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IMPATTA SUL PREZZO,

sul tasso di interesse

corretto applicato al

debitore:

TASSO CORRETTO: (TIT + EL + (Ke - TIT) * UL)

IL PRICING DEL CREDITO Per Calcolare la PA, a noi serve LGD e PD, Che

riferiamo a un’ipotetica esposizione creditizia pari

a 1, unitaria.

PD : 3 %

LGD : 50%

PA/EL: 1,5% Mi dice quanto la banca si aspetta mediamente di perdere x posizioni con quelle

caratteristiche in termini di rischiosità di LGD e PD.

La Perdita effettiva può essere superiore alla Perdita Attesa, quindi dobbiamo stimare la UL o PI.

*

Devo calcolare il Tasso corretto x la rischiosità, ma ho bisogno anche del Costo di Funding,

costo medio di provvista o tasso che la banca mediamente paga, sulla raccolta che la banca

effettua attraverso titoli di debito, certificati di deposito, obbligazioni, c/c..

I presiti concessi devono essere Erogati ad un tasso, che x la banca consenta una copertura

media della raccolta Bancaria.

TIT, Tasso Interno di Trasferimento, è il Tasso medio della raccolta bancaria.

Il TASSO di interesse minimo deve coprire il 0,02 % di TIT, però La banca quando concede un

credito, utilizza i fondi raccolti al pubblico a titolo di debito, quindi c/c, obbligazioni.. ma una parte di

quel finanziamento, deve essere coperta da una certa quantità di cap. di rischio, cap. proprio della

banca, così imposto dalle autorità di vigilanza, le banche devono detenere nelle dotazioni di

patrimonio minime idonee a coprire il rischio di credito, eventuali perdite subite dalla banca, nell’hp

in cui i debitori diventano insolventi.

Quindi la banca finanzia, sostiene i crediti concessi sia attraverso il funding, (debiti contratti con la

clientela), sia attraverso parte del suo cap. di rischio, deve remunerare azionisti, attraverso

remunerazioni di dividendi e politiche che fanno crescere nel tempo il valore delle azioni, ecco

perché gli azionisti diventano azionisti, si aspettano di avere il costo di cap. di rischio raccolto dalla

banca attraverso emissione di azioni sottoscritte, quel tasso di rendimento garantito dagli

azionisti viene chiamato:

Ke = Kost equity, (cap. sociale + riserve + utili, costo del 10% su base annua).

Gli azionisti si aspettano un rendimento + elevato, perché si prendono un rischio maggiore rispetto

ai creditori, incertezza sugli utili, non sanno quanto percepiranno e sono + esposti a rischio ( +

rischio + rendimento), che la banca cercherà di assicurare tramite una Politica di dividendi

adeguata.

Una Parte di crediti concessi deve essere supportata da una dotazione di patrimonio di cap. di

rischio, che costa il 10% su base annua, presenta una perdita attesa su base annua dell’ 0,5%

mente una PI su base annua pari all’8,53%.

Il tasso di interesse del debitore i-esimo della banca, la banca deve remunerare al minimo x

il costo medio del Funding, TIT:

TIT 0,02 + EL (0,15) + UL (0,0853) * (Ke (0,10) - TIT(0,02)) = 0,0418

Su 100 debitori, è possibile che 1,5% diventi insolvente PA x 1 euro ciascuno, la banca ne perda

1,5 in rif all’intero portafoglio x 1 euro ciascuno lo deve recuperare, applicandolo facendosi

remunerare da ciascuno dei debitori con quelle caratteristiche (TIT+ %Pa)

la banca si aspetta perdite inattese = 0,0853 UL deve trovare copertura nel cap. di rischio, quindi la

banca sul tasso che applica al debitore deve essere trovare remunerazione x quella parte del cap.

di rischio che è approx da UL, che è sup. al TIT.

t corr= 0,02 + 0,15 + 0,0853 * (0,1 - 0,02) = 0,0418

Quando concede credito a questi debitori, la banca chiede il doppio di 4,18, quindi siamo passati

• da una banca che raccoglie il 0,02, ad una banca che chiede il doppio ai debitori del 4,18.

