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PAGAMENTO DELL INDEBITO E L INGIUSTIFICATO ARRICCHIMENTO
intende quei fatti che secondo una norma una norma giuridica hanno x conseguenza la
costituzione di un rapporto obbligatorio.
il tema delle fonti di obbligazione non è però tutto racchiuso nel libro 4, perchè il libro 5 regola
i contratti connessi all’attività di impresa .
il codice civile non da una definizione di obbligazione dopo aver elencato le fonti art 1173, il
legislatore stabilisce alcuni criteri essenziali della prestazione che forma oggetto
dell’obbligazione, con l’art1174 si determina il carattere patrimoniale della prestazione;la
prestazione deve essere e deve corrispondere a un
SUSCETTIBILE DI VALUTAZIONE ECONOMICA
interesse anche non patrimoniale del creditore.
l’obbligazione quindi si caratterizza per l’oggetto ovvero la prestazione che deve essere a
interesse del creditore; il debitore è quindi tenuto a un comportamento che una norma
giuridica gli impone x soddisfare un interesse dell’altra parte del rapporto;e può concretizzarsi
nel fare non fare o dare, inoltre lo stesso creditore deve tenere indenne il creditore da rischi o
danni da lui stesso o da altri causato. la prestazione cui il debitore è tenuto deve essere
suscettibile di valutazione economica deve essere possibile cioè determinare un valore che si
esprime in un equivalente in denaro. l’obbligazione però può servire a soddisfare anche
interessi non patrimoniali del creditore sempre però suscettibile a valutazione economica
(lezioni di musica ma la prestazione del maestro è suscettibile di valutazione economica). il
contenuto dell’obbligazione si distingue in dare, fare o non fare.
nelle obbligazioni di dare il debitore è tenuto alla consegna di una cosa specifica o di un certo
numero o quantità di cose determinate solo nel genere, (es. obbligo del venditore di
consegnare la merce venduta al compratore), vi sono casi in cui però l’obbligazione di dare
non ha x oggetto la consegna materiale della cosa ma il trasferimento della proprietà della
cosa (mandato senza rappresentanza in cui il mandatario ha l’obbligo di trasferire al
mandante la proprietà delle cose acquistate x suo conto da lui), nelle obbligazioni di fare il
debitore è tenuto a svolgere una attività, il cui compimento soddisfa un interesse del creditore
questo è il caso di gran parte dei contratti tipici regolati nel c.c (es nel deposito l’obbligo di
custodire la cosa depositata, la stessa obbligazione di dare una cosa specifica può
comprendere un obbligazione di fare cioè di custodire la cosa che deve essere consegnata). 1
le obbligazioni di non fare invece richiedono al debitore una omissione cioè di astenersi da una
determinata attività si tratta di un divieto (es. divieto di alienazione).
spesso l’oggetto dell’obbligazione comprende + prestazioni, di cui una ha un ruolo principale e
l’altra un ruolo accessorio ad esempio l’obbligo di consegna comprende anche l’obbligo di
custodire fino alla data della consegna art 1177
il rapporto tra creditore e debitore è regolato dall’art 1175 che impone ad entrambe le parti
un dovere di correttezza.
il dovere di correttezza coincide con il dovere di comportarsi secondo buona fede. il termine
buona fede indica un dovere di comportamento (buona fede oggettiva)il dovere di
correttezza e di reciproca lealtà di condotta nei rapporti tra i soggetti. es art 1189 prevede il
caso in cui un debitore anzichè pagare al credito paga ad un altro soggetto che appare (ma
non è)legittimato a ricevere la prestazione in base a circostanze univoche (che nn può
essere frainteso), il debitore è liberato se prova di essere stato in buona fede cioè di avere
ritenuto si pagare alla persona legittimata a ricevere l’idea di buona fede però può essere
applicato anche secondo un criterio soggettivo (buona fede soggettiva) che invece consiste
in una ignoranza o una falsa conoscenza che deve essere incolpevole cioè non dipendere
dalla negligenza o leggerezza, di regola la buona fede soggettiva si presume sya alla contro
parte provare la male fede ovvero l’atteggiamento di chi conosce o doveva conoscere la
vera situazione di fatto o giuridica.(si tratta dei requisiti che si considerano nel possesso di
buona fede)
nell’obbligazione il dovere assume contenuti diversi per il debitore e per il creditore;
Nell'adempiere l'obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia,
con cui si intende l'impegno adeguato delle energie e dei mezzi utili al soddisfacimento
dell'interesse del creditore; in particolare, la è quella tipica dell'uomo medio, da valutare in
relazione alla specificità dell'obbligazione art 1176, mentre il creditore deve collaborare con il
debitore affinchè questi possa adempiere e in caso di inadempimento, egli deve a sua volta
usare l’ordinaria diligenza perchè siano evitate o limitate le conseguenze dannose
dell’inadempimento art 1227, infatti vi sono norme come art 1914 in tema di assicurazioni
che impongono non solo il dovere di non aggravare i danni ,a di adoperarsi x ridurne l’entità.
