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Capitolo RAGIONARE PER RISOLVERE PROBLEMI
- pensiero riproduttivoconsiste nella capacità di replicare schemi appresi in passato. È
associativo, ed è guidato dall’esperienza.
- Pensiero produttivosenza coinvolgere precedenti procedimenti esperienziali per prove
errori, permette di ricombinare pensieri e concetti in forme nuove (ristruttura la rappresentazione
del campo percettivo). Consente di generare una soluzione creativa al problema, non diretta, e
mai esperita prima in quella forma (coincide con la definizione di problem solving).
- Contributo di kohler (con anni, periodo) 1913-20 Tenerife dimostra detouring. Köhler, e
poi Duncker (1935) e Wertheimer (1945), descrissero alcune manifestazioni comportamentali
frequentemente nei problemi per insight e descrissero la fenomenologia del problem solving.
- Esperimento fiammiferi: tipi di vincolivincolo sull’operatore e sulla tautologia è il più
difficile.
- Lesioni.. cosa non aiuta? Chi fa peggio?fa peggio chi non ha la lesione alla corteccia
frontolaterale.
- Esci da fissazione grazi a cosa?Allentare i vincoli
- insightristrutturazione improvvisa del campo percettivo
- Cosa studia Bowden pop-out e insight p396
- Logical theorist Newell e Simon, programma in grado di dimostrare automaticamente
alcuni teoremi matematici.
- SatisficingTermine usato da Simon per indicare che un solutore non cerca la soluzione
ottimale, cioè la soluzione migliore possibile, ma una soluzione “buona abbastanza” alla luce
degli obiettivi e delle risorse disponibili. (razionalità limitata)
- Problema bene definito problema in cui gli operatori utilizzabili per passare da uno stato
all’altro sono chiari, semplici e circoscritti; e gli obiettivi da conseguire sono altrettanto
chiaramente descritti.
- problema ben definito é un problema con uno stato iniziale, uno stato obiettivo (o goal) o
terminale, un insieme finito di funzioni o operatori, una metrica di distanza tra due vettori di stato.
- Spazio del problemaè la comprensione iniziale del problema, che genera poi lo spazio
degli stati.
- Spazio degli statiL’insieme di tutte le possibilità che si ottengono applicando al vettore
iniziale tutti gli operatori disponibili, e poi riapplicandoli iterativamente a tutti i vettori output. È uno
spazio esaustivo, combinatorio, una virtuale “mappa completa del territorio” da percorrere per
avvicinarsi al goal.
- Spazio degli stati secondo Newell e SimonTutti i giochi da tavolo/da scacchiera
deterministici possono essere descritti come uno spazio degli stati. Tuttavia, per molti di essi lo
spazio degli stati è teoricamente finito, ma talmente vasto da non consentire l’applicazione di
algoritmi esaustivi di ricerca, ma piuttosto euristici.
- Analisi mezzi-fini strategia euristica usata per ridurre in numero di possibilità da generare
e misurare (spazio degli stati), ossia comprimere/ridurre il problema. Tecnicamente, quanto più è
breve la distanza (in termini di operazioni) da uno stato iniziale a un obiettivo, tanto minori sono
gli stati possibili che possono intercorrere tra i due. Quindi, se si accorcia la distanza, generando
iterativamente dei sotto-obiettivi da cui si possa raggiungere l’obiettivo in un solo passaggio, e
trasformando il problema nel cercare di seguire quei sotto-obiettivi, si può ridurre lo spazio degli
stati, e quindi ridurre il problema.
- Analisi mezzi-fini è una strategia general purpose.
- Hill climbing strategia euristica più rozza. Si confronta il vettore che descrive lo stato
iniziale con il vettore che descrive lo stato terminale, e si valuta la distanza di ciascun parametro
del primo da ciascun parametro del secondo. Poi si sceglie una mossa che riduce la distanza di
almeno uno dei parametri, senza aumentare quella degli altri. Strategia più parsimoniosa, ma con
maggiori probabilità di insuccesso. Non richiede memoria degli stati precedenti, ma solo
conoscenza dell’obiettivo e una metrica in grado di misurare la distanza da uno stato all’obiettivo.
- cos’è un’analogiaragionamento che permette di usare le conoscenze precedenti nella
risoluzione di un problema attuale. (Rapporto di somiglianza tra alcuni elementi costitutivi di due
fatti od oggetti, tale da far dedurre mentalmente un certo grado di somiglianza tra i fatti o gli
oggetti stessi.)
- fasi risoluzione problema per analogie fase di recupero, fase di
allineamento=mapping=isomorfismo, fase di transfer, fase di apprendimento.
- Gick e Holyoak cosa scoprono sull’analogiaproblema tumore e generale coi gruppi.
- le somiglianze di un'analogia sonosomiglianza superficiale, strutturale, di obiettivi.
- inferenze illusorie dovute auna rappresentazione iniziale e parziale del problema, a
prescindere dal fatto che sia sufficiente a rispondere o meno.
- perché sono difficili i ragionamenti deduttivischemi diretti/indiretti per TLM (in particolare
numero schemi coinvolti e loro disponibilità), numero modelli mentali necessari per trarre
l’inferenza e necessità della quarta fase per TMM con sillogismi con connettivi proposizionali, per
TMM con sillogismo aristotelico difficile se l’unica possibilità inizialmente resta esplicita per
comprenderlo non supporta la conclusione corretta, con sillogismi lineari quando indeterminati
perché diamo una interpretazione univoca e dimentichiamo le altre possibili rappresentazioni.
