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Funzioni urbane, come si irradiano, gerarchia urbana, teorie e modelli

Per funzione urbana si intende un'attività che risponde sia ad esigenze interne alla città, sia soprattutto esterne ad essa, e che giustifica l'esistenza della città in quanto unità sociale organizzata nei suoi rapporti con più vasta entità regionali, statali o internazionali. La differenza con la parola servizi è che in questa teoria è legata solo al terziario, mentre la parola funzioni riguarda il commercio, l'industria, il governo.

Ciò che rende geografico il concetto di funzione urbana è il raggio d'azione (o portata) di tali funzioni, che dipende dall'ampiezza territoriale, e può interessare un maggiore o minore numero di categorie di persone. Ad esempio, una scuola elementare è un servizio legato all'istruzione, così come La Sapienza, ma il loro raggio d'azione è completamente diverso.

prima riguarda tutta la popolazione, ma il suo raggio di influenza minore, l'importanza della Sapienza è enorme, ma riguarda un numero più ristretto di persone. Ad esempio, la funzione politico amministrativa municipale, presente in tutte le città, interessa direttamente solo i loro abitanti. Ma una città che è anche capitale, svolgerà funzioni politico amministrative a raggio territoriale più vasto e rivolto a più persone.

Per la portata delle funzioni urbane si distinguono 3 ordini di scala:

  1. micro regionale che ha un raggio d'azione fino a 10 km
  2. regionale che ha un raggio d'azione tra da 10 km a 300 km
  3. macro regionale che va oltre i 300 km

Le attività locali, o servizi banali, sono presenti ovunque poiché sono di base e non si può prescindere dalla loro esistenza. Il loro raggio d'azione non va oltre l'immediato intorno territoriale della città. Queste attività hanno funzione di

assicurare il mantenimento e la riproduzione della città stessa producendo beni e servizi che vengono consumati localmente. Ma per produrre tali beni e servizi la città deve importare altri beni e servizi dall'esterno. Le attività non locali, o esportatrici, hanno un raggio d'azione da regionale a internazionale. La soglia minima di un bene è la quantità minima delle vendite al di sotto della quale un esercizio commerciale non è in grado di fornire tali servizi o beni. Questo perché occorre un certo giro d'affari affinché l'attività commerciale possa dare profitti accettabili a chi la gestisce. Il panificio è un'attività di base, ne hanno bisogno tutti, quindi basterà una certa soglia di clienti. La gioielleria, invece, non deve avere un numero elevato, ma comunque minimo, in quanto è un servizio commerciale di rango piuttosto elevato. Non vende beni necessari e.

non tutti ne usufruiscono.

La portata di un bene o servizio centrale è il raggio dell'area di mercato di quel bene o servizio. Tale portata ha un limite inferiore, che coincide con la distanza entro la quale si trova il numero di acquirenti o utenti cui la domanda soddisfa la soglia del bene o servizio. Il limite superiore è invece dato dalla distanza massima al di là della quale la località centrale non può più fornire il bene o servizio, poiché i potenziali acquirenti dovrebbero fare troppa strada per recarvisi, quindi o essi rinunciano al bene o se lo procurano in una località centrale più vicina.

I beni e servizi sono ordinati gerarchicamente in base alla soglia: si dicono funzioni centrali di ordine elevato quelli che presentano una soglia elevata che pertanto richiedono un'area di mercato piuttosto estesa. Sommando il raggio d'azione di ogni arrivata' di ogni città si ottiene il raggio

d'azione medio. Città anche più piccole hanno un raggio maggiore per l'importanza delle loro attività. Si possono catalogare delle città in base alla loro funzione: ci sono città mono funzione, che hanno una funzione unica, e se questa viene a mancare, è difficile sopravvivere. È il caso di mete religiose come Lourdes o San Giovanni Rotondo (padre Pio). Settore quaternario: detto anche terziario avanzato, è la parte più specialistica, più di alto di livello (grandi banche, ospedali di ricerca, l'onu, la banca di wall street, etc). Torino è un caso molto interessante: 50 anni fa era una città di stampo soprattutto industriale. Ovviamente più una città è grande più sarà difficile che si caratterizzi per una cosa sola. È forse l'unica città italiana che si è "ripersonalizzata" dopo il declino dell'industria. Oggi

è una grande città turistica, di ricerca, studio. Ci sono città che resistono meglio al declino dell’industria (Terni, anche se non completamente), e che subiscono di più (Piombino).

Città in base alla funzione dominante:

  1. governativa/amministrativa->Grosseto
  2. portuale->Livorno/Genova
  3. industriale->Piombino
  4. universitaria->Pisa
  5. capitale->Roma
  6. militare->Palmanova(Udine)
  7. finanziaria->Francoforte
  8. mineraria->Cile e Peru’
  9. religiosa->Gerusalemme, Lourdes
  10. turistica->Rimini/Dubai-UNWTO: United Nations World Tourism Organization

Raccoglie dati, statistiche e informazioni sul turismo nel mondo.

