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ALTRE CAUSE NON MENZIONATE:
trans Tiberim- Vendita del debitore insolvente, ossia il debitore che avesse manus iniectio;
subito la- Colui che non si sottoponeva al censimento e il renitente alla leva militare venivano venduti agli stranieri, in quanto operava già il principio per cui un cittadino non poteva diventare schiavo a Roma;
L’unione di donna libera con schiavo altrui, dopo tre intimazioni del dominus dello schiavo;
La schiavitù della pena, con cui il soggetto rimaneva fisicamente in vita, ma in virtù della gravità delle condanne, diventava schiavo.
Mentre le istituzioni affermano che tra i servi non vi erano differenze, tra i liberi ci sono molte differenze. Dice “sono infatti ingenui o libertini”.
INGENUI: essere nati liberi.
LIBERTI o LIBERTINI: essere diventati liberi; essere quindi nati schiavi e diventati liberi durante la vita.
Le istituzioni però non sono del tutto aggiornate, perché nel 539 d.c., ci
sarà novella e una di Giustiniano, al fine di far venir meno da ingenui e libertini. Giustiniano cancella questa differenza, ma lo fa dopo le istituzioni. Lo fa con questa novella che attribuisce ai liberti la NOTARIUM RESTITUTIO, ovvero la restituzione dei diritti dalla nascita. Determina quindi che il riacquisto della libertà da tali soggetti retroagisce, sotto alcuni aspetti, quindi comportava che venissero considerati come nati liberi, ovvero ingenui. Naturalmente, alcune volte non era possibile cancellare del tutto questa differenza, perché i libertini non erano qualificati in toto a coloro che erano nati liberi. In un altro paragrafo si sottolinea lo status. Infatti, si segue lo status della madre, per cui se lei è libera, il nato è libero; se invece è schiava, il nato è schiavo. Abbiamo un'eccezione però basata sul senato consulto Claudiano, che man mano ha iniziato a venire meno. Viene citato il giurista medio classico Marcello.è colui che rese definitivo il principio per cui era sufficiente che la madre fosse stata libera anche un solo momento durante la gravidanza affinché il figlio nascesse libero. Questa opinione venne ripresa nel Digesto da Marciano, il quale conferma che era ribattuta.
Nelle istituzioni ci sono varie informazioni utili, che rilevano lo status di soggetti prima schiavi e poi manomessi, ovvero liberti.
MANOMISSIONE: per questa disciplina in epoca giustinianea, ricordiamo un’importante novità avvenuta nel 539. In quest’anno Giustiniano disciplina espressamente lo status dei liberti, e fa venire meno le distinzioni che vi era in precedenza. In particolare, non ci saranno più le distinzioni che facevano sì che il soggetto manomesso acquistasse una capacità giuridica menomata, in una misura compressa. Si faceva ricorso alle categorie della cittadinanza perché lastinitas, erano già pronte, in particolare quella della che consentiva
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diprendere una serie di diritti già esistenti. Testimonianze delle fonti che sembrano ottenere delle informazioni non del tutto coordinate. Il problema ce lo pone TEOFILO, con riferimento alla spiegazione del 1.4.1.
Primo significato: se un soggetto è nato ingenuo, poi schiavo e poi manomesso, assenza di pregiudizio consiste nel fatto che questo soggetto avrebbe status comunque potuto vantare i diritti connessi allo di ingenuo dalla nascita, quindi considerato ingenuo già dalla nascita. Dietro questo "spessissimo", si nasconde una situazione molto più articolata. Teofilo, Nell'interpretare questo passaggio delle istituzioni, si dedica ad un'ipotesi specifica molto problematica, ovvero il caso delle schiavitù di fatto per errore. Teofilo ci dà la probabilità di capire che è controverso il fatto che un soggetto per errore (cioè credendosi schiavo) sia stato poi compromesso. Ci descrive il fatto di una libera
che pensa erroneamente di essere schiava il cui figlio, anch'egli erroneamente schiavo, dominus fosse stato poi manomesso da un che aveva ereditato nel patrimonio. Con riguardo a questa fattispecie, che ci fa vedere un errore che prosegue nel tempo, capiamo la soluzione delle istituzioni, perché se applicato ad un caso status fondato su un errore dello di un soggetto, che si crede schiavo ma natolibero, non può che capire che questo sarebbe stato libero sin dalla nascita. Problemi di coordinamento tra le fonti. Nel digesto vi è una regola, anzi una soluzione calibrata su un caso concreto, che ovviamente i giustinianei riportano nel digesto, alla quale questi fanno assumere valore normativo. Questa soluzione però appare peculiare, perché ci parla di un uomo libero che si è venduto e poi è stato manomesso, e ci dice che status questo uomo non sarebbe tornato al suo iniziale, non sarebbe quindi come spiegare questa soluzione?ma liberto. Si può pensare che il soggetto si sia semplicemente venduto diventando schiavo, ma appare strano che questa regola non sia in questo caso applicata. Essendo libero non avrebbe acquistato quei diritti dalla nascita. Quindi si pensa che questo caso presente nel digesto rappresenti il fatto che l'uomo libero non si fosse semplicemente venduto, ma il caso in cui si fosse venduto perché voleva imbrogliare il compratore, e da questo tipo di comportamento nasce la schiavitù