Maggiore è la rischiosità maggiore sarà la remunerazione che la banca richiede.

La banca si aspetta perdite inattese = 0,0853 UL deve trovare copertura nel cap. di rischio,

• quindi la banca sul tasso che applica al debitore deve essere remunerata dal cap. di rischio che

è sup. al TIT.

Con rif. al ruolo del tasso interno di trasferimento TIT e KE:

- TIT, una banca che sia poco competitiva sul fronte della raccolta, una banca che non ha molto

potere, non riesce a raccogliere a condizioni di costo contenuto, solitamente avrà costi TIT +

elevati, Rispetto alle altre banche, e siccome la banca dovrà trovare al minimo la

remunerazione x quello, la banca poco competitiva sul fronte raccolta sarà meno competitiva sul

fronte dei tassi che può applicare, perché almeno deve remunerare quel costino li nei tassi

applicati ai debitori, quindi sarà poco competitiva.

- la poca competitività fa aumentare il TIT, sarà anche x lo sbaglio da parte della banca a definire

la propria strategia di raccolta.

ATTIVO

-

PASSIVO:

- c/c: 1000 €

- certificati di deposito: 300€

- pronti c/ termine: 100€

- obbligazioni: 1.500€

- depositi a risparmio: 100€

= totale: 3000€

- CAPITALE DI RISCHIO/PN

- CAP. SOCIALE + RISERVE + UTILI NON DISTRIBUITI

calcolo l’incidenza % su ciascuna posta sul totale della raccolta

i c/c su 3000 pesano il 30%

i depositi a risparmio 100 su 3000

Calcolo il costo medio ponderato della raccolta: pondero il costo medio x il peso della

raccolta

- poste imp. % tasso medio di ciascuna posta

- c/c 1000 0,01

.. 100 0,02

… 300 0,03

… 100 0,03

obbligazioni 1500 0,04

totale 3000 100 CMP

A X B = COSTO MEDIO PONDERATO DELLA

RACCOLTA

Variabili importanti che vanno ad impattare sul TASSO CORRETTO:

- il CMP dipende dal tipologia, di raccolta strategia competitiva, influenzato dall’esterno.

- IL TIT è in parte alla strategia di raccolta e in parte influenzato dall’esterno, dovrà subire l’effetto

della concorrenza e applicare tassi + onerosi x lei.

- IL KE: è il tasso di rendimento minimo che gli azionisti della banca si aspettano di ricevere su

Poste della raccolta diretta bancaria Importi Pesi (non in %) Tassi % Tassi ponderati

Depositi da banche e BCE 1000 0,09 0,25 0,02

Conti conrrenti con la clientela 5000 0,45 0,1 0,05

Certificati di deposito 500 0,05 1 0,05

Pronti contro termine 500 0,05 1,25 0,06

Obbligazioni 4000 0,36 3 1,09

11000 1,00 1,26

base annua, Ke è funzione di rischiosità della banca, se la banca è percepita come poco rischiosa,

gli azionisti chiederanno un tasso di rendimento + basso e viceversa, quindi la capacità della

banca ad essere competitiva ai tassi applicati ai debitori, è anche funzione di rischiosità, avrà un

KE + alto, che incide sul 4,18 su base annua.

La rischiosità Andrà ad interferire sul TIT perché i debitori che finanziano sottoforma di

azioni/obbligazioni vorranno tassi di rendimento più alti, e si spalmeranno sui tassi alla

clientela, che non la renderanno competitiva per piazzare il proprio prodotto/credito.

Es VEDI LIBRO: IN QUESTA FORMULA MANCA IL COSTO OPERATIVO

La banca mette a disposizione una serie di strutture, personale, che det. costi operativi.

L’Incidenza sui costi operativi, per ogni esposizione creditizia, è una funzione dell’efficienza

della banca.

