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PROCEDIMENTO SUCCESSORIO
Con la morte c'è l'apertura della successione (456 c.c.). Foro cause ereditarie: domicilio (43). Si ha apertura della successione anche con il passaggio ingiudicato della sentenza dichiarativa di morte presunta (art. 58 e ss. c.c.) possono coincidere temporalmente.
VOCAZIONE (legato di specie art. 649, 1 comma c.c.).
DELAZIONE
ACQUISTO
VOCAZIONE: è la chiamata del successore (o dei successori) fatta col testamento o, in via suppletiva, dalla legge: all'apertura della successione nasce in capo al designato il diritto alla successione (prescrizione decennale). 26
DELAZIONE: concreta attribuzione al primo vocato del diritto allasuccessione, avente ad oggetto l'acquisto dell'eredità o del legato. Vocazione e delazione coincidono nel primo chiamato, cui spettano il diritto di accettare l'eredità (art. 480 c.c.) o il diritto al legato. Talvolta delazione e vocazione non coincidono: istituzione d'erede
abbiano accettato, subentra di diritto lo STATO.
26 CAPACITÀ E INDEGNITÀ: La capacità di succedere prescinde dalla capacità di agire giacché è attribuita non soltanto a chi sia già nato vivo, ma anche a chi sia concepito o presunto tale (462). Occorre che il chiamato non sia premorto al testatore: Rappresentazione (467) commorienza (4) scomparsa del chiamato (70). Persone fisiche sono capaci di Persone giuridiche possono ricevere per succedere per legge o per testamento anche se non riconosciute (art. testamento; 17 abrogato) e non autorizzate. Ma devono accettare con beneficio d’inventario (473).
L’INDEGNITÀ determina l’esclusione dalla successione (art. 463 c.c.) (è decisa con sentenza)
RIABILITAZIONE DELL’INDEGNO (art. 466, 2 comma c.c.) 26
L’eredità si acquista con l’ACCETTAZIONE:
Modi di manifestazione:
Accettazione espressa (art. 475 c.c.) Negozio irrevocabile, unilaterale,
Accettazione tacita (art. 476 c.c.)
Accettazione presunta o ex lege: per decorso del tempo se in possesso dei beni (art. 485, 2 e 3 comma c.c.), per sottrazione o occultamento dei beni (art. 527 c.c.), acquisto dei beni da parte dello Stato (art. 586 c.c.).
L'accettazione con beneficio d'inventario non può essere che espressa (art. 484 c.c.).
RINUNZIA ALL'EREDITÀ: comporta la dismissione abdicativa del diritto di accettare. Può essere fatta se:
- non è decorso il temine di prescrizione (480)
- il chiamato non è decaduto dal diritto di accettare (481)
- se il chiamato non è divenuto erede (semel heres semper heres).
Negozio unilaterale, non recettizio necessariamente espresso e formale (art. 519).
La rinunzia effettuata dietro corrispettivo o a favore di taluno dei chiamati, invece, è atto di disposizione positiva dell'eredità e dà luogo all'accettazione della stessa (478).
La rinunzia è
nulla se disposta a parziale, a termine o sotto condizione (520). Essa richiede la piena capacità di agire: l'incapace deve essere assistito dal tutore o dai genitori, il parzialmente capace deve essere affiancato dal curatore, previa autorizzazione del giudice. L'accettazione può essere fatta anche da chi abbia rinunziato all'eredità (525), purché il diritto non si sia prescritto o non vi sia stata l'accettazione da parte del chiamato ulteriore o l'accrescimento di altri coeredi (522 e 674). 26 PETIZIONE: All'erede spetta l'azione di petizione di eredità, tendente al riconoscimento della qualità di erede nei confronti di chiunque possieda beni ereditari sì da conseguirne la restituzione (533). L'azione è universale, assoluta, ma naturalmente vedi art. 2909. Legittimazione attiva spetta all'erede al chiamato-delato (il quale diviene erede soltanto per aver proposto l'azione: art.476 cod. civ.), all'acquirente dell'eredità (1543, 2 comma). In via surrogatoria l'azione spetta anche ai creditori personali dell'erede e al curatore fallimentare (non al curatore dell'eredità giacente e all'esecutore testamentario)
Azione di petizione è imprescrittibile salvo (art. 533, 2 comma) 26
SUCCESSIONE DEI LEGITTIMARI:
Alla libertà di disporre dei propri beni si contrappone l'interesse della famiglia nucleare a conseguire una quota dell'asse ereditario secondo le regole della successione c.d. necessaria. Si tratta di un limite tanto alla successione legittima quanto a quella testamentaria.
