vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L’aggettivo “strutturalistico” si rifà allo strutturalismo, cioè al movimento culturale designato da tale
termine.
2. Sintetizzare per grandi linee i contenuti e il ruolo delle teorie di Chomsky nella linguistica del
secondo ‘900.
Chomsky elaborò la teoria della grammatica generativa. Questa teoria ci dice che, come nelle espressioni
algebriche, applicando le regole, possiamo generare infiniti risultati.
3. Introdurre la differenza tra fonema e allofoni spiegando come si classificano gli allofoni e fornendo
degli esempi.
Fonema: Suono emesso dall'apparato fonatorio. È una unità linguistica dotata di valore distintivo, ossia una
unità che può produrre variazioni di significato se scambiata con un'altra unità.
Allofono: insieme di foni
-> La differenza decisiva tra fonemi e allofoni è data dal fatto che, sostituendo un fonema con un altro, si
otterrà una parola con un significato diverso (oltre che una pronuncia diversa), mentre la sostituzione di
allofoni darà solo una pronuncia diversa (e forse strana) della stessa parola.
-> Gli allofoni di un fonema possono essere:
• varianti condizionate se le diverse realizzazioni di un fonema sono determinate dal contesto (come le
varianti di /k/ che dipendono dal tipo di fonema che segue);
• varianti libere quando in un sistema linguistico è tollerata una pronuncia o l'altra senza che questo provochi
mutamento di significato. Ad esempio, in italiano, parole come casa possono essere pronunciate come ca[s]a
o ca[z]a, senza che questo ne alteri il significato.
4. Costruire una serie nella quale siano presenti almeno un allomorfo debole e uno forte del termine
base e spiegare cosa si intende per allomorfo e in che ambito ci si trova.
Nell’ambito della morfologia, un allomorfo è una serie di diversi morfi tutti versioni di uno stesso morfema.
Allomorfo debole:
Allomorfo forte (suppletivismo): Uomo -> Andr- ologo forma più forte di ominide ad esempio.
5. Spiegare la differenza tra significato di un segno linguistico e il significato di un segno artificiale
come la luce rossa di un semaforo.
Segno linguistico: è un entità più complessa della parola ma che comprende anche la parola e che esiste ogni
qual volta che c’è un’associazione tra espressione e contenuto.
Segno artificiale: sono segni convenzionali, non necessari ai quali normalmente gli esseri umani
attribuiscono un significato.
* 6. Spiegare la differenza tra reclame, advertising e pubblicity.
Reclame, advertising e pubblicity sono 3 fasi dell’evoluzione della pubblicità.
La reclame si sviluppa tra l’800 e la metà del 900, aveva il compito di fare da tramite tra la produzione di un
bene e la sua presenza sul mercato; i mezzi utilizzati erano: vetrine, catalogo, volantino e cartellone.
Successivamente, tra il 1920 e il 1970 si sviluppò l’advertising che aveva lo scopo di far conoscere un nuovo
prodotto stimolando il consumatore all’acquisto (cosa del tutto innovativa).
La terza ed ultima fase, tuttora in pieno sviluppo, è quella della Pubblicity, che si propone di avvalorare la
collocazione del prodotto riportandolo a un ambiente ideologico ben preciso.
* 7. Pubblicità e stili di vita all’insegna del BIO e della decrescita. Fare un esempio di campagna e
commentarne le strategie.
Con “Decrescita” si intende quando un piccolo imprenditore utilizza “utensili comunicativi” diversi dalla
normale tecnica pubblicitaria al fine di farsi conoscere. Questo è quello che sta accadendo con il BIO; “una
nuova visione che si fa strada a forza nella coscienza dell’uomo”.
8. Dopo avere elencato i modi di articolazione delle consonanti, spiegare come si articola una vocale.
I modi di articolazione delle consonanti sono: occlusive, fricative, affricative, nasali, liquide, approssimanti,
colpo di glottide e manovibrante.
Mentre le consonanti sono per lo più articolate con una chiusura o un ostacolo lungo il tratto vocale, le vocali
sono prodotte mantenendo il flusso d’aria relativamente libero. Le vocali sono tutte sonore.
9. Spiegare cosa si intende per atto linguistico e in che ambito ci si trova.
Nell’ambito della pragmatica, si usa il termine atto linguistico per definire “azioni” quali “richiedere”,
“ordinare”, “domandare” e “informare”. Un atto linguistico è un’azione eseguita da un parlante per mezzo di
un enunciato. Gli atti linguistici possono essere diretti e indiretti.
10. Spiegare che si intende per facoltà di linguaggio e che rapporto ha con l’acquisizione di una lingua.
La facoltà di linguaggio è quella che permette ad ogni neonato e quindi ad ogni bambino di imparare una
lingua a patto di venire esposto ad essa. Per la sua realizzazione necessita di un ambiente ricco di stimoli
linguistici, in particolare durante un ben preciso momento di vita dell’individuo chiamato periodo critico (0-
12 anni).
* 11. Fare un esempio di campagna pubblicitaria significativa dal punto di vista della cosiddetta
comunicazione attesa. Spiegare che rapporto ha con la cornice cognitiva e con gli script di un
individuo e spiegare la propria scelta.
Con “comunicazione attesa” si intende una comunicazione che rientra nella nostra cornice cognitiva.
