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La Costituzione Italiana ed il conflitto sulla sua applicazione
La costituzione italiana, che nasce nel 1948, si pone come una fra le più rivoluzionarie ed avanzate. A partire dall'articolo 3 che pone tutti i cittadini sullo stesso piano e affibbia alla Repubblica il compito di mantenimento dell'ordine sociale, all'articolo 40 che tutela il diritto di sciopero (ma non di serrata) e fino ad arrivare all'articolo 38 che recita "l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro". La Costituzione volta definitivamente pagina rispetto al fascismo e si pone l'obiettivo di superare quel formalismo che caratterizza le costituzioni liberali. Con quest'ultima affermazione si vuole intendere che non ci si accontenta che tutti i cittadini siano considerati uguali, ma che effettivamente la Repubblica si impegni affinché possa essere così. Fin dal giorno in cui è stata promulgata, tuttavia, è stata
Ostacola da forze che si mettono in campo per uncontenimento della democrazia. Ad esempio, da una legge proporzionale pura(ogni voto ha lo stesso valore di tutti gli altri) siamo passati ad un sistemamaggioritario che premia le forze che ottengono più voti, sanzionando lerestanti fino a non farle entrare in parlamento.
6. LA DIFFUSIONE DEGLI STAGE E DELL'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Partiamo da una distinzione, sul piano analitico, tra stage, tirocinio eapprendistato. Lo stage è un periodo di formazione in un dato ambito lavorativo.Il tirocinio è un'attività necessaria per la formazione professionale el'apprendistato è un vero e proprio rapporto di lavoro. Negli ultimi decenni si èmolto parlato di flessibilità del lavoro, che in un certo senso possiamo associarealla precarietà, e cosa meglio degli stage/voucher/contratti a chiamataesprimono questa nuova caratteristica del lavoro? In Europa bisogneràaspettare la
Seconda metà degli anni '90 per parlare di stage. Non si hanno dati certi circa gli stage, se non alcune denunce raccolte da Eleonora Voltolina. Vi è una quota altissima di stage avviati in maniera informale, o definiti con un altro nome e per questo è impossibile quantificarli. Tuttavia si nota un boom degli ultimi anni, ma soprattutto dal 2016 circa a seguito dell'applicazione della riforma "Buona Scuola", che prevede l'alternanza scuola-lavoro. Quest'ultima consiste in un monte ore diverso da scuola a scuola, in cui gli studenti sono chiamati a svolgere un periodo di "stage" con l'obiettivo di integrare la teoria con la pratica. Ovviamente si vede fin da subito che non è così, e le difficoltà ad impiegare tutti non sono poche. Già nel 2016 si supera il milione di stagisti. Questi stage vengono svolti in imprese private o in imprese pubbliche, ma in questo secondo caso la possibilità
Di essere assunti in seguito diminuisce drasticamente. Se dovessimo definire un obiettivo centrale di questi stage potremmo sicuramente dire che sia per incrementare la formazione degli studenti. Ma è davvero così? Forse. Ma questo non è l'obiettivo "vero". Gli stage stanno "abbattendo" i costi delle imprese poiché non essendo considerati un rapporto di lavoro, sono gratuiti o semi-gratuiti. Dunque le imprese "guadagnano" manodopera gratuita attraverso questi stage. Questi stage comportano una sorta di auto disciplinamento, ovverosia si inizia a pensare ad essi come ad un passaggio obbligatorio per poter avere una possibilità nel mondo del lavoro.
7. FINALITÀ DEL RAZZISMO DI STATO
Il razzismo, prima di essere un'ideologia, è una pratica, un insieme di azioni violente. È uno strumento in mano ai "più forti" e serve anzitutto a svalorizzare la forza-lavoro immigrata, e inoltre
serve a creare dei capri espiatori. Serve a creare un nemico che sia sia interno che esterno.
8. CAPITALE FINANZIARIO E FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA
La finanziarizzazione dell'economia è quel fenomeno per cui il capitale "eccedente" tende a spostarsi sugli investimenti finanziari, sullo scambio di titoli e valute. Con la finanziarizzazione si modifica quindi la distribuzione dei capitali esistenti fra i diversi capitalisti. Quando il capitale finanziario prevale su quello produttivo si può incorrere in una crisi da sovrapproduzione.
Il ruolo del capitale finanziario serve a comprendere la dinamica dell'organizzazione della produzione e del lavoro: tutto si basa sulla centralizzazione dei capitali e sulla connessione tra banche e imprese. La forma finanziaria dell'economia va dunque intesa come fusione di industria e banca.