Esempio:

A e B potrebbero avere stessi dati, PA,PI,TIT, LGD, KE, ma divergono in termini di efficienza,

incidenza di costi operativi + bassi, di A rispetto a B, + competitiva nel vendere il suo prodotto, il

credito.

Es: banca A: 0,01 BANCA B: 0,02

Banca A + competitiva della Banca B.

Le banche con C.O. molto bassi e molto efficienti possono permettersi di avere TIT + alti perché li

compensano, possono aver costi di raccolta + alti, attrarre + creditori, obbligazionisti, sfruttano la

loro maggiore efficienza operativa x essere + competitivi sul fronte della raccolta, l’output finale

sarà lo stesso perché si compensano.

IL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

- è IL RISCHIO collegato alle variazioni avverse di i, che generano delle perdite in capo alla

banca.

- le Perdite, la banca ha l’esigenza di stimare x ogni posizione, può stimarle come singola

posizione dell’attivo e passivo. Es: banca concede tasso fisso su mutui e i tassi i salgono, ma il

mutuo è a tasso fisso, quindi la banca non può cambiare condizioni contrattuali, mentre se nel

caso del passivo la banca ha fatto una serie di emissioni obbliga. a tasso variabili, nel passivo

ha tante operazioni a tasso variabili, i tassi variabili salgono, e purtroppo la banca deve

sostenere un costo crescente sulla raccolta a tasso variabile.

- La banca che avesse un’ampia quantità di mutui a tasso variabile, i cambia, la banca introita

meno interessi attivi, sul fronte del passivo, la banca ha emesso tante obbligazioni, ma la banca

ha sbagliato la strategie, le ha emesse a tasso fisso perché immaginava che i salissero o

rimanessero costanti, invece i sono scesi, la banca si ritrova con una buona porzione di raccolta

a tasso fisso, che non può modificare ma deve pagare quel tasso fisso sul mercato anche se sul

mercato sono scesi, a meno che non possa rimborsare anticipatamente se ha messo questa

clausula.

Sul fronte della singola posta si espone a variazioni dei singoli tassi di interesse, che possono

causare delle Perdite, stimate sulla singola posta, ma non è cosi importante x la banca, ma è

importante capire l’effetto della variazione dei tassi sulla sua economicità complex,

sull’attivo e sul passivo, ragiona in una Logica Integrata, visto che su entrambi i fronti è

posta sul rischio di tasso.

VARIAZIONI AVVERSE di I, POSSONO AVERE 2 IMPATTI:

1. impatto economico sulla REDDITIVITÀ’ DELLA BANCA, rappresentata dal margine di

interesse della banca.

2. sul VALORE ECONOMICO della banca rappresentato dal suo PATRIMONIO NETTO

CONTO ECONOMICO DI UNA BANCA

1. IMPATTO ECONOMICO SULLA REDDITIVITA’ DELLA BANCA

- Interessi attivi e proventi assimilati

(interessi che la banca percepisce sui suoi investimenti, attivo, titoli obbligazionario)

interessi attivi, che provengono da prestiti + titoli di debito nel suo portafoglio, investimenti

- interessi passivi e proventi assimilati

(sulla sua attività di Funding che la banca realizza, sostiene costi collegati)

INT. ATTIVI - INT. PASSIVI = MARGINE DI INTERESSE

La variazione di tassi di interesse, va ad impattare a livello reddituale sul margine di interesse,

quindi Es: una banca che avesse concesso tanti mutui a tasso fisso, perché pensava fosse la

strategia + utile, ma i tassi aumentano, la voce int. attivi non si modificherà, mentre la voce int.

passivi crescerà, perché gran parte del passivo della banca era a tasso variabile.

La Variazione dei tassi di interesse è avverso vanno a impattare sulla diminuzione del margine di

interesse e sulla composizione del patrimonio della banca stessa, attivo e passivo e

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
53 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eligri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle aziende di credito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Poli Federica.