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NOTA:
risorse da parte dell’Ente pubblico, il ”metodo contabile” riguarda l’insieme di norme che regolano
delle mentre
l’impiego ed il funzionamento dei conti all’interno del sistema contabile.
In particolare, il ”sistema contabile” risponde alla domanda ”cosa si rileva”, mentre il ”metodo contabile” risponde
alla domanda ”come si rileva”.
Il metodo della ”partita doppia”
7.
Nel metodo della ”partita doppia”, i fatti di gestione (cioè quelli che avvengono durante l’anno solare)
vengono registrati in un ”piano dei conti”, formato da:
1. conti finanziari, dove si rilevano le entrate/uscite correnti, le entrate/uscite in conto capitale e le
entrate/uscite per partite di giro;
2. conti numerari, dove si rilevano i valori numerari certi (cioè il denaro disponibile in cassa/banca), i
valori numerari assimilati (cioè i crediti e i debiti) e i valori numerari presunti (cioè ratei, risconti e
residui);
3. conti di reddito, dove si rilevano i costi e i ricavi;
l’utile o la perdita di esercizio,
4. conti patrimoniali, dove si rileva, ad esempio, il netto patrimoniale e
le riserve varie (tra cui quelle legali, statutarie, di capitale sociale e straordinarie).
Il metodo della ”partita doppia” prevede che:
1. nei conti finanziari o numerari:
in dare (o colonna di sinistra), si rilevano le variazioni numerarie attive, cioè:
a. gli aumenti di entrate, crediti, ratei attivi e residui attivi;
b. le riduzioni di uscite, debiti, ratei passivi e residui passivi;
in avere (o colonna di destra), si rilevano le variazioni numerarie passive, cioè:
a. le riduzioni di entrate, crediti, ratei attivi e residui attivi;
b. gli aumenti di uscite, debiti, ratei passivi e residui passivi.
2. nei conti di reddito, invece:
in dare (o colonna di sinistra), si rilevano tutti i costi (ad esempio, l’acquisto di un bene, un
mutuo passivo e gli interessi passivi);
in avere (o colonna di destra), si rilevano tutti i ricavi (ad esempio, la vendita di un bene, un
mutuo attivo e i fitti attivi).
3. nei conti patrimoniali, invece:
in dare (o colonna di sinistra), si rileva, ad esempio, la perdita di esercizio e la riduzione del
netto patrimoniale e delle riserve varie;
l’utile di esercizio e l’aumento del netto
in avere (o colonna di destra), si rileva, ad esempio,
patrimoniale e delle riserve varie.
Il metodo della ”partita doppia” si basa su un teorema, cioè la costante uguaglianza tra tutti gli importi
iscritti in dare (o addebitamenti) e tutti gli importi iscritti in avere (o accreditamenti).
Questo teorema prevede due deduzioni:
1. una consiste nel fatto che, in ogni istante, il totale dei saldi in dare è uguale al totale dei saldi in
avere; deduzione consiste nel fatto che la somma algebrica dei saldi in dare deve essere
2. mentre l’altra
uguale ma di segno opposto alla somma algebrica dei saldi in avere.
esempio, l’Ente pubblico che deve registrare l’acquisto di un computer per €800 attraverso un
1)Ad
assegno bancario dovrà annotare una riduzione di uscita in conto capitale per €800 ed un aumento dello
stesso importo di uscita impegnata (sotto l’aspetto finanziario) e dovrà annotare una riduzione della propria
cassa per €800 ed un aumento dello stesso importo del (sotto l’aspetto economico);
conto corrente bancario
questa scrittura contabile è:
U c/capitale U impegnate Computer Banca U c/capitale a U impegnate 800
€800 €800 €800 €800 Computer a Banca 800
esempio, l’Ente pubblico che deve registrare l’accensione di un mutuo €
2)Ad passivo per 10.000 dovrà
annotare una riduzione di entrata in conto capitale per € 10.000 ed un aumento dello stesso importo di
entrata accertata (sotto l’aspetto finanziario) e dovrà annotare una riduzione di banca per € 10.000 ed un
mutuo passivo (sotto l’aspetto economico):
aumento dello stesso importo del
al momento del pagamento delle quote capitale, l’Ente pubblico dovrà annotare, annualmente, una
riduzione di uscita in conto capitale (ad esempio, per €700) ed un aumento dello stesso importo di
(sotto l’aspetto finanziario) e dovrà annotare una riduzione del mutuo passivo
uscita impegnata
(per €700) ed un aumento dello stesso importo del (sotto l’aspetto
conto corrente bancario
economico);
al momento del pagamento delle quote interesse, invece, l’Ente pubblico dovrà annotare,
annualmente, una riduzione di uscita corrente (ad esempio, per €300) ed un aumento dello stesso
importo di uscita impegnata (sotto l’aspetto finanziario) e dovrà annotare una riduzione degli
interessi passivi (per €300) ed un aumento dello stesso importo del conto corrente bancario (sotto
l’aspetto economico).
