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CAPITOLO 4. – LE CARATTERISTICHE E I MERCATI DEI TITOLI PUBBLICI
1) Cosa si deve intendere per avanzo/disavanzo primario di uno Stato?
Il disavanzo primario è dato dalla differenza negativa fra le entrate e le spese pubbliche (al netto degli interessi sui titoli di
Stato) in un determinato periodo di tempo rappresenta, quindi, la situazione del deficit pubblico qualora non vi fossero
debiti pregressi.
Quando, invece, il saldo fra entrate e spese pubbliche (sempre al netto delle spese per interessi sui titoli del debito pubblico)
è positivo, si avrà avanzo primario. 8
2) Cosa si intende per rating?
Il rating è una valutazione sintetica del merito creditizio (e quindi del grado di affidabilità di uno Stato), fornita da società
specializzate (come Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch), con riguardo alla sua capacità di far fronte al pagamento degli
interessi e al rimborso del proprio debito, espresso a cadenza periodica attraverso una scala di valori alfanumerici cui si
accompagnano giudizi di valore sulle prospettive economiche del paese (outlook).
3) Cosa si intende per spread con riferimento ai titoli di Stato?
Lo spread è il differenziale, espresso in centesimi di punto percentuale, osservato in un certo momento tra il tasso che un
paese sostiene per raccogliere risparmio attraverso l’emissione di propri titoli di debito e il tasso pagato dal miglior
debitore, cioè lo stato più virtuoso (attualmente la Germania) su un’analoga scadenza (benchamrk) lo spread viene
calcolato quotidianamente confrontando i rendimenti effettivi sui mercati secondari di titoli a 2 e 10 anni.
4) Cosa si intende per bid to cover ratio?
Il bid to cover ratio (rapporto di copertura) esprime il rapporto tra l’ammontare di titoli richiesto dai partecipanti all’asta
per l’emissione dei titoli pubblici e l’ammontare assegnato dall’emittente agli stessi partecipanti esso rappresenta un
indicatore che se raffrontato all’analogo dato rilevato all’asta precedente o ad una contemporanea asta realizzata per
l’emissione di titoli in un altro paese, è idoneo a esprimere la tendenza del mercato e a rappresentare il gradimento verso il
titolo.
5) Quali sono le principali tipologie di titoli di Stato italiani?
I principali titoli a b/t sono i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT); mentre tra gli strumenti a m/l termine si distinguono:
- Titoli a struttura tradizionale, in particolare i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP);
- Titoli con caratteristiche più flessibili, in particolare Certificati di Credito a Tasso variabile (CCT) e Buoni del tesoro
indicizzati all’inflazione europea (BTP€i) e all’inflazione italiana (BTP Italia)
Vi sono infine i Certificati del tesoro a Tasso Zero (CTZ), aventi durata intermedia tra gli strumenti a breve e quelli a m/l
termine.
* Dall’inizio degli anni 2000, il tesoro ha previsto l’emissione di prestiti cd. Republic of Italy da collocarsi in euro, dollari,
sterline, franchi e yen, i quali hanno durata, tasso nominale e rendimento stabiliti secondo le condizioni dei paesi della
rispettiva valuta di denominazione; il rimborso avviene alla pari, in unica soluzione alla scadenza, e le cedole possono essere
fisse o variabili; il mercato di riferimento principale è quello degli USA.
6) Esporre le caratteristiche tecniche dei BOT.
I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) hanno durata di 3, 6 o 12 mesi, espressa in giorni, cui si affiancano emissioni di BOT
flessibili perché di durate infra-annuali diverse essi vengono emessi ad un prezzo sotto la pari, determinato secondo un
sistema d’asta competitiva, hanno un prezzo di rimborso pari a 100 e un valore nominale minimo sottoscrivibile di € 1000:
L’emissione dei BOT semestrali è prevista a fine mese, mentre quella dei BOT annuali a metà mese; l’emissione dei
titoli trimestrali e dei BOT flessibili non si svolge con regolarità ma dipende dalle esigenze di cassa del tesoro.
Il rendimento offerto dai BOT è dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione rapportata alla
durata.
I BOT sono stati originariamente emessi dal Tesoro per comporre temporanei squilibri di cassa a causa degli
sfasamenti tra i flussi delle entrate e dei pagamenti e quindi costituivano il cd. debito fluttuante nel 1975, è stato
introdotto il sistema di collocamento mediante asta e si è esteso il numero delle categorie di soggetti ammessi a
partecipare alla loro sottoscrizione e successivamente tra il pubblico dei risparmiatori.
7) Esporre le principali caratteristiche tecniche dei BTP.
I Buoni del tesoro poliennali (BTP) hanno durate di 3, 5, 7, 10, 15, 30 anni e una struttura molto semplice che prevede la
messa in pagamento di un tasso nominale fisso a cadenza semestrale e il rimborso in unica soluzione alla scadenza al
valore nominale essi vengono emessi ad un prezzo sotto la pari, determinato secondo un sistema d’asta marginale.
Le aste si svolgono con periodicità regolare secondo un calendario che prevede a metà mese l’emissione dei BTP a 3
e 7 anni e, ove la domanda lo giustifichi, dei BTP a 15 e 30 anni, e a fine mese l’emissione dei BTP a 5 e 10 anni.
Il rendimento dei BTP è determinato, oltre che dal tasso nominale, dall’eventuale differenza tra prezzo di rimborso
e prezzo di emissione (scarto di emissione).
