Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Diritto Romano Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il diritto degli anelli d'oro e le limitazioni del diritto pubblico e del patronato

I funzionari imperiali venivano estratti, in prevalenza, dall'ordine dei Cavalieri, ed era possibile che essi conferissero ai Liberti il diritto di appartenenza alla categoria dei Cavalieri attraverso il cosiddetto Diritto degli anelli d'oro. Ciò significava che il Liberto veniva equiparato ad un cavaliere, diveniva membro dell'ordine equestre e poteva diventare, inoltre, un funzionario Imperiale.

Limiti del diritto pubblico: esclusione dalle cariche magistrali e dal Senato.

Limitazioni riguardanti il Patronato: rapporto che si instaura fra l'ex schiavo e l'ex padrone. Il patrono era l'ex padrone che ha affrancato il Liberto. È chiaro che, quest'ultimo, ha degli obblighi di comportamento: ad esempio, non può agire in giudizio contro il patrono se non è previamente autorizzato dal pretore. Quando il Liberto chiede la concessione di un'azione, il pretore può concedergliela o può vietargliela.

Cosa accade se,

senza autorizzazione, il Liberto agisce in giudizio contro il patrono? Vi è un'azione pretoria penale, che il patrono poteva intentare nei confronti del Liberto, a seguito della quale quest'ultimo, veniva condannato al pagamento di una pena incassata dal patrono. Vi erano poi delle azioni, che avevano come conseguenza un giudizio negativo sulla persona che veniva condannata, le cosidette Azioni infamanti, si trattava di una categoria di azioni in cui la condotta del condannato era ritenuta particolarmente grave. Tali azioni, non potevano essere intentate dal Liberto nei confronti del patrono neanche con l'autorizzazione del pretore. La Liberta che sposa il proprio patrono, non può divorziare da esso se non per una giusta causa, dunque vi è qui una limitazione. Il patrono, che viene condannato in un'azione intentata dal Liberto che ha chiesto precedentemente l'autorizzazione del pretore, ciò avviene nei limiti del così detto Beneficio.della proporzioneovvero, qualunque fosse stato l'importo richiesto dal Liberto, sarebbe stato limitato all'attivopatrimoniale, per evitare che il patrono non potendo pagare l'ammontare, incorressenell'esecuzione forzata, poiché questa comportava l'infamia. Accanto a questi aspetti, vi è anche ildovere del Liberto di prestare, a favore del patrono, delle opere, che possono essere Officiales oFabriles. Le opere ufficiali erano godute solo dal patrono e dai propri discendenti, ed avevano uncontenuto professionale. Le opere fabriles (con possibilità di cederle a terzi), erano invece delleopere artigianali che naturalmente avevano un livello inferiore. Le opere dovevano essereconcordate al momento della manomissione del liberto: Promessa giurata del liberto. Altroaspetto relativo al rapporto di patronato: ammissione dell'Obbligo alimentare (dirittostraordinario- legato alla tutela processuale approntata dall'imperatore). Tale obbligo,

venivastabilito quando vi erano rapporti particolarmente stretti tra soggetti. Altre implicazioni del rapporto di patronato: nel momento in cui si costituisce tale rapporto, il patrono viene equiparato (rispetto al Liberto), al parente più vicino in linea maschile (tutela e successione adempiute dal patrono). Altra norma in materia di successioni che rileva dal punto di vista del diritto Pretorio: il pretore, nel caso in cui il Liberto abbia fatto testamento e non abbia figli, attribuisce la metà dell'eredità del Liberto al patrono. Possibilità che il Liberto, per provvedimento dell'autorità, venga del tutto equiparato ad una persona ingenua (restituzione dei natali). Altre situazioni di minorazione della libertà dei soggetti: condizioni para servili (condizioni che, gli antichi, consideravano tra libertà e schiavitù). Una delle condizioni para servili più importante, è quella delle Persone in mancipio (il)

familias originario avesse ceduto anche la patria potestas. In entrambi i casi, la persona in mancipio poteva essere liberata attraverso un atto formale chiamato manumissio. La manumissio poteva avvenire in diversi modi, ad esempio attraverso un testamento o un atto di vendita. Una volta liberata, la persona in mancipio acquisiva la piena cittadinanza romana e tutti i diritti che ne derivavano.

familias originario, perdesse la potesta, ciò accadeva quando il paterfamilias, mancipava per tre volte un figlio, e ciò secondo una norma delle XII tavole, gli faceva perdere la potestas.

