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GRAFICO 1: OPZIONE CALL ACQUISTATA

quando ho aspettative di Rialzo del Sottostante, quindi Guadagno se il prezzo del

sottostante sale, al di sopra del prezzo di esercizio + il valore del premio pagato.

Pago un Premio, Ho la facoltà di acquistare ad un prezzo di esercizio, se il sottostante

supera come Prezzo di mercato, il Prezzo di Esercizio + Premio.

• Se Il Prezzo del sottostante sale oltre i 4€:

PM (€4)=PE (3,50€) + P(0,50€)

se il prezzo del sottostante, Al di sopra dei 4€ l'acquirente guadagna.

• Prima della scadenza, un mese dopo la stipulazione del contratto d'opzione Call, di

14 durata trimestrale, l'azione sottostante vada x n fattori a 6€.

prima intorno ai 3,50€, quando era stato stipulato il contratto di azione Call, 0,50€ x ogni

azione, dopo un mese l'azione sottostante va a 6€ OPZIONE EUROPEA, non può

essere esercitata se non alla scadenza, quindi x il momento chi ha in mano questa

opzione se la tiene.

Il Premio di questa opzione dopo 1 mese, quando il prezzo del sottostante è a 6€, non

vale più 0,50€ ma vale di più, perchè se vendo l'opzione Call a qualcuno, quel qualcuno

acquisterà la facoltà di acquistare l'azione sottostante a 3,50€, ma l'azione sul mercato

Ora vale 6€.

il PREMIO dell'opzione Call, rifletterà la differenza tra il PM e PE, quindi sarà 0,50€ +

differenziale tra PM (6€)-PE(3,50€)= 2,50€.

• il VALORE DEL PREMIO il Premio di un opzione Call, riflette il differenziale tra

PM e PE, il Premio sale se sale il valore del PM rispetto al PE in un opzione Call,

altrimenti il premio dell'opzione Put è dato da:

1- è profittevole, il valore del Premio sale, quando il PM scende al di sotto del PE, quando

questo differenziale si allarga.

• FATTORI CHE INCIDONO SUI PREMI:

Prp= (PE-PM) + t,ơ,i,d

1. è dato dal tempo, più deve passare tempo fino alla scadenza di opzione più è

possibile che si verifichino le aspettative di chi ha acquistato queste opzioni.

Il tempo è un fattore che potrebbe incidere positivamente sul valore del premio o al

contrario, negativamente o non incidere affatto.

2. è dato da ơ, il simbolo della VOLATILITA' del prezzo del sottostante, viene

rappresentato dalla deviazione standard, scarto quadratico medio ci dice quanto

varia un valore rispetto alla media con rif .a una variabile (il prezzo di una azione).

Hp1: il prezzo di un' Azione Enel, con la deviazione standard mensile dell'1%, nel mese il

prezzo del titolo può variare + o – dell'1%. →

HP2: Azione che ha una deviazione standard del 10% il PM può variare di + o – il 10%

rispetto la media.

Il più volatile è il secondo, variazione più ampia, rappresentata dallo scarto mensile

del prezzo. Il più rischioso è il secondo, perchè il prezzo su base mensile può diminuire

o aumentare del 10%. per un investitore avverso al richio il primo caso risulta

ottimale, il secondo titolo invece è più allettante, per chi è propenso al rischio.

Se è stata acquistata un'opzione Call, con deviazione standard molto bassa

mensile, mancano 2 mesi, il primo caso di titolo dell'1% non può raggiungere i 6€, mentre

se avessimo avuto un titolo con variazione standard 10% su base mensile del suo prezzo,

la maggior volatilità poteva incidere positivamente sul PM che andava a salire sopra il PE.

→ Maggiore è la volatilità maggiore è la possibilità si verifichino le aspettative del

detentore dell'opzione; se volatilità è bassa è difficile che le aspettative si

verifichino.

→ Quando si prezza un opzione bisogna tenere conto:

• il differenziale tra PM e PE

• del tempo che ancora rimane, ha valore x le opzioni

• volatilità del sottostante che incide positivamente sul premio

• i,tassi di interesse privi di rischio

• d, i dividenti,

i,tassi di interesse privi di rischio, quale titoli di stato con economie molto forti

3. d, i dividenti, il prezzo di un' azione incorpora i dividendi che saranno pagati

4. nell'esercizio

Sapendo i fattori che incrementano il premio, incidono positivamente o negativamente

sulle opzioni, i contratti d'opzione, si possono scambiare come ogni strumento finanziario.

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ULTIMA FATTISPECIE DI CONTRATTI DERIVATI:

I contratti Swap, fanno parte dei contratti FORWARD BASED, tipo IRS Interess Rate

Swaps, contratto che prevede scambi di tassi di interessi tra 2 controparti, tassi di

interesse applicati ad un Capitale nozionale(Capital Notional) o nominale, che non viene

mai scambiato da controparti.

In altri tipi di contratti invece può succedere si scambino capitali nozionali come i FOREX.

Fixed rate 3%

2 controparti: A interesse variabile 2,50% B

possono avere durata 1 a 30 anni, prevedono le 2 parti si accordino sulla durata del

contratto, durata decennali, x tt la durata del contratto si accordano x scambiarsi i 2 tassi

di interesse.

A si accorda con B x pagargli un tasso di interesse Fisso (FIXED RATE 3%), B si accorda

a Pagare ad A un tasso di interesse variabile x tt la vita del contratto (tasso Euribor 6

mesi→ tasso interbancario) al momento di stipulazione del contratto 2,50% + uno spread

di 0,25% (fisso).

Il valore nozionale del contratto è pari a 10 m/l $.

