Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Domande, Psicologia generale II Pag. 1 Domande, Psicologia generale II Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande, Psicologia generale II Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande, Psicologia generale II Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande, Psicologia generale II Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande, Psicologia generale II Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande, Psicologia generale II Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

EMOZIONI

1. Nozione e funzione delle emozioni

L’emozione costituisce un processo che prende avvio dall’interazione tra l’individuo e

l’evento stimolo. In termini evolutivi la principale funzione delle emozioni consiste nel

rendere efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui è necessaria una risposta

immediata ai fini della sopravvivenza, reazione che non utilizza processi cognitivi ed

elaborazione cosciente.

L'emozione ha inoltre effetto sugli aspetti cognitivi: l’interazione con l’evento stimolo

genera una valutazione cognitiva che innesca la complessità della risposta emotiva.

L’emozione non è il frutto dell’evento ma della valutazione che diamo all’evento. Le

emozioni non sono solo un vissuto o un’espressione corporea; sono processi adattivi

multidimensionali che permettono all’organismo di interfacciarsi in modo adeguato con

l’ambiente.

2. emozione come processo

L’emozione non è il frutto dell’evento ma della valutazione che diamo all’evento.

Costituisce un processo che prende avvio dall’interazione tra l’individuo e l’evento stimolo;

questa interazione genera una valutazione cognitiva che innesca la complessità della risposta

emotiva. Le emozioni non sono solo un vissuto o un’espressione corporea; sono processi

adattivi multidimensionali che permettono all’organismo di interfacciarsi in modo adeguato

con l’ambiente. Questo processo, che si conclude con una risposta complessa, viene in certa

misura controllato dall’uomo. L’individuo interagisce con un evento stimolo, intervengono

le valutazioni cognitive e si ha una risposta personale: la premessa cognitiva determina la

risposta.

3. componenti della risposta emotiva

Le componenti della risposta emotiva sono: cognitiva, fisiologica, espressiva,

motivazionale, soggettiva.

Se non ci fossero i processi cognitivi non ci sarebbero risposte emotive.

Le modificazioni fisiologiche avvengono a seguito dell’emozione e sono tanto più marcate

quanto più sono forti le emozioni stesse.

Gli esseri umani sono dotati di un repertorio espressivo molto vasto: modulazione della

voce, della postura dell’espressione del volto, dei gesti.

E’ inoltre possibile distinguere le emozioni in base ai cambiamenti nella tendenza all’azione:

la componente motivazionale ha un ruolo fondamentale nella risposta emotiva (Frijda).

Infine è da sottolineare che l’emozione non va identificata con il sentimento (aspetto

fenomenologico) ossia con il vissuto soggettivo.

La componente che tentiamo di controllare maggiormente è l’espressività, ma tutte le

componenti possono essere regolate.

descrivere le componenti emozionali, e nello specifico una a scelta

4.

a) Componente cognitiva: Se non ci fossero i processi cognitivi non ci sarebbero risposte

emotive. I processi cognitivi si realizzano in forma ricorrente: mentre si realizza il processo

emozionale si raccolgono costantemente le informazioni, interne ed esterne al nostro corpo,

che vengono sottoposte a processi cognitivi. I processi cognitivi ci permettono di portare

avanti una costante azione di monitoraggio e di regolazione durante il processo emotivo. Se

non ci fosse elaborazione cognitiva non ci sarebbe nemmeno il sentimento ossia l’esperienza

soggettiva.

b) Componente fisiologica: Le modificazioni fisiologiche dell’organismo avvengono sempre

in seguito alle emozioni e sono tanto più marcate quanto più sono forti le emozioni stesse.

1

Esistono parametri oggettivi per ogni sistema o apparato con cui è possibile misurare

l’intensità della modificazione:

SNC: a seconda delle emozioni che si provano si attivano determinate zone del cervello

Il SNA: il sistema simpatico attiva il corpo per una situazione di emergenza sollecitando

alcuni apparati e inibendone altri; il parasimpatico influisce sull’attivazione in senso inverso.

Ha tempi di risposta molto più lenti del simpatico e può arrivare ad una reazione eccessiva

di rebound che può portare alla morte (il cuore rallenta fino a fermarsi).

Apparato muscolare: variazioni della tensione muscolare

Apparato cardiovascolare: il più coinvolto attraverso variazioni della frequenza cardiaca,

della pressione arteriosa e della vasodilatazione dei capillari del volto (grande variabilità

individuale e di genere)

Apparato gastrointestinale: aumento della motilità intestinale all’intensificazione delle

emozioni

Cute: aumento di sudorazione, variazioni della conduttanza e della resistenza cutanea

Organi interni e ghiandole endocrine: psico-neuro-endocrino-immunologia, adrenalina.

c) Componente espressiva: Gli esseri umani sono dotati di un repertorio espressivo molto

vasto. Le emozioni provocano modificazioni nella modulazione della voce, nella postura del

corpo, nell’espressione del volto. Gli esseri umani dispongono del sistema mimico facciale

più evoluto; le espressioni facciali emozionali difficilmente sono intenzionali; non sono

socialmente apprese ma lo sono le regole sociali attraverso cui esprimerle. Le emozioni

provocano modificazioni anche nei gesti: movimenti di parti del corpo, soprattutto gli arti

superiori, che possono assumere una funzione di segnalazione. I gesti che hanno a che fare

con le emozioni sono i cosiddetti movimenti di adattamento: ogni persona possiede un

proprio repertorio (es: mordersi le unghie).

d) Componente motivazionale: E’ possibile distinguere le diverse emozioni in base ai

cambiamenti nella tendenza all’azione. E’ la componente motivazionale ad avere un ruolo

fondamentale nella risposta emotiva. Frijda analizza 3 aspetti del vissuto emozionale,

rispetto alla consapevolezza:

Consapevolezza del modo in cui la situazione stimolo ci appare: attesa o inattesa, piacevole

o spiacevole;

Consapevolezza delle sensazioni organiche: sintomi, tensioni, turbamenti, rilassamento.