- Il grado di difficoltà ragionamento diretto dipende danumero schemi coinvolti e loro
disponibilità.
- la difficoltà di una deduzione per i modelli mentali dipendenumero di modelli che è
necessario rappresentare per trarre l’inferenza, e dalla necessità o meno di intraprendere la
quarta fase del ragionamento.
- razionalità potenziale umana secondo la TMM fase iterativa di ricerca di controesempi o
elaborazione dei modelli impliciti; cioè la quarta fase della produzione di modelli mentali.
- Beliefe biasa parità di validità, una conclusione sillogistica è più facilmente accettata si
l’individuo la ritiene vera, mentre è accettata con maggior difficoltà se l’individuo la ritiene falsa.
- Beliefe bias la risposta è influenzata dalla credibilità delle conclusioni.
- Beliefe biasesperienze precedenti inibiscono la ricerca di controesempi, perché se la
conclusione suggerita dalle conoscenze precedenti è supportata dalle premesse, viene accettata
senza ricerca di controesempi o modelli alternativi.
Capitolo LINGUAGGIO
- cos’è il lessico mentaledeposito di tutte le conoscenze (concetti, parole, stringhe) che
abbiamo acquisito in modo duraturo nel corso della vita. È un insieme delle conoscenze
morfologiche, semantiche, fonologiche, ortografiche, sintattiche associate ai costituenti linguistici.
P464
- fonemaunità di base di un suono linguistico in una determinata lingua. P465
- segmentazione in parole dei suoni linguisticifonologia. P464
- studia i dettagli acustici dei suoni e come vengono articolatifonetica. P464
- Concetti, Lemmi, lessemiconcetti: rappresentazione semantica, lemmi: rappresentazione
sintattica e grammaticale, lessemi: informazione morfo-fonologica e ortografica. p466
- N400associata all’elaborazione linguistica, è influenzata dalla prevedibilità (meno è
prevista, più è alta). P479
- LANviolazioni morfo-sintattiche. P483
- P600 struttura sintattica errata/infrequente/complessa. Esiste per vari tipi di violazione,
non solo linguistica. P483
Capitolo MOTIVAZIONE
- chi di loro ha studiato l'istinto nella motivazione?James e McDougall. P531
- Pulsionespinta che induce l’organismo a cercare gli oggetti in grado di colmare lo stato di
carenza e, quindi, a ripristinare l’omeostasi. P533
- chi parla di temi Murray. p534
- Maslowpiramide dei bisogni. p535
- quali sono i tre motivi di McClellandalla riuscita, all’affiliazione, al potere. P537
- Motivazione all’affiliazionedesiderio di protezione e paura di rifiuto. P538
- motivazione al poteredesiderio di dominio e paura di dipendenza. P538
- motivazione alla riuscitadesiderio di eccellenza e paura di fallimento. P538
- chi parla di motivi implicitiMcClelland. P539
- Autore teoria "aspettativa per valore"atkinson. P541
- teoria della motivazione dovuta a cause, di chi è?Weiner. p543
- Bandura parla diautoefficacia. P544
Capitolo DECISIONE
- Deciderescegliere in modo consapevole tra almeno due possibilità che riusciamo a
concepire mentalmente. P567
- homo economicusprotagonista dei modelli economici logico-normativi. Più che un
individuo reale è un agente, un decisore virtuale (può essere un individuo, un’istituzione, o una
qualsiasi entità che compia scelte) il cui comportamento è relativamente semplice, e
completamente definibile da un insieme di assiomi. È un agente dotato di un dato e stabilito
ordinamento di preferenze sulle alternative a disposizione e capace di formare delle credenze (o
aspettative) probabilistiche sugli stati del mondo e sugli effetti delle sue azioni. Egli è anche in
grado di elaborare l’informazione a disposizione secondo il calcolo della probabilità. p569
- Certezzasono le scelte tra corsi d’azione alternativi che, qualora adottati, comportano
comunque un esito sicuro. Un homo oeconomicus opta semplicemente per l’alternativa che
preferisce. P569
- Incertezza le conseguenze di almeno una delle alternative non sono sicure, ma legate a
gradi di probabilità. In condizioni di incertezza, l’homo oeconomicus è un massimizzatore
dell’utilità attesa.p569
- Scelte rischiose Le conseguenze di almeno una delle alternative non sono sicure, ma
legate a gradi di probabilità. In condizioni di incertezza, l’homo oeconomicus è un
massimizzatore dell’utilità attesa. I gradi di probabilità degli esiti sono definiti. P569
- Scelte incerte in senso proprioun esito è possibile, ma non si sa con quale probabilità si
potrà avverare. P569
- la teoria normativa prevede 4 regole, quali?principio della transitività, della dominanza,
dell’invarianza, dell’indipendenza. P575
- Teoria newell e simonteoria razionalità limitata: i problemi generati dall'incertezza
richiedono soluzioni soddisfacenti piuttosto che ottime. P578
- Lotteriarovesciamento delle preferenze (violazione principio di invarianza); sovrastima
basse probabilità spiega giocare alla lotteria nella TP, in particolare nella funzione di
ponderazione delle probabilità; esperimento euristica ancoraggio e aggiustamento. Usati perc