Questa scrittura contabile è:
E c/capitale E accertate Banca Mutuo pass. E c/capitale a E accertata 10000
10000 700 10000
700
10000 10000 300 Banca a Mutuo passivo 10000
U c/capitale U impegnate U correnti Inter pass U c/capitale a U impegnate 700
700 300
700 300
300 Mutuo pass. a Banca 700
300 U correnti a U impegnate 300
Interes pass a Banca 300
CAPITOLO 7
1. I principi generali di un moderno sistema contabile pubblico
I principi generali del sistema contabile di un’Amministrazione Pubblica devono essere determinati
coerentemente con le funzioni alle quali i documenti contabili devono adempiere.
Questi principi contabili sono:
1. la veridicità;
2. la continuità;
l’annualità;
3.
4. la pubblicità;
l’universalità;
5. l’integrità;
6. l’unità;
7.
8. la prudenza;
9. la competenza finanziaria ed economica;
10. gli equilibri di bilancio.
La veridicità
Per veridicità si intende che un sistema contabile deve rappresentare, in modo veritiero e corretto, le
condizioni delle operazioni di gestione di un Ente pubblico:
1. per quanto riguarda i documenti previsionali, questi devono riflettere le prevedibili conseguenze
delle operazioni che si svolgeranno nel futuro periodo di riferimento;
2. per quanto riguarda i documenti di rendicontazione, invece, questi devono riflettere la reale
situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente pubblico al termine del periodo concluso.
La continuità
continuità, invece, si intende che un sistema contabile deve essere orientato al futuro dell’attività
Per
istituzionale dell’Ente pubblico, perché altrimenti non si potrebbe più fare riferimento alla documentazione
ordinaria di bilancio, ma si dovrebbero utilizzare documenti straordinari idonei alle particolari circostanze di
commissariamento o di liquidazione che l’Ente pubblico sta fronteggiando.
L’annualità
Per annualità, invece, si intende che il bilancio e gli altri documenti contabili devono essere predisposti
tenendo conto che l’unità temporale di riferimento è l’anno finanziario, che corrisponde all’anno solare
– 31 Dicembre) e si differenzia dall’esercizio finanziario, cioè l’insieme di tutte le operazioni
(1° Gennaio di
gestione svolte nel periodo amministrativo di riferimento.
La pubblicità
Per pubblicità, invece, si intende che i documenti contabili devono essere portati a conoscenza di tutti i
esterni all’Ente pubblico interessati a conoscere
soggetti interni ed il suo andamento gestionale; la
pubblicità, però, raggiunge il suo scopo solo se i documenti contabili vengono pubblicati in forme più
sintetiche e più facili da comprendere.
L’universalità e l’integrità
Per universalità, invece, si intende che i documenti contabili devono considerare tutte le entrate e tutte le
uscite previste da un Ente pubblico, mentre per integrità si intende che nei documenti di previsione e nei
documenti di rendicontazione devono essere iscritte le entrate al lordo delle relative spese sostenute per la
riscossione e le uscite al lordo delle relative entrate.
Con il principio contabile dell’integrità, quindi, si mira a dare una valutazione lorda dell’attività finanziaria
di un Ente pubblico, allo scopo di evitare che sfuggano alcune fonti di entrata o alcuni oggetti di uscita.
L’unità
Per unità, invece, si intende che un Ente pubblico deve redigere un unico bilancio di previsione ed un unico
per cui non sono ammesse gestioni ”fuori bilancio”, a meno che delle norme
rendiconto generale, speciali
autorizzino deroghe o prevedano eccezioni: per gestioni ”fuori bilancio” si intendono le operazioni
dell’Ente pubblico.
finanziarie attive e passive che sono indipendenti dalla normale gestione finanziaria
La prudenza
Per prudenza, invece, si intende che i documenti contabili devono escludere i ricavi non ancora realizzati e
deve considerare le perdite anche se non definitivamente conseguite.
La competenza
Per competenza finanziaria, invece, si intende che i documenti contabili finanziari devono rilevare le entrate
e le uscite nel momento in cui vengono accertate ed impegnate, mentre per competenza economica si
intende che i documenti contabili economici devono rilevare i costi e i ricavi relativi all’esercizio in cui si
sono verificati i fatti che li hanno generati.
Gli equilibri di bilancio
Per equilibri di bilancio, invece, si intende che un Ente pubblico deve rispettare le condizioni di equilibrio
finanziario ed economico della propria gestione, allo scopo di garantire un utilizzo ottimale delle risorse a
disposizione e una duratura attitudine dell’Ente pubblico a perseguire le proprie finalità istituzionali:
1. per pareggio finanziario si intende che i documenti contabili finanziari devono presentare un
equilibrio tra le entrate e le uscite previste, e devono garantire una forma di copertura a tutte le spese
iscritte;
2. per pareggio economico, invece, si intende che i documenti contabili economici devono presentare
un equilibrio tra i costi e i ricavi di competenza, e devono garantire una forma di copertura a tutti i
costi iscritti.
2. I documenti essenziali per un moderno sistema contabile pubblico
I documenti contabili essenziali che rappresentano la gestione finanziaria, economica e patrimoniale delle
Amministrazioni Pubbliche possono essere preventivi o consuntivi:
1. i documenti preventivi sono:
il preventivo finanziario (o bilancio di previsione);
il preventivo economico;
il quadro generale della gestione finanziaria.
Al preventivo finanziario sono allegati quattro documenti:
la relazione programmatica;
la relazione del collegio dei re