Persone in stato semi-servile: Coloni. Il colonato, si ha quando la manodopera servile diviene molto meno numerosa e ci si affida a questo (colonato) per la coltivazione dei campi. Si caratterizza per un legame strettissimo della persona che coltiva la terra con la terra coltivata. Tale legame opera in due diverse situazioni: prima di tutto vi è un vincolo pertinenziale ovvero, quando il proprietario aliena il terreno coltivato, aliena anche coloro che lo lavorano. Inoltre, vi è un'ereditarietà per il colonato, sia in linea maschile sia in linea femminile. Acquisto della posizione di colono: per nascita, per libera scelta, per svolgimento trentennale della funzione di coltivazione. Liberazione da tale condizione: può avvenire con un'affrancazione informale,

che presupponel'assegnazione in proprietà di parte del fondo coltivato o di tutto il fondo. Altro modo diliberazione: Usucapione della libertà, il lavorante agricolo che per un certo periodo di tempo nonabbia coltivato la terra e se ne sia andato dal fondo, può conseguire la libertà per il decorso deltempo. Perché si sviluppa il colonato? Vi sono tre interessi: interesse del Fisco romano (il fisco èuna cassa del principe, che percepisce il ricavato dell'imposta sui fondi), interesse del Proprietariolatifondista, che si può trovare a non avere abbastanza lavoratori agricoli, interesse degli stessiLavoratori agricoli, i quali vengono a ricadere sotto la protezione di un latifondista che li puòproteggere da tutte le angherie.Status civitatis: nel diritto romano sono contemplate più cittadinanze, la più importante è lacittadinanza Romana. Come si acquista la cittadinanza romana? Per nascita: se undeterminato soggetto è nato da un matrimonio legittimo, il principio è quello secondo il quale esso acquista la cittadinanza del padre al momento del concepimento. Se la persona nasce non da legittimo matrimonio, acquista la cittadinanza della madre al momento della nascita (ius gentium). Una Lex minicia, del primo secolo a.C., porta un'innovazione (ius civile), con la quale se il matrimonio non è legittimo non si diventa cittadino romano. Perché è stata emanata la Lex minicia? Poiché in questo periodo vi era il problema degli alleati italici, che richiedevano la cittadinanza romana e per questa ragione, a Roma, si erano creati degli allarmi, perché si pensava che un eccessivo ampliamento del numero dei cittadini potesse essere destabilizzante. Un altro modo di acquisto della cittadinanza, è quello costituito dalle manomissioni civili, che attribuivano al manomesso la libertà e la cittadinanza. Acquisto della cittadinanza.

romana anche da parte di una persona, che sia entrata instretto contatto con la cultura romana. Vi erano poi dei modi d'acquisto della cittadinanza romanaspeciali per i Latini, vi era lo ius migrandi per coloro che, avendo cittadinanza latina si trasferivanoa Roma, acquistando automaticamente la cittadinanza romana. Vi è poi lo ius honorum (dirittodelle cariche) dove, se in una città latina vi fosse una determinata persona che rivestiva unamagistratura nell'ambito della struttura di Costituzione, automaticamente acquistava anche lacittadinanza romana (l'unico caso in cui si evidenzia la doppia cittadinanza).La cittadinanza romana si poteva anche acquistare per atto del magistrato autorizzato dalla legge,per legge, in forza dei costumi, in forza dei senatoconsulti o con costituzione imperiale (es.Costituzione Antoniniana).Vi è poi l'attribuzione di cittadinanza per fini demografici, cioè per rendere più ampio il novero

deicittadini romani, o per fini premiali. Perdita della cittadinanza: avviene quando si perde la libertà oanche attraverso l'esercizio del Diritto di andare in esilio. Nel processo criminale romano, colui chesi macchiava di un reato per il quale era prevista una pena capitale poteva, prima che avvenissel'ultimo voto necessario per raggiungere la maggioranza sulla condanna, decidere di andare inesilio. Tale diritto veniva seguito dalla cosiddetta Interdizione dell'acqua e del fuoco: la personache andava in esilio perdeva la cittadinanza. Questa Interdizione, nella tarda Repubblica, divieneuna vera e propria sanzione. Altra sanzione che fa perdere la cittadinanza: Condanna ai lavoriforzati.Diritto applicabile ai cittadini romani: tutto il diritto romano in linea di massima (questo vale aRoma). Nelle province invece, nel diritto onorario rientravano anche le previsioni contenute nell'editto del governatore provinciale. Da Roma si potevano emanare per la provincia,

delle norme che venivano applicate sia agli stranieri sia ai cittadini romani. Come erano trattati gli stranieri a Roma? Nel periodo arcaico, vi erano dei casi in cui lo straniero aveva determinati diritti. Vi erano rapporti tra stranieri e cittadini romani, rapporti di ospitalità, rapporti delle comunità straniere con lo stato romano (tutela dello straniero a Roma nel periodo arcaico). Successivamente, si vengono ad evidenziare due diritti che possono essere attribuiti ad intere comunità straniere: ius connubii ed ius commercii, il primo è il Diritto di contrarre matrimonio legittimo (seguivano delle ricadute a proposito dell'acquisto della cittadinanza per nascita). Il secondo, conferisce allo straniero il Diritto di porre in essere quegli atti solenni dello ius civile (es. mancipatio). Che diritti si applicano agli stranieri? Troviamo qui, la Territorialità del diritto e la Personalità del diritto. Territorialità del diritto, significa chele istanze giurisdizionali ubicate in un determinato territorio, applicano il Diritto Ivi vigente a prescindere dalla cittadinanza delle parti in causa. Personalità del diritto invece, è quella secondo la quale a ciascun soggetto, si
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
4 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher v.corrias di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Finazzi Giovanni.