9. IL LAVORO STUDENTESCO
Il lavoro studentesco, essendo flessibile, permette di conciliare lavoro e studio ed è dunque
un fenomeno in espansione. Tra le varie cause troviamo: richiesta di manodopera flessibile, impossibilità da parte della famiglia di provvedere completamente al sostentamento e aumento delle tasse universitarie. Tra queste cause la motivazione economica riveste il ruolo più importante, seguita dalla motivazione legata al miglioramento del tenore di vita e dalla motivazione alla formazione professionale, che riguarda un numero molto ristretto di studenti. I settori maggiormente scelti in questo senso sono quelli del terziario: bar/caffè/ristoranti, negozi e vendite al dettaglio, animazione. A livello europeo 2 studenti su 5 lavorano. La durata media dei contratti è di 18 mesi. Molti datori assumono studenti perché più ricattabili. La fascia oraria, il tipo di mansioni svolte, la distanza sono considerati fattori che hanno un impatto sullo studio, ma il fattore preponderante è il monte ore lavorative. Sebbene gli studi rendano possibile conciliare lavoro-studio.molti studenti la definiscono come un'esperienza logorante. 10. L'acronimo "IDE" sta per "investimenti diretti all'estero" e rappresentano lo strumento principale dell'impresa transnazionale contemporanea. Gli investimenti si spostano all'esterno, non solo nelle "periferie del mondo", per trovare manodopera a basso costo e per espandersi. Le reti del mercato si allargano facendo spazio alle filiere di produzione, dirette dalle "holding finanziarie". L'impresa tende a mantenere al suo interno le cosiddette produzioni "core" ed espandere all'estero le produzioni più mature ("non core"). Questo processo di delega all'esterno si chiama "esternalizzazione". 11. IMPERIALISMO In termini di letteratura sul tema dell'imperialismo troviamo l'opera di Lenin che si intitola "Imperialismo: fase suprema del capitalismo". Con l'espressione“fasesuprema” Lenin intende definire le caratteristiche più recenti assunte dal modo capitalistico. La prima fase dell’imperialismo si colloca tra il 1871 e la vigilia della prima guerra mondiale, che di per sé sarà il primo scontro capitalistico. Alla fine dell’800 si sviluppa il capitale monopolistico (che media capitale industriale e capitale finanziario), nascono le imprese che chiameremo monopoli. La politica chiama la nazione a difendere i propri interessi, dunque le singole potenze si difendono l’una l’altra per spartirsi il mondo. Questo svilupperà poi l’ideologia razzista. Lenin delinea alcune caratteristiche di questa prima fase imperialistica: formazione di grandi monopoli, esportazione all’estero dei grandi mercati, formazione del capitale finanziario (capitale bancario+ capitale produttivo), spartizione economica e politica del mondo. Cresce quella che viene definita “centralizzazione del
capitale” ovverosia le imprese più potenti sono sempre meno ma sempre più forti. Il modo di produzione capitalistico si sviluppa su tutto il pianeta, e c'è un controllo da parte delle multinazionali che è sia diretto che indiretto. Aumentano la proletarizzazione (proletari: coloro che sono costretti a vendere la propria forza-lavoro per sopravvivere, ma che non necessariamente hanno un lavoro) e il lavoro salariato. Le multinazionali ridisegnano la divisione dal lavoro, ma su scala globale. L'economica prende il sopravvento sulla politica, sebbene le due sfere debbano essere distinte. Ovverosia, l'attore principale della politica è lo stato, mentre l'attore dell'economica è l'impresa che regola i mercati. 12.PLUS VALORE ASSOLUTO E PLUS VALORE RELATIVO Potremmo distinguere due parti del lavoro: il lavoro necessario, il cui corrispondente in valore è il salario, e il plus lavoro, il cui corrispondenteinvalore è il plus valore. Il plus valore è quella parte di salario che si tiene il capitalista. Dunque l'obiettivo di quest'ultimo è quello di aumentare il più possibile il plus valore. Un modo sicuramente immediato, che corrisponde al plus valore assoluto, è quello di aumentare la giornata lavorativa. Per un certo periodo di tempo potrà funzionare, ma ad un certo punto il lavoratore ha bisogno di riposarsi. Inoltre queste condizioni disumane comportano scioperi e manifestazioni da parte dei lavoratori che non sono per niente produttive per il capitalista. Dunque devo trovare un altro modo: il plus valore relativo. Ovvero dovrà mantenere costante la variabile "tempo" e nello stesso tempo dovrà cercare di aumentare la produttività. Ed ecco che si arriva all'introduzione di macchine, che non devono riposarsi, alla parcellizzazione del lavoro e alla sostituzione del lavoro vivo con il lavoromorto.13.MERCIFICAZIONECon il termine "mercificazione" si intende che i prodotti di cui ho bisogno appaiono di fronte a me come merci. Tutti i miei bisogni verranno soddisfatti attraverso un salario che mi permetterà di acquistare delle merci. Si fa inoltre riferimento al fatto che per il capitalista tutto è ridotto a merce, e che il suo unico obiettivo è accrescerne il valore e trarne profitto.
14.DIVISIONE DEL LAVORO E SOLIDARIETA'Secondo Durkheim la divisione del lavoro nel suo trasformarsi trasforma i legami sociali che tengono insieme una società, ossia il collante che tiene insieme gli individui tra loro, che Durkheim definisce solidarietà. Il tipo di solidarietà che tiene insieme una collettività dipende dal tipo di divisione del lavoro che si è sviluppato. Questa divisione del lavoro trasformandosi fa sì che sempre più vengano assegnate dentro la società differente funzioni a
differenti individui o gruppi, quindi una diversificazione sociale che sviluppa