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Proteine transmembrana e formazione del cortex della membrana plasmatica

AB.A livello della membrana citoplasmatica sono presenti delle proteine transmembrana appartenenti alla famiglia delle glicoforine per permettere il passaggio di composti dall'ambiente extracellulare all'ambiente intracellulare.

Le proteine che contribuiscono a formare il cortex (impalcatura della membrana plasmatica del globulo rosso) sono:

  • Spettrina: costituiscono un dimero antiparallelo. La catena beta è fosforilata ed è stata isolata. Siccome le due subunità non sono identiche il dimero viene chiamato eterodimero (come quello dei microtubuli).
  • La glicoforina C
  • La banda 3
  • L'anchirina
  • L'actina: lato citoplasmatico perché ci sono i filamenti di actina che possono stare solo dentro.

Le alterazioni della spettrina possono causare una patologia ereditaria della forma del globulo rosso chiamata sferocitosi, che è la causa di alcune patologie del sangue come l'anemia emolitica.

Trasporto di O2: Emoglobina è...

un tetramero: negli adulti due catene alfa e due catene beta. Ogni subunità contiene un gruppo non proteico chiamato eme → ogni gruppo eme può legare un atomo di ferro in forma ridotta (Fe2+), quindi ogni molecola di emoglobina può legare 4 atomi di ferro.
- L'ossigeno viene trasportato legato all'emoglobina grazie alla presenza del ferro che può legare un O2.
- L'anidride carbonica solo per il 20-30% viene trasportata legata all'emoglobina: il restante 70-80% dell'anidride carbonica, entra nel globulo rosso e viaggia sottoforma di bicarbonato perché viene idratata grazie alla presenza nel globulo rosso di anidrasi carbonica. A livello dei tessuti periferici il bicarbonato, scambiandosi con il cloro, fuoriesce; a livello dei polmoni è la CO2 che esce dal globulo rosso → c'è la reazione inversa.
Entrambe le reazioni sono catalizzate dall'anidrasi carbonica. Il verso in cui far agire dipende dal

quantitativo di anidride carbonica, di acqua e di bicarbonato. La reazione è reversibile: nei tessuti avviene da sinistra a destra; a livello degli alveoli polmonari da destra a sinistra.

Sistema AB0 e gruppi sanguigni

In base ad alcuni glicolipidi presenti all'interno della membrana del globulo rosso vengono definiti i gruppi sanguigni secondo il sistema AB0. A seconda dei glicolipidi si hanno soggetti:

  • Appartenenti al gruppo A = se hanno il glicolipide che codifica per il gruppo A;
  • Appartenenti al gruppo B = se hanno il glicolipide che codifica per il gruppo B;
  • Appartenenti al gruppo AB = se hanno il glicolipide che codifica per il gruppo AB;
  • Appartenenti al gruppo 0 = se hanno un ridotto numero di catene saccaridiche.

I soggetti di gruppo AB vengono considerati riceventi universali mentre quelli di gruppo 0 vengono considerati donatori universali → Normalmente, per scatenare una risposta immunitaria è necessario che l'organismo venga a contatto con una sostanza

estranea così da produrre anticorpi. Per qualcheragione non conosciuta, anche se il nostro organismo non è mai venuto acontatto con altri glicolipidi di membrana di altri globuli rossi, nel plasma sonogià presenti degli anticorpi contro l’antigene che non possediamo.Quindi se una persona appartiene al gruppo A, nel plasma possiede glianticorpi per l’antigene B (antigene = glicolipide nella membrana del globulorosso).I soggetti di gruppo AB non hanno nel loro plasma né l’anticorpo contro A, néquello contro B, altrimenti manderebbero fuori uso i globuli rossi tramite ilprocesso agglutinazione. Non avendo gli anticorpi per i due antigeni possonoessere considerati riceventi universali in quanto possono ricevere trasfusioniprovenienti da qualsiasi gruppo sanguigno.I soggetti di gruppo 0, invece, possiedono sia gli anticorpi contro l’antigene A,sia gli anticorpi contro l’antigene B → non avendo i glicolipidi sulla

membrana dei globuli rossi possono essere considerati donatori universali in quanto possono trasfondere sangue a qualunque gruppo sanguigno. Quando si verifica l'incompatibilità di gruppo avviene il fenomeno di agglutinazione dei globuli rossi che sono stati donati, l'organismo reagisce contro i globuli rossi che sono stati trasfusi.

Glicolipidi

Le tre catene saccaridiche differiscono tra loro di poco:

  • Gruppo 0 = in genere gli zuccheri sono sempre esosi ed è presente la N-acetilgalattosamina;
  • Gruppo A = viene aggiunta una molecola di N-acetilgalattosamina alla catena saccaridica;
  • Gruppo B = viene aggiunto un galattosio alla catena saccaridica.

Rh positivo e negativo

Oltre ad essere di gruppo A, B, AB e 0 siamo anche soggetti Rh positivi o negativi - Ag Rh è l'acronimo di antigene Rhesus. A differenza degli anticorpi contro A, B e AB, l'immunità si comporta in modo classico: gli anticorpi nel nostro organismo si formano nel momento

In cui siviene a contatto con l'antigene → se io sono A negativo e mi viene trasfuso un Rh positivo, l'incontro farà produrre al mio organismo degli anticorpi control'antigene Rh. Vengono quindi definiti:

  • Rh positivi = i soggetti che presentano l'antigene Rh;
  • Rh negativi = i soggetti che non presentano l'antigene Rh.