da colui che ha posto in essere la frode. Giustiniano torna a disciplinare il problema con la novella del 539 che ha dato una natura restitutio, tutti i soggetti compromessi la cioè tutti erano considerati ingenui, di ottenere la condizione che avevano alla nascita. Nella sostanza, Giustiniano del 539 sta semplificando, facendo venir meno le distinzioni di status, connesse alle manomissioni, ai problemi degli eliminando la distinzione tra ingenui e liberti, e considero che a prescindere di comesia avvenuta lamanomissione, il soggetto sarà considerato ingenuo. Alcuni problemi novellaerimarranno però aperti. Esempio, il problema più grosso, questa si sarebbe applicata anche nella controversia descritta nel digesto? Problema di coordinamento tra digesto e novelle, mentre non è presente un problema di coordinamento tra istituzioni e novelle. Digesto e novelle: presumibilmente dovrebbe prevalere la novella, ma bisogna effettivamente verificare. Parte nuova Riforme di Giustiniano in materia di manomissione, che avevano fatto venirstatusmeno la differenza di tra liberti e ingenui. Le cause di riduzione in schiavitù menzionate nelle istituzioni erano abbastanza brevi. L'elenco delle manomissioni influenzato dalla religione cristiana, vengono esaminate abbastanza attentamente. Colpisce questa distinzione tra la trattazione della riduzione di schiavitù e invece alle cause della liberazione della schiavitù. Una delle cause di riduzione delleschiavitù non menzionata nelle istituzioni è il SENATO CONSULTO FLAVIANO. Questa causa operava soltanto per le donne. Donne sui iuris. Le istituzioni non ci parlano di questa causa, ma ci parlano del senato consulto Flaviano in maniera incidentale. Si tratta cella parte dedicata alle successioni a inter vivos. titolo universale Manumissio: atto volontario di liberazione dello schiavo da parte del padrone che rendeva lo schiavo libero e cittadino romano, ma non del tutto uguale al nato libero. Rimaneva legati al padrone, in quanto era considerato il suo parente più stretto. (ius civile) Le manomissioni vengono distinte tra manomissioni formali e (ius honorarium). manomissioni informali È probabile che questa parte sia stata scritta da Giustiniano stesso. ius civile, Le manomissioni di quindi quelle formali, sono: manumissio vindicta, - la che consiste in un finto processo di libertà, e nell’applicazione della legis actio sacramentum in rem; manumissio censu, - lache consiste nell'iscrizione dello schiavo nelle liste di censo, che si svolgevano ogni 5 anni; manumissio testamento, che consiste nella liberazione dello schiavo mortis causa per disposizione del testatore. Tra le leggi che regolano la manomissione, ricordiamo: - la LEX FUFIA CANINA (2 a.C.), stabilì il massimo degli schiavi che potevano essere liberati per testamento a seconda del numero dei dominus schiavi posseduti dal (fu abrogata da Giustiniano); - la LEX AELIA SENTIA (4 a.C.), stabilì che le manomissioni compiute da domini minori di 20 anni e per schiavi minori di 30 anni dovevano essere fatte con vindicta iusta causa manumissionis, e con senso sarebbero state vietate. Gli schiavi liberati non diventavano cittadini ma Aeliani. Stabilì inoltre il divieto di manomissioni in frode ai creditori e di schiavi turpi: gli schiavi turpi liberati non diventavano cittadini ma peregrini deditcii, venivano paragonati ai peregrini come se fossero privi di cittadinanza. (iusManomissioni informali
Le manomissioni informali sono:
- la manumissio inter amicos
- la manumissio per mensam
- la manumissio per epistulam
La distinzione tra manomissioni formali e informali venne abrogata da Giustiniano.
Senato consulto claudiano
Nel paragrafo 3.12.1 viene menzionato il senato consulto claudiano, l'unico caso di schiavitù che avrebbe determinato una situazione di successione universale inter vivos.
Il senato consulto claudiano era una causa di schiavitù riservata alle donne iuris, prevista da un provvedimento del 52 d.C. Prende il nome dal princeps in carica, Claudio, che ci fa capire che siamo in un periodo in cui il senato consulto aveva effetti normativi diretti. Questo provvedimento creò subito una novità nell'ordinamento esistente.
Sappiamo che questa causa sarebbe intervenuta quando una donna, coinvolta in una relazione stabile con un dominus, uno schiavo altrui, avesse disatteso le tre intimazioni di questoschiavo di porre fine alla relazione. Laddove le tre
intimazioni non fossero state temperate, e fossero state disattese dalla donna, questa sarebbe diventata schiava del suo amante schiavo con cui aveva la relazione. Secondo il Senatoconsulto Claudiano, vi era una miserabile acquisizione, a titolo universale, quando una donna libera, invasata da un amore servile, perdeva la sua libertà tramite il Senatoconsulto, con la libertà che diventava parte del patrimonio. Ritenendo questo indegno dei nostri tempi, abbiamo disposto che fosse cancellato dalla nostra civitas, dal nostro stato, e che non fosse inserito nei nostri Digesta. Ciò ci fornisce varie informazioni. Innanzitutto, ci dice che la causa di riduzione in schiavitù era stata abrogata; in secondo luogo, ci dice che dava origine a una situazione in cui una donna libera poteva diventare schiava a causa del suo amore per uno schiavo.