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AP.
4.6 L’importanza dell’ “effetto annuncio”
La capacità dei acquisire il consenso nell’ambiente esterno è condizione di vita duratura per
qualsiasi azienda. Per l’amministrazione pubblica il consenso è collegato solo in parte all’utilità dei
beni prodotti mentre in parte rilevante è collegato alla condivisione del modello di società proposto
dalle diverse forze politiche al potere, dal rispetto delle regoli formali dell’azione amministrativa
(trasparenza e informazione preventiva).
La dinamica de consenso è fortemente influenzata dal cosiddetto “effetto annuncio”, ossia dalle
attese che si generano a seguito della presentazione di programmi, di intenzioni, di promesse nei
confronti dei portatori dei differenti effetti sociali. Per effetto annuncio si intende la particolare
enfasi data a programmi e progetti la cui realizzazione viene collegata dalle forze politiche al fatto
di ottenere il consenso di volto o l’anticipazione di intenzioni ad agire o il particolare rilevo dato
all’avvio di certi programmi che inducono a ritenere programmi già realizzati nel momento in cui di
essi si annuncia l’avvio.
L’uso dell’effetto annuncio come strumento di lotta politica alza il livello delle attese, aumento il
livello di insoddisfazione sull’azione pubblica e causa un abbassamento del livello di credibilità e dii
legittimazione dell’amministrazione pubblica e delle istituzioni ingenerale. Inoltre l’informazione
preventiva arriva anche ai detentori di interessi (legittimi o illegittimi) che sentendosi minacciati dai
cambiamenti preannunciati possono organizzarsi e porre in atto azioni per ostacolarli (es fornitori
che potrebbero essere esclusi dall’applicazione di nuovi criteri per gli acquisti pubblici o dirigenti
che prederebbero il loro potere). 14
Parte seconda – Dalla burocrazia alla governance: l’evoluzione delle teorie.
5. Il modello tradizionale di amministrazione pubblica.
5.1 Introduzione
Il capitolo affronta il tema dell’affermarsi del modello burocratico come pratica e teoria
dell’amministrazione pubblica.
5.2 La burocrazia
La burocrazia “potere degli uffici” è un termine entrato in uso nel XVIII secolo per indicare il corpo
dei funzionari preposti all’amministrazione pubblica. In realtà il fenomeno era preesistente
all’introduzione del termine, visto che i sistemi amministrativi si sono evoluti parallelamente alle
forme di governo. Si possono rintracciare modelli di amministrazione nell’antico Egitto, durante
l’impero greco, romano, spagnolo ecc. Due sono i fattori comuni che hanno contribuito alla nascita
di questi sistemi amministrativi:
• La concentrazione di potere nell’ambito di un territorio specifico e delimitato
• La presenza stabile di obiettivi che richiedono la collaborazione di una collettività di
individui
Es. nell’antica Roma fu necessaria per ottenere il massimo rendimento dalle provincie conquistate.
Il significato attuale del termine ha acquisito negli ultimi decenni un’accezione principalmente
negativa e si riferisce, talvolta in modo qualunquista, all’eccessivo intervento in campo economico
da parte dello Stato ma soprattutto alla lentezza, agli spechi e alla corruzione dell’amministrazione
pubblica.
D’altra parte la burocrazia è un fenomeno organizzativo tipico della società moderna e il processo
di burocratizzazione si collega a quello di razionalizzazione come trend centrale del processo di
modernizzazione. Il fenomeno burocratico si estende al campo della politica (apparti dello stato) e
dell’economia (grandi imprese) al più vasto insieme delle relazioni sociali (scuola,
associazionismo, …). C’è un grande parallelismo fra ambiti organizzativi di grandi dimensioni e
tendenza alla burocratizzazione, poiché il modello organizzativo di tipo burocratico sembra
configurarsi come la risposta alla complessità nelle organizzazioni con elevato numero di persone
e unità operative.
Ma se la burocrazia è spesa considerata inefficiente, perché si è affermata come prassi e come
modello di riferimento?
E’ importante considerare che quello che ora chiamiamo modello tradizionale di pubblica
amministrazione si è affermato in realtà come un movimento epocale. La burocrazia è emersa
come pratica e come teoria a fine ‘800, è stata formalizzata tra il 1900 e il 1920 ed è durata in
modo più o meno inalterato fino agli anni 70-80.
5.3 L’affermarsi della burocrazia
Il primo scienziato sociale che ha analizzato in maniera esaustiva l’amministrazione moderna fu
Max Weber, giurista, economista, sociologo e politologo. Weber delinea in “Economia e Società” il
modello ideal-tipico della burocrazia, la cui ascesa è legata all’affermarsi del capitalismo
industriale.
Weber ha individuato tre forme di potere, definito come la possibilità per specifici comandi di
trovare obbedienza presso un gruppo di individui. Ogni potere necessita di un apparato
amministrativo che agisca da tramite tra chi detiene il potere ed i sottoposti.
Chi esercita il potere è tenuto all’osservanza dello stesso ordinamento che vincola i suoi sottoposti.