Al termine di ogni anno, devono scambiarsi gli interessi tra loro: A pagherà sempre il 3%, B

pagherà il tasso variabile + lo spread fisso 0,25%. Se a fine del Primo Anno: (vdi linea del

tempo)

A paga il 3% su 10 m/l

B paga 2,85 + 0,25%= 3,10 come se pagasse il 3,10% su base annua

Va in compensazione: →

B riceve 3%- 3,10€=0,10 su 10 m/l$ in regime di capitalizzazione composta B

PAGANTE NETTO.

B continuerà a perdere se i tassi variabili salgono, B ha ASPETTATIVE RIBASSISTE di

tassi di interesse di mercato variabile, perchè solo cosi riesce ad aproffittare.

A il pagante del tasso fisso, ha avuto ASPETTATIVE RIALZISTE, (alla stipulazione del

contratto) sul tasso variabile, quindi A approfitterà tutte le volte che i tassi di interesse di

mercato salgono. (pago il tasso fisso e ricevo il tasso variabile se entro come parte A).

Sono Contratti FIXED VS FLOATING Vengono stipulate da soggetti con aspettative

diverse rispetto i tassi di mercato.

Quindi questo contratto Swap può essere visto come un contratto derivato, dove si

specula sull'andamento di un sottostante che ha un tasso di interesse, tasso variabile

rispetto ad un tasso fisso. Questi contratti però, da un lato possono essere utilizzati x

stipulare, ma possono essere utilizzati anche x fare una trasformazione sintetica di attività

o passività finanziaria.

Es:

A è un debiotore, la banca ha emesso un prestito obbligazionario, remunerato

periodicamente

a tasso variabile (Euribor + spread 0,25%).

Il debitore teme che i tassi di interesse sul mercato salgano, e che x tutta la vita del

prestito i tassi salgano, e avrà oneri finanziari crescenti, e enorme incertezza sui suoi

oneri, quindi Stipulto un contratto Swap dove Ricevo tasso variabile e pago tasso fisso, le

2 posizioni si elidono perchè ricevo da B tasso variabile, uguale al tasso variabile +

spread che devo pagare agli investitore del mio prestito obbligazionario, anche se i tassi

sul mercato salgono non importa, perchè B del mio swap deve pagare tasso variabile

euribor + spread, che è uguale al tasso variabile che dv pagare x le obbligazione emesse.

Attraverso il contratto Swap + prestito obbligazionario, ho ottenuto un risultato finale,

quello di trasformare il prestito obbligazionario variabile in quello fisso al 3%, (perchè quei

2 si elidono), quindi se non fosse esistito questo contratto derivato, non avrei potuto fare

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una traformazione sintetica simile.

• Dunque SERVE PER STIPULARE sull'andamento atteso dei tassi di interesse E

COME STRUMENTI X FARE UNA TRASFORMAZIONE SINTETICA DI UNA

PASSIVITA' O ATTIVITA' FINANZIARIA che inizialemente era a tasso variabile, che

poi con il contratto Swap è divenuto a Tasso fisso.

Tasso fisso

A B

tasso variabile euribor

spread 0,25%

tasso variabile euribor + spread

LA NATURA DEL CONTRATTO SOTTOSTANTE

Le attività finananziarie, sono contratti Finanziari che hanno sottostanti , rapporti di natura

diversa:

• natura creditizia,

• di natura partecipativa al capitale di rischio,

• di natura assicurativa e

• di natura derivativa (hanno oggetto natura di credito/debito quindi dovremmo

metterlo nella prima categoria, ma anche assicurativa x copertura di rischi DI

RIALZO O RIBASSO di attività finanziare o commodity -Es: contratto d'opzione Call

pago il premio x acquistare la facoltà x acquistare il petrolio al PE < PM. Mi cautela

contro il rialzo di mat prime che dovrei pagare.)

Il tempo: LA SCADENZA CONTRATTUALE

breve termine considerato entro un'anno

1. tra 1 e 3 anni medio termine

2. oltre i 3 lungo termine

3. contratti perpetui, senza una durata stabilita, ma l'emittente in determinati

4. momenti può procedere al rimborso, al verificarsi di determinate circostante.

La scadenza è importante perchè: →

si ricollega ad essa un particolare tipo di rischio di insolvenza della controparte es: un

contratto finanziario che scade tra 1 mese è meno rischioso di uno che scade tra 10 anni,

perchè in un mese è meno probabile che uno delle controparti diventi insolvente.

Il tempo è un fattore che ha un suo costo, più è lungo il tempo, più è rischioso il

contratto in oggetto, è più probabile che una controparte diventi insolvente,

rischiosa, rischi di variazione dei tassi di interesse. ES: il prestito obbligazionario era

in $ e l'emittente in €, in anni cambierà a favore o sfavore il tasso di cambio €/$.

le attività finanziarie con sottostante rapporti di debito/credito, possono venire

apprezzate in funzione al rendimento :

es: prestito obbligazione, si impegna a pagare tasso di interesse periodico e a scadenza a

pagare il capitale, il rendimento è dato da:

TASSO DI INTERESSE corrisposto periodicamente, fisso o variabile, tasso

1. nominale (tasso contrattuale stabilito ) che non tiene conto del livello di

inflazione. (implica una sottrazione del potere di acquisto)

la differenza tra il tasso nominale contrattuale e tasso di inflazione è il tasso reale,

che può essere fisso o variabile.

dipende dalle variazioni di prezzo di attività finanziarie -Es:investimento €95,

2. l'emittente rimborserà 100 €, re

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
65 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eligri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle aziende di credito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Poli Federica.