto della specializzazione delle risorse (es.commesso specializzato → +efficiente (rapporto benefici/costi) e +efficace(capacità di raggiungere l'obiettivo))

- Proprietà geometrica dei contenitori

Lat Superfi Volum Volume/Supo cie e .1 m 6 mq 1000 L 166,6 L/mq

2 m 24 mq 8000 L 333,3 L/mq

10 600 mq 1M L 1666,6

- Maggiore efficienza di grossi impiantim L/mq (es. 2v potente → energia consumata< doppio)

- Minori costi di acquisto

Economie di Saturazione:

B.CMU Grado di Utilizzodella capacità produttiva

Economie di Apprendimento / di Esperienza:

C.CMU - Crescita Abilità

- Crescita selezione risorse

- Semplificazione

Economie di Replicazione:

D.CMU N. di Unità Produttive (combinazioni economiche parziali tra loro uniformi)

Economie di Raggio d'azione:

E.CMU Armani: fashion, jeans, orologi, profumi, casa, hotel, ecc..

Es. Pubblicità costa meno in rapporto alla quantità di business (paga pubblicizzando un singolo business sponsorizzando indirettamente tutte le N. di Business

Economie Quantità:

  • Scala - Capacità produttiva
  • Saturazione - Grado di utilizzo cap. produttive
  • Apprendimento/Esperienza - Produzione cumulata
  • Replicazione - N. di Unità produttive simili
  • Raggio d'Azione - N. di Business

3) ESEMPI DI ECONOMIE

Es. Società di consulenza → Sistema informatico per un hotel → Vende e adatta ad altri hotel

APPRENDIMENTO

Es. Ospedale con 800 posti letto anziché 600

SCALA

Es. Sconti last minute per viaggi turistici

SATURAZIONE

Es. Campari: aperitivi, vodka, whisky, amari

RAGGIO D'AZIONE

  1. Bar/Tabacchi/Scommesse/Slot Machine- RAGGIO D'AZIONE
  2. E4ImpactFondation master in 13 Paesi- REPLICAZIONE DETERMINANTI DELL'ESTENSIONE AZIENDALE
  3. Es. Impresa di cioccolato

Dimensioni di un'impresa di cioccolato

Variabili:

  • N. di dipendenti
  • Fatturato

Determinanti:

ELEMENTI ESEMPI FATTORI DI ESTENSIONE

Capacità Produttive

  • Miscelatori
  • Dimensione della catena di produzione

Funzioni aziendali

  • Amministrazione (coordinazioni parziali) personale interne o esterne
  • Contabilità
  • Mense
  • Pulizie
  • Trasporti
  • Gestione sito web

N. di fasi della filiera produttiva

  • Coltivazione cacao
  • Essicazione
  • Trasporto
  • Trasformazione cioccolato
  • Produzione di beni
  • Commercializzazione (punti vendita)

N. di business

  • Tavolette
  • Merendine
  • Cioccolatini
  • Cioccolato fuso

DIVERSIFICAZIONE

industria

N.B. → Differenziazione: capacità di rendere unico un bene → Diversificazione: capacità di creare diverse aree di business

13 Nov

1. Problema

2. Classificazione degli Aggregati Aziendali

1.1.1. Intra-aziendali

1.1.2. Gruppi Economici

1.1.3. Associazioni Formali di Aziende

1.1.4. Associazioni Informali di aziende

1) PROBLEMA

Vasta varietà di aggregazioni tra unità produttive.

Aggregazioni: insiemi di attività economiche avvinte da relazioni forti.