Legittimari (art. 536): sono titolari di una quota (c.d. indisponibile): azione di riduzione sul relictum e il donatum (il legittimario per conseguire quanto gli spetta può agire, entro il termine di prescrizione decennale, con l'azione di riduzione: questa si scinde in- azione di declaratoria di inefficacia delle
Disposizioni del de cuius- e azione di restituzione con funzione di recuperare i beni dal beneficiario del de cuius (convenuto). La quota liberamente disponibile varia da un minimo di un quarto (542, 2 comma) ad un massimo di due terzi (538, 1 comma) dell'asse; sicché la quota riservata è complementare alla disponibile: l'asse è formato da entrambe, in proporzioni variabili. La categoria più tutelata è quella del coniuge: la quota ad esso riservata non è mai inferiore a quella di qualsiasi altro legittimario concorrente (è pari ad essa soltanto quella dell'unico figlio: un terzo, ex 542, 1 comma, e quella spettante in concorso con due figli: un quarto, ex 542, 2 comma).
INTANGIBILITÀ DELLA LEGITTIMA: al fine di verificare se all'apertura della successione, il legittimario abbia ricevuto quanto gli spetta, egli può procedere alla riunione fittizia (556) (operazione di calcolo consistente...
nell'accertamento del valore dell'asse ereditario netto).
SUCCESSIONE LEGITTIMA E TESTAMENTARIA: la fonte della successione mortis causa è nella legge o nel testamento: art.457.
SUCCESSIONE TESTAMENTARIA: Il Testamento è l'unico atto con il quale la persona fisica può disporre del patrimonio, in tutto o in parte, per il tempo successivo alla morte (587). Disciplina legale suppletiva art. 565 ss. (540, 2 comma, 548, 2 comma, 580, 594). 26 Il testamento può contenere disposizioni a titolo universale o particolare (legati: 649 ss.) e a contenuto non patrimoniale. La successione a titolo particolare determina la successione del legatario in una o più situazioni patrimoniali determinate, senza che egli subentri al de cuius nel complesso del suo patrimonio trasmissibile (c.d. asse ereditario). La successione a titolo universale attribuisce la qualità di erede, ha ad oggetto l'asse ereditario o una quota di esso: si estende a tutti i
rapporti facenti capo al de cuius (anche se non a conoscenza dello stesso) e determina la responsabilità illimitata dell'erede (salvo il beneficio d'inventario: 484 ss.) per i debiti e i pesi ereditari (752).
la devoluzione di singoli diritti può dar luogo a successione universale: vedi art. 588, 2 comma c.c..
La successione particolare si distingue da quella universale per:
- la responsabilità del legatario: limitata (756)
- l'acquisto: automatico salvo rinunzia (649, 1 comma)
- trasmissione del possesso: accessione non successione (1146, 2 comma)
- l'insensibilità alle sopravvenienze attive e passive (successione all'acquisto del legato).
SUCCESSIONE LEGITTIMA:
Essa ha fondamento nella legge e ricorre quando manca quella testamentaria (457, 2 comma c.c.).
Unicità della delazione: qualora la successione sia regolata parzialmente dal testamento e la legge disciplina la devoluzione del residuo, si ha
Un'unicadelazione fondata su due diversi titoli. Il chiamato non può accettare l'eredità devolutagli per legge e rinunziare a quella ex testamento, o viceversa (l'accettazione parziale è nulla, 475, 3 comma). La successione legittima trova un limite in quella c.d. necessaria (533). I successori ex lege (c.d. successibili) del de cuius sono il coniuge e i suoi parenti entro il sesto grado (572, 2 comma). Se questi mancano lo Stato (586). Il parente prossimo esclude il remoto, salvo deroghe la principale delle quali è quella del coniuge e dei figli (581), i quali concorrono fra loro escludendo le altre categorie di successibili.
IL TESTAMENTO
È l'unico negozio mortis causa previsto al fine di disporre del proprio patrimonio per il periodo successivo alla morte.
Il testatore nel rispetto dei limiti imposti (536) può:
- sia designare il destinatario
- sia definire l'oggetto dell'attribuzione (587, 1 comma)
testamento si possono costituire situazioni (Fondazione), o dettare disposizioni non patrimoniali (riconoscimento del figlio naturale, 250-254).
È un negozio unipersonale (una sola persona fisica può essere l'autore e non può essere redatto per mezzo di rappresentante), revocabile solo ad opera del suo autore, unilaterale e non recettizio.
Capacità di testare: astratta capacità di agire e concreta capacità di intendere e volere (591).
Non può testare il minore, anche se emancipato, l'interdetto giudiziale. In caso contrario annullabilità (591) che si prescrive in 5 anni.
Può testare l'inabilitato, l'interdetto per sordomutismo e cecità dalla nascita (415, comm 3) e l'interdetto legale.
È un negozio formale: può essere redatto solo in una delle forme indicate: la forma minimale è quella scritta; invalidi