vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PRINCIPALI ARGOMENTI E DOMANDE TEORICHE POSSIBILI ALL’ESAME
1) Cos’è la CAVITAZIONE? Riassumere quali sono gli accorgimenti da prendere per evitare
che ci sia in una generica turbomacchina.
La cavitazione è un fenomeno di vaporizzazione del liquido, che si manifesta attraverso la
formazione di bolle di vapore, le quali, muovendosi verso zone a pressioni maggiori della
tensione di vapore, collassano e colpiscono violentemente la turbomacchina. La
cavitazione deriva dal fatto che il fluido scende a pressioni al di sotto della tensione di
vapore all’interno dalla turbomacchina.
Per evitarlo occorre calcolare e confrontare gli NPSHd e NPSHr, alla ricerca di quel valore
di portata limite(Qlim), oltre il quale si avrà cavitazione.
A livello di installazione in un impianto, la turbomacchina può essere tutelata attraverso dei
precisi accorgimenti: ridurre l’altezza di aspirazione (es. usando una pompa sotto battente),
lavorare sulla riduzione delle dissipazioni (aumento del diametro delle tubazioni o riduzione
della rugosità dei tubi), operare sulla temperatura del fluido di lavoro ( la tensione di vapore
è funzione dell temperatura), lavorare sul Δp della pompa ( il Δp rappresenta la
differenza tra la pressione nell’imbocco di aspirazione e il punto di minima pressione
all’interno della macchina e dipende dalla velocità di rotazione: diminuendola si può ridurre
la perdita di pressione), inserire una pompa booster ( a monte della pompa principale ci
sarà un incremento di pressione che eviterà di raggiungere livelli per cui si abbia
cavitazione).
La cavitazione ha luogo se il fluido scende a valori pressione inferiori della tensione di
vapore e comporta la formazione di bolle di vapore, che se raggiungono zone a pressione
maggiore, collassano e colpiscono violentemente la macchina. Può essere evitata
studiando gli NPSHd e NPSHr alla ricerca della Qlim, oltre cui c’è cavitazione, oppure
attraverso degli accorgimenti: ridurre l’altezza di aspirazione o le perdite (ad esempio,
aumentando il diametro o diminuendo la rugosità delle tubazioni), operare sulla
temperatura del fluido o sul Δp ( che diminuisce al diminuire della velocità di rotazione),
inserire una pompa booster a monte della macchina ( incremento di pressione che
scongiura la cavitazione).
2) Illustrare quali procedimenti occorrono per modificare il punto di funzionamento per una
turbopompa inserita in un impianto idroelettico.
Il punto di funzionamento può essere spostato o modificando la curva caratteristica della
pompa (fissando quella dell’impianto) o, viceversa, modificando la curva caratteristica
dell’impianto (fissando quella della pompa). Nel primo caso, si può: modificare la velocità di
rotazione della macchina (aumentandola, la curva si sposta verso l’alto a destra) oppure la
geometria della girante ( aumentando il diametro, la curva caratteristica si sposta in alto a
destra). Nel secondo caso, si può variare il quantitativo di portata transitante nei condotti,
variandone le dimensioni (l’area di sezione, quindi il diametro): riducendo la portata, la
curva caratteristica dell’impianto diventerà più ripida, mantenendo il termine della quota
geodetica iniziale H0.