2) CLASSIFICAZIONI DEGLI AGGREGATI AZIENDALI

1 SOGGETTO GIURIDICO

GIURIDICHE + SOGGETTI GIURIDICI

1 SOGGETTO DI GOVERNO

RELAZIONI DI GOVERNO (Aggregazioni) ECONOMICO + SOGGETTI DI GOVERNO

RELAZIONI ESPLICITE/FORMALIZZATE

INFLUSSO RELAZIONI IMPLICITE/NON FORMALIZZATE

GLI AGGREGATI 1 SOOGGETO GIURIDICO/1 SOGGETTO DI GOVERNO/RELAZIONI ESPLICITE E FORMALIZZATE

AZIENDE INTEGRATE VERTICALMENTE

AGGREGATI AZIENDE MULTIUNITÀ

SI

SI

SIMONO-AZIENDALI INTRAZIENDALI AZIENDEDIVERSIFICATEGRUPPI DI AZIENDE DIPRODUZIONE NO SI SIGRUPPI ECONOMICIAGGREGATO JOINT VENTUREUNITA' RPODUTTIVA INDIPENDENTE CONSORZICARTELLIASSOCIAZIONI FRANCHISING NO NO SIFORMALI DI AZIENDEPLURI-AZIENDALI ACCORDI QUADROASSOCIAZIONI DICATEGORIARETI DI SUBFORNITURACOSTELLAZIONI DIAZIENDEASSOCIAZIONI NO NO NOINFORMALI DI AZIENDE DISTRETTIINTESE INFORMALIVARIEAZIENDE MONOAZIENDALIAggregati Intraziendali- Aziende Multi unità:+ unità Di trasformazione (stabilimento) o commerciale (filiali) Facenti capo ad un unico soggetto giuridico e di governo- Aziende Integrate Verticalmente (es. fabbrica di cioccolato e le sue fasi“gerarchiche” e integrate verticalmente):Combinazioni economiche parziali in sequenza- Aziende Diversificate (es. Barilla e le sue varie divisioni o Business Unit):Business distinti Facenti capo ad un unico soggetto giuridico e di governoAZIENDE PLURIAZIENDALIGruppi Economici- Gruppo di

Aziende di produzione (molto simile all'azienda diversificata): Pluralità di aziende

Unico soggetto di governo che detiene direttamente o indirettamente il capitale di comando delle singole aziende - Joint Venture (es. JV tra Generali e Future in India): 2 (o più) aziende

Al fine di realizzare un progetto imprenditoriale danno vita ad un'entità "relativamente" autonoma rispetto alle 2 (o più) aziende

Associazioni Formali di Aziende - Consorzi (es. Consorzio Parmigiano Reggiano): + aziende che si aggregano per svolgere alcune attività in comune

Maggiore forza contrattuale

Cartelli (es. OPEC, cartello dei più grandi produttori di petrolio): Aziende che si associano per elaborare politiche comuni in vista di ridurre la competizione

In senso proprio sono quelli espliciti e ammessi dalla legge, esistono infatti cartelli illegali (es. assicurazioni qualche anno fa)

Authority Antitrust

è l’ente che sanziona cartelli illegali

Franchising (es. Benetton con 8000 franchisee nel momento di massimo sviluppo):

Azienda centrale detta “franchisor”

Trasmette ad aziende collegate (franchisee o affiliate) diritto di uso, del marchio, conoscenze tecniche, prodotti, ecc..

Le aziende collegate devono operare con criteri uniformi

Accordi Quadro:

Aziende con un contratto di lungo periodo che, in vista di fare lunghi progetti, definisce:

a. condizioni di scambio,

b. eventuale esclusiva,

c. modalità di svolgimento delle operazioni

Associazioni di Categoria

Associazioni Informali di Aziende

Reti di Subfornitura (es. Armani e le subforniture):

Azienda principale ricorre ad aziende tipicamente più piccole, che hanno come sbocco prevalente l’azienda principale, in cui fissa le modalità operative

Costellazioni di Aziende

Distretti Industriali (es. Sassuolo-Ceramica / Como-Tessitura):

Vasti insiemi di imprese

Relazioni di

fornitura o di competizione

Localizzate in una specifica area geografica

Peculiarità italiana e punto di forza della nostra economia

- Intese formali varie20 nov1. Fondamentali scelte di organizzazione

2. Oggetto e finalità di organizzazione

3. Variabili dell'assetto organizzativo

3.1 Struttura organizzativa

3.2 Sistemi operativi

3.2.1 Sistema di pianificazione, programmazione e informazione

3.2.2 Sistemi di gestione del personale

1. SCELTE DI ORGANIZZAZIONE: Caso Tode- Tabella e analisi del caso (*)

2. OGGETTO E FINALITÀ DI ORGANIZZAZIONE

Oggetto:- Lavoro → Come si definiscono, indirizzano, coordinano i comportamenti delle persone

Finalità:- Produttività, Efficienza ed Efficacia- Soddisfazione dei lavoratori: sicurezza, lo sviluppo professionale, la remunerazione, il clima di lavoro, ecc..

3. VARIABILI DELL'ASSETTO ORGANIZZATIVO

VARIABILI ORGANIZZATIVE SISTEMI

OPERATIVI: regole e procedure che guidano la distribuzione del potere e la configurazione degli organi e delle scelte relative responsabilità.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA: il comportamento delle persone determinato dalle decisioni, la delega e la configurazione unitaria di tutti gli organi aziendali.

  1. Sistemi di pianificazione, programmazione e informazione
  2. Sistemi di gestione del personale

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE SINGOLE UNITÀ: configurazione di un singolo reparto.

Concetti di base della struttura organizzativa:

  • Compito: unità elementare di lavoro
  • Organo: ufficio, reparto o direzione a cui è assegnato un aggregato di compiti
  • Gerarchia: forma di aggregazione a più livelli delle unità organizzative

Posizione: elemento della struttura organizzativa che indica il livello gerarchico di un individuo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
36 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Andreaaaa__90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Molteni Mario.