Ci sono stati diversi casi di incompatibilità dovuti all'antigene Rh, uno dei quali potrebbe sorgere durante il parto → se una donna Rh negativa (gene recessivo) si accoppia con un uomo Rh positivo, molto probabilmente il feto sarà Rh positivo. La circolazione materna e la circolazione fetale sono separate, ma, durante il parto, c'è la possibilità che quella materna si mischi con quella del feto: in questo caso succede che alcuni globuli rossi del nascituro vengono a contatto con quelli della mamma, la quale produce degli anticorpi control'antigene Rh. Non succede nulla durante il parto. Invece,

nel caso di una seconda gravidanza di un bambino Rh positivo, potrebbero esserci dei problemi in quanto la mamma ha già sviluppato gli anticorpi contro l'antigene Rh che attaccherebbero il sangue del bambino portandolo alla morte. Per evitare che ciò accada, dopo il primo parto le viene somministrata una terapia immunosoppressiva. Echinociti Esistono diverse forme di eritrociti che incontriamo in diversi momenti della nostra esistenza; una di queste è la famiglia degli echinociti. → Echinociti: sono delle cellule elettrondense di forma non biconcava ma stellata, con tante estroflessioni. In questa foto, gli echinociti sono imprigionati in un reticolo di fibrina, proteina che gli eritrociti incontrano durante il processo di coagulazione. La fibrina è la componente modificata del fibrinogeno, una proteina del plasma → quando si innescala la coagulazione, la struttura del fibrinogeno viene modificata e il fibrinogeno si trasforma in fibrina, proteina.

insolubile filamentosa. Gli eritrociti vengono intrappolati nella fibrina e, essendo il microambiente povero di ATP, non riescono a mantenere la loro forma a disco biconcavo: modificano quindi la loro morfologia assumendo una forma ricca protuberanze così da rimanere meglio intrappolati nella fibrina. Questo gli permette di promuovere la formazione del tappo emostatico durante la coagulazione. Questa modifica morfologica è un processo reversibile → un aumento di ATP nell'ambiente permette al globulo rosso di riprendere la sua morfologia.

Reticolociti: I reticolociti sono un'altra forma di eritrociti. Si chiamano così perché (come si vede nella foto) presentano dei puntini blu che sono residui di ribosomi o di RER. Sono degli eritrociti leggermente immaturi. Quando si sviluppa una patologia a livello del sangue, il midollo osseo viene stimolato a produrre eritrociti in modo più veloce (perché quelli nel torrente circolatorio vengono eliminati).

velocemente) e lo fa così velocemente che il nostro organismo non ha il tempo sufficiente per differenziarli prima di mandarli nel torrente circolatorio. Quindi entrano nel torrente circolatorio che hanno ancora dei residui di ribosomi o RER.

La valutazione dei reticolociti è un parametro clinico che viene monitorato in caso di anemie.

Esistono due importanti forme di emoglobina:

Carbossiemoglobina = emoglobina che lega il monossido di carbonio. A differenza della carboemoglobina che lega la CO2, il processo non è reversibile. Questa è la causa della morte da intossicazione da monossido di carbonio → esso si lega all'emoglobina rendendola incapace di attaccarsi all'ossigeno.

Metaemoglobina = forma di emoglobina in cui il ferro del gruppo eme, invece che essere in forma ridotta, è in forma ossidata. Il ferro 3 non è in grado di legare l'ossigeno → è una forma di emoglobina inefficiente.

Globuli bianchi →

Leucociti

Numericamente vanno dai 5000 ai 9000 al mm cubo (o microlitro) ma possono duplicare in caso di infiammazione o infezione allergica.

- Leucopenia: malattia del sangue che si sviluppa quando il midollo osseo non riesce a produrre un quantitativo adeguato di leucociti;

- Leucocitosi: malattia del sangue che si sviluppa quando vi è un aumento di leucociti. Può portare alla leucemia.

A differenza dei globuli rossi, i leucociti sono nucleati. Possono trasferirsi dal midollo osseo emopoietico al torrente circolatorio e da questo possono andare ai tessuti connettivi. Quando sono nei tessuti connettivi, invece di essere di forma sferica, diventano di forma ameboide → forma che permette la costituzione di estroflessioni in modo tale da poter formare delle giunzioni cellula-matrice a livello del connettivo.

Comprendono diverse sottofamiglie. Per le caratteristiche morfologiche dei loro nuclei, i linfociti e i monociti vengono anche chiamati monomorfonucleati e nei neutrofili, gli

eosinofili e i basofili polimorfonucleati. Il passaggio dal torrente circolatorio verso una matrice del tessuto connettivo (quindi la fuoriuscita degli elementi figurati del sangue) si chiama diapedesi. È sempre un gioco di antigene e recettore che sono, in genere, glicoproteine → i primi sono messi sulla membrana delle cellule del sangue, i secondi sulla membrana delle cellule endoteliali. Le cellule che stanno migrando possono essere fermate e possono uscire dal torrente circolatorio grazie a degli appositi spazi tra una cellula e l'altra creati dall'endotelio. Questo fenomeno avviene in modo massiccio durante il periodo infiammatorio. Granulociti neutrofili → Granulociti neutrofili. Non hanno tre nuclei: ciò che vediamo dipende dal taglio. In questa foto viene individuata una formazione che si colora come il nucleo ma è
Dettagli
A.A. 2021-2022
168 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinabernasconi21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Gornati Rosalba.