Secondo Weber l’apparato amministrativo tipico del potere legale (su cui si fonda lo stato moderno
e si basa sulla credenza nell’equità della legge e discenda da un ordinamento astratto e
15
universale) ossia dell’approccio più funzionale e razionale alla detenzione del potere, è la
burocrazia.
Il sistema burocratico weberiano si basa su pilastri concettuali e patici ancora attuali provando ad
immaginare come ogni caratteristica sotto elencate siano tuttora riscontrabili in grandi industrie ed
aziende sia pubbliche che private:
• la divisione del lavoro rigidamente determinata da norme e definizione delle qualificazioni
• la gerarchia degli uffici
• il personale è dedicato e full-time
• un sistema di regole generali che governano ogni azione e decisione, che costituiscono la
base di una competenza di tipo specialistico e che possono essere apprese
• l’impersonalità delle relazioni che evita interferenze di sentimenti nell’assolvimento dei
doveri
• il lavoro come professione e carriera, fondate rispettivamente sulla qualificazione e su
prestazioni e grado di anzianità
• la gestione degli uffici basata su documenti scritti che vengono conservati.
In questo sistema per detenere un incarico pubblico o un uffici sono necessari due elementi:
• un corso di studi predeterminato e caratterizzato da certificazioni di competenza unito a
prove di qualificazione per l’assunzione e gli avanzamenti di carriera
• il dovere di fedeltà all’ufficio, cioè lealtà ad uno scopo oggettivo impersonale e obbedienza
ai ruoli superiori indipendentemente dalle persone che li ricoprono
Nel modello di Weber la condizione di funzionario si accompagna ad un prestigio di ceto e che la
carica ha durata vitalizia.
Il caso “La lotteria dei posti pubblici” contiene alcuni spunti di riflessione sui meccanismi di
selezione, i vantaggi e gli svantaggi di tale sistema, e le criticità collegate all’introduzione di
soluzioni alternative, alla luce di un recente caso nazionale. Weber ha inteso la burocrazia come
un fenomeno collaterale del miglioramento e ottimizzazione del sistema politico e della democrazia
di massa. Per Weber la burocrazia assicura la razionalità della gestione degli affari pubblici in
quanto svolge la funzione di collegare autorità legale e gradi inferiori dell’organizzazione
nell’ambito di norme positive al di fuori di interessi particolari o privati.
Poiché la burocrazia rappresenta lo specifico apparato amministrativo tipico del potere razionale-
legale essa esige quale presupposto di fondo un sistema di regole generali in grado di vincolare
allo stesso modo i detentori del potere politico, i burocrati e gli utenti della burocrazia, quindi
rappresenta anche una garanzia dell’equilibrio tra poteri. Nonostante le apparenti contraddizioni
delle seguenti affermazioni, la razionalità della burocrazia risiede proprio:
• nella rigida definizione di diritti e doveri e nella gerarchia
• nell’utilizzo di regole scritte e rigide che assicurano precisione, uniformità, prevedibilità e
coordinamento
• nella divisione del lavoro che consente lo sfruttamento di economie di specializzazione
5.4 Separazione tra burocrazia e politica
Il modello tradizionale della burocrazia prevede regole chiare nelle relazioni tra amministrazione e
politici. Il primo contributo su questo tema è quello di Woodrow Wilson (1856-1924) secondo cui
l’amministrazione deve rimanere al di fuori della sfera politica. Infatti i politici sono incaricati di
fissare gli obiettivi per gli amministratori e non dovrebbero interferire con le loro attività. Nella sua
prospettiva se gli amministratori agiscono in modo prettamente politico, in virtù di meccanismi che
li ha portati alla selezione o perché continuano ad aver una posizione all’interno dei partiti politici,
la corruzione e le decisioni arbitrarie sono le conseguenze più probabili. La burocrazia, quindi,
16
viene intesa come un sistema neutrale, permanete e meritocratico, estraneo sia alla politica che
alla definizioni delle politiche.
Per completare il quadro delle teorie che hanno maggiormente contribuito a consolidare il modello
burocratico tradizionale è necessario ricordare l’elaborazione di Frederick Taylor (1856-1915),
sviluppata principalmente per il settore privato e basata sul concetto di “scientific management”. La
standardizzazione del lavoro implica l’individuazione di un unico modo migliore per lavorare e un
controllo intensivo/estensivo per verificare il mantenimento degli standard.
Per concludere può essere utile riprendere un’osservazione di Hughers (2003), il quale riconosce
che Wilson, Taylor e Weber con le loro teorie hanno cercato di aumentare l’efficienza, che ha
ovviamente valore di per sé, ma che ha anche un altro vantaggio. L’efficienza è impersonale.
Separando l’amministrazione dai politici, il governo si sarebbe assicurato non solo che le scelte
politiche fossero eque ma che lo fosse anche la loro realizzazione.
5.5 Critiche al modello burocratico
Le disfunzioni organizzative e i limiti di funzionamento del modello burocratico hanno suscitato
l’interesse di un ampio filone di ricerca che si è concentrato sull’individuazione delle caratteristiche,
delle cause o delle dinamiche che hanno determinato performance spesso insoddisfacenti delle
amministrazioni ai vari livelli giurisdizional