I BTP rappresentano il titolo di riferimento per la valutazione delle condizioni del mercato dei titoli pubblici e più in
9
generale del mercato finanziario italiano poiché il rendimento del BTP con scadenza a 10 anni viene confrontato con
il rendimento del BUND tedesco con analoga scadenza. €i e dei BTP Italia?
8) A quali indici è legato il rendimento dei BTP
I BTP€i garantiscono un flusso periodico annuo pagabile semestralmente, composto da una parte fissa (tasso d’interesse
reale) e da una parte variabile per il recupero dell’inflazione durante la loro vita (il premio per l’inflazione); essi hanno una
durata di 5, 10, 15 e 30 anni e sono emessi sotto la pari.
La cedola reale, pari alla metà del tasso d’interesse reale, viene rivalutata a cadenza semestrale moltiplicando il suo
valore per il Coefficiente di Indicizzazione (CI), pari al rapporto tra il valore dell’Indice Eurostat dell’inflazione europea
(IR) e lo stesso indice al momento dell’emissione: se tra un semestre e l’altro il CI evidenzia un incremento, la cedola in
pagamento risulterà superiore al suo valore reale e viceversa.
I BTP Italia garantiscono un flusso periodico annuo pagabile semestralmente, composto da una parte fissa (il tasso
d’inflazione) e da una parte variabile per il recupero dell’inflazione (il premio per l’inflazione).
La cedola reale, pari alla metà del tasso d’interesse reale, viene rivalutata a cadenza semestrale moltiplicando il suo
valore per il capitale nominale risultato al momento del pagamento della cedola, calcolato moltiplicando il capitale
nominale per il CI, pari al rapporto dell’Indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e il
valore dello stesso indice relativo al semestre precedente.
9) Cosa si intende per asta competitiva e a quali titoli si applica in Italia?
Nell’asta competitiva, riservata ai soli BOT, il prezzo di assegnazione ai partecipanti assegnatari è pari al prezzo da ciascuno
richiesto dal 2010, il tesoro ha stabilito che le domande di partecipazione all’asta vengono presentate in relazione al
rendimento richiesto anziché al prezzo.
Nell’asta competitiva ogni operatore può presentare fino ad un massimo di 5 domande, ciascuna di importo non
inferiore a 1,5 milioni di euro, indicando per ciascuna domanda il rendimento richiesto.
Le domande formulate vengono ordinate in modo crescente rispetto al rendimento richiesto e l’assegnazione dei
titoli avviene soddisfacendo prima le domande presentate al rendimento più basso e poi le altre, fino a
esaurimento del quantitativo offerto.
10) Cosa si intende per asta marginale e a quali titoli si applica in Italia?
Con l’asta marginale vengono offerti CTZ, BTP, BTP€i e CCTeu, ed essa prevede che il prezzo di assegnazione ai partecipanti
assegnatari sia unico e pari al prezzo più basso in corrispondenza del quale si esaurisce la quantità offerta.
Il sistema dell’asta marginale prevede che ogni partecipante possa presentare fino ad un massimo di 5 domande,
ciascuna di importo non inferiore a 500.000 euro.
Le domande formulate vengono ordinate in modo decrescente rispetto al prezzo richiesto e l’assegnazione dei titoli
avviene soddisfacendo prima le domande presentate al prezzo più alto e poi le altre, fino a esaurimento del
quantitativo offerto per i soggetti ammessi a partecipare all’asta, il prezzo di assegnazione corrisponde al prezzo
meno elevato (appunto marginale) in corrispondenza di cui si esaurisce la quantità di titoli offerti.
11) Cosa si intende per collocamento di titoli di Stato per mezzo di un consorzio?
Il collocamento per il tramite di un consorzio è una tecnica per l’emissione di titoli di Stato a m/l termine, la quale prevede
la costituzione di un consorzio di collocamento con il compito di offrire i titoli sul mercato: il consorzio è formato da un
capofila e da un numero limitato di primari operatori, solitamente banche con elevata capacità di piazzamento dei titoli,
che, su invito dell’emittente e in cambio di una commissione, si fanno carico di collocare l’emissione presso la loro clientela.
Dei consorzi di collocamento fanno parte le maggiori banche straniere e italiane, poste in competizione per
esprimere l’offerta più economica e alla banca capofila che ha formulato la migliore offerta viene affidato l’incarico
del collocamento.
12) Quali intermediari possono partecipare alle aste dei titoli di Stato?
Sono ammessi a presentare domande in asta:
- Banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie iscritte all’albo della Banca d’Italia ai sensi del Testo unico delle
legge in materia bancaria e creditizia (TUB);
- Società di Intermediazione Mobiliare italiane (SIM) e imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie
iscritte all’albo della Consob ai sensi del Testo Unico delle leggi in materia di Intermediazione Finanziaria (TUIF).
Tutti gli altri soggetti, tra cui la clientela privata, possono accedere alle sottoscrizioni solo attraverso l’intervento
degli intermediari indicati. 10
13) Cosa si intende per prezzo medio ponderato?
Nel sistema d’asta competitiva, i soggetti assegnatari applicheranno verso la loro clientela un unico prezzo definito
prezzo
medio ponderato, corrispondente alla media ponderata dei rendimenti accolti per le rispettive quantità assegnate rel