Modo di estinzione delle obbligazioni per eccellenza è l’adempimento. l’adempimento si
definisce come l’esatta esecuzione della prestazione dovuta, che estingue
contemporaneamente sia l’obbligo del debitore sia il diritto del creditore. la nascita di un
rapporto obbligatorio impone a una delle 2 parti il debitore il dovere di eseguire la prestazione
positiva o negativa in favore e x il soddisfacimento dell’interesse dell’altra parte il creditore.
eseguendo la prestazione cui è tenuto, il debitore adempie l’obbligazione e ne resta così
liberato.
la legge stabilisce diversi requisiti dell’adempimento che riguardano l’autore dell’adempimento,
il destinatario del pagamento, il modo, l’oggetto, il luogo e infine il tempo in cui la prestazione
deve essere eseguita.
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L AUTORE DELL ADEMPIMENTO è di regola il debitore, tuttavia poichè vige nel nostro
ordinamento
il principio generale x il quale chiunque può effettuale la prestazione, l’obbligazione quindi può
essere adempiuta anche da un 3. ciò può accadere, solo per le prestazioni che hanno per
oggetto cose fungibili(presentano caratteristiche comuni quindi possono essere sostituite),
per le quali è indifferente x il creditore che il pagamento sia fatto dal debitore o da un terzo. in
questo caso come sancisce art 1180 il 3 può adempiere all’obbligazione anche contro la
volontà del creditore. 2
il 3 non può adempiere l’obbligazione altri quando questa abbia ad oggetto una prestazione
di carattere infungibile; in questo caso il creditore ha interesse che il debitore esegua
personalmente la prestazione.
il debitore può opporsi all’adempimento del 3,adempiendo personalmente all’obbligazione ma
tale opposizione non vincola il creditore che infatti secondo lo stesso art è libero di accettare
o meno l’adempimento del 3.
DESTINATARIO DEL PAGAMENTO
il è il creditore in persona o il suo rappresentante o la persona
indicata dal creditore stesso o autorizzata dalla legge (curatore del fallito). il creditore però
deve essere capace di ricevere art 1190; poiché il pagamento fatto al debitore incapace
non libera il debitore a meno ché questi non provi che la prestazione è stata rivolta a
vantaggio del creditore incapace.
il pagamento eseguito a chi non era legittimato a riceverlo non libera il debitore, che dovrà
adempiere nuovamente, e potrà pretendere la restituzione nei confronti di chi, non
legittimato, ha ricevuto il pagamento. Tale principio ammette delle eccezioni: nel caso in cui il
creditore effettui una ratifica con cui fa suoi gli effetti dell'atto compiuto dal rappresentante
senza potere, o se lo stesso creditore ne abbia approfittato cioè abbia conseguito un
effettivo vantaggio. l’ultima eccezione riguarda il debitore che paga a chi non è legittima a
ricevere può essere liberato se colui al quale ha pagato appariva legittimato in base a
circostanze univoche (creditore apparente) e se il debitore ha pagato in buona fede cioè era
convinto, senza sua colpa di pagare al creditore o a una persona che poteva ricevere; In tali
casi, quindi, il debitore è liberato dalla prestazione.
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MODO DELL ADEMPIMENTO
quanto al ,l’art 1176 (dispone 2 tipi di diligenza)dispone che
nell‘adempiere cioè nell’eseguire la prestazione il debitore deve usare la diligenza del buona
padre di famiglia; il buon padre di famiglia questa espressione fa riferimento del uomo medio.
questo criterio si precisa e conferma nel 2 comma il quale amplia il concetto di adempimento
riferendosi alle obbligazioni inerenti all’esercizio di un attività professionale. il termine non va
riferito solo ai professionisti ma d ogni attività esercitata non in forma casuale allo scopo di
ricavarne un utile. in questo genere di rapporti la diligenza non è quella generica del buon
padre di famiglia ma quella del professionista medio infatti in quanto professionista dovrà
tenere una diligenza + competente inerente alla natura dell’attività esercitata.
non sempre però l’interesse del creditore può dirsi soddisfatto nella condot