Le cornici cognitive agiscono senza che l’individuo se ne renda conto e finiscono con generare un orizzonte
di attese tra coloro che ne condividono una porzione sufficientemente estesa (es. membri di una stessa
società). Un esempio lampante di comunicazione attesa può essere la campagna del Cif Crema intitolata “Il
pentolone e la corona” che offre tutto ciò che ci si aspetta da una favola.
* 12. Spiegare che si intende per stereotipo sociale e che rapporto ha con la profilazione dei
consumatori alla base della creazione delle campagne pubblicitarie.
Le campagne pubblicitarie spesso vengono indirizzate verso determinate classi sociali, all’interno delle quali
risultano esserci maggiori consumatori.
Per fare questo si ricorre al socioletto e a immagini in cui quella determinata classe sociale, a cui è
indirizzato il prodotto, possa riconoscersi.
13. Spiegare anche con esempi, che si intende con variabilità della lingua e quali sono i maggiori fattori
che la determinano.
Per variabilità della lingua si intendono i modi in cui la lingua può variare:
in base al tempo (diacronia), in base allo spazio (diatopia), in base al mezzo (diamesia), in base alla
situazione (diafasia) e in base alla provenienza, all’età, al sesso, al livello di istruzione… dei parlanti
(diastratia).
14. Spiegare che rapporto c’è tra lingua e dialetto da un punto di vista linguistico e da un punto di
vista sociolinguistico.
Dal punto di vista linguistico, il dialetto è una varietà della lingua.
Dal punto di vista sociolinguistico il dialetto può indicare una determinata classe sociale.
* 15. Spiegare in che consiste il progetto Mapping sterotypes e che utilità può avere nella progettazione
di una campagna pubblicitaria.
Mapping stereotypes è un proggetto di Alphadeseigner che mostra cosa pensa un dato popolo di tutti gli altri
popoli del globo, suddividendo i vari territori in base a stereotipi.
Questo può essere molto utile per la progettazione di una campagna pubblicitaria in una data nazione in
quanto, se ad esempio, dovrò pubblicizzare un prodotto tipico italiano ai francesi lo farò seguendo il loro
immaginario di italiano al fine di avere una comunicazione migliore e mirata.
* 16. Pubblicità e retorica. Spiegare le ragioni per cui le figure retoriche abbondano negli slogan e nei
jinlge pubblicitari. Fornire degli esempi.
Gli slogan pubblicitari abbondano di figure retoriche e jingle, in modo che il messaggio sia il più efficace
possibile e resti così impresso nella mente del consumatore. Egli nel momento in cui andrà ad acquistare la
merce dinnanzi a uno scaffale pieno di prodotti acquisterà quello con il motivetto/slogan che gli è rimasto
impresso dalla televisione.
Gli esempi più famosi sono: “Red Bull ti mette le ali” o “i’m lovin’it” di Mc Donald’s o “si taglia con un
grissino” di Rio Mare.
* 17. Marketing mente e cervello. Spiegare in che consiste il neuromarketing e che tipo di indicazioni
utili la conoscenza della mente e del cervello fornisce al pubblicitario.
Il neuromarketing è una nuova disciplina che sta prendendo sempre più piede, che fonde il marketing
tradizionale con la neurologia e la psicologia, al fine di individuare canali di comunicazione più diretti ai
processi decisionali d’acquisto.
La conoscenza della mente e del cervello è molto importante per il pubblicitario poiché deve confezionare il
messaggio in modo tale da stimolare le parti giuste, al fine di vendere il prodotto che sta pubblicizzando.
* 18. Pubblicità e problemi intestinali. Spiegare in che modo il pubblicitario supera le conseguenze
dell’interdizione provocata da questo argomento. Definire il concetto di interdizione.
Un esempio lampante di come superare l’interdizione legata ai problemi intestinali è quello delle “Caramelle
Euchessina” e del suo slogan: “Quando l’organismo non funziona”.
In questo caso ci troviamo nell’interdizione in quanto legato alla causa del problema cioè la cacca.
* 19. Spiegare che si intende con “Nati per credere” in riferimento alle conclusioni di Non solo
Marketing.
In breve il “credere” a cose che razionalmente non possono essere spiegate è qualcosa di profondamente
insito all’interno della nostra natura biologica. Questo può essere contrastato attraverso la conoscenza ma il
dato naturale non sarà mai annientato.
* 20. Pubblicità e politica. Introdurre a grandi linee il rapporto tra questi due tipi di comunicazione.
Il linguaggio politico, come la pubblicità, si avvale di elaborate strategie tattiche, finalizzate a conseguire
quello che i latini definivano “convincere razionalmente e persuadere emotivamente”.
Anno significativo nel rapporto pubblicità e politica è il 1994, anno della discesa in campo di Silvio
Berlusconi.
La sua discesa in campo fa capire quanto pubblicità e calcio avessero eroso l’autonomia di altri linguaggi.
Si riscontravano l’uso, ossessivamente autocelebrativo, del pronome io rappresentato come una sorta di capo
guerriero e salvatore, slogan pubblicitari e in lessico esagerato infarcito di metafore calcistiche.
Questa formula ha conquistato l’elettorato e impresso un marchio nell’oratoria politica successiva.
21. Spiegare che si intende con biplanarità e con doppia articolazione del segno