Consapevolezza delle tendenze comportamentali: ognuno di noi ha un diverso grado di

consapevolezza delle proprie emozioni (riconoscerle, denominarle, verbalizzarle, ecc).

L’individuo non si limita a provare emozioni, entro certi limiti interviene sul proprio

processo emozionale nel tentativo di controllarlo. Più siamo capaci di interagire con il

mondo e la realtà, più siamo in grado di controllare le nostre emozioni.

e) Componente soggettiva: Per molto tempo l’emozione è stata identificata completamente

con il sentimento (aspetto fenomenologico) ossia con il vissuto soggettivo. A seconda

dell’approccio teorico (introspezione, comportamentismo, cognitivismo) cambia il modo di

vedere e considerare le emozioni.

5. regolazione delle emozioni (emozionale)

Gli esseri umani non si limitano a provare emozioni ma tentano di regolarle e governarle.

Tanto più siamo capaci di interagire con la realtà, tanto più siamo capaci di regolare le

nostre emozioni. La regolazione può essere rivolta all’evento stimolo, ai processi di

valutazione cognitiva, alle componenti fisiologiche, alle componenti espressive,

motivazionali e soggettive e alle sequele psicologiche che derivano dalla risposta emotiva.

6. L’espressione delle emozioni 2

7. implicazioni cliniche e sociali della regolazione emozionale

Nel quotidiano ci sono eventi con i quali dobbiamo scontrarci necessariamente, ma abbiamo

la possibilità di selezionare gli eventi che prevediamo potenzialmente suscitatori di

emozioni favorevoli. Il nostro modo di valutare la realtà costituisce un’importante valvola di

sicurezza: creiamo condizioni, interpretiamo, cambiamo giudizi e valutazioni. Secondo la

psicanalisi i meccanismi di difesa sono uno dei modi con cui regoliamo la nostra valutazione

cognitiva. Ogni individuo ha interiorizzato un repertorio di regole attraverso le quali è in

grado di manifestare la propria espressività emotiva. La regolazione delle emozioni si

realizza in modo diverso a seconda dei contesti e delle culture = display rules (Paul Ekman

visione film americani/giapponesi)

Un processo che svolge un’importante funzione di modulazione sulle conseguenze di un

emozione è l’esteriorizzazione delle proprie emozioni, che si manifesta attraverso la

componente espressiva e comunicativa. Queste due modalità di esteriorizzazione delle

emozioni hanno effetti a breve e a lungo termine sul benessere e sull’equilibrio

dell’individuo. Alcuni autori hanno classificato gli individui in base agli stili di espressione

emotiva: esiste una relazione importante tra capacità di verbalizzare i propri sentimenti ed

altre capacità cognitive quali il fantasticare e l’immaginare

8. teorie delle emozioni

James-Lange: in seguito all’attivazione fisiologica e alla messa in atto di un

comportamento, si percepisce il vissuto soggettivo. Att.fis.→comportamento→vissuto sogg.

= emozione

Cannon-Bard: attivazione fisiologica, comportamento e vissuto soggettivo sono attivati dal

talamo e sono pressoché simultanei.

Schachter-Singer: fanno parte dell’emozione anche fattori cognitivi : si ha una emozione

quando viene applicata una particolare etichetta ad una generica attivazione fisiologica.

L’emozione è data dalla percezione di arousal (attivazione fisiologica) e dalla sua

interpretazione cognitiva (apraisal).

Frijda: è la componente motivazionale ad avere un ruolo fondamentale nella risposta

emotiva. L’individuo non si limita a provare emozioni intervenendo sul proprio processo

emozionale nel tentativo di controllarlo.

Leventhal e Scherer: il rapporto tra attivazione fisiologica dell’organismo = arousal e

valutazione cognitiva del dato emozionale = appraisal costituisce un punto nodale del

processo emozionale. Tale processo prevede diverse fasi disposte in modo gerarchico, che

consentono un’elaborazione dei dati sempre più complessa dal piano delle esigenze

biologiche alle dinamiche interpersonali più sofisticate.

L’informazione in entrata passa attraverso una serie di controlli da livelli elementari situati

in basso nella scala ontogenetica e filogenetica a livelli più sofisticati che richiedono un

adeguato sviluppo del singolo individuo e della specie.

Scherer chiama questi controlli stimulus evaluation checks (SECs), ovvero controlli

valutativi dello stimolo. Vengono individuati 5 SECs.

Teoria neuro culturale di Paul Ekman: Nelle espressioni delle emozioni vengono

coinvolte determinate strutture neuromotorie che creano le specifiche espressioni facciali.

Programmi neuromotori innati mediati da regole apprese socialmente display rules

regolano l’espressione delle emozioni (famosissimo studio risposte espressive di soggetti

americani e giapponesi alla visione di film). Secondo Paul Ekman e Carroll Izard

(1993/1997) le emozioni attivano programmi innati di espressioni

Dettagli
A.A. 2014-2015
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher studenti.matildedicanossa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ricci Bitti Pio Enrico.