Il turismo è il grande fenomeno del XXI secolo. Esso è distribuito in tutto il mondo ma l’Europa è quella che raccoglie la maggior parte delle mete più ambite. L’Italia ad esempio è il paese con più siti patrimonio dell’umanità (54) nel mondo. Venezia, Firenze

Sono centri turistici per eccellenza (Venezia più "materiale", per il commercio portuale, Firenze più "culturale/artistico", per l'importanza nella storia della cultura italiana).

Non-luogo: definisce due concetti complementari ma distinti: da una parte quegli spazi costruiti per un fine ben specifico (solitamente di trasporto, transito, commercio, tempo libero e svago) e dall'altra il rapporto che viene a crearsi fra gli individui e quegli stessi spazi → Albergo di Dubai con pista da sci interna). Tipica del XX secolo è l'esplosione delle grandi città. Il fenomeno dell'urbanizzazione ha portato circa 4 miliardi di persone a vivere in città, e la crescita è esponenziale. Le città dei paesi sviluppati restano sempre più indietro rispetto a quelle delle nuove città emergenti.

Le metropoli: Una metropoli è una città di grandi dimensioni con un'area comunale fortemente popolata.

centro economico e culturale di una regione o di un Paese, e spesso nodo di comunicazioni internazionali. Il prevalere sulla funzione "passiva" terziaria di quella "attiva" quaternaria è il criterio fondamentale che permette di distinguere il concetto funzionale di "città" da quello di metropoli. In quest'ultima infatti la funzione attiva propulsiva e generatrice di sviluppo è più importante di quella semplice fornitrice di servizi. Non fornisce solo servizi ma è propulsore di novità che porteranno al futuro.

Le città mondiali/semimondiali del mondo.

L'area metropolitana è una zona circostante un'agglomerazione (o una conurbazione) che per i vari servizi dipende dalla città centrale.

Legge Delrio: sopprimeva le province e istituiva le aree metropolitane, ma non fu mai veramente applicata. Essa indicava 12 città metropolitane: Venezia, Torino, Milano, Genova, Bologna,

Firenze, Roma, Bari, Napoli, Messina, Cagliari, Palermo (e Reggio Calabria). In teoria queste sono le aree che raccolgono i punti vitali dellanazione (>40% del PIL nazionale etc). L'area metropolitana raccoglie aree molto più vaste del semplice comune (Napoli: nemmeno 1mln di abitanti → 3mln nell'area metropolitana). DIFFERENZE SITO E POSIZIONE - Il sito è il luogo geografico dove sorge l'insediamento urbano (città). Del sito interessano soprattutto le caratteristiche fisiche: geomorfologiche, idrologiche, climatiche. La scelta del sito ha valore storico, in quanto connesso con l'origine dell'insediamento e con il suo successivo sviluppo, più o meno condizionato dallo stesso sito. - La scelta del sito corrisponde quindi a determinate esigenze di un certo periodo storico (alture nel Medioevo) e ogni sito vantaggi svantaggi anche in relazione alla posizione. A seconda di dove è costruita la città si può intuire come.l'ambiente fisico condiziona le città e viceversa. Ad esempio, all'Equatore si trova la zona più calda e più vivibile del mondo, a differenza dei poli e dei deserti. Il luogo dove sorge una città influenza molte caratteristiche della città stessa, ed è detta posizione: essa è un valore relativo, cambiando le caratteristiche esterne della città (come le vie di comunicazione -> strade) cambia il valore della città. Una città può avere un ottimo sito, ma una pessima posizione, come nel caso di Pisa. Osservando le antiche città romane, si può notare anche come la nascita di una città sia influenzata dalla presenza sul territorio della strada, che permette di collegarla al resto del mondo. Ad esempio le strade di Pisa sono collegate da ogni parte del centro, segno di una città importante. Vantaggi e svantaggi di alcuni tipi di siti: 1) La pianura è comoda per spostarsi e il terrenofornisce materie prime, però può diventare paludosa ed instabile per le malattie e il clima, inoltre va fortificata perché è indifesa (Lucca e Grosseto). 2)Il fiume è fonte di irrigazione per l'agricoltura, favorisce le vie di comunicazione, è difesa contro i nemici, però può esondare o esserci alluvioni (Budapest). 3)L'altura ha punti di difesa e permette di avvistare i nemici dall'alto, possono però esserci valanghe e frane (Bergamo, Assisi, Otranto, Orvieto). 4)Le coste sono un punto strategico militare e industriale, favoriscono il commercio, la comunicazione e lo sviluppo, sono città movimentate, con contatti da tutto il mondo, ma sono più esposte a rischi provenienti dal mare (inondazioni, pirati) (Genova). 5) Infine le città di valle sono in mezzo alle montagne, magari di miniera, nascono a fini commerciali (Merano). CHE COSA SONO I QUARTIERI, IL CBD E L'AGENTRIFICATION
Dettagli
A.A. 2019-2020
17 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariateresa200127 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Macchia Paolo.