Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Diritto processuale civile - nullità degli atti Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Un'azione autonoma di accertamento

2un'azione autonoma di accertamento; diversamente accade per l'ipotesi di inesistenza, perché questa può essere fatta valere anche dopo che sia sceso il giudicato, attraverso l'opposizione all'esecuzione della sentenza e attraverso un'azione autonoma di accertamento. L'inesistenza potrà anche essere dedotta con gli strumenti impugnatori ordinari, quindi sia attraverso l'appello sia attraverso il ricorso per Cassazione: ciò si ricava dagli articoli 354 e 383, III comma, cpc.

LE PROVE:

Il processo inizia con la individuazione del diritto e con l'allegazione dei fatti. I fatti allegati possono essere controversi o non controversi. Quando si allude alla fase della istruzione si vuole intendere ad una serie di attività funzionale a stabilire o meno la veridicità di fatti controversi.

Le prove possono essere precostituite (quelle che si sono formate fuori e prima del processo e che entreranno nel processo

attraverso un atto detto: "produzione") e prove costituende (quelle che si formano in occasione o all'interno del processo: ES., la prova testimoniale). Le due prove costituende di cui ci andremo ad occupare sono: il giuramento e la confessione. IL GIURAMENTO: È disciplinato dal codice civile (la disciplina delle norme costituende è contenuta sia nel codice civile che nel codice di procedura civile: nel primo sono contenute le norme che si riferiscono alle condizioni di ammissibilità nel merito e all'efficacia che compete al mezzo di prova; nel secondo sono contenute le norme strettamente procedurali) negli articoli 2736 - 2739. Dice l'articolo 2736 c.c.: "Il giuramento è di due specie:
  1. DECISORIO - Quello che una parte deferisce all'altra per farne dipendere la decisione totale o parziale della causa;
  2. SUPPLETORIO - Quello che è deferito d'ufficio dal giudice ad una delle parti al fine
l suo favore attraverso il giuramento, si assume la responsabilità di dimostrare la veridicità di tali fatti. Il giuramento decisorio è utilizzato quando non è possibile ottenere altre prove concrete per stabilire la verità della questione in discussione. In questo caso, il giuramento diventa un mezzo per determinare il valore della cosa richiesta. Nel contesto di una controversia legale tra due parti, il richiedente (Tizio) chiede all'altra parte (Caio) di prestare giuramento. La prestazione del giuramento da parte di Caio è quindi la prova che viene fornita per stabilire la veridicità dei fatti in questione. Il giuramento consiste nella dichiarazione di fatti da parte di Caio che sono a suo favore e che hanno un ruolo decisivo nella controversia. L'essenza del giuramento risiede proprio nel fatto che chi lo rende, dopo averlo richiesto, enuncia dichiarazioni relative a fatti che gli sono favorevoli. Chiunque abbia dichiarato tali fatti attraverso il giuramento, si assume la responsabilità di dimostrare la veridicità di tali fatti.

Lui favorevoli, per ciò solo vince la causa. Si dice che il giudice è tenuto a verificare soltanto se il giuramento deferito sia stato prestato oppure no. Questo è nella sostanza il meccanismo sotteso al giuramento. Tizio deferisce il giuramento a Caio, il quale potrà asserire che si impegnerà a giurare; potrà però avvenire che Caio a sua volta manchi di prestare il giuramento e rivolgerlo a Tizio, attraverso un atto.

Dettagli
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeriadeltreste di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Picardi Nicola.