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Uso delle virgolette, degli apici e scansione del testo tramite capoversi

VIRGOLETTE « » Virgolette basse (o a sergente) Vengono utilizzate in coppia solo per riportare un discorso diretto e per delimitare le citazioni di testi e parole altrui. Si usano nella scrittura specialistica per citare articoli e stesure giornalistiche (es. per indicare i nomi dei quotidiani, dei periodici, dei giornali: L'ho letto sul «Corriere della Sera»).

Altra soluzione possibile, le linee “—" o Quando si impiega il discorso diretto, in sostituzione alle virgolette basse, la norma prevede la possibilità di far ricorso alle linee/tratti lunghi.

  • Se la linea si trova nella seconda parte del segmento testuale, essa apre solo il discorso diretto e non lo chiude.
  • La lineetta apre e chiude il discorso riportato solo se questo è seguito da altre parole.
  • Si può inoltre utilizzare per isolare un inciso in alternativa alla virgoletta.

parentesi.‘‘ ’’ Virgolette alte Vengono utilizzate in coppia per esercitare la funzione distanziatrice. In altri termini, si fa ricorsoo alle virgolette alte quando si vuol prendere le distanza da una parola/espressione impiegata: in tal modo chi leggeavverte che si utilizzando la parola in modo allusivo, metaforico e non corrispondente all’uso di base. Le virgolette altevanno usate con perché tutto ciò porta ad un impoverimento dell’applicazione della lingua che è da evitare.

Altra soluzione possibile, Il corsivo Per incorniciare il titolo di un’opera letteraria/cinematografica, ino sostituzione alle virgolette alte, la norma prevedere la possibilità di far ricorso al corsivo e, addirittura, sarebbebene utilizzare quest’ultimo rispetto alle virgolette per evitare di generare confusione.

APICI Generalmente si fa ricorso agli apici per dare una definizione di un termine (essa non si limita soltanto

ad un'unica parola ma può contenere anche un gruppo esteso di parole) o per segnalare lo scioglimento di significato. Gli apici possono essere usati per aprire/chiudere un discorso, una citazione; tuttavia, non tutti i linguisti sono d'accordo rispetto al loro impiego.

CAPOVERSI - Generalmente si fa ricorso ad un capoverso quando si affronta un argomento nuovo o un aspetto realmente nuovo di uno stesso argomento e, per questo, si va a capo. L'uso di andare a capo è molto utile non solo per coloro che scrivono al fine di impostare il testo in modo logico e conseguenziale ma anche per il lettore nel momento in cui si trova a dover produrre una lettura veloce. Ogni volta che si va a capo c'è uno spazio di rientro che, benché aiuti a strutturare adeguatamente il testo, nella scrittura a mano viene spesso ignorato. Spesso, inoltre, i capoversi contengono al loro interno diversi blocchi informativi. In altri termini, il capoverso si presenta come una

Sorta di macro-blocco concettuale nel quale vi sono informazioni differenti. In tali situazioni non si va a capo poiché i concetti sono brevi e semplici, ogni frase comunica un'informazione diversa ma sono informazioni minime e, per questo, creare un nuovo capoverso sarebbe inutile.

15. DEFINIRE LA DIFFERENZA TRA "LINGUA" E "LINGUAGGIO".

Molto spesso si tende ad attribuire al concetto di "lingua" il medesimo significato del concetto di "linguaggio" quando, in realtà sono due codici comunicativi differenti. Mentre la lingua è un codice esclusivamente verbale impiegato dalla specie umana per comunicare (tanto è che rappresenta il mezzo comunicativo più completo e complesso che esista: qualsiasi lingua si è sviluppata innanzitutto come parlata, proprio per via dell'esigenza innata di comunicare che ha l'uomo), il linguaggio è un codice comunicativo (verbale e non) impiegato da

varie specie viventi e, dunque, non solo dalla specie umana. In virtù di ciò si applica l’etichetta di “linguaggio” a tutte quelle manifestazioni comunicative che non comprendono soltanto parole (ne sono un esempio il linguaggio dei segni, degli orsi, delle piante e così via).

16. DEFINIRE IN SINTESI COSA SI INTENDE CON “LINGUAGGIO SETTORIALE”.

Con l’espressione “linguaggio settoriale” s’intende il modo di esprimersi (che avviene mediante parole, termini tecnici, parole, numeri, simboli e così via) regolarmente impiegato da un gruppo di persone che opera in un determinato ambito specialistico. Nello specifico si intendono le modalità comunicative che si realizzano sia nei settori propriamente scientifici delle scienze pure sia nei settori di ambito tecnico. Tra le caratteristiche peculiari che denotano i linguaggi settoriali vi sono: la referenzialità (utilizzano la lingua per il semplice scopo

comunicativo di denotare in modo oggettivo un soggetto o un contesto), la neutralità emotiva come diretta conseguenza della referenzialità (i linguaggi settoriali non puntano a far trasparire l'emozioni), il lessico specifico (ogni linguaggio settoriale si serve dei cosiddetti tecnicismi) e l'impiego, ai fini della sintesi, di tratti morfologici specifici, quali affissi (elementi grammaticali che si aggiungono alla radice di un termine per formare una parola complessa: in-idoneo) e confissi o affissoidi (elementi grammaticali che, se presi da soli, hanno un significato autonomo: auto-mobile). Inoltre, in merito alla sintassi e all'organizzazione del discorso, nei linguaggi settoriali è fortemente marcata la deagentivizzazione; gli argomenti, infatti, vengono esposti in modo generico, senza far riferimento a soggetti o a complementi d'agente specifici e la parte sostanziale del messaggio è concentrata sugli elementi nominali e non sui verbi.

17.

ILLUSTRARE IN SINTESI QUALI SONO I MAGGIORI CAMBIAMENTI CHE HANNO INTERESSATO LA STRUTTURA DEL QUOTIDIANO NEGLI ULTIMI ANNI.

Il quotidiano, nato come mezzo di comunicazione e informazione, ha perso negli ultimi 50/60 anni molta importanza a causa dell'avvento dei media di massa, e più specificatamente con la trasmissione a livello nazionale della televisione (1954), che ha permesso di restare costantemente aggiornati su quello che avviene di importante. Tutto ciò ha fatto sì che tale pubblicazione subisse notevoli cambiamenti nella sua stessa impostazione assumendo sempre più la struttura del settimanale, tanto è che Maurizio Dardano in uno studio degli anni '80 parla di settimanalizzazione del quotidiano; nella selezione e disposizione delle notizie (queste ultime vengono raggruppate e gerarchizzate per sezioni: nelle prime pagine vi sono le notizie più importanti a cui seguono le sezioni relative alla politica, all'economia e

Il quotidiano è un mezzo di comunicazione che si occupa di informare il lettore su una vasta gamma di argomenti, dalla politica all'economia, dalla cultura allo sport. Oltre a fornire notizie, il quotidiano ha anche il compito di approfondire gli argomenti e di offrire un punto di vista personale attraverso l'articolo di fondo.

L'articolo di fondo è un articolo di opinione scritto dal direttore del quotidiano o da un esperto nel campo. Ha il compito di analizzare e commentare gli eventi e le notizie più rilevanti del giorno, offrendo una prospettiva personale e stimolando la riflessione del lettore.

L'importanza dell'articolo di fondo risiede nella sua capacità di influenzare l'opinione pubblica e di guidare il dibattito su determinati argomenti. Attraverso l'articolo di fondo, il quotidiano può esprimere la propria linea editoriale e trasmettere i valori e le idee che lo caratterizzano.

Il giornale o una firma prestigiosa e competente della materia trattata, attraverso il quale il quotidiano si schiera, prende una posizione precisa in merito a un determinato avvenimento e, quindi, detta la propria linea politica. Se questo viene affidato al direttore, allora l'articolo non reca la firma e prende il nome di editoriale per sottolineare il fatto che, in quel momento, il direttore parla a nome di tutta la testata. Il fondo, benché possa subire stravolgimenti, deve il suo nome alla posizione che occupa nella pagina e va considerato come un testo argomentativo destinato a un pubblico ristretto in quanto sia per via dell'argomento trattato che riguarda spesso la politica e la società, sia per l'uso raffinato della lingua e le strategie discorsive che vengono utilizzate (costruzioni retoriche, metonimie, giochi di parole, termini inglesi, ecc.), presuppone che si conosca l'argomento e che si abbia un alto grado di cultura per comprendere questo.

Il testo fornito parla dell'articolo di cronaca, che negli ultimi anni ha subito un forte processo di settimanalizzazione. Questo tipo di testo è caratteristico del giornalismo di informazione e si occupa di trattare l'attualità. Esistono diverse tipologie di cronaca, come quella politica, giudiziaria, sportiva, nera, rosa, bianca, e così via.

Secondo il modello anglosassone, gli articoli di cronaca devono essere oggettivi, puramente informativi e referenziali. Ciò significa che le notizie contenute in essi non devono essere false e non devono far trasparire le opinioni del giornalista che scrive. Per essere corretto, un articolo di cronaca deve rispettare la regola delle "5 W" (who, what, when, where e why).

Tuttavia, molto spesso, i criteri dell'oggettività e della referenzialità vengono meno poiché si è affermata

L'esigenza di rendere il testo più coinvolgente e con una forte carica emotiva. Al giornalista, dunque, viene richiesto di dare un'impronta personale al fatto narrato, presentando alcuni contenuti descrittivi e narrativi. Questo segna notevolmente la trasformazione che ha avuto il quotidiano nella modernità in rapporto al metro di selezione delle notizie (se prima del dopo guerra, ad esempio, un omicidio veniva ritenuto un fatto di interesse nazionale finendo nella cronaca nazionale, dal secondo dopo guerra le testate nazionali inseriscono eventi del genere solo se dal fatto particolare ci si può ricollegare a una tematica di portata molto più ampia) e all'uso linguistico (si denota il ricorso alla narrazione circolare, la presenza di toni drammatici molto vicini al letterario, di aggettivi connotativi e così via).

21. DEFINIRE IN SINTESI L'INTERVISTA

L'intervista, tipologia di articolo diffusa nei quotidiani e non solo, è

to, utilizzando strumenti come il telefono o la videochiamata. Questo genere di articolo è chiamato "intervista" ed è molto diffuso nel giornalismo. Durante l'intervista, l'intervistatore pone domande all'intervistato e quest'ultimo risponde, fornendo informazioni e opinioni su determinati argomenti. L'intervista può essere pubblicata integralmente o può essere riportata solo una parte delle risposte dell'intervistato.
Dettagli
A.A. 2021-2022
16 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.arcangeletti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica Italiana II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Felici Andrea.